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la cometa, i da carrara e la zecca di Padova


grigioviola

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si riprende un po' tutto quanto s'era detto in questo post ovvero che padova e i carraresi sono legati a una serie di comete (la cometa giottesca e quindi halley, e la cometa citata in riferimento alla sconfitta scaligera oltre che agli emblemi presenti nei dipinti della chiesetta di fronte alla specola e nel codice miniato conservato in inghilterra).

non si fa alcun riferimento al sigillo invece che, a questo punto, credo si possa dare legittimamente per disperso.

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eh... qui va detto che la citazione ricitazione sono piuttosto vicine del tempo... quindi non vorrei mai che qualcuno degli autori che hanno citato questo documento o, più probabile!, qualche appassionato dell'epoca sia in qualche modo entrato in possesso di quel documento che ora ci manca... del resto... mi pare di capire che te, più di me, hai spulciato a destra e a manca per cercare questo sigillo che non si trova!

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Dai non credo che un documento possa essere sparito da un archivio (anche se esistono a volte dei fondi costituiti proprio da documenti che gli eredi restituiscono dopo la morte del parente "studioso"). Piuttosto sono convinto che in occasione di un qualche trasferimento la busta che conteneva i documenti sia stata smembrata o semplicemente abbia cambiato nome. A Venezia, ad esempio, quando hanno riordinato il fondo della Mensa Patriarcale hanno cambiato la numerazione delle buste, per cui adesso è quasi impossibile ritrovare una pergamena in base alle vecchie citazioni.

I nostri sigilli non riesco a trovarli ma magari sono sotto il naso...

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  • 4 anni dopo...

Ringrazio per la segnalazione. Devo dire però che questo articolo è emanazione un po' più "astronomica" (ho aggiunto il riferimento alla cometa di Halley che gli astronomi presenti al convegno mi hanno caldamente suggerito) di un altro saggio più ampio uscito negli atti di un convegno in Francia, dove affronto in modo più approfondito gli aspetti iconografici, e discuto anche i famosi sigilli con la cometa (che secondo me potrebbero non essere mai esistiti). E' citato come Saccocci 2014 nell' articolo sopra inserito. Purtroppo non ho potuto postare né diffondere quel lavoro, a causa di un contratto di copyright ferocissimo che ho dovuto sottoscrivere. Però il volume c'è al Museo Bottacin, per i padovani interessati. 

Cari saluti,

Andrea Saccocci

Modificato da Andreas
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