Vai al contenuto
IGNORED

uno stipendio del 1720, a Venezia


Risposte migliori

In questa fotocopia di un documento conservato all'Archivio di Venezia risulta uno stipendio di 25 "qualcosa" al mese, riferito ad un'assunzione del 1720.

Cosa significa l'abbreviatura o simbolo di conto che precede il 25?

Grazie anticipate per le eventuali risposte.

Allego una foto del documento.

post-7121-1268565464,06_thumb.jpg

Link al commento
Condividi su altri siti


25 zecchini mi sembrano tanti al mese , a meno che non sia una carica molto alta

Concordo, è uno stipendio plausibile, ma non per un funzionario minore!

Link al commento
Condividi su altri siti


da quel che leggo questo signore era un nobile

non vedo il 25 , dopo stipendio.

secondo me potrebbero essere 25 lire (lrs)

che sarebbero una bella somma per 1 mese di lavoro , e sarebbero circa 3 1/2 scudi della croce

Link al commento
Condividi su altri siti


tra l altro le lire di conto venivano usate nei documenti

nei catasti i valori erano in lire , e non in monete correnti

per esempio nel catasto che ho visto del 1641 si valutavano proprieta` come 21 lire , e non come 3 scudi

poi il prezzo degli zecchini credo variasse a seconda del periodo e non fosse fisso

la parita fissa tra oro e argento arriva con napoleone , e anche li l argento col tempo si svaluta

ciao

Link al commento
Condividi su altri siti


L'abbreviazione che precede 25. non mi sembra né zecchino né lire.......perché è una consonante...lunga......

post-8785-1268578016,77_thumb.jpg

Link al commento
Condividi su altri siti


secondo me assomiglia ad una S però c'è quel pallino attaccato che mi confonde,

lo assumono come ingegnere se non leggo male...25 zecchini mi sembrano tantini: paragonabili a qualche migliaio di euro al mese?

Link al commento
Condividi su altri siti


l altra ipotesi sono S di soldi

ma 25 soldi al mese sono pochissimi

nel 600 un operaio dell arsenale mi pare ne guadagnasse 4 o 5 al giorno

secondo me sono lire , e` l ipotesi piu` plausibile

ciao

Link al commento
Condividi su altri siti


l altra ipotesi sono S di soldi

ma 25 soldi al mese sono pochissimi

nel 600 un operaio dell arsenale mi pare ne guadagnasse 4 o 5 al giorno

secondo me sono lire , e` l ipotesi piu` plausibile

ciao

Sono d'accordo, £ 25 per un ingegnere è più probabile di Z 25.

Certo che la grafìa è un po' strana.

Link al commento
Condividi su altri siti


scusa perche non scrivi il testo

(in lettere normali)

cosi magari qualcuno senza leggerlo puo aggiungere anche la sua

e magari risolviamo il puzzle

ciao

Ok, tento:

Al Provveditor ? in Dalmazia et Albania

Per suggerimento del Maresciallo di Sculemburg fu a ? giugno 1720 introdotto nel servizio della Signoria Nostra il Co: Gio: Manzini Nobile di Capo d'Istria, in qualità d'ingegnere con lo stipendio di ? 25 al mese, e da quel tempo sino al presente ha ripportato con il pubblico gradimento l'approvazione del suo indefesso impiego nei lavori seguiti sia in Oriente che in Dalmazia nelle fortificazioni delle Piazze. Hora venendo comprovato dal cap?? de un disp? n° 14 in data 4 gennaio 1726 il di lui servizio e merito con la supplica d'esser promosso alla testa della prima compagnia vacante con che la pubblica economia si scaricherebbe dell'aggravio mensuale delli ? 25 al mese che attualmente gode. Mentre però si conosce proficuo l'allettamento a chi s'esercita nella proffessione così utile d'ingegnere, rimettemo alla vostra prudenza nelle future vacanze di Compagnie d'Italiani l'admetterlo al concorso col riguardo all'antianità del suo servizio in confronto d'altri ??? anche egli animato a contribuire il suo talento nella doppia figura e d'Ingegnere e di Capitano con pubblico servizio e risparmio.

