Vai al contenuto
IGNORED

Monete Imperiali al mercatino


Bergo

Risposte migliori

..significa che la stessa fattura o ricevuta fiscale è valevole come prova di lecita provenienza.

A me, però, è successo di chiedere la ricevuta ad un notissimo commerciante del Sud e mi è stato risposto che non serviva perchè la moneta era accompagnata da certificato fotografico......

Il punto, caro Numizmo, è che con le semplici fatture dove è genericamente indicato "sesterzio di Nerone" o "numero tre monete di Costantino" non si va comunque lontano.

Modificato da Nikko
Link al commento
Condividi su altri siti


..significa che la stessa fattura o ricevuta fiscale è valevole come prova di lecita provenienza.

A me, però, è successo di chiedere la ricevuta ad un notissimo commerciante del Sud e mi è stato risposto che non serviva perchè la moneta era accompagnata da certificato fotografico......

Il punto, caro Numizmo, è che con le semplici fatture dove è genericamente indicato "sesterzio di Nerone" o "numero tre monete di Costantino" non si va comunque lontano.

Le semplici fatture con su scritto " sesterzio di Nerone" non sono neanche rispondenti ai dettami sul come andrebbero fatte le fatture delle monete,che,in teoria, dovrebbero identificare in maniera univoca la moneta in oggetto. Dato che le monete antiche hanno mille variabili, viene appunto consigliato se non prescritto, di accompagnare la ricevuta o fattura con una fotografia fronte retro della moneta stessa e con una descrizione il più completa possibile. Che poi quaesto non venga fatto in un mercatino o in un convegno,ma non perché è impossibile, solo per mala volontà, lo sappiamo tutti. basterebbe spedire anche in seguito all'acquirente la fotografia della moneta con i riferimenti alla fattura, come fanno all'estero le aste.

In ogni caso, se con tali fatture generiche si va poco lontano, senza si fa anche meno strada, per cui : piuttosto che niente,meglio piuttosto!

Link al commento
Condividi su altri siti


Paradossalmente, come dice Vince, è più "sicuro" acquistare una moneta "che non esiste" in un mercatino senza uno straccio di ricevuta piuttosto che da qualche commerciante "ufficiale" poco serio o peggio ancora sul web.

E' no! eri andato bene finora,ma ora stai dicendo una sciocchezza. Che comprare monete e detenerle senza uno straccio di documentazione sia più sicuro che comprarle con la ricevuta, anche se la ricevuta te la fà il tombarolo, non è vero. Se una mattina vengono i CC o la GDF e ti sequestrano le monete a seguito di perquisizione, se non hai proprio niente, è un pò più complicato sfangarla, rispetto ad avere delle ricevute rialsciate magari da Landrù,ma che ,in ogni caso, attestano la tua buona volontà di comprare le monete di cui sei appassionato da qualcuno che, per come si presenta e per dove agisce, si presume che abbia le autorizzazioni per farlo. Poco conta che poi non le abbia, deve almeno fare la figura del commerciante e chiedere un prezzo adeguato. Nel primo caso, bene che ti vada ti imputano il reato di ricettazione o ricerca archeoligica abusiva e furto contro il patrimonio dello stato con l'aggravante della reitterazione del reato. Nel secondo caso, più che l'incauto acquisto non è ipotizzabile, e anche questo è difficile da sostenere se hai comprato da un commerciante di Cordusio( tanto per restare nell'esempio citato) alla luce del sole e durante il mercatino che DOVREBBE essere controllato dai Vigili Urbani.

La frase inizia con 'paradossalmente', è chiaro che in condizioni normali è marginalmente meglio avere una ricevuta se ci si trova nei problemi. Ma è anche vero che se non c'è un motivo per far emettere dal magistrato un mandato di perquisizione con relativo decreto di sequestro, nessuno mai ti verrà a cercare a casa. Metti che un giorno il venditore di via Cordusio si mette nei guai, come lo trovano il tuo nome e indirizzo se non hai una ricevuta o un qualsiasi altro documento che può far risalire a te? Se ti vengono i carabinieri o la finanza in casa, vuol dire che o ti hanno trovato con la pala in mano da qualche parte, e allora giustamente sono fatti (con due zeta) tuoi comunque, oppure stanno cercando un'altra moneta per la quale hai una documentazione, di qualsiasi tipo. A questo punto, se decidono di sequestrarti la collezione non bastano 200 ricevute e dichiarazioni di legittima provenienza, te la portano via e basta. Per quanto riguarda i reati penali, non si è MAI vista una persona onesta andare in galera perché non aveva la ricevuta - non obbligatoria per legge - per una sua moneta. Siamo in uno stato di diritto, la giustizia ha i suoi tempi ma fa il suo corso e su questo non si discute. Da qui la mia affermazione che 'paradossalmente' comprare nei mercatini è più sicuro che collezionare ricevute. E finché non metteranno fuori legge i mercatini, la sicurezza e l'onestà andranno di pari passo, per fortuna.

