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Inviato

Ecco cosa scrive G.Sacchetti * sulle Leghe di Oro nel suo manuale di Tecnologia e Terminologia Monetaria


* l' autore ha lavorato nella Regia Zecca in qualita' di cassiere e ragioniere

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Inviato

Grazie per la segnalazione.

Da quel che leggo, mi pare di capire che l'oro rosso, giallo e verde, avendo rispettivamente 800 parti di oro le prime due leghe e 700 parti la terza, non riguardino le monete che contengono 900 millesimi d'oro.

Tuttavia come si spiega l'oro rosso di alcune monete?

Saluti.


Inviato

Bella domanda


Guest utente3487
Inviato

Non si finisce mai di imparare...

Guest utente3487
Inviato

Princisbecco...avevo letto per la prima volta questa parola nel libro "le avventure del capitano Hornblower" edizione originale degli anni 30 (strano, un libro che esaltava la potenza inglese sui mari, tradotto e pubblicato in Italia) per descrivere le fibbie in simil oro delle sue scarpe.

Inviato

grazie a Pier per la documentazione.

Leggendo queste note ci si chiede davvero come alcune monete decimali siano di oro giallo e altre di oro rosso, con un pnensiero ai marenghi di Umberto oro rosso. Può darsi che siano marenghi che si vergognano laugh.giflaugh.gif .

A parte la bella parola che sottolinea Elledì, "princisbecco", con la nota locuzione "sono rimasto di princisbecco", l'autore non ricorda, tra gli "ori finti" o similori, il famoso "oro di Bologna", il vermeil, il tombacco


Inviato (modificato)

C'era un'altra discussione sul colore dei marenghi:

Mio collegamento.

In essa si giungeva alla considerazione che il colore dipende dalla lega tuttavia dai dati inseriti da piergi si evince che la lega è costituita dal 90% in oro e dal 10% in rame, quindi sempre la stessa.

Se npn sbaglio furono coniate in oro rosso anche monete di Vittorio Emanuele III oltre che le 20 lire di Umberto I (ricordo il 20 lire 1912 e il 100 lire 1903 e 1905).

Si conoscono anche le 80 lire 1826 in oro rosso.

Saluti.

Modificato da Littore

Inviato

C'era un'altra discussione sul colore dei marenghi:

Mio collegamento.

In essa si giungeva alla considerazione che il colore dipende dalla lega tuttavia dai dati inseriti da piergi si evince che la lega è costituita dal 90% in oro e dal 10% in rame, quindi sempre la stessa.

Se npn sbaglio furono coniate in oro rosso anche monete di Vittorio Emanuele III oltre che le 20 lire di Umberto I (ricordo il 20 lire 1912 e il 100 lire 1903 e 1905).

Si conoscono anche le 80 lire 1826 in oro rosso.

Saluti.

Teoricamente, nei pochi documenti disponibili, come lega per monetazione viene indicata appunto Au 90% e Cu 10% (percentuali in peso dei

due metalli), ma poi in pratica bisogna tenere conto che le monetazioni di fine 700 e dell' 800 provengono in notevole

parte da demonetizzazioni precedenti, un continuo fondi e rifondi le monete. Alla fine il punto importante del decreto e,

rispettato dalla zecca era il contenuto di oro (il famoso 900), il restante 10% oltre a rame conteneva anche se in piccole

percentuali altri metalli, che hanno dato nel tempo leggere sfumature di colore alla lega che è stata usata

per la monetazione.

Nel link postato da Littore questo aspetto è sommariamente descritto con un accenno ad analisi sulla composizione e,

al tipo di raffinazione dell'oro estratto dalle miniere piemontesi sotto il dominio Sabaudo.

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Guest utente3487
Inviato

ma poi in pratica bisogna tenere conto che le monetazioni di fine 700 e dell' 800 provengono in notevole

parte da demonetizzazioni precedenti, un continuo fondi e rifondi le monete.

Verissimo. Lo si legge anche nelle Relazioni ufficiali del Ministero del Tesoro.

  • ADMIN
Staff
Inviato

Potrebbe anche dipendere da un titolo non uniforme tra parte esterna e interna della moneta. Non è che a seguito di qualche lavorazione specifica del tondello il rame potesse accumularsi prevalentemente verso l'esterno? Immagino che i tondelli venissero preparati da una lamina di spessore specifico e quindi fustellata. La lamina veniva ottenuta per battitura o per fusione?

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Inviato

Potrebbe anche dipendere da un titolo non uniforme tra parte esterna e interna della moneta. Non è che a seguito di qualche lavorazione specifica del tondello il rame potesse accumularsi prevalentemente verso l'esterno? Immagino che i tondelli venissero preparati da una lamina di spessore specifico e quindi fustellata. La lamina veniva ottenuta per battitura o per fusione?

Potrebbe anche questa situazione contribuire alle variazioni di colore,

risulta molto difficile reperire studi o relazioni su tali argomenti.