Link al commento
Condividi su altri siti


mi pare una carica importante

capo ingegnere per opere di fortificazione

pero` dall altro lato visto che siamo in dalmazia ed albania si dovrebbe esplorare anche al possibilita` che la moneta di conto non sia la lira ma qualcosa di diverso

per esempio nelle colonie come cefalu e zante si usavano i tornesi

Link al commento
Condividi su altri siti


Forse ho risolto il "busillis":

in un contratto di nozze del 1635 ho trovato la somma di 1000 ducati prima espressa in lettere e poi in cifre.

Mi sembra che il simbolo che precede la somma in cifre sia molto simile a quello che precede lo stipendio del nostro ingegnere.

Ecco qui sotto il documento con le due diverse formulazioni della somma sottolineate in verde (solo nell'immagine :D )

Che ne dite?

P.S.:

  1. Resta però una domanda: "quanto valevano 25 ducati nel 1720?". So di certo che nel 1685 una casa a due piani, grande, con orto e giardino, valeva 885 ducati,
  2. Mi piacerebbe vedere l'immagine di un ducato del 1720.

post-7121-1268601256,02_thumb.jpg

Link al commento
Condividi su altri siti


Forse ho risolto il "busillis":

in un contratto di nozze del 1635 ho trovato la somma di 1000 ducati prima espressa in lettere e poi in cifre.

Mi sembra che il simbolo che precede la somma in cifre sia molto simile a quello che precede lo stipendio del nostro ingegnere.

Ecco qui sotto il documento con le due diverse formulazioni della somma sottolineate in verde (solo nell'immagine :D )

Che ne dite?

P.S.:

  1. Resta però una domanda: "quanto valevano 25 ducati nel 1720?". So di certo che nel 1685 una casa a due piani, grande, con orto e giardino, valeva 885 ducati,
  2. Mi piacerebbe vedere l'immagine di un ducato del 1720.

ho sempre saputo (e sempre fatto conto) di 1 zecchino = 150-300 euro. Più o meno l'ordine di grandezza dovrebbe essere quello.

Link al commento
Condividi su altri siti


attenzione che quello e il ducato nuovo o ducatello

non ha niente a che vedere con lo zecchino.

gli zecchini d`oro delle volte sono anche chiamati ducati , ma in questo caso non c` e` correlazione

ciao

Link al commento
Condividi su altri siti


attenzione che quello e il ducato nuovo o ducatello

non ha niente a che vedere con lo zecchino.

gli zecchini d`oro delle volte sono anche chiamati ducati , ma in questo caso non c` e` correlazione

ciao

Per quel poco che so, era chiamato ducato (d'oro) fino a metà del '500, dal doge Francesco Venier in poi si chiama zecchino, anche pubblicamente.

PS: nel 1720, in piazza San Marco, fu aperto il Caffé Florian, famoso ancora oggi.

Modificato da fra crasellame
Link al commento
Condividi su altri siti

Awards

  • 10 anni dopo...
Supporter

Buona serata

Non è mai troppo tardi ..... questa discussione, vecchia di oltre dieci anni, non l'avevo mai letta prima giacché non ancora iscritto al forum; per caso l'ho aperta oggi :pleasantry:

Non importa, rimedio ora e do qualche informazione; inoltre provvedo a spostare la discussione nella sezione della Serenissima.

Il simbolo rappresenta il "Ducato" come correttamente scritto da @okt, proprio il tipo postato da @fra crasellame che viene normalmente denominato "Ducatello" giacchè più piccolo dei precedenti Ducati da 160 e 124 Soldi chiamati anche Giustina (maggiore e minore).

Nella lettera non viene specificato (io almeno non ho trovato uno specifico richiamo) se questi 25 Ducati devono ritenersi effettivi e quindi in monete sonanti, oppure devono intendersi Ducati di banco; io penso che fossero contanti, diversamente (se non ricordo male) avrebbero dovuto specificare l'aggio applicato ed anche il sopraggio.

Non ricordo cosa si poteva acquistare con questi 25 Ducati, ma potrò ritornare in argomento successivamente; oppure qualche "venetico" ci illuminerà in proposito.

Allego una tavola riguardante i simboli monetari usati; dall'alto in basso si possono vedere quelli relativi alla Lira, al Soldo, al Denaro, al Grosso ai Piccoli ed infine ai Ducati; l'ultimo di questi è quello in parola.

Purtroppo l'immagine di questo lato non è a fuoco, ma non volevo pregiudicare la rilegatura del libro per fare la scansione.