Condivido

L' acquisto nei mercatini risultando anonimo si presenta piu' "sicuro" a meno di essere colti sul fatto evento raro ma sempre possibile

Link al commento
Condividi su altri siti


la maggior parte delle monete romane imperiali, in genere, sono riconi. molte sono false. solo se trovi moneta abbastanza pulita puoi capire se e falsa o vera .

al mercatino è dificile che ti dia l'autenticita delle monete.

sono vere, se trovi uno con il negozio di numismatica che va ai mercatini .

bisogna conoscere molto bene le monete romane per accorgertene se e falsa o vera.

Scusatemi, ma mi è rimasto in testa questo intervento iniziale. Francamente non è vero che <la maggior parte> delle monete romane imperiali siano <riconi o falsi>. E, meno che mai, è vero che si può capire l'autenticità solo se la moneta è <abbastanza pulita>. Spesso è vero proprio il contrario. Vero, invece, che per valutare l'autenticità bisogna avere competenza ed è abbastanza vero (ma senza garanzie) che un commerciante con negozio offre maggiori tutele di un venditore occasionale: almeno puoi ritrovarlobiggrin.gif. Ma il grande problema del commercio è quello che ha ispirato la domanda (che forse andava postata in Legislazione): in estrema sintesi, chi mai ci può garantire sulla lecita provenienza? Dove "lecita" non sta tanto per "provenienza non furtiva" quanto per "non da scavo clandestino". Euenigma, le monete romane imperiali legittimamente coniate (e quindi autentiche) e quelle illegittimamente coniate all'epoca (come le barbariche o, forse, le suberate, comunque autentiche) sono state una massa enorme, decine o forse centinaia di miliardi. Non sono, quindi, merce rara. Salvo, ovviamente, alcuni pezzi.

Modificato da cancun175
Link al commento
Condividi su altri siti


Paradossalmente, come dice Vince, è più "sicuro" acquistare una moneta "che non esiste" in un mercatino senza uno straccio di ricevuta piuttosto che da qualche commerciante "ufficiale" poco serio o peggio ancora sul web.

E' no! eri andato bene finora,ma ora stai dicendo una sciocchezza. Che comprare monete e detenerle senza uno straccio di documentazione sia più sicuro che comprarle con la ricevuta, anche se la ricevuta te la fà il tombarolo, non è vero. Se una mattina vengono i CC o la GDF e ti sequestrano le monete a seguito di perquisizione, se non hai proprio niente, è un pò più complicato sfangarla, rispetto ad avere delle ricevute rialsciate magari da Landrù,ma che ,in ogni caso, attestano la tua buona volontà di comprare le monete di cui sei appassionato da qualcuno che, per come si presenta e per dove agisce, si presume che abbia le autorizzazioni per farlo. Poco conta che poi non le abbia, deve almeno fare la figura del commerciante e chiedere un prezzo adeguato. Nel primo caso, bene che ti vada ti imputano il reato di ricettazione o ricerca archeoligica abusiva e furto contro il patrimonio dello stato con l'aggravante della reitterazione del reato. Nel secondo caso, più che l'incauto acquisto non è ipotizzabile, e anche questo è difficile da sostenere se hai comprato da un commerciante di Cordusio( tanto per restare nell'esempio citato) alla luce del sole e durante il mercatino che DOVREBBE essere controllato dai Vigili Urbani.

La frase inizia con 'paradossalmente', è chiaro che in condizioni normali è marginalmente meglio avere una ricevuta se ci si trova nei problemi. Ma è anche vero che se non c'è un motivo per far emettere dal magistrato un mandato di perquisizione con relativo decreto di sequestro, nessuno mai ti verrà a cercare a casa. Metti che un giorno il venditore di via Cordusio si mette nei guai, come lo trovano il tuo nome e indirizzo se non hai una ricevuta o un qualsiasi altro documento che può far risalire a te? Se ti vengono i carabinieri o la finanza in casa, vuol dire che o ti hanno trovato con la pala in mano da qualche parte, e allora giustamente sono fatti (con due zeta) tuoi comunque, oppure stanno cercando un'altra moneta per la quale hai una documentazione, di qualsiasi tipo. A questo punto, se decidono di sequestrarti la collezione non bastano 200 ricevute e dichiarazioni di legittima provenienza, te la portano via e basta. Per quanto riguarda i reati penali, non si è MAI vista una persona onesta andare in galera perché non aveva la ricevuta - non obbligatoria per legge - per una sua moneta. Siamo in uno stato di diritto, la giustizia ha i suoi tempi ma fa il suo corso e su questo non si discute. Da qui la mia affermazione che 'paradossalmente' comprare nei mercatini è più sicuro che collezionare ricevute. E finché non metteranno fuori legge i mercatini, la sicurezza e l'onestà andranno di pari passo, per fortuna.

