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IGNORED

curioso assegno usato come banconota a trieste


Risposte migliori

Inviato

questa e un altra curiosita

guardate la data e il posto di emissione

questa secondo me e piu una testimonianza storica.

e un assegno circolare che secondo me circolava come banconota per sopperire alla scarsita di circolante

emesso a trieste nel 1944

non e segnata in alcun catalogo

avete piu notizie sul periodo storico

ciao


Inviato

sul retro c e scritto che puo circolare senza girate


Inviato

sembra un'anticipazione di quanto successo negli anni '70!

complimenti! bella testimonianza, mi informero!


Inviato

negli anni 70 pero la causa era l inflazione che aveva portato alla scarsita di monete spicciole , difatti le tirature delle 100 e 50 lire decuplicano tra il 77 e l 81

qui invece sono gli eventi bellici e il fatto che si tratta di citta di confine , nel resto dell italia del nord c erano altre banconote

sarebbe da vedere se trieste e gia caduta nelle mani jugoslave o se ci sono attivita belliche nei dintorni , in tal caso questa diventerebbe quasi un emissione di emergenza


Inviato

negli anni di guerra circola veramente di tutto. Francobolli sopra tondelli di legno; i celeberrimi notgeld tedeschi, in materiali impensabili...


Inviato

appunto , pero mentre notgeld e francobolli sono documentati , un assegno circolare io non l ho mai visto.


Inviato

anche se nominalmente parte della repubblica sociale , trieste fu annessa dai tedeschi alla zona di operazioni del litorale adriatico con parti della jugoslavia

nel tardo luglio del 1944 le forze di tito attaccano da est le province italiane dell istria.

questo e dell agosto 1944


Inviato (modificato)

L'inflazione porta ad un eccesso di moneta spicciola, non alla sua sparizione.

Al massimo spariscono i tagli piu bassi, come sta accadendo oggi per gli 1 Cent, ma nessuno ne sente la mancanza.

La storia con le 50 e 100 lire era ben diversa. A me sembra che le tirature siano sempre state troppo basse fino al '75 ed il problema e' via via peggiorato, invece di migliorare con l'accumulazione della produzione dei vari anni. Probabilmente causa aumento della popolazione e del tenore di vita con spese minute piu abbondanti rispetto al passato.

Modificato da ersanto

  • ADMIN
Staff
Inviato

100 lire non erano proprio moneta spicciola nel 44. Ma neanche per gli anni 70 mi convince molto la cosa. Chiaramente le tirature erano basse ma non potrebbe essere comunque dovuto all'effetto inflattivo che ha spinto le monete da 50 e 100 a prendere il ruolo prima tenuto da quelle da 5/10/20?


Inviato

L'inflazione porta ad un eccesso di moneta spicciola, non alla sua sparizione.

Al massimo spariscono i tagli piu bassi, come sta accadendo oggi per gli 1 Cent, ma nessuno ne sente la mancanza.

La storia con le 50 e 100 lire era ben diversa. A me sembra che le tirature siano sempre state troppo basse fino al '75 ed il problema e' via via peggiorato, invece di migliorarei con l'accumulazione della produzione dei vari anni. Probabilmente causa aumento della popolazione e del tenore di vita con spese minute piu abbondanti rispetto al passato.

al contrario

porta ad un aumento della velocita di circolazione di moneta.

oggi gli 1 cent spariscono perche non servono (per esempio come resto).

allora le 50 e 100 lire servivano , sia come resti sia per comprare beni che costavano per esempio 450 lire , il resto veniva dato dalle 5 e 10 lire che in quegli anni sono sparite.

io mi ricordo che a causa dell inflazione le monete servivano di piu e nessuno le aveva , perche quelle che servivano erano piu di quelle che c erano

difatti si e visto un aumento delle tirature , i miniassegni , le caramelle come resto , e se ti ricordi tutti ti chiedevano la moneta giusta perche non avevano moneta.


Inviato

e vero che l inflazione e causata dall eccesso di moneta in circolazione.

pero moneta intesa come aggregati monetari , M1 , M2 e M3 , non come spiccioli.

comunque non andiamo OT , concentriamoci sul 1944 e non sul 1977 , casomai apriamo un altro topic sugli anni 70

ciao


Inviato (modificato)

Mi sono spiegato male:

La velocita di circolazione non c'entra qui, quella si usa per calcolare il denaro effettivamente disponibile.

