piergi00 Inviato 15 Marzo, 2010 #1 Inviato 15 Marzo, 2010 Ecco cosa scrive G.Sacchetti * sulle Leghe di Oro nel suo manuale di Tecnologia e Terminologia Monetaria* l' autore ha lavorato nella Regia Zecca in qualita' di cassiere e ragioniere 4
Littore Inviato 15 Marzo, 2010 #2 Inviato 15 Marzo, 2010 Grazie per la segnalazione. Da quel che leggo, mi pare di capire che l'oro rosso, giallo e verde, avendo rispettivamente 800 parti di oro le prime due leghe e 700 parti la terza, non riguardino le monete che contengono 900 millesimi d'oro. Tuttavia come si spiega l'oro rosso di alcune monete? Saluti.
Guest utente3487 Inviato 15 Marzo, 2010 #5 Inviato 15 Marzo, 2010 Princisbecco...avevo letto per la prima volta questa parola nel libro "le avventure del capitano Hornblower" edizione originale degli anni 30 (strano, un libro che esaltava la potenza inglese sui mari, tradotto e pubblicato in Italia) per descrivere le fibbie in simil oro delle sue scarpe.
mmon Inviato 15 Marzo, 2010 #6 Inviato 15 Marzo, 2010 grazie a Pier per la documentazione. Leggendo queste note ci si chiede davvero come alcune monete decimali siano di oro giallo e altre di oro rosso, con un pnensiero ai marenghi di Umberto oro rosso. Può darsi che siano marenghi che si vergognano . A parte la bella parola che sottolinea Elledì, "princisbecco", con la nota locuzione "sono rimasto di princisbecco", l'autore non ricorda, tra gli "ori finti" o similori, il famoso "oro di Bologna", il vermeil, il tombacco
Littore Inviato 15 Marzo, 2010 #7 Inviato 15 Marzo, 2010 (modificato) C'era un'altra discussione sul colore dei marenghi: Mio collegamento. In essa si giungeva alla considerazione che il colore dipende dalla lega tuttavia dai dati inseriti da piergi si evince che la lega è costituita dal 90% in oro e dal 10% in rame, quindi sempre la stessa. Se npn sbaglio furono coniate in oro rosso anche monete di Vittorio Emanuele III oltre che le 20 lire di Umberto I (ricordo il 20 lire 1912 e il 100 lire 1903 e 1905). Si conoscono anche le 80 lire 1826 in oro rosso. Saluti. Modificato 15 Marzo, 2010 da Littore
oento Inviato 15 Marzo, 2010 #8 Inviato 15 Marzo, 2010 C'era un'altra discussione sul colore dei marenghi: Mio collegamento. In essa si giungeva alla considerazione che il colore dipende dalla lega tuttavia dai dati inseriti da piergi si evince che la lega è costituita dal 90% in oro e dal 10% in rame, quindi sempre la stessa. Se npn sbaglio furono coniate in oro rosso anche monete di Vittorio Emanuele III oltre che le 20 lire di Umberto I (ricordo il 20 lire 1912 e il 100 lire 1903 e 1905). Si conoscono anche le 80 lire 1826 in oro rosso. Saluti. Teoricamente, nei pochi documenti disponibili, come lega per monetazione viene indicata appunto Au 90% e Cu 10% (percentuali in peso dei due metalli), ma poi in pratica bisogna tenere conto che le monetazioni di fine 700 e dell' 800 provengono in notevole parte da demonetizzazioni precedenti, un continuo fondi e rifondi le monete. Alla fine il punto importante del decreto e, rispettato dalla zecca era il contenuto di oro (il famoso 900), il restante 10% oltre a rame conteneva anche se in piccole percentuali altri metalli, che hanno dato nel tempo leggere sfumature di colore alla lega che è stata usata per la monetazione. Nel link postato da Littore questo aspetto è sommariamente descritto con un accenno ad analisi sulla composizione e, al tipo di raffinazione dell'oro estratto dalle miniere piemontesi sotto il dominio Sabaudo. 1
Guest utente3487 Inviato 15 Marzo, 2010 #9 Inviato 15 Marzo, 2010 ma poi in pratica bisogna tenere conto che le monetazioni di fine 700 e dell' 800 provengono in notevole parte da demonetizzazioni precedenti, un continuo fondi e rifondi le monete. Verissimo. Lo si legge anche nelle Relazioni ufficiali del Ministero del Tesoro.