Condivido

L' acquisto nei mercatini risultando anonimo si presenta piu' "sicuro" a meno di essere colti sul fatto evento raro ma sempre possibile

Bah...ci rinuncio.........lasciamo perdere,avete ragione voi.

Link al commento
Condividi su altri siti


è vero che comprando al mercatino nessuno ti conosce e nessuno ti rintraccia, ma è anche vero che quelle monete, acquistate con sacrificio, dovranno rimanere un "segreto", ne vale la pena? io credo di no, aquistando all'estero almeno hai la traccia del pagamento effettuato e una documentazione fotografica, anche semplice ( basta stampare la pagina di fine asta, con riferito nome dell'acquirente e nome del commerciante), poi se non và bene nemmeno questo..tanto vale cominciare a collezionare euro..

Link al commento
Condividi su altri siti


Ora dimmi tu, chi fa un acquisto "una tantum" (tipo il caso in questione) non correrebbe meno rischi prendendo una moneta "fantasma"?

Numizmo, dalle mie parti si dice che la ragione sia degli sciocchi...

Qui nessuno pretende di avere ragione (anche perchè si parte da un'assioma di base che è SBAGLIATO), si fanno delle semplici constatazioni.

Modificato da Nikko
Link al commento
Condividi su altri siti


Ora dimmi tu, chi fa un acquisto "una tantum" (tipo il caso in questione) non correrebbe meno rischi prendendo una moneta "fantasma"?

Numizmo, dalle mie parti si dice che la ragione sia degli sciocchi...

Qui nessuno pretende di avere ragione (anche perchè si parte da un'assioma di base che è SBAGLIATO), si fanno delle semplici constatazioni.

Nikko, ma te lo conosci qualcuno che fa un'acquisto " una tantum" in numismatica?

Via siamo seri e restiamo con i piedini per terra.

Un'acquisto una tantum è come l'omicidio perfetto che non deve avere né movente né ci devono essere legami tra vittima e assassino e deve essere una tantum perché già alla seconda volta diventa più complicato farla franca. Ma mentre gli omicidi seriali sono scarsi, i collezionisti seriali sono la norma, per cui l'acquisto non è mai una tantum ,questo è il punto sbagliato dell'assioma, non altro.

Ergo : meglio sempre avere le ricevute, una tantum o no.

Anche perché ancora lo devono inventare uno che va al mercatino e decide di comprare una moneta antica,così, tanto per fare,magari in bronzo e bruttarella come se ne trovano usualmente ai mercatini....ai mercatini ci sono gli acquirenti " impulsivi/compulsivi" e soprattutto "ripetitivi". Per cui se vogliamo giocare alla commedia dell'assurdo allora mettiamo i sottotitoli per chi non è pratico, ma evitiamo di lanciare messaggi che possono essere mal interpretati, soprattutto se chi li lancia non è un membro qualunque ma uno di quelli che dovrebbe vigilare sui contenuti e gli scritti...Ok?

Link al commento
Condividi su altri siti


ai mercatini ci sono gli acquirenti " impulsivi/compulsivi" e soprattutto "ripetitivi".

:o :o allora ha ragione mia moglie......... :fool: :fool:

