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Catalogo Euro laMoneta.it


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Alt! Fermi tutti! Nessuno troverà niente...:D

Scherzi a parte, non capisco come mai siano venute fuori quelle strane tirature...blink.gif Devo aver fatto confusione con quei maledetti minikit. Alla lunga con tutti quei numeri diventi pazzo...per fortuna è un Catalogo informatico e si corregge subito...:D

Grazie della segnalazione, preziosa come tutte le altre. Continuate a controllare eventuali distrazioni. ;)

Che dire Mirko... ci hai sgretolato un sogno appena nato... -_-

Scherzi a parte, grazie a te per aver apportato le giuste correzioni. ;)

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Vorrei segnalare una piccola "mancanza" nella descrizione delle monete maltesi da 1cent, 2cent e 5cent.

Nella descrizione del dritto di queste monete, non viene specificata la stella in cui si trova la lettera F, segno di Zecca. Ciò che si può leggere è: "Nella stella a ore (?) una "F" ad indicare la zecca francese". La stella in questione si trova a ore 6.

Vi prego di non prendermi per "pignolo", voglio solo aiutare a raggiungere la perfezione di uno strumento già grande. Ne approfitto per fare un grosso ringraziamento a chi, con grande impegno, si occupa di mantenere in ordine il nostro Catalgo!

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Vorrei segnalare una piccola "mancanza" nella descrizione delle monete maltesi da 1cent, 2cent e 5cent.

Nella descrizione del dritto di queste monete, non viene specificata la stella in cui si trova la lettera F, segno di Zecca. Ciò che si può leggere è: "Nella stella a ore (?) una "F" ad indicare la zecca francese". La stella in questione si trova a ore 6.

Vi prego di non prendermi per "pignolo", voglio solo aiutare a raggiungere la perfezione di uno strumento già grande. Ne approfitto per fare un grosso ringraziamento a chi, con grande impegno, si occupa di mantenere in ordine il nostro Catalgo!

Sistemato, grazie.

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Vorrei segnalare una piccola "mancanza" nella descrizione delle monete maltesi da 1cent, 2cent e 5cent.

Nella descrizione del dritto di queste monete, non viene specificata la stella in cui si trova la lettera F, segno di Zecca. Ciò che si può leggere è: "Nella stella a ore (?) una "F" ad indicare la zecca francese". La stella in questione si trova a ore 6.

Vi prego di non prendermi per "pignolo", voglio solo aiutare a raggiungere la perfezione di uno strumento già grande. Ne approfitto per fare un grosso ringraziamento a chi, con grande impegno, si occupa di mantenere in ordine il nostro Catalgo!

Solo grazie a queste segnalazioni il Catalogo può migliorare ;)

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notavo nei 2€ Vaticano 2010

c'è scritto che circa 6 mila pezzi sono stati emessi per la circolazione.....è successo anche con i commemorativi precedenti ??

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Awards

notavo nei 2€ Vaticano 2010

c'è scritto che circa 6 mila pezzi sono stati emessi per la circolazione.....è successo anche con i commemorativi precedenti ??

Direi di si, vedi quote assegnate ai dipendenti del Vaticano, anni 2008 e 2009.

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Ho aggiornato ad oggi il Catalogo per le Commemorative da 2€.

Ricordo che solo a fine anno farò la conta definitiva delle emissioni PROOF e BU.

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Awards

notavo nei 2€ Vaticano 2010

c'è scritto che circa 6 mila pezzi sono stati emessi per la circolazione.....è successo anche con i commemorativi precedenti ??

Direi di si, vedi quote assegnate ai dipendenti del Vaticano, anni 2008 e 2009.

Ma per circolanti si intende destinate solo ai dipendenti del Vaticano?

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Ma per circolanti si intende destinate solo ai dipendenti del Vaticano?

Sì, tecnicamente sono circolanti, visto che non sono contenute in nessun folder...

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Awards

  • 2 settimane dopo...

Nel catalogo non ho capito qual è il criterio del campo "rarità",è per lo Stato,la tiratura,il prezzo di mercato,il prezzo di emissione o il valore intrinseco?

Faccio un esempio:

2 Euro Vaticano 2010 - 94.000 esemplari - Prezzo di mercato: 30 euro - Prezzo di emissione: 14 euro ,contrassegnato come R

Divisionale Proof Francia 2007 - 7.500 esemplari - Prezzi di mercato: 200/250 euro - Prezzo di emissione: 97 euro ,contrassegnato come C

20 Euro Lussemburgo 2009 - 3.000 esemplari - Prezzo di mercato: 110 - Prezzo di emissione: 135 euro ,contrassegnato come R

Nel primo caso è data come R perchè è del Vaticano?

