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Inviato

giusto quanto dici

ma io avevo quotato quello da te citato...cercando di far capire che senza nummeri precisi potremmo essere anche presi in giro .e quindi non avendo mai idea di quale sia la verita sulla rarita...


Inviato (modificato)

Giuste le vostre osservazioni,del resto l'incidenza della rarità di una moneta sul valore e sul prezzo,' un argomento che io ho sentito da sempre.

I cataloghi non lo faranno mai ma dovrebbero inserire un nuovo elemento di valutazione:"grado di interesse" perchè alla fine è quello che fa veramente la differenza e fa si che che monete realmente rare costino una manciata di euro a fronte di alcune decisamente più comuni e costose.

Modificato da quasar

Inviato

Sulla 2 lire impero del 1942 già sopra ho scritto di mistero, perchè non è chiaro che fine abbia fatto l'abbondante coniato. Pare però evidente che guardare la tiratura e basta sia un grosso errore, perchè sul mercato questa moneta è effettivamente molto rara (almeno riferita a quelle che sono le rarità del regno). Come ho scritto sopra gira da parecchio tempo la storia che queste monete sono state vendute a peso a qualche stato estero (uno di quelli che ho sentito sarebbe l'Egitto) che ha poi rifuso e riciclato il materiale per altri scopi. Quanto ci sia di vero non si sa, ma allo stato attuale delle cose è una delle poche ipotesi plausibili che sia stata avanzata.


Inviato

Buona sera a tutti.

Come promesso, ecco il resoconto ufficiale concernente i ritiri delle monete in "Italma" del primo conio (1946).

La fonte è una relazione Ufficiale della Zecca, pubblicata dall'Istituto Poligrafico dello Stato nel 1955.

Purtroppo il dato è "aggregato" e quindi non è possibile distinguere i vari nominali in funzione del millesimo.

Ma è anche comprensibile....Ve lo immaginate dover diferenziare per anno di coniazione qualche centinaia di migliaia di monetine? :P

Per giunta tutte desolatamente destinate alla rifusione.......

Saluti.

Michele

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Inviato

da qui si evince che le 1 e le 2 lire che valevano quasi niente non sono state ritirate

con conseguente implicazioni per i 5 10 e 20 cent impero

comunque i dati li ho gia visti sul gigante

ciao


Inviato

Da queste cifre si evince che sono stati ritirati:

2 milioni di pezzi da 1 lira su un totale di 24,2 milioni emessi (8% circa)

1 milione di pezzi da 2 lire su 11,3 milioni emessi (9% circa)

181 milioni di pezzi da 5 lire su 211 milioni coniati (85% circa)

103 milioni di pezzi da 10 lire contro 117 milioni emessi (88% circa)

Quindi, secondo queste cifre, sarebbero rimasti sul mercato:

22 milioni di pezzi da 1 lira

10 milioni di pezzi da 2 lire

30 milioni di pezzi da 5 lire

14 milioni di pezzi da 10 lire

Il che tutto sommato coincide con l'attuale reperibilità, le 5 lire sono molto più facilmente reperibili rispetto alle 2 lire che sono le più scarse sul mercato. Ovviamente si intende degli anni dal 1948 al 1950, i primi due anni sono tutti rari.


Inviato

si ma che percentuale di quelle rimaste sul mercato sono andate perse ?

considerato che le 1 e 2 lire non sono state ritirate dove sono finite ?

nei cassetti o perse ?

purtroppo non ci si puo dare risposta


Inviato

Facendo i calcoli

10 lire:

Valore ritirato 1.031.610.170 lire il che significa 103.161.017 esemplari da 10 lire ritirati per i millesimi 1946-1947-1948-1949-1950.

Prodotti 1946: 101.000; 1947: 12.000; 1948: 14.400.000; 1949: 49.500.000; 1950: 53.311.000; Totale= 117.324.000 esemplari.

117.324.000-103.161.017= 14.162.983 pezzi rimasti sul mercato.

5 lire:

Valore ritirato 904.690.095 lire che significa 180.938.019 esemplari da 5 lire ritirati per i millesimi 1946-1947-1948-1949-1950.

