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Inviato

Su ebay ne ho trovata una e viene offerta a 1.400€.

Comunque i gradi di rarità riportati sul cat. di lamoneta, salvo diversa indicazione, sono quelli dei cat. ufficiali ben più in grado di noi di valutare l'effettiva rarità di una moneta. Nel caso specifico posso poi essere d'accordo che R4 è un tantino eccessivo per una "testa grossa 1847".

Bisognerebbe parlarne in qualche topic dedicato e ben strutturato per periodi per tentare una catalogazione dei gradi di rarità:

qualcosa del genere fu già fatto per le piastre, ma la cosa è finità lì ..

Ciao,

Mauro


  • 3 settimane dopo...
Inviato

Desidero ringraziare pubblicamente gli amici Ercole62 e Augusto2006 (ed anche Incuso) per le immagini messemi a disposizione nei giorni scorsi, ho cercato tra le notizie che avevo a disposizione e ho approfittato dell'aiuto di altri esperti di monete napoletane (ma soprattutto esperti in materia di coniazione) per la stesura dell'articolo pubblicato questo mese su Panorama Numismatico (eccovi la copertina). Nell'articolo, per una questione di correttezza nei confronti della grande comunità lamonetiana, è stato scritto della prima apparizione pubblica di questa moneta su Lamoneta e ciò mette sicuramente in evidenza l'importanza del nostro forum per la numismatica.

Tuttavia, è stata sottolineata la difficoltà di battitura di due piccole sigle in incuso su di una moneta in rilievo, particolare questo, che ha legittimamente sollevato all'inizio non pochi dubbi o perplessità (anche del sottoscritto, lo ammetto). In fondo, se riflettiamo su questa questione, dovremmo mettere allora in dubbio le migliaia di Tarì del 1683, 1684, Piastre del 1859 (Franc. II) e 10 Tornesi del 1859 (Franc. II), dove risultano dei particolari in incuso (le sigle di Luigi Arnaud in incuso allo stesso modo).

Come ben potrete immaginare ............ una moneta, affinchè sia in rilievo, viene normalmente battuta da conii che hanno l'impronta speculare e in incuso ............ per battere un particolare in incuso invece, c'è bisogno che sul conio vi sia lo stesso ma in rilievo..... giusto? Quindi ........... una procedura molto difficoltosa ma non per quei tempi e per quei due artisti, i due più grandi incisori napoletani di tutti i tempi come Andrea Cariello e Luigi Arnaud. Nell'articolo è riportata la testimonianza dell'epoca che attesta l'innarrivabile bravura di Cariello su di una pietra preziosa. Per quanto concerne invece Luig Arnaud, esiste una medaglia in galvano del 1853 raffigurante Pio IX che testimonia la gratitudine del pontefice al grande artista. Questo e tante altre riflessioni sono presenti nell'articolo.

Ecco in allegato una parte del volume del Bartolotti che mette in risalto questa scritta davvero insolita ........... Buona lettura. Francesco

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Inviato

Grande Francesco!!! :clapping:

Da semplice appassionato di monetazione napoletana, ringrazio tutti i partecipanti a questo thread per le emozioni che mi hanno dato nell'assistere a questa scoperta "in diretta".

Non vedo l'ora di leggere l'articolo su Panorama Numismatico.


Inviato

Perfetto, "A. C." c'è ed è ben evidente, purtroppo la superficie, anche in quel punto, è pressochè usurata e quindi in fase di cancellazione. Ciò avvalora la tesi che la sigla è nata con la moneta e non dopo.


Inviato

Perfetto, "A. C." c'è ed è ben evidente, purtroppo la superficie, anche in quel punto, è pressochè usurata e quindi in fase di cancellazione. Ciò avvalora la tesi che la sigla è nata con la moneta e non dopo.

Secondo te Francesco, queste rare monete sono tutte siglate o solo alcune?


