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Risposte migliori

Inviato

"Ma questo nelle intenzioni reali...intese come del re...perchè le cose andarono diffentemente. VENNE LA REPUBBLICA e ci fu un nuovo decreto del presidente della Repubblica prvvisori DE NICOLA del 6 settembre 1946 che stabilì le nuove monete repubblicane, i quantitativi da emettere, ma SCOMPARE l'articolo sul CAMBIO. Che è successo?

Ci fu un cambio o venne meno? E come è stato regolato? Come il decreto Luogotenenziale?"

La successione della forma di Stato che si ebbe all'indomani del referendum costituzionale (dallo Stato Monarchico allo Stato Repubblicano) non significò necessariamente il ripudio della pregressa legislazione (almeno di quella compatibile con la nuova forma di Stato), anzi.

In materia monetaria, ad esempio, il più volte citato Decreto Legislativo Luogotenenziale nr. 419 del 1946 venne pienamente recepito dai successivi provvedimenti "repubblicani" come dimostra il D.P.R. 5.12.1949 (che posto di seguito) che, nel preambolo, cita proprio l'art. 2 del D.L.L. del 1946.

6r507o.jpg

Ciò a testimoniare che fra la normativa del regno e quella repubblicana (fatte salve, come già detto, tutte quelle norme incompatibili con la costituzione) ci fu una sorprendente continuità.

E non soltanto, ovviamente, in materia monetaria.

M.


Inviato

Il decreto del 19 dicembre del 1946 stabilisce da quando decorrerà la legalità delle nuove monete e la cessazione di quelle vecchie regolando il cambio.

Dovrebbe essevi inserito anche una data di prescrizione, giusto? E da quella data bisognaerebbe controllare i consuntivi della zecca per il ritiro delle vecchie monete.

Considerando la difformità dei sitemi Centesimale-Decimale, il cambiamento istituzionale, la data di prescrizione dovrebbe essere vicina a quella del decreto o immediata.


Inviato (modificato)

Riporto nuovamente il testo del D.P.R. 5.12.1949 che, da come è stato postato nel precedente intervento, risulta mancante di alcune parole (forse a causa di un errato settaggio della stampante). Il testo esatto è il seguente:

" DECRETO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 5 dicembre 1949, n. 1041(1).

Decreto del Presidente della Repubblica 5 dicembre 1949, n. 1041 (in Gazz. Uff., 23 gennaio, n. 18). -- Variazione alle caratteristiche delle monete metalliche «Italma».

(1) Pubblicato in Gazz. Uff. del 23/01/1950 n. 18

"Il Presidente dalla Repubblica:

Visto l'art. 87 della Costituzione;

Visto l'art. 2 del decreto legislativo Luogotenenziale 8 maggio 1946, n. 419;

Visto il decreto del Capo provvisorio dello Stato 6 settembre 1946, n. 298, riflettente l'autorizzazione alla Zecca a fabbricare ed emettere nuove monete «Italma»;

Visto il decreto del Capo provvisorio dello Stato 11 aprile 1947, n. 279;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 9 marzo 1948, n. 828;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 1° aprile 1949, n. 181;

Sulla proposta del Ministro per il tesoro;

Decreta:

Articolo unico.

Il rovescio delle monete che la Zecca, ai sensi dell'art. 1 del decreto del Capo provvisorio dello Stato 6 settembre 1946, n. 298, è autorizzata a fabbricare ed emettere, porterà in luogo di «1949», come stabilito dal decreto del Presidente della Repubblica 1° aprile 1949, n. 181, inciso «1950» per le coniazioni da allestire durante detto anno."

M.

Modificato da bizerba62

Inviato

ragazzi ma quest ultimo decreto e` quello che si doveva fare ogni anno per cambiare la data alle monete

niente di piu`


Inviato

"Dovrebbe essevi inserito anche una data di prescrizione, giusto? E da quella data bisognaerebbe controllare i consuntivi della zecca per il ritiro delle vecchie monete."

Esatto. Credo che la data di prescrizione delle monete in Italma e di quelle in bronzo sia riportata proprio nel D.M. 19.12.1946.

Appena ottengo il testo completo lo verifichiamo insieme.

Con la data di prescrizone si "chiude" il ritiro ufficale delle monete, che ha inizio con la data di cessazione del corso legale.

M.


Inviato

Ma dopo la data di prescrizione avranno fatto un consuntivo?

Nel dire rientrate: tot di monete bronzo 5 spiga, tot. 5 impero...o peggio ma meglio di niente...tot. 5 centesimi, tot. 10 centesimi, tot. 20 cent. ecc. ecc.


Inviato

"ragazzi ma quest ultimo decreto e` quello che si doveva fare ogni anno per cambiare la data alle monete

niente di piu".

Si, ma quello che volevo fa constatare è che il D.P.R. (del 1949) fa espresso riferimento nel preambolo al D.L.L. nr. 419/1946.

M.


Inviato

"Ma dopo la data di prescrizione avranno fatto un consuntivo?"

Penso proprio di si, anche perchè il metallo ritirato (seppure non prezioso) dovrà pur essere stato rendicontato.

M.