Nel secondo caso è data come C perchè la tiratura è relativamente alta?

Nel terzo caso è data come R perchè è oro?

Ci sono un po' di queste incongruenze.Come mai?

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Perchè il catalogo è compilato a più mani e credo non si sia fatta ancora una discussione generale tra i compilatori su come risolvere il problema dell'analisi della rarità; per adesso le valutazioni di rarità sono puramente indicative.

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Oltre a quanto scritto da DragoD., c'è un altro motivo.

Alcune schede non vengono aggiornate, soprattutto per quanto riguarda la rarità. Ho compilato personalmente alcune delle schede indicate e la rarità è stata inserite seguendo i seguenti criteri, non in ordine di importanza:

- tiratura iniziale;

- richiesta iniziale del mercato, soprattutto germanico;

- reperibilità sul mercato, se terminata la disponibilità della zecca;

- indicazioni di cataloghi euro.

Probabilmente per la moneta in oro del Lussemburgo, è più corretta una valutazione di rarità NC. E discorso simile si può fare per la divisionale indicata. Ma siamo nel 2011, e le schede sono probabilmente state fatte nel 2009. ;)

Per il Vaticano penso che conti soprattutto che sono del Vaticano, sapendo cosa questo comporta. :D

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Diciamo che in ambito €uro ci sono una pletora di emissioni che potremmo classificare NC; trattasi di emissioni cn tiratura scarsa, è vero, ma che difficilmente potremmo definire come rare per via della loro richiesta sul mercato. Ad esempio, come diceva giustamente BlackEuros altrove, 5000 pezzi della proof spagnola 2011 sono pochi, in termini assoluti, ma appagano il mercato in maniera tale che possano rimanere anche delle eccedenze; così, se sul piano assoluto 5000 pezzi rendono tale emissione R, il fatto che la domanda sia inferiore alla quantita emessa deprime la valutazione a NC. Il medesimo discorso lo si può fare, magari solo in via transitoria per alcune emissioni, per molti altri prodotti.

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Diciamo che in ambito €uro ci sono una pletora di emissioni che potremmo classificare NC; trattasi di emissioni cn tiratura scarsa, è vero, ma che difficilmente potremmo definire come rare per via della loro richiesta sul mercato.

Concordo con la tua valutazione.

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il concetto di rarità dovrebbe essere legato alla reperibilità delle monete..

se togliamo il discorso prezzo, mi risulta che tutte le monete dell'Area Euro sono disponibili

da una infinità di commercianti , pertanto

si potrebbe semplicemnte ridurre la classificazione a :

CC : molto comune , reperibile facilmente dalla circolazione

C : comune, reperibile difficilmente in circolazione (monete coniate in numero inferiore ad 1 milione)

NC : monete coniate in emissioni numismatiche (folder vaticano - san marino - monaco - etc)

R : monete per collezionisti con tirature molto basse che hanno esaurito in fretta il mercato e sono reperibili ora sul mercato solo a cifre molto

più alte dell'emissione (spesso a causa delle enorme speculazione)

Non vedo nessuna moneta classificabile come R2 nell'area Euro

Diciamo che in ambito €uro ci sono una pletora di emissioni che potremmo classificare NC; trattasi di emissioni cn tiratura scarsa, è vero, ma che difficilmente potremmo definire come rare per via della loro richiesta sul mercato.

Concordo con la tua valutazione.

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il concetto di rarità dovrebbe essere legato alla reperibilità delle monete..

se togliamo il discorso prezzo, mi risulta che tutte le monete dell'Area Euro sono disponibili

da una infinità di commercianti , pertanto

si potrebbe semplicemnte ridurre la classificazione a :

CC : molto comune , reperibile facilmente dalla circolazione

C : comune, reperibile difficilmente in circolazione (monete coniate in numero inferiore ad 1 milione)

NC : monete coniate in emissioni numismatiche (folder vaticano - san marino - monaco - etc)

R : monete per collezionisti con tirature molto basse che hanno esaurito in fretta il mercato e sono reperibili ora sul mercato solo a cifre molto

più alte dell'emissione (spesso a causa delle enorme speculazione)

Non vedo nessuna moneta classificabile come R2 nell'area Euro

Diciamo che in ambito €uro ci sono una pletora di emissioni che potremmo classificare NC; trattasi di emissioni cn tiratura scarsa, è vero, ma che difficilmente potremmo definire come rare per via della loro richiesta sul mercato.