Modificato da dupondio
Link al commento
Condividi su altri siti


Ci sono situazioni in cui la ricevuta potresti non averla per ottimi motivi. Io ho una moneta che mi ha lasciato mio Padre (un assaccio di Augusto da 10 Euro) che ovviamente mi è più cara di tutte quelle che ho acquistato in questi ultimi anni. Di quella moneta, confesso, non ho la ricevuta... E non è una situazione inusuale. I mercatini esistono. I venditori che non fanno ricevute, esistono. Le ricevute che si perdono, esistono (da qualche parte, sicuramente, ma non in mano di chi le ha perse :)). Se la legge non la prevede, la ricevuta, Signori, per favore non facciamo terrorismo, meglio o peggio vuol dire poco, non si arriva al sequestro perché manca la ricevuta, il problema alla base è sempre un altro, o un comportamento incauto nostro, oppure di chi ci ha venduto la/le monete. La responsabilità è sempre personale, chi si comporta secondo la legge ALLA FINE ha sempre ragione. Il problema è arrivarci, alla fine :angry: Quindi con la consapevolezza che il problema o viene da noi (e allora ci meritiamo qualsiasi cosa) oppure da venditori poco affidabili, dovunque acquistiamo - anche all'estero - cerchiamo di comprare responsabilmente da venditori affidabili. Che poi il venditore affidabile faccia quasi sempre la fattura, è immateriale per la discussione. La ricevuta di pagamento di eBay è più dettagliata di molte fatture. Non è il pezzo di carta, ma la persona da cui acquistiamo, che ci può far stare tranquilli. E poi, naturalmente, prima o poi bisognerà fare in modo che tutti gli operatori del settore (venditori, collezionisti, forze dell'ordine, magistrati) conoscano la legge, e allora veramente non ci saranno più problemi (per le persone oneste).

Modificato da vince960
Link al commento
Condividi su altri siti


E poi, naturalmente, prima o poi bisognerà fare in modo che tutti gli operatori del settore (venditori, collezionisti, forze dell'ordine, magistrati) conoscano la legge, e allora veramente non ci saranno più problemi (per le persone oneste).

Quoto in pieno!

Link al commento
Condividi su altri siti


Cari Amici , se come sapete di monete me ne occupo ormai poco , quando posso frequento ancora i mercatini dell' Alta Italia nella speranza di trovare cose interessanti ! Francamente mi riesce difficile comprendere perchè le monete siano finite prevalentemente nell' occhio del ciclone .... Chiunque passa fra le bancarelle fra la miriade di oggetti esposti si rende perfettamente conto che è praticamente impossibile essere sicuri della corretta provenienza di tutto proprio tutto di quello che è mostrato ! Rimane soltanto il rapportro fiduciario col venditore il quale il più delle volte non fa comunque fattura . E non dimentichiamo che piccole tazzine in porcellana possono costare molto molto di più dei sesterzi ! Cosa accade ? Che di fatto molti commercianti " domenicali " delle monete per non correre più alcun rischio vendono ai mercatini solamente i pezzi di Vittorio Emanuele III° e delle Repubblica o peggio gli Euro dei diversi Paesi europei in corso legale . Ma poichè la passione in molti rimane penso che a questo punto persista una sorta di " mercato nero " fra i frequentatori più assidui e che si conoscono comunque fra di loro . Questa affermazione non vuole essere polemica ma fotografare una mia impressione , non avendo dati concreti . Pertanto uccisa la Numismatica anche ai mercatini domenicali , non mi resta che dedicarmi ai ... Puffi !

  • Mi piace 2
Link al commento
Condividi su altri siti


Cari Amici , se come sapete di monete me ne occupo ormai poco , quando posso frequento ancora i mercatini dell' Alta Italia nella speranza di trovare cose interessanti ! Francamente mi riesce difficile comprendere perchè le monete siano finite prevalentemente nell' occhio del ciclone .... Chiunque passa fra le bancarelle fra la miriade di oggetti esposti si rende perfettamente conto che è praticamente impossibile essere sicuri della corretta provenienza di tutto proprio tutto di quello che è mostrato ! Rimane soltanto il rapportro fiduciario col venditore il quale il più delle volte non fa comunque fattura . E non dimentichiamo che piccole tazzine in porcellana possono costare molto molto di più dei sesterzi ! Cosa accade ? Che di fatto molti commercianti " domenicali " delle monete per non correre più alcun rischio vendono ai mercatini solamente i pezzi di Vittorio Emanuele III° e delle Repubblica o peggio gli Euro dei diversi Paesi europei in corso legale . Ma poichè la passione in molti rimane penso che a questo punto persista una sorta di " mercato nero " fra i frequentatori più assidui e che si conoscono comunque fra di loro . Questa affermazione non vuole essere polemica ma fotografare una mia impressione , non avendo dati concreti . Pertanto uccisa la Numismatica anche ai mercatini domenicali , non mi resta che dedicarmi ai ... Puffi !

Infatti...concordo in pieno... :D

Link al commento
Condividi su altri siti


vado un pelino OT :P

a parte quello di milano cordusio, che mercatini conoscete e consigliate?

mi associo, qualcuno sa se ci sono mercatini interessanti anche a sud? calabria e sicilia

Link al commento
Condividi su altri siti


Unisciti alla discussione

Puoi iniziare a scrivere subito, e completare la registrazione in un secondo momento. Se hai già un account, accedi al Forum con il tuo profilo utente..

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Only 75 emoji are allowed.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato..   Cancella editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.