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IGNORED

La Grecia traballa..


Risposte migliori

Inviato

Non cpisco bene di che privilegi si tratta.

Dal Dizionario Hoepli

privilegio

[pri-vi-lè-gio]

s.m. (pl. -gi)

1 Diritto, concessione particolarmente vantaggiosi accordati a una o a poche persone in deroga alla norma comune.

Forse che i greci sono avvantaggiati rispetto agli altri cittadini UE ?

Secondo me sarebbe piu corretto parlare di diritti.

Comunque: A' Grecia ? Gnafa'!

Funara

Privilegi forse è la parola sbagliata, ma la pensione a 50 anni, se rapportata ai regimi pensionistici degli altri paesi dell'area euro mi suona un po' come un privilegio. Del resto hai ragione tu, sono diritti quelli acquisiti, ciò non toglie che glieli devono togliere se vogliono cercare di evitare il tracollo.wink.gif


Inviato

Il problema è sempre lo stesso. Chi accetta, di buon grado, i sacrifici, sapendo che i responsabili sono liberi di continuare ad accumulare?


Inviato

Ieri, dopo scontri tra Moody's e Bankitalia, quest' ultima ha avuto la meglio e l' agenza ha dovuto ritrattare. Sempre ieri, qualcuno ha schiacciato una b invece di una m , facendo crollare per 10 minuti Wall Street al -10 %.. Che cose..

Saluti,

Fuf.


Inviato

Ieri, dopo scontri tra Moody's e Bankitalia, quest' ultima ha avuto la meglio e l' agenza ha dovuto ritrattare. Sempre ieri, qualcuno ha schiacciato una b invece di una m , facendo crollare per 10 minuti Wall Street al -10 %.. Che cose..

Saluti,

Fuf.

Si, quella della b al posto della m l'ho sentita anche io, cose da pazzi; ma quello di Moody's come lo dobbiamo leggere? Come un tentativo di eversione?


Inviato

Moody's non è nuova a queste affermazioni ritrattate.Sono fatte ad arte con il solo scopo di spaventare i suggestionabili operatori di mercato italiani.Dietro c'è il nostro paese amico,gli States e l'Inghilterra.E per favore,non dite che è dietrologia che gli fareste solo un favore.


Inviato

Non ricordo dove , ma un giorno ho letto: L'economista è colui che prevede oggi quello che è successo ieri.

Per spaventare i mercati oltre a Moody,Standard ,e Fitch c'è anche un sito che si chiama Wall Street Italia che ogni giorno pubblica una dozzina di articoli catastrofici sull'economia.

Ho letto nelle scorse settimane : Italia in default, crollo della sterlina, GB in default , Spagna in bancarotta , ecc.

Ma il top sono i commenti agli articoli dove una dozzina di pseudo-economisti, che probabilmente sono giornalisti della testata,rincarano la dose, attaccando un giorno sì e l'altro anche il governo che non fa niente , SB che va a escort invece di occuparsi dell'Italia che muore di fame .......

Io ho provato a mandare qualche commento ma non mi hanno mai pubblicato.

Buona Domenica.

Inviato

Credo sia il caso di fare un po' di chiarezza su cosa siano l'economia e gli economisti. L'economia, per come intesa in questo caso, è studio matematico dei fenomeni e delle dinamiche economiche. In pratica, quindi, si studia quanto è già accaduto, identificando possibili sviluppi futuri, a "bocce ferme". Da questo, cioè, si possono trarre indicazioni su quale potrebbe essere lo scenario futuro, in assenza di modifiche alla politica economica e sociale. Ho sempre sentito accusare gli economisti di non essere stati in grado di prevedere il futuro, come se fossero degli astrologi!!!! Allo stesso tempo, "scienziati" snob, che tolgono la patente di scienza all'economia, come se la matematica fosse scienza solo quando studia quello che vogliono loro (bomba atomica inclusa, ovviamente).

Come, giustamente, hai detto fra economisti e giornalisti di testate economiche c'è una certa differenza e sono questi ultimi ad avere un palco quotidiano, sul quale esibirsi.

