andyscudo Inviato 10 Febbraio, 2010 Autore #51 Inviato 10 Febbraio, 2010 Non é corretto parlare di MONETA DI PROVA in quanto l'oggetto non poteva ancora vantare lo status di moneta dato che non si poteva spendere. E' più corretto parlare di PROVA DI MONETA ovvero un tentativo (prova) di realizzare una moneta. Questo credo fosse il concetto di Pino, giusto ? Concordo con questa tesi, che mi sembra riflettere molto bene la situazione :P Che differenza ci sarebbe invece tra la PROVA e la PROVA DI STAMPA ??? Saluti Andrea
Guest utente3487 Inviato 10 Febbraio, 2010 #52 Inviato 10 Febbraio, 2010 Che differenza ci sarebbe invece tra la PROVA e la PROVA DI STAMPA ??? Mi piace questa domanda..... :) :)
sesino974 Inviato 11 Febbraio, 2010 #53 Inviato 11 Febbraio, 2010 Altro Progetto di moneta mai andato in porto, con il solito baffo alla Johnson Sergio
niko Inviato 11 Febbraio, 2010 #54 Inviato 11 Febbraio, 2010 (modificato) possiamo distinguere varie categorie all'interno del gruppo "prova" PROVA Prova (generica) Prova di Stampa Prova Tecnica Prova Tecnica Senza Ritocco Prova di Macchina Prova di Punzone Prima, Seconda [...] Prova Prova di Ristampa Prova di Riduzione del Rilievo Prova Preliminare Prova di orlettatura Prova Fuori Classe Prova di Metallo Prova di lega Prova del Progetto (!) ___ mero elenco di termini trovati all'interno del Simonetti. saluti, N. Modificato 11 Febbraio, 2010 da niko
Guest utente3487 Inviato 11 Febbraio, 2010 #55 Inviato 11 Febbraio, 2010 Altro Progetto di moneta mai andato in porto, con il solito baffo alla Johnson Sergio Mi sembra che qualcuno abbia scritto che l'unico pezzo battuto (poi il conio si ruppe) venne donato al Re....come no :ph34r:
niko Inviato 11 Febbraio, 2010 #56 Inviato 11 Febbraio, 2010 Altro Progetto di moneta mai andato in porto, con il solito baffo alla Johnson Sergio Errore, il baffo è del Boninsegna. :) __________________________________ Riassumo quanto emerso dalla discussione: PROGETTO (di moneta): prodotti realizzati in fase di progettazione di proposte di possibili nuove monete dai vari enti o società predisposte o proponenti. (Monetaio) e' il risultato dello studio di una nuova moneta , arrivata alla fase finale , che per vari motivi non verra' mai messa in produzione. (Attardi - Piergi00) Io sarei per "prodotto realizzato in fase di studio di una futura coniazione [...]" - in sostanza propenderei più per la definizione di Pino PROVA (di moneta): generalmente , e' il risultato finale rispondente a tutte le caratteristiche (artistiche e tecniche , stabilite in un apposito decreto) , da cui derivera' la nuova moneta di circolazione.Anche se bisogna distinguere i diversi aspetti.Non soltanto , come la s' intende oggi , uguale in tutto e per tutto alla moneta di circolazione (moneta senza la dicitura "Prova") ; ma poteva anche variare nel disegno , nel peso nella forma , nel diametro o nel metallo (specialmente per le monete d' oro). (Attardi - Piergi00) prodotti realizzati dalla ZECCA in fase di preparazione e test per la messa a punto dei conii e della lavorazione per della coniazione di una moneta. Io sarei per "definizione di caratteristiche tecnico-artistiche da cui deriverà l'emissione della moneta che entrerà successivamente in circolazione" - E' vero, detto così si esclude la parola "tondello" o derivati. Modificate voi. MONETA: Per moneta si intende ogni oggetto materiale o entità astratta che svolga le funzioni di: misura del valore (moneta come unità di conto); mezzo di scambio nella compravendita di beni e servizi (moneta come strumento di pagamento); fondo di valore (moneta come riserva di valore); riferimento per pagamenti dilazionati (funzione implicita nelle tre precedenti). Saluti, N.
bizerba62 Inviato 2 Aprile, 2010 #57 Inviato 2 Aprile, 2010 Ciao a tutti. Devo "riesumare" questa discussione perchè ho la necessità di rettificare una mia risposta, postata a seguito di una affermazione dell'amico Monetaio, Pino scriveva: "Non é vero. Quando battevano le MONETE di PROVA (IN ZECCA) c'era già il decreto che, tral'altro come Bizerba o Piergi potranno dimostrare, prevedeva la coniatura anche delle suddette PROVE." Non constandomi documenti normativi che prevedessero, acconto ail'indicazione dei contingenti delle monete destinate alla circolazione, anche quelli delle monete di prova, negavo il fondamento dell'assunto del Monetaio. Devo invece (almeno dal 1983 in avanti) correggermi e dargli ragione. Vi posto, a sostegno delle ragioni di Pino, l'art. 2 del D.M. 30.7.1983. Per questa "cosa", per me assolutamente singolare, mi piacerebbe conoscere il Vostro parere e, in particolar modo, quello di Elledi. Tanto dovevo al Monetaio. saluti. Michele
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