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Bank token Giorgio III


Risposte migliori

Inviato

Approfitto dell'incursione in questa bella sezione per sottoporvi un pezzo più "ortodosso".

Si tratta di un bel gettone in argento (mm 35) di Giorgio III d'Inghilterra, emesso al termine del suo lungo regno.

IMG_0002-2.jpgIMG_0004-1.jpg

D/: GEORGIUS III DEI GRATIA REX - Testa laureata a dx.

R/: BANK TOKEN / 3 SHILL. / 1812 su tre righe in campo entro corona di lauro.

Sfortunatamente non dispongo di una cultura e di una bibliografia sufficiente a coprire questo aspetto collaterale della numismatica anglosassone. Dunque vi chiedo: cos'è un "gettone bancario" (bank token)? Qual'era il suo utilizzo? Sapete fornirmi riferimenti al pezzo indicato?


Inviato

Grazie mille, Marco. Insomma, se ho capito bene, si tratta di emissioni speciali della Banca d'Inghilterra per compensare la carenza di monete d'argento in circolazione e l'aumento del prezzo dell'argento. Grazie ancora!


Supporter
Inviato

Un bel gettone, complimenti ! wink.gif


Inviato

Un pezzo davvero interessante , nonostante il ritratto non mi sembra fra i migliori


Inviato (modificato)

Un pezzo davvero interessante , nonostante il ritratto non mi sembra fra i migliori

Era proprio lui che aveva un viso "particolare". :P

post-10854-1267135508,37_thumb.jpg

Modificato da sagida

Inviato

Indotto in tentazione, non resisto a postare una manciata di incisioni del geniale caricaturista James Gillray...

La prima, del 1797, ha in oggetto la "miracolosa" trasmutazione dell'oro in biglietti di banca da parte della gloriosa Bank of England ritratta come il Re Mida. Il bank token sottoposto alla vostra attenzione ci rassicura che la suddetta Banca non sputava solo carta, ma anche argento...in compenso "cacava" un mucchio di oro:

Midas_transmuting_all_into_paper_by.jpg

Una seconda caricatura, questa volta ispirata ai Gulliver's Travels, ha invece come bersaglio proprio la discutibile venustà del sovrano inglese, contrapposta alla lillipuziana statura del piccolo grande corso:

arena_4_gr.jpg


Inviato (modificato)

Tuttavia, se parliamo di predilezioni personali, non esito nemmeno per un attimo a dichiarare tutto il mio amore per la "bull's head" (a mio avviso più simile ad un "toad" che a un "bull") del sovrano approntata dal nuovo chief engraver della Royal Mint: il romano Benedetto Pistrucci.

Jasper Cameos

Benedetto Pistrucci

Il parto di questa storica collaborazione non si fa attendere ed è destinato a restare l'archetipo ineguagliato dell'arte incisoria neoclassica al servizio della restaurazione: la superba crown del 1818. Per una volta tanto, il rovescio supera di gran lunga il diritto, con quel San Giorgio irreverentemente coronato dalla giarrettiera (honi soit qui mal y pense, appunto...), il primo e forse il più bello di una lunga serie, che merita a buon diritto la firma in calce per esteso dell'artista P I S T R U C C I su ambo le facce...

IMG_0003-3.jpgIMG_0004-2.jpg

Modificato da JunoMoneta
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Inviato (modificato)

Mentre il gradevolissimo cartwheel twopence del 1797 linkato da Luke, con la Britannia che "rule" sopra i mari, e quella geniale soluzione della legenda in incuso su cerchio in rilievo, mi riporta a casa, dove un altro grande incisore contemporaneo del Pistrucci, Filippo Rega, ottiene la nomina a Maestro Incisore della zecca napoletana proprio in virtù della decisione del Direttore della Zecca Luigi Diodati di produrre una piastra ad imitazione del superbo spicciolo inglese. Da questa collaborazione uscirà la maestosa piastra del 1805, anch'essa prodotta in tempi di restaurazione legittimista con vigore neoclassico. Peccato che la riconoscenza verso l'incisore in questo caso sia scarsa, dato che sulla moneta compaiono solo le iniziali mastodontiche (all'epoca molto discusse) del Diodati:

IMG_0001-7.jpgIMG_0002-4.jpg

Uno di quei non rari momenti in cui la numismatica sembra essere al servizio di un "inconscio storico" e rivelare tra le pieghe, in una sorta di "ritorno del represso" numismatico, il dietro le quinte della restaurazione borbonica del '99, una restaurazione garantita dall'appoggio della potente flotta inglese e da quell'inedito triangolo amoroso tra la regina Maria Carolina, l'intraprendente, bellissima e sessualmente disinibita consorte dell'ambasciatore inglese Emma Hamilton e l'ammiraglio Horatio Nelson. Anche in questo caso, la fantasia dei grandi caricaturisti dell'epoca si è potuta sbizzarrire...

L'ambasciatore inglese becco distratto dalle sue "antichità" pompeiane...

Cognocenti-Antique-Gillray.jpg

La liaison tra Emma e la regina

Love-a-la-Mode-Lady-HamiltonQ.jpg

Emma abbandonata a Napoli come Didone dal suo Enea che si chiama Horatio

dido-in-despair1.jpg

Pistrucci, Rega e Gillray. Certo un'epoca di immensi incisori e di irriverenti caricaturisti che mi ispira qualche rimpianto...

Modificato da JunoMoneta

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