Ho addirittura sentito dire che gli economisti non sarebbero stati in grado di prevedere la crisi mondiale. Posto che non si può chiedere ad uno studioso di prevedere che una società di revisione contabile certifichi un bilancio taroccato.... diciamo, piuttosto, che le case editrici (sia di destra che di sinistra) si sono rifuitate di pubblicare testi divulgativi, che prevedevano esattamente quanto accaduto e che, soltanto ora, iniziano ad apparire nelle librerie italiane. L'errore di fondo? La crisi era stata ampiamente prevista, ma con un paio di anni d'errore (2006/2007). Diciamo, semplicemente, che faceva comodo ignorarli....


Inviato

Non ricordo dove , ma un giorno ho letto: L'economista è colui che prevede oggi quello che è successo ieri.

Posso dirti che so in quali ambienti viene detta. Chi (snob e ignorante) pensa che l'economista sia sempre "l'altro" e che appartenga ad una parte politica avversa (come se fosse una categoria monolitica). Magari non avrà le intuizioni di Margherita Hack, ma neppure quelle di Fermi e Oppenheimer....


Inviato

Tempo fa, in un'altra discussione sull'Euro, quando ho esposto i miei dubbi e perplessità circa l' Unione Europea e, soprattutto, circa la moneta unica qualcuno mi ha additato ribattendo che "se non avessimo aderito avremmo sicuramente dichiarato in breve tempo fallimento".....ora, a distanza di anni, stiamo assistendo all' effetto Grecia e, secondo me, a breve, seguiranno molti altri stati fra cui, forse, anche il nostro! :unsure:

A mio avviso l' Unione e l' Euro sono stati creati con eccessivi favoritismi verso gli stati fondatori anche se alcuni di questi non rispettavano (e non rispettano) minimamente i parametri economici imposti dall' Unione. Nonostante il monito di allinearsi entro determinati periodi di tempo questi parametri sono oggi mantenuti, da alcuni tra cui l' Italia, a malapena e con grandi manovre cartacee a scapito del portafoglio dei cittadini.

Non parliamo poi di tutte le altre regolamentazioni non economiche....quando mi capita di viaggiare per lavoro mi stupisco puntualmente dell' ABISSO che c'è, ad esempio, tra una Germania o un' Inghilterra e altri paesi membri tipo Grecia, Ungheria, Slovacchia etc: cavi elettrici di ogni forma e colore sparsi tra gli edifici delle città, norme di sicurezza inesistenti, strade obriobriose, disparità di diritti etc. etc.

Relativamente ai rating delle varie società tipo Moody's non dimentichiamo che dietro ad un possibile errore di digitazione di una M al posto di una B potrebbero esserci gli interessi e le speculazioni di alcuni investitori.


Inviato

La Grecia non aveva le basi necessarie per aderire all'Euro e direi che questo spiega già parecchie cose.


Inviato (modificato)

Qua il discorso è delicato.Mi dispiace dirlo ma sull'euro c'è una certa omologazione pure qui sul forum.

Dell'euro,prima della sua introduzione,sono state decantate le assolute meraviglie con un grado di esagerazione tale che a nessuno,se non pochissimi,è sorto il dubbio che qualche pecca potesse pure averla.Non dico che ci siamo trovati davanti ad un'operazione di brain wash ma ci siamo andati molto vicini.

Non era assolutamente così e la vicenda greca lo sta dimostrando.

E la Grecia non è certo un pilastro dell'economia europea.

Ripeto il concetto espresso in un altro topic:l'idea euro è stata straordinaria ma allo stesso tempo non realistica.

L'euro avrebbe dovuto coinvolgere non più di cinque,sei stati con gli altri in una fase almeno decennale di transizione.

Purtroppo l'idea euro è stata troppo soggetta alla politica e la moneta unica è stata utilizzata come strumento tra i vari schieramenti di parte opposta in ogni nazione aderente.A questo si sono aggiunte le mire espansionistiche della Germania verso est che ha sponsorizzato ed ha continuato a farlo fino a poco tempo fa,l'introduzione della medesima in paesi con economie instabili o senza basi solide.

Abbiamo avuto i troppi euroentusiasti a tutto tondo.Una discreta quota di euroscettici ma come sempre,un po' di realismo,abbiamo perso l'ennesima occasione per sfoderarlo.