Generalmente il ciclo produttivo per arrivare alle monete comprendeva e comprende tutt'oggi, riassumendo

brevemente:

1) sbozzo a caldo dei lingotti della lega

2) prima laminazione a freddo

3) ricottura intermedia

4) laminazione di finitura

5) tranciatura del tondello

i processi possono variare in funzione del tipo di metallo usato (leghe in oro, argento, rame, nickel ecc..)

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Inviato

Intanto questo diagramma cosidetto ternario (dalla combinazione appunto dei tre metalli oro, argento e rame)

da un idea in base alla composizione della lega (%in peso) del colore che essa può assumere.

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Guest utente3487
Inviato

Grazie, molto interessante

Inviato

Potrebbe anche dipendere da un titolo non uniforme tra parte esterna e interna della moneta. Non è che a seguito di qualche lavorazione specifica del tondello il rame potesse accumularsi prevalentemente verso l'esterno? Immagino che i tondelli venissero preparati da una lamina di spessore specifico e quindi fustellata. La lamina veniva ottenuta per battitura o per fusione?

Riguardo alla colorazione delle leghe d'oro la Progold (azienda attiva nel settore dello studio e produzione

di leghe in oro colorate) usa la normativa EN28654.

La norma stabilisce il principio che la designazione del colore risulta essere definita dalle coordinate

cromatografiche e non dalla composizione della lega. Ciò e corretto in quanto è il colore della

superficie che si osserva.

Secondo questa norma in un prodotto finito sono molte le variabili che vanno a determinare il colore

superficiale. Oltre i trattamenti chimici (che in questo caso non interessano le monete) e quelli

fisici (che possono interessare le monete solo in alcuni particolari casi come satinatura, sabbiatura ecc...)

bisogna tenere conto dei trattamenti metallurgici usati per ottenere l'oggetto, ricotture o incrudimenti,

la Progold dice che infatti "almeno per alcune leghe" il colore cambia con la deformazione

applicata, questo ad esempio per le leghe binarie oro-argento che hanno variazioni di colore da

bianco-verde a giallo-verde, mentre per le leghe ternarie oro-argento-rame apparentemente

non si ha questo fenomeno di variazione di colore dopo avere subito una deformazione se non

per particolari composizioni quali 52Au-22Ag-26Cu, 55Au-28Ag-17Cu ecc.. che comunque

non sono leghe usate nella monetazione.

Di conseguenza sembrerebbe di capire che leghe Au900-Cu100 non dovrebbero subire

cambiamenti di colore con i trattamenti ricottura o incrudimenti.

Infine la tabella che definisce le gradazioni di colore della normativa EN28654, suddivisa

in sei gradazioni di colore (0N - 1N - 2N - 3N - 4N - 5N che corrispondono a giallo-verde,

giallo-pallido, giallo-chiaro, giallo, rosa, rosso) si riferiscono a leghe con composizione

chimica in percentuale di oro 585 e 750 millesimi.


Inviato

Intanto questo diagramma cosidetto ternario (dalla combinazione appunto dei tre metalli oro, argento e rame)

da un idea in base alla composizione della lega (%in peso) del colore che essa può assumere.

Mah, non sono sicuro di leggere il diagramma correttamente, ma mi sembra che sia sbagliato almeno per quanto riguarda la lega Argento-Rame: lo strato interno dei mezzi dollari 1965-70 e' 21% Ag + 79% Cu e non e' mica rosso, ma di un colore plumbeo/grigio scuro dopo esposizione prolungata all' aria.


Inviato

Intanto questo diagramma cosidetto ternario (dalla combinazione appunto dei tre metalli oro, argento e rame)

da un idea in base alla composizione della lega (%in peso) del colore che essa può assumere.

Mah, non sono sicuro di leggere il diagramma correttamente, ma mi sembra che sia sbagliato almeno per quanto riguarda la lega Argento-Rame: lo strato interno dei mezzi dollari 1965-70 e' 21% Ag + 79% Cu e non e' mica rosso, ma di un colore plumbeo/grigio scuro dopo esposizione prolungata all' aria.

Si effettivamente ho postato un immagine dove nella parte bassa del triangolo dove si

identificano le leghe argento rame non è riportatata la zona delle leghe colorate nelle varie tonalità di

grigio, (in questo triangolo sono identificate come bianche o biancastre)

appena riesco posto un immagine migliore dal punto di vista tecnico.

Comuque le tabella da solo un'indicazione generica, perchè bisogna tenere conto

delle notevoli variazioni che si possono avere in pratica, non solo dalla composizione

(dove possono essere presenti altri elementi (intorno allo 0,3 - 0,4 %) che possono

influenzare la colorazione, ma anche dal tipo di fusione, di colata e soprattutto

dalle lavorazioni successive quali incrudimento,ricottura ecc..

Infine non conosco la composizione delle leghe della monetazione in dollari,

di conseguenza non posso esprimere un giudizio.

Saluti

Oento


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