Prodotti 1946: 81.000; 1947: 16.500; 1948: 25.125.000; 1949: 71.100.000; 1950: 114.790.000; Totale= 211.112.500 esemplari.

211.112.500-180.938.019= 30.174.481 pezzi rimasti sul mercato.

2 lire:

Valore ritirato 2.099.004 lire che significa 1.049.502 esemplari da 2 lire ritirati per i millesimi 1946-1947-1948-1949-1950.

Prodotti 1946: 123.000; 1947: 12.000; 1948: 7.200.000; 1949: 1.350.000; 1950: 2.640.000; Totale= 11.325.000 esemplari.

11.325.000-1.049.502= 10.275.498 pezzi rimasti sul mercato.

1 lira:

Valore ritirato 1.958.395 lire che significa 1.958.395 esemplari da 1 lira ritirati per i millesimi 1946-1947-1948-1949-1950.

Prodotti 1946: 104.000; 1947: 12.000; 1948: 9.000.000; 1949: 13.200.000; 1950: 1.942.000; Totale= 24.258.000 esemplari.

24.258.000-1.958.395= 22.299.605 pezzi rimasti sul mercato.

Bene ora bisognerebbe procedere facendo altri calcoli e qui ci vuole qualcuno che mi dia una mano fortemente ferrato in calcoli statistici e matematici(faccio l'archeologo e matematica non ne mastico tanto dal tempo del liceo).

Conoscendo i pezzi effettivamente coniati per ogni anno di ogni moneta, bisognerebbe ricavarne la percentuale.

Cioè tutte le monete coniate da 10 lire sono un tot. Percentuale dell'anno 1946 sul totale uguale tot del 1947 sul totale uguale tot e così via per 5, 2, 1 lira.

Fatta la percentuale si deve fare il percorso inverso per avere il quantitativo probabilistico di percentuale ritiro per anno per i vari valori.


Inviato

calcoli semplici

elimina 1946 e 1947 perche` secondo me non sono state ritirate

sai che per le 10 lire e` rimasto circa il 12% delle monete non riritato e applichi il 12% alla tiratura

per cui per il 50 sono rimasti circa 6.4 milioni di pezzi


Inviato

Ho fatto il calcolo per gli esemplari da 1 lira che più o meno quello fatto da Rick ma leggermente più preciso:

Totale esemplari prodotti= 24.258.000.

Totale esemplari rimasti sul mercato=22.299.605.

Percentuale sul totale in base agli anni PRODOTTI:

0,43% 1946;

0,05% 1947;

37,10% 1948;

54,42% 1949;

8% 1950.

Applicando tali percentuali agli esemplari rimasti sul mercato ci dovrebbe dare statisticamente gli esemplari anno per anno:

1946=95.888 su 104.000;

1947=11.150 su 12.000;

1948=8.273.153 su 9.000.000;

1949=12.135.445 su 13.200.000;

1950=1.783.968 su 1.942.000.


Inviato

Dimenticavo di dire che questo è un calcolo statistico, niente di più e quindi non può essere preso a indice di rarità. Per assurdo potrebbero essere stati ritirati tutti gli esemplari del 1948-1949 cioè quelli a tiratura maggiore e nessuno di quelli a tiratura minore, il che sposterebbe di non poco il grado di rarità.

Una cosa è certa che la tiratura di emissione per gli esemplari fuori corso non può essere presa come parametro assoluto per determinare un prezzo, ma devono subentrare necessariamente altri parametri come la richiesta e la presenza sul mercato collezionistico. Questo, ovviamente, a causa della mancanza di dati certi su gli esemplari, presi per singoli anni.


Guest utente3487
Inviato

Questo, ovviamente, a causa della mancanza di dati certi su gli esemplari, presi per singoli anni.

Purtroppo rimane questa una zona d'ombra della numismatica e d'altra parte non si può pretendere di verificare singolarmente una per una le monete ritirate...troppo alte le tirature....avete mai provato a controllare le monete di un salvadanaio? Immaginate una cassa e poi fate le proporzioni con tirature da 100 milioni di pezzi :(

Inviato

Questo è vero, però tramite il ritiro complessivo, si possono stabilire dei paramentri generali.