Modificato da quasar

  • 2 settimane dopo...
Inviato (modificato)

Qua il discorso è delicato.Mi dispiace dirlo ma sull'euro c'è una certa omologazione pure qui sul forum.

Nessuna omologazione, si chiama "buon senso".

La maggioranza della popolazione era e rimane (a buona ragione) favorevole all'euro, che sta dimostrando una forza inaspettata nonostante tutte le grane che gli hanno piantato fra Grecia in default, attacchi seculatori e mancanza di una struttura decente per la sua gestione.

Dell'euro,prima della sua introduzione,sono state decantate le assolute meraviglie con un grado di esagerazione tale che a nessuno,se non pochissimi,è sorto il dubbio che qualche pecca potesse pure averla.Non dico che ci siamo trovati davanti ad un'operazione di brain wash ma ci siamo andati molto vicini.

Del resto parecchio "brain wash" è stato fatto anche in senso opposto, ad esempio quando si voleva far credere a tutti i costi che l'euro sarebbe stato una valuta debole (e abbiamo visto quant'è debole, proprio) o che il responsabile dell'aumento dei prezzi del 2002 è stato l'euro, cosa che ancora oggi molti credono.

Non era assolutamente così e la vicenda greca lo sta dimostrando.

E la Grecia non è certo un pilastro dell'economia europea.

La Grecia nell'euro non doveva neanche esserci, dimentichiamo questo non secondario particolare.

Questa storia sta dimostrando che l'euro è una valuta forte ma che ha bisogno di una struttura di gestione centralizzata decente, cosa che molti come il sottoscritto andavano ripetendo inascoltati da prima che l'euro nascesse. Speriamo di essere acoltati almeno adesso.

Ripeto il concetto espresso in un altro topic:l'idea euro è stata straordinaria ma allo stesso tempo non realistica.

L'euro avrebbe dovuto coinvolgere non più di cinque,sei stati con gli altri in una fase almeno decennale di transizione.

Purtroppo l'idea euro è stata troppo soggetta alla politica e la moneta unica è stata utilizzata come strumento tra i vari schieramenti di parte opposta in ogni nazione aderente.A questo si sono aggiunte le mire espansionistiche della Germania verso est che ha sponsorizzato ed ha continuato a farlo fino a poco tempo fa,l'introduzione della medesima in paesi con economie instabili o senza basi solide.

Premesso che le mire espansionistiche verso est o verso qualunque altra direzione ce le hanno o avevano tutti quanti (se così non fosse basta anche UN SOLO veto in Consiglio per bloccare un'adesione) mi par di capire che quello che contesti non è l'euro in sè ma com'è stato introdotto. Allora non possiamo certo parlare di "idea dell'euro non realistica" dato che a quanto par di capire per te l'errore è stato solo nella modalità e/o tempistica della sua introduzione nei diversi stati.

Abbiamo avuto i troppi euroentusiasti a tutto tondo.Una discreta quota di euroscettici ma come sempre,un po' di realismo,abbiamo perso l'ennesima occasione per sfoderarlo.

Di "euroscettici" ce ne sono fin troppi in giro, e proprio per questo non risuciamo ancora a dare una struttura decente di gestione all'euro, anche perchè richiede una rinuncia almeno parziale a quella sempre più dannosa "sovranità nazionale" che agli "euroscettici" in genere piace tanto.

Adesso è arrivata ora di sfoderare un po' di "euroentusiasmo" veramente forte, perchè bisogna assolutamente creare un coordinamento europeo decente di gestione dell'economia europea.

QUESTO è l'importante adesso, non le lamentele su com'è stato fatto o non fatto l'euro. Bene o male che sia stato fatto la situazione è questa e le cose vanno messe a posto.

Modificato da ART

Inviato

Il problema, infatti, non è l'integrazione economica, bensì la NON integrazione politica. Una moneta con une senza una politica economica (e non solo) comune rimane monca e può creare quelle distorsioni, che sono sotto gli occhi di tutti.

In quanto all'allargamento, non mi è mai stato chiaro perchè emerga a seconda dei paesi, che vogliono entrare....


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