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Inviato

Salve,

mi sono avvicinato da poco alla numismatica, mi appassiona in modo particolare la monetazione repubblicana anonima. Piu’ cerco di approfondire le mie conoscenze e piu’ i dubbi sulle datazioni aumentano. In particolare, è possibile che tutta la fase della monetazione semilibrale si riduca al biennio 217-215 A.C., come sostenuto da Crawford ed accettato dalla quasi totalita’ degli studiosi ed esperti anglosassoni, tedeschi, americani? A questo proposito, basta vedere i cataloghi d’asta ed i siti dedicati, che si sono tutti adeguati, forse per comodita’, a questa tesi.

Prendiamo la semioncia Mercurio con petaso\prora (Crawford 38\7), la prima semioncia coniata nella storia di Roma, diametro da 17 a 21 mm, peso da 4,3 a 7,9 g. (vedi l’ottimo manuale curato da Legionario in http://numismatica-classica.lamoneta.it ).

Sono andato sui vari motori di ricerca ed ho visto numerosi cataloghi d’asta, ho scaricato decine di immagini.

Non c’è una moneta uguale all’altra:

- il viso di Mercurio a volte sembra quello di un pugile, altre volte quello di un efebo, le guance ora piene ora scavate, il mento piu’ o meno pronunciato, il collo puo’ essere quello di un lottatore oppure quello delle modelle di Modigliani;

- Il petaso: di molteplici forme, ora calcato sulle orecchie, ora solo appoggiato sui capelli, che a loro volta sono piu’ o meno lunghi, piu’ o meno arricciati, raccolti o non raccolti da nastri;

- La prua, castello di prua e rostro: anche qui molte diverse linee, strutture e decorazioni;

- La scritta ROMA: idem come sopra, relativamente a tipi ed altezze dei caratteri.

Questa la domanda che da neofita mi pongo: come è possibile spiegare una simile varieta’ di tipologie, se la suddetta semioncia è stata coniata per un periodo di due anni solamente?

Ancora:

- Quante erano le zecche (a parte Lucera, le cui semionce si riconoscono per la L) che coniavano per Roma monete in bronzo negli anni 217-215 A.C.? Una sola, a Roma, pero’ con molte diverse officine?

- Quante zecche\officine è stato necessario convertire in un periodo cosi’ breve dalla produzione di moneta fusa alla emissione di moneta coniata?

- Quanti (decine?) gli incisori che hanno lavorato sui coni delle semionce semilibrali? Presumo che un incisore abbia uno stile suo -vedi i famosi artisti di Siracusa, i cui nomi sono arrivati fino a noi - e che non vari le caratteristiche del viso di Mercurio ogni volta che deve fare un nuovo conio, prendendo a modello il viso dell’artigiano del negozio vicino o del cugino.

- Avendo gli addetti della zecca di Roma in quegli anni poca o nessuna esperienza di coniazione di monete in bronzo prima della serie semilibrale, si puo’ pensare che abbiamo importato la tecnologia o gli esperti dalla citta della Magna Grecia: avranno dovuto fare degli stages “all’estero” o chiamare in tutta fretta nel 217 A.C. degli “extracomunitari” per far fronte alla necessita’ di coniare decine di migliaia dei nuovi sestanti, once, semionce e quartonce con peso ridotto e tecnica di produzione diversa? Le serie collaterali e le emissioni romano\campane credo che risalgano ad almeno 50\100 anni prima.

- Di sicuro i Romani erano veramente ridotti male per le batoste subite da Annibale, considerata l’immagine che ci è stata tramandata di gente tutta di un pezzo, di grande orgoglio, dignita’ e rigore morale, per essere costretti a ridurre la loro bella oncia fusa da 27 g. all’oncia da 13,5 g. nel 217, da 9 g. nel 215, e alle “oncine”da 6,8 g. nel 214 e da 4,5 g. nel 211.

Una ultima domanda, e scusate se sono troppe: ma sono state fatte, o è possibile fare delle analisi mineralogiche sulle monete librali ridotte che possano confermare, per l’omogeneita’ di risultati, delle date di emissione cosi’ ravvicinate?

Grazie a chi ha avuto la pazienza di leggere questa tiritera e a chi mi vorra’ far sapere la sua opinione.

Naevius


  • 2 settimane dopo...
Inviato

.......ancora nessuna risposta.

Mi rendo conto che la questione è molto complicata e le domande sono troppe.....ma io ne avrei ancora un paio:

- L' ipotesi di datazione proposta da Crawford risale agli anni 70, dopo il ritrovamento di Morgantina: ci sono stai ritrovamenti successivi che l'hanno confermata?

- Qualcuno mi puo' indicare pubblicazioni o studi piu' recenti che trattino in modo specifico delle riduzioni ponderali per la monetazione in bronzo anonima?

Grazie

Naevius


Inviato

Ciao

prova a guardare queste discussioni. Io ritengo che queste datazioni di Crawford siano del tutto sballate, antistoriche e trovo irritante che le case d'asta si adeguino tutte quante a questa datazione gettando il cervello nel mucchio. per quanto mi riguarda la monetazione semilibrale è da riportare al periodo 298-280 ed è coeva alle guerre contro Pirro.