Inviato

Non tutte i 10 Tornesi sono siglati, in archivio, ho alcuni esemplari provenienti da collezioni private dove non vi è alcuna traccia di sigle. Il motivo non saprei spiegarlo. Lo si potrà sapere solo con documenti alla mano. Ci deve pur essere uno straccetto di carta con quattro righe scritte su Cariello e il 10 Tornesi. Come si dice ............ "verba volant, scripta manent" ..... Finchè non uscirà fuori un documento che parla dei 10 Tornesi siglati non potremo mai sapere della motivazione che lo spinse a siglarne solo alcuni. L'unica prova certa finora è A.C. sulla moneta. Nell'articolo inoltre è spiegato che la paternità del conio del 10 Tornesi è certa solo per i 10 Tornesi siglati. Tutti gli altri 10 Tornesi Testa Grande non sono attribuibili (in mancanza delle fatidiche sigle), al Cariello.


Inviato

Per quanto concerne la rarità, andrei adagio, in effetti senza ancor aver sondato l'apparizione ben distinta sul mercato degli esemplari con/senza sigle, aspetterei alcuni mesi per esprimermi. Ad occhio, ma questo è un mio parere personale, quelle con sigle sembrerebbero un po' più rare di quelle senza. A volte gli articoli sono come degli ami lanciati nel mare numismatico .............. se la corrente (diffusione) è favorevole, dovrebbero venir fuori un po' di esemplari giacenti in fondo al mare (in fondo al cassetto). biggrin.gif


Inviato

Per quanto concerne la rarità, andrei adagio, in effetti senza ancor aver sondato l'apparizione ben distinta sul mercato degli esemplari con/senza sigle, aspetterei alcuni mesi per esprimermi. Ad occhio, ma questo è un mio parere personale, quelle con sigle sembrerebbero un po' più rare di quelle senza. A volte gli articoli sono come degli ami lanciati nel mare numismatico .............. se la corrente (diffusione) è favorevole, dovrebbero venir fuori un po' di esemplari giacenti in fondo al mare (in fondo al cassetto). biggrin.gif

Ci mancherebbe Francesco. Il mio "rare monete" si riferiva al tipo testa grande :) . Quindi mi confermi che non tutte sono siglate. Se ci saranno sviluppi immagino ci terrai informati.

Grazie.


Inviato

Vorrei ringraziare tutti per aver contribuito a questa interessante discussione, ed in particolar modo un grosso plauso a Francesco che ha con il suo meraviglioso articolo, divulgando tutta una serie di informazioni utili ed attinenti riguardanti questa segnalazione! Ed infine una meritevole lode a colui che ci ha dato l'opportunità di poterne prendere visione e conoscenza il caro amico Augusto!


Inviato

Articolo stupendo!

Complimenti a Francesco.


Inviato

A conferma di quanto sospettato dagli utenti Ercole62 e Augustod e da me confermato nello studio ............. sto ricevendo e-mail di numismatici che, dopo aver letto l'articolo sui 10 Tornesi di Andrea Cariello, hanno notato anche nel loro queste misteriose sigle. Tuttavia, come scritto nell'articolo, a conferma di tutto, si aspetta che vengano fuori documenti d'epoca di archivio più precisi a riguardo. Gli articoli vengono scritti anche per stimolare nuove ricerche e nuovi studi ed in mancanza di documentazioni dell'epoca vengono comunque posti dei paletti per lasciare almeno un 1 % di dubbio. Inoltre, come affermato nell'articolo (scritto previa autorizzazione del proporietario della moneta), ho ringraziato e citato Lamoneta.it e gli utenti che hanno messo a mia disposizione altre immagini più dettagliate.

Grazie di cuore a Lamoneta.it e a tutti i partecipanti. smile.gif

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  • 1 mese dopo...
Inviato

Ieri un collezionista mi ha sottoposto da vicino un altro esemplare da 10 Tornesi 1847 in BB/SPL dove nello stesso punto sono ben nitide e visibili le sigle A.C., la settimana scorsa invece ne ho visto uno in q.spl ma senza sigle. Le statistiche sono importanti per stabilire se gli esemplari siglati sono più o meno rari di quelli senza sigle.