Concordo con la tua valutazione.

Non saprei, vista così non mi convince.:unsure:

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Secondo me bisogna tenere conto del prezzo di mercato,stabilendo attraverso il prezzo qual è il tipo di rarità.

Emissioni per collezionisti (divisionali,2 euro comm e argenti):

CC : emissioni con valore inferiore a 20 euro

C : emissioni con valore compreso tra 20 e 50 euro

NC : emissioni con valore compreso tra 50 e 150 euro

R : emissioni con valore compreso tra 150 e 500 euro

R2 : emissioni con valore superiore a 500 euro

Per gli ori bisogna studiarla diversa,perchè sono emissioni che di loro costano tanto,dunque io guarderei il rapporto tiratura/interesse/prezzo di mercato.

Per le monete da circolazione mi pare lo schema sia ben definito.

E' comunque una bozza per rendere l'idea.

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generalmente la rarità di una moneta non è detto che vada di pari passo con il prezzo...

ad esempio vi riporto alcune indicazioni che da il Gigante sulle rarità delle prime serie di monete Euro:

monete Euro Vaticano anno 2002 : rarità R

monete Euro San Marino anno 2002 : rarità NC

monete Euro Italia anno 2002 : rarità C (il gigante non distingue tra C e CC)

Attenzione pero' che la classificazione solitamente si fa sulla singola moneta , non sulle divisionali intere.

Se poi ad esempio il Vaticano nel 2002 ha emesso quelle monete solo in divisionale....

va da se che la valutazione come grado R puo' essere estesa alla divisionale.

Secondo me bisogna tenere conto del prezzo di mercato,stabilendo attraverso il prezzo qual è il tipo di rarità.

Emissioni per collezionisti (divisionali,2 euro comm e argenti):

CC : emissioni con valore inferiore a 20 euro

C : emissioni con valore compreso tra 20 e 50 euro

NC : emissioni con valore compreso tra 50 e 150 euro

R : emissioni con valore compreso tra 150 e 500 euro

R2 : emissioni con valore superiore a 500 euro

Per gli ori bisogna studiarla diversa,perchè sono emissioni che di loro costano tanto,dunque io guarderei il rapporto tiratura/interesse/prezzo di mercato.

Per le monete da circolazione mi pare lo schema sia ben definito.

E' comunque una bozza per rendere l'idea.

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Secondo me sarebbe fuorviante valutare la rarità considerando solamente il prezzo d'emissione. La rarità è un fattore composito, in cui devono contarsi primariamente tiratura e distribuzione (e ovviamente la qualità, ma il problema per gli €uro praticamente non si pone) quando si parla di monete da circolazione, mentre se trattiamo di emissioni per collezionisti devono contarsi certo tiratura e distribuzione, ma anche la domanda di mercato (ed in subordine il prezzo). Il concetto di rarità è concetto connaturante la numismatica, ma visto che noi trattiamo perlopiù di monete per collezionisti ci troviamo a potere e dovere creare una nuova idea di "rarità", stante il destino diverso che hanno le odierne divisionali e monete commemorative in metallo nobile dal destino che potevano avere le Lire di VEIII o i denari romani.

Posto che un indice di rarità credibile e non transitorio possiamo darlo con certezza solo alle emissioni con qualche anno alle spalle.

Utilizzando il criterio composito di cui ho detto faccio un esempio; la Divisionale Vaticana FdC 2002, emessa in 65.000 pezzi, possiamo considerarla una emissione rara (R-R2) nel 2002, a seguito dell'ampia domanda che l'ha contraddistinta poco dopo l'emissione; oggi invece, pur essendo sempre un pezzo di pregio, la sua domanda si è largamente raffreddata, il prezzo di mercato è sceso, non è difficilmente reperibile dai commercianti, perciò potremmo considerarla una emissione non rara, ma nemmeno certamente comune (NC).

Ovviamente la valutazione di rarità dovrebbe crescere laddove intervenga una decurtazione importante del contingente coniato, come è accaduto per vari ori francesi, coniati con alte tirature (2000/5000 pezzi) poi rideterminate e di cui oggi sono in circolazione solo qualche centinaio di esemplari.