Inviato

Penso che tu abbia ragione quel decreto dovrebbe chiudere il cerchio per quanto concerne "la fine" delle monete del Regno, per quanto riguarda il contingente ritirato, credo che il discorso sia più complesso.

Ho letto tutti i post della discussione da te segnalata e al numero 124 ho trovato l'elenco dei decreti, con all'ultima riga il fatto che 30 giugno del 1947 cessano di avere corso legale tutte le monete del Regno. Sarà quella la data di prescrizione? Non c'è però nessun riferimento legislativo e manca il decreto del 19 dicembre 1946.

sarà forse questo il motivo che nel 1946-1947 furono prodotte poche lire in Italma essendo circolanti ancora quelle del Regno...probabile...mentre dal 1948 s'impennò la produzione.

Sicuramente ci fu continuità fra le ultime(e possibili) monete del regno in italma e quelle della prima repubblica.


Inviato (modificato)

In aggiunta, segnalo anche questo provvedimento:

33cynhz.jpg

Anche in questo caso,dovrei a breve avere il testo integrale.

"Ho letto tutti i post della discussione da te segnalata ...."

La segnalazione non è mia, ma dell'ottimo uzifox.

M

Modificato da bizerba62

Inviato

Eatto chiedo scusa a Uzifox per l'errore "bibliografico"...


Inviato

Notizie molto interessanti in merito alla circolazione monetaria di banconote e monete metalliche sono reperibili sul grande "Carboneri"; opera in 2 volumi edita nel 1915. Numero dei pezzi coniati e quantitativi ritirati dalla circolazione sono presenti e facilmente rintracciabili in comode tabelle che offrono comunque una visione generale e non specifica.

Mi spiego meglio: nel 1907, ad esempio, furono ritirati dalla circolazione 2.560 pz. da 2 Lire, 4.156 da 1 Lira e ben 8.992.960 da 5 Lire ma....non si sa a quali annate (o zecche) appartenessero tali monete.

Saluti

Alberto


Inviato

Grazie Alberto Varesi per il contributo alla discussione.

Non pretenderei troppo, perchè credo che sia materialmente impossibile ottenere degli elenchi con le distinzioni delle annate. Già con la differenzazione tipologica sarebbe un gran passo avanti.

L'opera del "Carboneri" che personalmente non conosco, ma sarà sicuramente interessante ha il difetto di essere datata al 1915 quindi escludendo gran parte della monetazione di Vittorio Emanuele III, del periodo transitorio e delle prime emissioni della Repubblica.


Inviato (modificato)

Trovi qualcosa di più aggiornato nella "Relazione della Regia Zecca - 25 esercizi finanziari - Dal 1° luglio 1914 al 30 giugno 1939"

Se non ricordo male, il nostro curatore piergi00 aveva postato tempo fa un intervento al riguardo.

Ma non rammento adesso la discussione.

Ho verificato nel frattempo il materiale che ho in libreria, ma non ho trovato nulla che riguardi i dati sui ritiri nel periodo compreso fra il 1940 ed il 1945.

Certo che in quel periodo, le tabelle e le statistiche erano probabilmente l'ultima cosa a cui pensavano...................

M.

Modificato da bizerba62

Inviato (modificato)

Trovi qualcosa di più aggiornato nella "Relazione della Regia Zecca - 25 esercizi finanziari - Dal 1° luglio 1914 al 30 giugno 1939"

Se non ricordo male, il nostro curatore piergi00 aveva postato tempo fa un intervento al riguardo.

Ma non rammento adesso la discussione.

Ho verificato nel frattempo il materiale che ho in libreria, ma non ho trovato nulla che riguardi i dati sui ritiri nel periodo compreso fra il 1940 ed il 1945.

Certo che in quel periodo, le tabelle e le statistiche erano probabilmente l'ultima cosa a cui pensavano...................

M.

Le Relazioni della Regia Zecca sono ricche di tabelle con i ritiri ma fermandosi al 1939 non coprono il periodo che stiamo esaminando

Appena rientro a Torino provo a controllare nei volumi acquistati recentemente sulla circolazione e politica monetaria italiana

Modificato da piergi00

Inviato

In aggiunta, segnalo anche questo provvedimento:

33cynhz.jpg

Anche in questo caso,dovrei a breve avere il testo integrale.

Questo qui sono proprio curioso di leggerlo. Qualche notizia certa finalmente visto che il problema della prescrizione delle monete monarchiche dopo il referendum ci attanaglia da lungo tempo ormai... ogni tanto viene fuori la questione :D

Saluti

Simone


Inviato

Eatto chiedo scusa a Uzifox per l'errore "bibliografico"...

Figurati non c'è problema... ;)

Simone


Inviato

anche se ci fosse un decreto che stabilisce il ritiro dubito che siano state ritirate in quantita` massicce

perche` il valore era molto basso e queste sarebbero state ritirate al facciale , per cui chi si mette ad andare alla banca con chili di monete da cui ricavare centinaia di lire con cui ci si compra poco e niente.

una corsa del tram nel 1950 mi pare fosse 15 lire

non valeva la pena

Molto plausibile il tuo discorso... un pò come se nel 2012 si andassero a cambiare sacchetti pieni di 5, 10 e 20 lire per quanto 2-3 euro? Si abbandoneranno in casa...

