microsoftapple Inviato 4 Marzo, 2010 #1 Inviato 4 Marzo, 2010 Ciao a tutti. Ho notato di possedere 5 monete da cinquanta centesimi impero v.e. iii datate 1940 nelle quali ho riscontrato una magnetismo praticamente assente, valgono qualcosa o si tratta solo di un pasticcio di zecca per l'autarchia? ciao e grazie.
micio_68 Inviato 4 Marzo, 2010 #2 Inviato 4 Marzo, 2010 Ciao a tutti. Ho notato di possedere 5 monete da cinquanta centesimi impero v.e. iii datate 1940 nelle quali ho riscontrato una magnetismo praticamente assente, valgono qualcosa o si tratta solo di un pasticcio di zecca per l'autarchia? ciao e grazie. hanno solo un valore relativo.. nessuno o molto poco, economico, qualche euro G.
microsoftapple Inviato 4 Marzo, 2010 Autore #4 Inviato 4 Marzo, 2010 (modificato) beh ne ero quasi sicuro :rolleyes: comunque come mai tra queste stesse cinque monete ce ne sono di più magnetiche rispetto ad altre? voglio dire perchè non hanno tutte le stesse percentuali di metalli? Modificato 4 Marzo, 2010 da microsoftapple
MARCO B Inviato 4 Marzo, 2010 #5 Inviato 4 Marzo, 2010 no no esistono prorpio 2 monete differenti . . . una antimagnetica e una magnetica. Sono i tondelli vergini di 2 materiali differenti Saluti Marco
Vetta d'Italia Inviato 4 Marzo, 2010 #6 Inviato 4 Marzo, 2010 comunque come mai tra queste stesse cinque monete ce ne sono di più magnetiche rispetto ad altre? voglio dire perchè non hanno tutte le stesse percentuali di metalli? Cito dal Gigante: Per autarchia la zecca decise l'emissione di monete in acmonital (acciaio monetario italiano) al posto di quelle in nichelio (R. decreto n.907 del 7 feb 1938) che furono ritirate dalla circolazione. Dalla prima fornitura la composizione della lega dei tondelli che era di acciaio al nichelio-cromo (Ac/Ni) non calamitabile, fu progressivamente modificata, riducendo il nichelio fino ad abolirlo completamente, dando corso ad una lega di acciaio al solo cromo (Ac), quindi calamitabile. Risulta possibile inoltre che qualche tondello in Ac/Ni non calamitabile, sia finito per errore o per esaurire qualche piccola rimanenza, nei quantitativi predisposti per le future coniazioni in Ac calamitabili. Dato il progressivo ridursi del quantitativo di nichelio nei tondelli, risulta a volte difficoltoso constatarne l'effettivo magnetismo.
microsoftapple Inviato 4 Marzo, 2010 Autore #7 Inviato 4 Marzo, 2010 comunque come mai tra queste stesse cinque monete ce ne sono di più magnetiche rispetto ad altre? voglio dire perchè non hanno tutte le stesse percentuali di metalli? Cito dal Gigante: Per autarchia la zecca decise l'emissione di monete in acmonital (acciaio monetario italiano) al posto di quelle in nichelio (R. decreto n.907 del 7 feb 1938) che furono ritirate dalla circolazione. Dalla prima fornitura la composizione della lega dei tondelli che era di acciaio al nichelio-cromo (Ac/Ni) non calamitabile, fu progressivamente modificata, riducendo il nichelio fino ad abolirlo completamente, dando corso ad una lega di acciaio al solo cromo (Ac), quindi calamitabile. Risulta possibile inoltre che qualche tondello in Ac/Ni non calamitabile, sia finito per errore o per esaurire qualche piccola rimanenza, nei quantitativi predisposti per le future coniazioni in Ac calamitabili. Dato il progressivo ridursi del quantitativo di nichelio nei tondelli, risulta a volte difficoltoso constatarne l'effettivo magnetismo. Questo l'ho letto infatti sul gigante, però non specifica il numero di tali "ibridi" e il loro valoro (che presumo comunque inesistente), Voi ne sapette qualcosa in più?
Paolino67 Inviato 4 Marzo, 2010 #8 Inviato 4 Marzo, 2010 (modificato) Questo l'ho letto infatti sul gigante, però non specifica il numero di tali "ibridi" e il loro valoro (che presumo comunque inesistente), Voi ne sapette qualcosa in più? Sono tutti ibridi (come li chiami tu). Le monete Impero di quegli anni furono coniate in lega acmonital/nichelio ed è proprio la differente percentuale tra i due metalli a creare le differenze di calamitabilità. Il mercato differenzia in maniera abbastanza artificiosa tra monete calamitabili e non calamitabili, ma in realtà una davvero non calamitabile non esiste proprio, è solo questione di potenza della calamita che si usa. Modificato 4 Marzo, 2010 da Paolino67
microsoftapple Inviato 4 Marzo, 2010 Autore #9 Inviato 4 Marzo, 2010 Questo l'ho letto infatti sul gigante, però non specifica il numero di tali "ibridi" e il loro valoro (che presumo comunque inesistente), Voi ne sapette qualcosa in più? Sono tutti ibridi (come li chiami tu). Le monete Impero di quegli anni furono coniate in lega acmonital/nichelio ed è proprio la differente percentuale tra i due metalli a creare le differenze di calamitabilità. Il mercato differenzia in maniera abbastanza artificiosa tra monete calamitabili e non calamitabili, ma in realtà una davvero non calamitabile non esiste proprio, è solo questione di potenza della calamita che si usa. ah ecco, grazie.
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