Inviato

UN GRANDE PASSO AVANTI..........IL MESE SCORSO IL SIG. DE FALCO MI DISSE DI NON POTERMI CONFERMARE SE LE SIGLE FOSSERO PRESENTI SU TUTTI I 10 T. TESTA GROSSA 1947 !!!!!

GRAZIE A TE ADESSO SIAMO A CONOSCENZA DI PEZZI SENZA LE SIGLE, POTREMMO ALLORA CHIAMARE LA VARIANTE CON SIGLE "VARIANTE DI RAUSO". TE LO MERITI !!!!!!!!!!

UNA SCOPERTA VERAMENTE ECCEZIONALE................................ARGOMENTO CHE NESSUNO AVREBBE POTUTO MAI APPROFONDIRE........................TU CE L'HAI FATTA. COMPLIMENTI !!!!!


Inviato

Grazie Augusto, sei gentile ma sulla moneta c'è A.C. e non F.D.R. laugh.gif , la scoperta, come detto nell'articolo è stata fatta grazie soprattutto al vostro occhio di falco, io ho fatto solo il resto, un dovere da umile studioso.

Comunque, secondo il mio modesto parere quelli con le sigle sono rari quasi allo stesso modo di quelli senza. Al di là del valore commerciale, io direi che si tratta di una testimonianza storico-artistica molto importante, hai letto nell'articolo l'approfondimento fatto sulle qualità artistiche del Cariello? Roba da non credere, fu chiamato a dirigere la zecca di Londra ma rifiutò per restare a Napoli, questo fa capire il rispetto e la benevolenza nei riguardi dei Borbone, grandi mecenati.


Inviato

Salute

vi posto il D/ ed il R/ di un 10 Tornesi di mia conoscenza :lol:

Chi aveva posto in asta questo 10 Tornesi lo aveva classificato come tipologia"Testa grossa",ma a me non pare,e comunque la moneta è stupenda per patina e conservazione.

--Le iniziali A.C. non compaiono.

--Fatemi sapere se la ritenete della tipologia "Testa grossa",può darsi che mi sbagli e che la casa d'aste abbia ragione.

-Salutoni

-odjob

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Inviato

Ciao Odjob, ottima moneta e di grande conservazione, purtroppo è il tipo testa "normale" e non grande. Fate una cosa, aprite le due immagini del dritto di questo e dell'altro 10 Tornesi di Augustod (anche questo di ottima conservazione) e mettetele contemporaneamente sullo stesso schermo. Vi renderete conto delle differenze di stile e di espressione oltre che delle dimensioni dell'effigie.


Inviato

Bene una notizia interessante, ciò avvalora l'ipotesi di una vera è propria variante se non addirittura di una piccola tipologia a se!!!!

Attendiamo con interesse sviluppi in merito.

Ciao Francesco e grazie.


Inviato (modificato)

ciao odjiob puoi confrontarla, anch'io ho dovuto studiarci un po' prima di riconoscerle: è la forma della testa che è diversa, diverso anche l'occhio (è un po' più chiuso), e comunque non fare mai riferimento all'iscrizione.

Modificato da 2006augustod

Inviato

testa grossa / testa "normale"


  • 2 mesi dopo...
  • 1 anno dopo...
Inviato (modificato)

Ragazzi, il primo post di oggi è solo per farvi fare due risate, un pasticciere di Gaeta ha avuto la brillante idea di prendere l'immagine del dipinto di Ferdinando II illustrato per la prima volta su PN e di farvi una bella etichetta a colori per il suo panettone. Rammento infatti che il dipinto olio su tela è di proprietà di un collezionista di Pozzuoli che tempo fa mise a disposizione l'immagine dello stesso per la copertina di PN (marzo 2010). Il video è di una comicità e spontaneità assoluta, prego gli amici del nord di non prendersela perchè le parole del pasticciere sono semplicemente dettate dal suo personale spirito commerciale che hanno dato vita ad una divertente ma volgare pubblicità comparativa senza senso, secondo me non sapeva nemmeno lui quello che diceva durante le riprese. :lol:

http://www.ilportale...rg/cariello.htm

Modificato da francesco77

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