Quello che conta e' che con l'inflazione i prezzi salgono. Se i prezzi non salgono non c'e' inflazione, indipendentemente da quanto denaro e' disponibile.

Per dire, quello che si comprava con 20 lire ce ne vogliono 100 (e quello che costava 100 ora costa 500). Semplificando molto:

- le 20 lire diventano inutili e spariscono dalla circolazione, ma nessuno se ne dispiace. In altre parole sono moneta in eccesso.

- le 100 lire si usano al posto delle 20 e sarebbe giusto quello che dice Incuso, se la tiratura delle 20 lire fosse stata molto superiore a quella delle 100, ma questo non e' il caso in Italia! Infatti i valori sotto le 50 non furono prodotti affatto fra la fine degli anni '50 e la fine degli anni '60.

- le 500 lire, originalmente una banconota "preziosa" ora si usa per le spese minute e si rovina piu velocemente. Questo portera alla sua sostituzione con una moneta per risparmiare (a meno che l'inflazione non sia proprio galoppante, nel qual caso tutte le monete spariscono perche non e' piu conveniente produrle).

La mia spiegazione sulla scarsita degli spiccioli e la nascita delle varie teorie pazze per spiegarla (gli svizzeri ci facevano gli orologi, chi se lo ricorda ? :) ) e' invece che in condizioni normali anche una produzione di monete bassa dopo un po' non da piu problemi perche le monete dei vari anni si accumulano in circolazione. In Italia e' avvenuto esattamente il contrario: man mano che passavano gli anni la scarsita e' diventata sempre peggiore.

Cio e', secondo me, dovuto al fatto che sono aumentate le spese minute che richiedevano moneta il che non e' la stessa cosa dell' inflazione.

Per esempio la partita a flipper costa sempre 100 lire, ma mentre prima era una roba che si faceva solo la domenica, ora uno gioca tutti i pomeriggi. Stessa cosa per acquisto giornali, gomme del ponte, gelati, penne/accendini bic, etc.

In pratica e' il consumismo e non l'inflazione che ha causato il "dramma" degli spiccioli a meta anni '70.

Modificato da ersanto

Inviato

Quello di rick è un "assegno circolare a taglio fisso".

Vennero emessi in tutto il territorio controllato dalla R.S.I. dal settembre 1943 all'aprile 1945 (sporadicamente anche nel periodo precedente la R.S.I.).

La funzione era quella già da voi intuita, sopperire a una notevole carenza di banconote della Banca d'Italia.

Avevano corso come cartamoneta ufficiale, ed erano rilasciati in tagli fissi, prestampati o apposti con timbro; oltre agli assegni circolari stessa funzione venne assolta anche da assegni bancari e vaglia.

Caratteristica comune e necessaria di questi titoli era che l'ordinatario fosse un funzionario della banca emittente, nel caso di rick il cassiere principale della filiale di Trieste della BNL.

Si conoscono 53 banche emittenti per un totale di oltre 240 tipi diversi di assegni. I tagli, per la maggior parte delle banche, vanno dalle 10 fino alle 500-1000 lire, ma alcune emisero anche assegni di alto valore: è il caso del Credito Italiano, per il quale si conoscono tagli da 50.000 e 100.000 lire, somme davvero notevoli per l'epoca, che probabilmente venivano usati per transazioni fra Istituti di credito.

Nella foto, dalla mia collezione, assegno bancario da 50 lire della Cassa di Risparmio di Pisa.

petronius B)

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Inviato

interessante, non ne sapevo nulla di questa cosa e non mi era mai capitato di vedere uno di questi assegni!


  • 10 anni dopo...
Inviato
Il 27/2/2010 alle 12:39, petronius arbiter dice:

Si conoscono 53 banche emittenti per un totale di oltre 240 tipi diversi di assegni.

Esite un qualche catalogo anche rudimentale?