Purtroppo testimonianze dirette dagli anziani riguardo queste operazioni credo che difficilmente potremmo averne ormai...peccato. :(

Saluti

Simone


Inviato

non necessariamente

chi ha dagli 80 anni in su dovrebbe ricordarselo

perche al tempo aveva 15 anni


Inviato

Come ho scritto nell'altra discussione, nel 1946 con 4 lire si spediva una lettera, ma nel 1949 già ci volevano 20 lire per una lettera di primo porto, ossia gli attuali 60 cent.

E' probabile che nei primi tempi la gente sia andata a cambiare le monete, tutto sommato con 100 pezzi da 50 centesimi si facevano 50 lire che potevano essere paragonati spannometricamente a 7 Euro odierni, prendendo come riferimento la tariffa postale. Vista la spaventosa povertà del dopoguerra, non credo che la gente avrebbe rinunciato anche a quei pochi spiccioli. Nel 1949 chi aveva dimenticato i vecchi centesimi in qualche cassetto invece si ritrovava con ferraglia o poco più: a causa dell'enorme inflazione il sacchetto da 100 pezzi da 50 cent ora valeva più o meno l'equivalente di un caffè.

In questo ragionamente andrebbe inserito anche il "mistero" dei 2 lire Impero del 1942 (e pure del 1943), che pur coniati in massiccie quantità, risultano molto rari. Giravano in passato storie sul fatto che queste monete sarebbero state vendute a peso di materiale a qualche stato estero, naturalmente dopo essere state ritirate. Non so quanto ci sia di vero in questa storia, però è vero che un nominale da 2 lire si prestava maggiormente ad essere portato al cambio rispetto agli spiccioli di rame/bronzo o anche alle monete d'acciaio da 20 e 50 cent.


Inviato

Concordo pienamente con Paolino. Credo che nel 1946, immediato dopoguerra, si sarebbe fatta volentieri una fila alla banca per ricevere una discreta somma.


Inviato (modificato)

Concordo pienamente con Paolino. Credo che nel 1946, immediato dopoguerra, si sarebbe fatta volentieri una fila alla banca per ricevere una discreta somma.

Infatti,alla spicciolata ed alla buona.Io credo che un decreto di ritiro non ci sia mai stato.Questo sarà avvenuto fuori dall'ufficialità e qui quoto Paolino,per la grande miseria che c'era nell'immediato dopoguerra.

Poi c'è stato il periodo intermedio delle AM lire,per cui un primo cambio,man mano risalendo la penisola,ci sarà stato nei due anni di avanzata degli alleati e fino alle emissione del '46.

Modificato da quasar

Inviato (modificato)

Buon giorno.

Il reperimento del testo integrale dei decreti citati ieri è stato pù celere del previsto.

"Io credo che un decreto di ritiro non ci sia mai stato.Questo sarà avvenuto fuori dall'ufficialità ....."

Non solo c'è il decreto ma c'è anche la data entro la quale le monete dovevano essere cambiate.

Ecco, di seguito, il testo integrale del D.M. 19.12.1946, che avevamo visto ieri solo nella sua rubrica:

rc2grt.jpg

2jis1w.jpg

Come si può rilevare, l'art.,2 stabilisce la cessazione del corso legale delle monete in bronzo da L. 0,10, L. 0,05 e di quelle in acmonital da L. 2, L. 1, L. 0,50 e L. 0,20 al 30 giugno 1947

Il successivo art. 3 stabilisce invece che le suddette monete potranno essere cambiate solo fino al 31.7.1947 (dopodichè le stesse sarebbero cadute in prescrizione).

L'ufficialità quindi è pienamente rispettata.

Visto che ho recuperato anche il testo integrale del decreto del Capo Provvisorio dello Stato nr. 470 del 1947 citato ieri solo negli estremi e nella rubrica, posto di seguito anche quello:

2vjwxeh.jpg

30mye50.jpg

Anche in questo caso, il decreto fissa all'art. 1 la data di cessazione del corso legale per le monete in lega di nickel e rame da centesimi 20 e di quelle in argento da L. 20, L. 10 e L. 5 (monetazione "imperiale") al 30.6.1947 e lall'art. 2 prevede che le stesse potranno essere cambiate (al loro valore nominale) entro il 31.7.1947, dopodichè si considereranno prescritte.

Dopo la disamina dei suddetti decreti mi pare di poter concludere dicendo che la monetazione del Regno d'Italia ebbe corso legale fino al 30.6.1947 e potè essere cambiata con la nuova monetazione repubblicana entro il 31.7.1947.

Saluti.

Michele

Modificato da bizerba62

Inviato

molto interessante

adesso servirebbe scoprire quante monete sono state ritirate

le 1 e 2 lire e 50 cent a questo punto dovrebbero essere state portate in quantita` decenti

mentre per 20 10 e 5 cent non credo valesse piu` la pena


Inviato

come mai si parla di tesoreria centrale e tesoreria provinciale e non di banca d italia

che differenza c era

ciao


Ospite
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