Inviato (modificato)

...

Questa la domanda che da neofita mi pongo: come è possibile spiegare una simile varieta’ di tipologie, se la suddetta semioncia è stata coniata per un periodo di due anni solamente?

...

Ciao.

Non riesco ad articolare ora una mia risposta, che potrà essere solo un modesto parere, su un problema che da molti è considerato IL problema: la datazione della primitiva monetazione di Roma, con le successive riduzioni e/o svalutazioni.

Però vorrei ringraziare Naevius: la risposta alla sua domanda è implicita e fa emergere l'incoerenza di un certo mondo di studiosi (anglosassoni).

Purtroppo siamo ancora tutti in attesa di un ritrovamento sigillato, non necessariamente di soli reperti monetali, che possa fornire segnali inequivocabili ai fini delle datazioni.

Avevamo Vicarello, ma sono state mescolate le carte e la tecnologia non era ancora adeguata.

In merito alle case d'asta: non pretendiamo troppo. Esse forniscono alcuni elementi di classificazione e si sbilanciano con le date, quasi a sposare una tesi o l'altra. In realtà, il più delle volte, copiano le une dalle altre, senza una ricerca autonoma. Non mi sento di biasimare: non è loro il compito di sposare una tesi o l'altra.

Mi sentirei solo di invitare le case d'asta ad essere più generiche nell'indicazione delle date per le tipologie anonime della Repubblica. Basterebbe indicare la centuria oppure un range appena più ristretto: il pezzo sarà ben individuato comunque, e volendo, saranno possibili gli approfondimenti grazie ai riferimenti bibliografici di classificazione.

Saluti da Gianoprora

Modificato da gianoprora

Inviato

Mi pare però che le datazioni del Crawford siano accettate non solo dalle case d'asta ma anche da parecchi studiosi, e non solo da quelli anglosassoni...


Inviato

Ciao

prova a guardare queste discussioni. Io ritengo che queste datazioni di Crawford siano del tutto sballate, antistoriche e trovo irritante che le case d'asta si adeguino tutte quante a questa datazione gettando il cervello nel mucchio. per quanto mi riguarda la monetazione semilibrale è da riportare al periodo 298-280 ed è coeva alle guerre contro Pirro.

Grazie Caius

per la risposta ed i riferimenti alle illuminanti discussioni sull'argomento (se le avessi lette prima probabilmente non avrei aperto questa discussione).

Mi sembra di capire che la datazione di Crawford è attaccabile da molti punti diversi, ma che forse gli autori anglosassoni non prendono in grande considerazione i contributi ed i testi dei colleghi italiani: sara' una questione di lingua (traduzioni mancanti) o di differenze culturali (anche dette puzza sotto il naso) ?

Saluti

Naevius


Inviato

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Questa la domanda che da neofita mi pongo: come è possibile spiegare una simile varieta’ di tipologie, se la suddetta semioncia è stata coniata per un periodo di due anni solamente?

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Ciao.

Non riesco ad articolare ora una mia risposta, che potrà essere solo un modesto parere, su un problema che da molti è considerato IL problema: la datazione della primitiva monetazione di Roma, con le successive riduzioni e/o svalutazioni.

Però vorrei ringraziare Naevius: la risposta alla sua domanda è implicita e fa emergere l'incoerenza di un certo mondo di studiosi (anglosassoni).

Purtroppo siamo ancora tutti in attesa di un ritrovamento sigillato, non necessariamente di soli reperti monetali, che possa fornire segnali inequivocabili ai fini delle datazioni.

Avevamo Vicarello, ma sono state mescolate le carte e la tecnologia non era ancora adeguata.

In merito alle case d'asta: non pretendiamo troppo. Esse forniscono alcuni elementi di classificazione e si sbilanciano con le date, quasi a sposare una tesi o l'altra. In realtà, il più delle volte, copiano le une dalle altre, senza una ricerca autonoma. Non mi sento di biasimare: non è loro il compito di sposare una tesi o l'altra.

Mi sentirei solo di invitare le case d'asta ad essere più generiche nell'indicazione delle date per le tipologie anonime della Repubblica. Basterebbe indicare la centuria oppure un range appena più ristretto: il pezzo sarà ben individuato comunque, e volendo, saranno possibili gli approfondimenti grazie ai riferimenti bibliografici di classificazione.

Saluti da Gianoprora

Grazie Gianoprora per il tuo commento, che sottoscrivo.

Una breve considerazione: ma come alternativa alle fonti storiche, ed all' aiuto del cielo perche' si verifichi questo fortunato ritrovamento sigillato, non possiamo attenderci che tutte ste nuove tecnologie che ci sommergono (analisi spettroscopiche, termoluminescenza, datazione con radioisotopi vari...) ci diano una risposta definitiva sulla vera eta' dell'ammiccante Mercurio di sestanti e semionce (http://numismatica-classica.lamoneta/moneta/R-RRB11/7)?

Saluti

Naevius


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