Per esempio se ci fosse stato un ritiro massiccio di monete da 2 lire impero e una quasi totale mancanza di ritiro di un 2 lire aralidica o quadriga, si potrebbero parzialmente riscrivere i criteri di rarità. Per tale ragione secondo me il lavoro che si andrebbe a fare per tutta la monetazione di Vittorio Emanuele III non sarebbe superfluo, sicuramente non esaustivo, ma direi utile.


Inviato

Ottima discussione questa. Molto interessante. Conosco un collezionista di Rossano Veneto che ha 4 scatole pieni di oltre 8000 pezzi di Aquilotti (5L ...argento). Tutte almeno in SPL, quindi che siano state in Zecca pronte per essere distribuite o raccolte dalle banche? Mi sembra strano che abbia raccolto così tanti esemplari in solo "raccogliendoli". Solo col peso x prezzo dell'argento è una bella cifra...


Inviato

Queste discussione visti gli aspetti interessanti emersi andrebbe spostata nell'altra sezione e messa in evidenza.

Saluti

Simone


Inviato

E' vero uzifox, non saprei però dove aprire una nuova conversazione per non incorrere in errori...


Inviato

Ottima discussione questa. Molto interessante. Conosco un collezionista di Rossano Veneto che ha 4 scatole pieni di oltre 8000 pezzi di Aquilotti (5L ...argento). Tutte almeno in SPL, quindi che siano state in Zecca pronte per essere distribuite o raccolte dalle banche? Mi sembra strano che abbia raccolto così tanti esemplari in solo "raccogliendoli". Solo col peso x prezzo dell'argento è una bella cifra...

Non è detto. Possono essere grossi accumuli di argento monetato da rivendere poi a peso di materiale, magari questo collezionista ha comprato nel tempo alcuni accumuli, ed ecco il risultato.


Inviato

In effetti potrei chiedere al collezionista. Mi ha lasciato perplesso vedere in un baule questo grosso quantitativo... Approfondirò quanto prima


Inviato

Riprendo i documenti di Bizerba relativi alla cessazione del corso legale delle monete del regno.

Mi sono accorto solo ora che ci sono due differenti decreti, quello del dicembre '46 relativo alle monete in acmonital e bronzo e quello del maggio '47 relativo alle monete in argento (che valevano gia molto piu del facciale) nonche di quelle in nickel.

Due aspetti mi sembrano interessanti: Il primo che probabilmente anche i 20 centesimi in nickel valevano ben piu del facciale all' epoca, tanto da essere raggruppati con le monete in argento. Il secondo e' che si fa riferimento a pezzi da 20 centesimi coniati a seguito di un decreto luogotenenziale del 1917.

Perche questa distinzione ? I 20 cent. liberta librata furono coniati anche prima. Forse il decreto del '47 fa riferimento solo ai 20 cent. esagono ? E perche poi ? Non lo so con certezza, ma ho sempre pensato che i due tipi di 20 cent. circolarono parallelamente.

Mi viene il dubbio allora che i 20 cent. coniati prima del 1917 siano rimasti in corso legale fino all'euro, causa svista del legislatore...


Inviato

Il ritiro delle monete in Nickel non fu dovuto al valore intrinseco delle monete, bensì alla politica autarchica fascista che abolendo qualsiasi materiale d'importazione, sostituì il Nickel con l'Acomonital...cioè con l'Acciaio.Monetario.Italiano.

A proposito ci sono novità su altri decreti di emissione-ritiro delle monete di Vittorio Emanuele III?


Inviato

come hai detto tu la differenza sta nel materiale

i 20 cent esagono sono nickel 250 mentre quelli liberta librata sono nickel puro , per cui da li nasce la differenza di prezzo


Inviato (modificato)

Ma quindi volete dire che i 20 cent. liberta librata gia non circolavano piu durante il regno ?

In ogni caso avevano valore legale, o c'e' un regio decreto che li elimina ?

Perche, se non c'e' allora non sono mai stati "annullati" a termini di legge e sarebbero una bella curiosita numismatica, a mio parere.

A proposito del contenuto metallico, se non ho sbagliato i conti, nel 1947 sarebbe stato di circa 1 lira, quindi 5 volte il nominale. Di conseguenza gli esagono valevano circa 25 centesimi

Modificato da ersanto

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