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Secondo me sarebbe fuorviante valutare la rarità considerando solamente il prezzo d'emissione. La rarità è un fattore composito, in cui devono contarsi primariamente tiratura e distribuzione (e ovviamente la qualità, ma il problema per gli €uro praticamente non si pone) quando si parla di monete da circolazione, mentre se trattiamo di emissioni per collezionisti devono contarsi certo tiratura e distribuzione, ma anche la domanda di mercato (ed in subordine il prezzo). Il concetto di rarità è concetto connaturante la numismatica, ma visto che noi trattiamo perlopiù di monete per collezionisti ci troviamo a potere e dovere creare una nuova idea di "rarità", stante il destino diverso che hanno le odierne divisionali e monete commemorative in metallo nobile dal destino che potevano avere le Lire di VEIII o i denari romani.

Posto che un indice di rarità credibile e non transitorio possiamo darlo con certezza solo alle emissioni con qualche anno alle spalle.

Concordo con le tue valutazioni.

Sintetizzando ritengo che stabilire la rarità di una monetazione giovane come l'Euro sia molto difficile in quanto i fattori che la determinano sono i più svariati.

Per questo motivo credo che i responsabili del catalogo euro debbano prima fissare i fattori che ritengono predominanti nel concetto di rarità e seguire una linea comune per tutte le emissioni.

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I livelli di rarità nel settore delle monete è sempre stato molto difficile.

E' raro quello che non si trova nel mercato.

Ed allora il primo fondamentale parametro è il numero dei pezzi emessi.

Poi un secondo parametro può essere il mercato a cui la moneta è destinata.

Una cosa infatti è che la moneta sia destinata ai collezionisti di un singolo stato, altra cosa è che sia destinata a collezionisti di più stati.

E nell'ambito di questo discorso, bisognerebbe andare a vedere il numero dei potenziali collezionisti dei vari stati.

Poi ci sono le monete che vanno "di moda", tra le quali in questo momento potremmo inserire le bimetalliche, quelle al niobio o similari.

Non dobbiamo poi dimenticare le monete commemorative in argento ed ancor più in oro che molti considerano monete di nicchia.

Una moneta da 100 euro del Vaticano (mille pezzi) è molto rara, un 100 euro Germania (500.000 - 350.000 pezzi negli anni) dovrebbe essere

considerata comune o molto comune. In realtà anche il 100 euro Germania non è assolutamente una moneta comune considerata la grossa

richiesta che viene appunto dal mercato domestico quale bene rifugio.

Altro elemento da tenere in considerazione è quello delle bolle speculative, sulle quali purtroppo ci troviamo sistematicamente a disquisire.

Tali bolle spesso distorcono il mercato e quindi una giusta attribuzione di rarità della moneta è del tutto aleatorio.

E a questo punto non dobbiamo dimenticarci del fattore tempo, che come si suol dire è sempre "galantuomo".

E sì, perchè con il trascorrere del tempo cambiano molte cose:

- le zecche rideterminano i quantitativi di monete,

- aumentano gli stati che emettono monete (nella fattispecie parliamo di euro),

- il numero di collezionisti aumentano o diminuiscono,

- le mode passano,

- le bolle speculative si sgonfiano,

- i materiali ricchi si rivalutano o svalutano,

- ..........

Mi fermo qui.

Ma si potrebbe continuare per ore a parlare di questi problemi e dei fattori che possono influenzare il grado di rarità di una moneta (parlo sempre in senso lato).

In conclusione, direi che il primo parametro fondamentale, per chi compila un catalogo, alla fine sia quello di prendere in considerazione il numero dei pezzi emessi. Poi, nel tempo, con il variare delle condizioni di mercato e dei vari parametri da me indicati, che ripeto sono solo una parte, si può andare a fare una revisione del grado di rarità di una moneta. Ma questo è un discorso che non può essere fatto con imput di carattere generale, ma prendendo in considerazione le singole monete. Ritengo altresì che il grado di rarità che viene attribuito ad una moneta da chi compila i cataloghi sia una valutazione soggettiva, per cui non dobbiamo prenderle per oro colato, ma come parametro di riferimento che può tranquillamente essere cambiato, anche a seconda del mercato in cui ci troviamo ad operare. E' evidente infatti che se cerchiamo il famoso 2 euro GK potremmo andare da R a R5 a seconda che ci troviamo in Italia oppure in Australia.

Modificato da miroita
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Giusto Miro.

Per quanto mi riguarda, avendo inserito numerosi indici di rarità, in seguito al rimodernamento del Catalogo dell'anno scorso, per le monete da circolazione, ritengo di aver seguito più o meno quanto espresso gli anni precedenti, più che altro, dunque, dando importanza alla tiratura e poi, con un minimo di soggettività, al gradimento e alla richiesta del pubblico.

Ovviamente come dice Miroita, essendo una monetazione corrente, è impossibile stabilirle con precisione.

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