ADMIN incuso Inviato 15 Marzo, 2010 Staff ADMIN #10 Inviato 15 Marzo, 2010 Potrebbe anche dipendere da un titolo non uniforme tra parte esterna e interna della moneta. Non è che a seguito di qualche lavorazione specifica del tondello il rame potesse accumularsi prevalentemente verso l'esterno? Immagino che i tondelli venissero preparati da una lamina di spessore specifico e quindi fustellata. La lamina veniva ottenuta per battitura o per fusione? 1
oento Inviato 17 Marzo, 2010 #11 Inviato 17 Marzo, 2010 Potrebbe anche dipendere da un titolo non uniforme tra parte esterna e interna della moneta. Non è che a seguito di qualche lavorazione specifica del tondello il rame potesse accumularsi prevalentemente verso l'esterno? Immagino che i tondelli venissero preparati da una lamina di spessore specifico e quindi fustellata. La lamina veniva ottenuta per battitura o per fusione? Potrebbe anche questa situazione contribuire alle variazioni di colore, risulta molto difficile reperire studi o relazioni su tali argomenti. Generalmente il ciclo produttivo per arrivare alle monete comprendeva e comprende tutt'oggi, riassumendo brevemente: 1) sbozzo a caldo dei lingotti della lega 2) prima laminazione a freddo 3) ricottura intermedia 4) laminazione di finitura 5) tranciatura del tondello i processi possono variare in funzione del tipo di metallo usato (leghe in oro, argento, rame, nickel ecc..) 1
oento Inviato 17 Marzo, 2010 #12 Inviato 17 Marzo, 2010 Intanto questo diagramma cosidetto ternario (dalla combinazione appunto dei tre metalli oro, argento e rame) da un idea in base alla composizione della lega (%in peso) del colore che essa può assumere. 1
oento Inviato 17 Marzo, 2010 #14 Inviato 17 Marzo, 2010 Potrebbe anche dipendere da un titolo non uniforme tra parte esterna e interna della moneta. Non è che a seguito di qualche lavorazione specifica del tondello il rame potesse accumularsi prevalentemente verso l'esterno? Immagino che i tondelli venissero preparati da una lamina di spessore specifico e quindi fustellata. La lamina veniva ottenuta per battitura o per fusione? Riguardo alla colorazione delle leghe d'oro la Progold (azienda attiva nel settore dello studio e produzione di leghe in oro colorate) usa la normativa EN28654. La norma stabilisce il principio che la designazione del colore risulta essere definita dalle coordinate cromatografiche e non dalla composizione della lega. Ciò e corretto in quanto è il colore della superficie che si osserva. Secondo questa norma in un prodotto finito sono molte le variabili che vanno a determinare il colore superficiale. Oltre i trattamenti chimici (che in questo caso non interessano le monete) e quelli fisici (che possono interessare le monete solo in alcuni particolari casi come satinatura, sabbiatura ecc...) bisogna tenere conto dei trattamenti metallurgici usati per ottenere l'oggetto, ricotture o incrudimenti, la Progold dice che infatti "almeno per alcune leghe" il colore cambia con la deformazione applicata, questo ad esempio per le leghe binarie oro-argento che hanno variazioni di colore da bianco-verde a giallo-verde, mentre per le leghe ternarie oro-argento-rame apparentemente non si ha questo fenomeno di variazione di colore dopo avere subito una deformazione se non per particolari composizioni quali 52Au-22Ag-26Cu, 55Au-28Ag-17Cu ecc.. che comunque non sono leghe usate nella monetazione. Di conseguenza sembrerebbe di capire che leghe Au900-Cu100 non dovrebbero subire cambiamenti di colore con i trattamenti ricottura o incrudimenti. Infine la tabella che definisce le gradazioni di colore della normativa EN28654, suddivisa in sei gradazioni di colore (0N - 1N - 2N - 3N - 4N - 5N che corrispondono a giallo-verde, giallo-pallido, giallo-chiaro, giallo, rosa, rosso) si riferiscono a leghe con composizione chimica in percentuale di oro 585 e 750 millesimi.
ersanto Inviato 18 Marzo, 2010 #15 Inviato 18 Marzo, 2010 Intanto questo diagramma cosidetto ternario (dalla combinazione appunto dei tre metalli oro, argento e rame) da un idea in base alla composizione della lega (%in peso) del colore che essa può assumere. Mah, non sono sicuro di leggere il diagramma correttamente, ma mi sembra che sia sbagliato almeno per quanto riguarda la lega Argento-Rame: lo strato interno dei mezzi dollari 1965-70 e' 21% Ag + 79% Cu e non e' mica rosso, ma di un colore plumbeo/grigio scuro dopo esposizione prolungata all' aria.
oento Inviato 18 Marzo, 2010 #16 Inviato 18 Marzo, 2010 Intanto questo diagramma cosidetto ternario (dalla combinazione appunto dei tre metalli oro, argento e rame) da un idea in base alla composizione della lega (%in peso) del colore che essa può assumere. Mah, non sono sicuro di leggere il diagramma correttamente, ma mi sembra che sia sbagliato almeno per quanto riguarda la lega Argento-Rame: lo strato interno dei mezzi dollari 1965-70 e' 21% Ag + 79% Cu e non e' mica rosso, ma di un colore plumbeo/grigio scuro dopo esposizione prolungata all' aria. Si effettivamente ho postato un immagine dove nella parte bassa del triangolo dove si identificano le leghe argento rame non è riportatata la zona delle leghe colorate nelle varie tonalità di grigio, (in questo triangolo sono identificate come bianche o biancastre) appena riesco posto un immagine migliore dal punto di vista tecnico. Comuque le tabella da solo un'indicazione generica, perchè bisogna tenere conto delle notevoli variazioni che si possono avere in pratica, non solo dalla composizione (dove possono essere presenti altri elementi (intorno allo 0,3 - 0,4 %) che possono influenzare la colorazione, ma anche dal tipo di fusione, di colata e soprattutto dalle lavorazioni successive quali incrudimento,ricottura ecc.. Infine non conosco la composizione delle leghe della monetazione in dollari, di conseguenza non posso esprimere un giudizio. Saluti Oento
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