Tali simboli sono tratti dal libro di Franco Rossi "Melior ut est florenus" Ed. Viella 2012.

saluti

luciano

 

IMG_0374.jpeg

Modificato da ilnumismatico
  • Mi piace 5
Link al commento
Condividi su altri siti


Supporter

Nonostante nel mio file fosse diritta, vedo che allegando la foto risulta sottosopra e non c'è verso di postarla diversamente .... chiedo venia :aggressive:

Link al commento
Condividi su altri siti


41 minuti fa, 417sonia dice:

Buona serata

Non è mai troppo tardi ..... questa discussione, vecchia di oltre dieci anni, non l'avevo mai letta prima giacché non ancora iscritto al forum; per caso l'ho aperta oggi :pleasantry:

Non importa, rimedio ora e do qualche informazione; inoltre provvedo a spostare la discussione nella sezione della Serenissima.

Il simbolo rappresenta il "Ducato" come correttamente scritto da @okt, proprio il tipo postato da @fra crasellame che viene normalmente denominato "Ducatello" giacchè più piccolo dei precedenti Ducati da 160 e 124 Soldi chiamati anche Giustina (maggiore e minore).

Nella lettera non viene specificato (io almeno non ho trovato uno specifico richiamo) se questi 25 Ducati devono ritenersi effettivi e quindi in monete sonanti, oppure devono intendersi Ducati di banco; io penso che fossero contanti, diversamente (se non ricordo male) avrebbero dovuto specificare l'aggio applicato ed anche il sopraggio.

Non ricordo cosa si poteva acquistare con questi 25 Ducati, ma potrò ritornare in argomento successivamente; oppure qualche "venetico" ci illuminerà in proposito.

Allego una tavola riguardante i simboli monetari usati; dall'alto in basso si possono vedere quelli relativi alla Lira, al Soldo, al Denaro, al Grosso ai Piccoli ed infine ai Ducati; l'ultimo di questi è quello in parola.

Purtroppo l'immagine di questo lato non è a fuoco, ma non volevo pregiudicare la rilegatura del libro per fare la scansione.

Tali simboli sono tratti dal libro di Franco Rossi "Melior ut est florenus" Ed. Viella 2012.

saluti

luciano

Simboli monetari_0001.jpg

Grazie!

Link al commento
Condividi su altri siti


  • 3 anni dopo...

Buonasera a tutti!!

Provo a dire la mia... 😁

Nel 1720 esistevano almeno 3 tipi di Ducato nella Repubblica di Venezia, Corrente, Effettivo e Da Banco.

Il primo era una moneta di conto, utilizzata nella contabilità ed il suo valore era di 6 Lire e 4 Soldi, 6,2 Lire in notazione decimale.

Il secondo era una moneta effettiva, d'argento, del valore di 8 Lire Venete.

Il terzo era una moneta di conto, utilizzata dal Banco Giro per la redazione della contabilità ed il suo valore era, credo, di 9 Lire e 6 Soldi.

Trattandosi di un contratto di lavoro dovrebbe trattarsi di Ducati Correnti, ma se anche fossero effettivi pasta sostituire 6,2 con 8 nei calcoli.

25 Ducati Correnti fanno 155 Lire Venete, o 3100 Soldi.

In rete ho recuperato una pubblicazione di Andrea Zannini intitolata " L'economia Veneta nel Seicento ", li leggo che tra il 1710 ed 1714 lo stipendio di un manovale era di 44 Soldi al giorno.

Utilizzando questo importo ricavo che lo stipendio mensile dell'ingegnere corrispondeva allo stipendio di 70 giornate lavorative di un manovale, un pò più del doppio.

  • Mi piace 3
Link al commento
Condividi su altri siti


Staff
Il 27/11/2020 alle 21:01, 417sonia dice:

Nonostante nel mio file fosse diritta, vedo che allegando la foto risulta sottosopra e non c'è verso di postarla diversamente .... chiedo venia :aggressive:

 

Mi ero perso anch’io questa interessante discussione. Ho provveduto a raddrizzare l’immagine che avevi postato 

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Awards

Unisciti alla discussione

Puoi iniziare a scrivere subito, e completare la registrazione in un secondo momento. Se hai già un account, accedi al Forum con il tuo profilo utente..

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Only 75 emoji are allowed.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato..   Cancella editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.