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Grano 1634 Filippo IV


Risposte migliori

L’economia in Spagna, durante il regno di Filippo IV, scivolò verso una grande recessione. Una fallimentare politica estera portò allo svuotamento delle casse dello stato.

Filippo IV , per far fronte al depauperamento delle casse, creò nuove tasse e innalzò le vecchie.

Azioni che portarono in Sicilia a forti malcontenti e ai conseguenti tumulti tra il 1647 e 1648.

La crisi economica incentivò la pratica della tosatura e falsificazione delle monete, questa pratica naturalmente era illegale e in Sicilia punita anche con la pena capitale.

A Napoli il mestiere di tosare le monete era svolto dalla figura del “secaturnese” , il tornese era il nominale delle monete napoletane.

L’operazione della tosatura, cioè l’asportazione di parte del metallo dalle monete, rese illeggibile la legende delle monete.

Spesso la data di coniazione faceva parte della legenda, la tosatura quindi ha reso difficile il reperimento di monete necessarie per la certificazione della data di emissione.

L’importante lavoro di catalogazione delle monete siciliane portato avanti da Rodolfo Spahr del 1982 inevitabilmente ha delle lacune. Lacune che con il tempo e la ricerca vengono colmate.

Il grano che sto per mostrare, anche se tosato, ha le ultime due cifre della data leggibili cioè 34, e ha le iniziali dello zecchiere I P Giovanni del Pozzo, potendo così affermare che è un grano del (16)34 coniato sotto Filippo IV (1621 - 1665) dalla zecca di Messina.

Questa moneta è stata reperita in Spagna.

post-6956-1266998331,65_thumb.jpg

post-6956-1266998338,18_thumb.jpg

D\ Aquila volta a destra sotto le ali I P il tutto entro circolo di perline +. PHIL……

R\ VT \ COMMO \ DIVS entro circolo di perline … 634 . + . REX….

Il 1634 è un anno ancora inedito e che quindi va a colmare quei vuoti lasciati dalla catalogazione dello Spahr.

Non appena mi arriverà la moneta la posterò nel catalogo del Regno di Sicilia su Lamoneta http://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-RS nella sezione http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-F4C/3 e che grazie al contributo di molti utenti, per esempio Fedafa, Sicil Rex, Gionata , Inasta e altri, questo catalogo cresce e viene aggiornato.

Antonio

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  • 3 settimane dopo...

ciao a tutti

Leggo solo adesso questa discussione su invito di Carlino.

Sono in possesso anche io di un grano 1634 con testa a dx, ma il mio è in pessima conservazione (la data è leggibile e la testa è a destra). Possiedo anche un grano del 1629 con le stesse caratteristiche. Lo inserirò a breve nel catalogo.

Vi dico pure che un altro collezionista possiede anche un grano 1630 con testa a destra. Evidentemente i grani dal 1629 al 1634 sono con testa a dx. Nel 1636 (altro inedito per Spahr) la testa dell'aquila torna a sinistra.

Anche le monete da 3 piccioli riservano le stesse sorprese.

Posseggo, o ho visto, infatti le date del 1636, del 1638 e del 1640. Quest'ultima ha la sigla I P che Spahr riporta su monete fino al 1638.

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Grazie a tutti voi per i preziosissimi contributi che state offrendo ai collezionisti con l'utilissima catalogazione online di tipo "open source". Una risorsa davvero strepitosa in un mondo in cui spesso i risultati di studi e ricerche sono disseminati in una miriade di fonti bibliografiche sparse e non di rado divergenti.

Aspetto con ansia il perfezionamento di alcuni periodi che mi stanno particolarmente a cuore (penso alle monete napoletane di Ferdinando IV). Sarò felice di poter contribuire personalmente, laddove abbiate bisogno di materiale fotografato.

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ciao a tutti

Leggo solo adesso questa discussione su invito di Carlino.

Sono in possesso anche io di un grano 1634 con testa a dx, ma il mio è in pessima conservazione (la data è leggibile e la testa è a destra). Possiedo anche un grano del 1629 con le stesse caratteristiche. Lo inserirò a breve nel catalogo.

Vi dico pure che un altro collezionista possiede anche un grano 1630 con testa a destra. Evidentemente i grani dal 1629 al 1634 sono con testa a dx. Nel 1636 (altro inedito per Spahr) la testa dell'aquila torna a sinistra.

Anche le monete da 3 piccioli riservano le stesse sorprese.

Posseggo, o ho visto, infatti le date del 1636, del 1638 e del 1640. Quest'ultima ha la sigla I P che Spahr riporta su monete fino al 1638.

Grazie ho inserito le foto nella scheda l'anno 1639 aquila volta a destra, naturalmente ho lasciato anche la descrizione aquila volta a sinistra dovuta dall'interpretazione dello Spahr.

Ho anche inserito gli anni 1636, 1638, 1640 nella scheda 3 piccioli così si possono aggiungere le immagini, una volta aggiunte le immagini completerò le descrizioni.

Grazie a tutti voi per i preziosissimi contributi che state offrendo ai collezionisti con l'utilissima catalogazione online di tipo "open source". Una risorsa davvero strepitosa in un mondo in cui spesso i risultati di studi e ricerche sono disseminati in una miriade di fonti bibliografiche sparse e non di rado divergenti.

Aspetto con ansia il perfezionamento di alcuni periodi che mi stanno particolarmente a cuore (penso alle monete napoletane di Ferdinando IV). Sarò felice di poter contribuire personalmente, laddove abbiate bisogno di materiale fotografato.

Questo è stato lo spirito che mi ha spinto nella realizzazione del catalogo Regnp di Sicilia.

A questo punto è facile ipotizzare anche l'esistenza del grano del 1635. Testa a dx o sx?? :) .

Basta che non gli viene il torcicollo alla povera aquila. :D

Antonio

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Inviato (modificato)

Ho aggiunto anche il grano 1630 aquila volta a destra, anche li se riusciamo a mettere le immagini.

Spahr cataloga gli anni 1629 e 1630 del grano come 160A e 160B quindi postumi alla prima stesura del catalogo. Potrebbe aver commesso l'errore di lasciare la descrizione come aquila volta a sinistra?

Antonio

Modificato da carlino
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Potrebbe aver commesso l'errore di lasciare la descrizione come aquila volta a sinistra?

Antonio

Credo che l'edizione del 1982 (l'edizione originale è del 1959) sia stata curata dal figlio di Rodolfo Spahr.

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A questo punto è facile ipotizzare anche l'esistenza del grano del 1635. Testa a dx o sx?? :) .

La vedo difficile. Non si conoscono monete di nessun valore coniate nel 1635 per Filippo IV se non un rarissimo 4 tarì con sigla O G (unica moneta a riportare queste sigle) coniata a Palermo e non a Messina, città che aveva il privilegio di coniare moneta in Sicilia.

La sigla O G è dello zecchiere Orazio Giancarlo (vado a memoria ma dovrebbe essere corretto).

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Potrebbe aver commesso l'errore di lasciare la descrizione come aquila volta a sinistra?

Antonio

Credo che l'edizione del 1982 (l'edizione originale è del 1959) sia stata curata dal figlio di Rodolfo Spahr.

Per il momento lascio tutte e due le descrizioni. Cioè aquila volta a DX e SX, con una grande probabilità che non esista per quegli anni l'aquila volta a sx.

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