Supporter
Inviato

Negli anni '50 - ma credo anche successivamente - chi aveva un Conto Corrente al Credito Italiano oltre al normale carnet di assegni poteva richieder alcuni assegni a taglio fisso e a "copertura garantita" per importi  allora non irrilevani e che nulla avevano a che fare con gli "assegnini" impiegati successivamente al posto degli spiccioli quando vennero a mancare.

Il cliente chedeva, ad esempio, 10 assegni del taglio di 50.000 lire ciascuno, il cui importo complessivo veniva vincolato sul suo Conto Corrente.

Il percettore di questi Assegni aveva la garanzia che erano sicuramente coperti, per cui anche in un luogo o un negozio in cui non si era personalmente conosciuti era agevole spenderli, mentre quelli di Con Corrente venivano spesso rifiutati.

Li ho usati anch'io, soprattutto quando mi trovavo in ferie, o in viaggio.

  • Mi piace 1

Inviato (modificato)
8 minuti fa, sandokan dice:

Li ho usati anch'io, soprattutto quando mi trovavo in ferie, o in viaggio.

Fantastico, non ne sapevo niente. Ma erano molto diffusi (intendo se erano solo del Credito Italiano o anche di altri istituti)?

Modificato da ART

Supporter
Inviato

Ciao Art : questo francamente non lo so o, meglio, non lo ricordo, ma sarebbe strano se questa iniziativa fosse stata adottata da un solo Istituto di Credito di interesse nazionale.

Rimasero in vigore per anni, a lungo : avevano lo steso formato degli assegni normali ma era diverso il colore, e le scritte (compreso il taglio) erano prestampate.

Se poi un cliente non aveva più occasione di servirsene, li riportava in banca per farseli annullare materialmente e il loro importo che era stato vincolato sul suo c/c all'atto del loro rilascio veniva di nuovo reso disponibile. 

Non se ne faceva un uso su larga scala, ma non erano neppure una rarità.


Inviato
3 ore fa, sandokan dice:

Negli anni '50 - ma credo anche successivamente - chi aveva un Conto Corrente al Credito Italiano oltre al normale carnet di assegni poteva richieder alcuni assegni a taglio fisso e a "copertura garantita" per importi  allora non irrilevani e che nulla avevano a che fare con gli "assegnini" impiegati successivamente al posto degli spiccioli quando vennero a mancare.

Il cliente chedeva, ad esempio, 10 assegni del taglio di 50.000 lire ciascuno, il cui importo complessivo veniva vincolato sul suo Conto Corrente.

Il percettore di questi Assegni aveva la garanzia che erano sicuramente coperti, per cui anche in un luogo o un negozio in cui non si era personalmente conosciuti era agevole spenderli, mentre quelli di Con Corrente venivano spesso rifiutati.

Li ho usati anch'io, soprattutto quando mi trovavo in ferie, o in viaggio.

Molto interessante?


Inviato
Il 21/6/2020 alle 18:55, sandokan dice:

Negli anni '50 - ma credo anche successivamente - chi aveva un Conto Corrente al Credito Italiano oltre al normale carnet di assegni poteva richieder alcuni assegni a taglio fisso e a "copertura garantita"

 

Il 21/6/2020 alle 19:01, ART dice:

Ma erano molto diffusi (intendo se erano solo del Credito Italiano o anche di altri istituti)?

Credo che anche il Banco di Roma facesse qualcosa di simile, ricordo che me ne aveva dato qualcuno mio padre per una vacanza nei primi anni '80... tutti restituiti, senza spenderne neanche una lira :lol:

petronius :)

  • Mi piace 1

Supporter
Inviato
9 minuti fa, petronius arbiter dice:

 

Credo che anche il Banco di Roma facesse qualcosa di simile, ricordo che me ne aveva dato qualcuno mio padre per una vacanza nei primi anni '80... tutti restituiti, senza spenderne neanche una lira :lol:

petronius :)

Erano quattro le Banche parastatali (I.R.I.) che operavano sul mercato : la Banca Commerciale Italiana, il Credito Italiano, il Banco di Roma e il Banco di Santo Spirito : molto probabile che offrissero servizi simili.

Purtroppo, io non avevo un finanziatore per le vacanze, mi dovevo arrangiare !  Saluti. ☹️?


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