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Inviato

Ho letto su alcuni testi usare il termine "donativum" riferito alle prime emissioni monetarie di alcuni imperatori. Di che si tratta? Donativi all'esercito? Ai senatori?


Inviato

Un donativo era una somma di denaro che veniva data alla popolazione di Roma, soprattutto, ma anche agli eserciti e ai pretoriani, per approvare l' elezione del nuovo imperatore, per evitare delle ribellioni. Molte volte gli usurpatori, all' inizio del loro "governo" pagavano il loro esercito per tenerli fedeli alla sua causa.

Saluti,

Fuf.


  • 2 anni dopo...
Inviato

di quali tipi di monete è composto un donativum alle truppe di un impeatore appena eletto?

l'Aureo deve essere sempre presente? oppure la coniazione dell'oro può essere una cosa a parte?


Inviato

Butto là un pensiero: in alcuni casi credo fosse probabile che il donativum venisse fatto con monete coniate da imperatori precedenti: alcuni imperatori del III secolo o certi usurpatori hanno avuto bisogno di garantirsi la fedeltà dei soldati in tempi ristrettissimi, non sempre avranno avuto modo di aspettare che le zecche coniassero le monete per loro.


Inviato

Si, sono d' accordo, alle volte bisognava pagare "in anticipo". Nel periodi più bui del III secolo esistevano persino zecche itineranti al seguito dell' imperatore con l' esercito, per mantenere sempre saldo il rapporto di fiducia con moneta sonante.


Inviato

questo può essere vero per le monete in argento ed in rame.

ma gli Aurei? nei donativa mi sembra che molto spesso compaiano Aurei. e anche molti.

la loro fattura poi è così curata che pensare a zecche itineranti non è possibile


Inviato

Ciao,

ho fatto una breve e sintetica ricerca usando Wiky che si avvale dei testi degli storici latini di cui sotto.

Gli Imperatori che hanno emesso (o promesso) donativa sono i seguenti

(legenda: Au aureum, Ar denario se non diversamente specificato, S sesterzio, ? incerto come materiale)

Giulio Cesare, S.

Marco Antonio, ?.

Augusto, Ar,

Tiberio, Ar, S

Caligola, Ar (dracma), ?

Claudio, Ar, ?

Nerone, ?, Ar

Galba, Ar (dracma)

Otone, Ar

Vitellio, Ar

Vespasiano, Ar, ?

Tito, ?

Domiziano, ?

Nerva, ?

Traiano, ?

Adriano, ?

Antonino Pio, ?

Marco Aurelio e Lucio Vero, S

Commodo, ?

Pertinace, S

Didio Giuliano, Ar

Clodio Albino, Au (ascesa al trono)

Settimio Severo, Ar, ?, Au nel decennalia

Caracalla, Ar, ?

Macrino, Ar o Au (dato non certo)

Eliogabalo, S

Alessandro Severo, ?

Massimino Trace, ?

Gordiano I, ?

Filippo I, ?

Tacito, ?

Diocleziano, Ar

Costantino I,? , ? ,?

Costanzo II, ?

Giuliano, aurei e 1 libbra Ar (alla proclamazione ad Augusto), ?

Valentiniano I, ?

Valentiniano I/Valente, sconosciuto nella quantità ma in oro

Valente, ?

FONTI:

Ammiano Marcellino, Dione Cassio, Erodiano, Historia Augustae, Plinio il Giovane, Svetonio, Tacito, Zosimo.

Restringiamo il campo:

Clodio Albino, Au (ascesa al trono)

Settimio Severo, Ar, ?, Au nel decennalia

Macrino, Ar o Au (dato non certo)

Giuliano, aurei e 1 libbra Ar (alla Proclamazione ad Augusto), ?

Valentiniano I/Valente, sconosciuto nella quantità ma in oro

Clodio Albino emise aurei da Roma alla sua investitura, Settimio Severo nel decennalia, Giuliano alla proclamazione ad Augusto. Valentiniano I e Valente all'associazione al trono. Anche Macrino ha utilizzato a zecca ufficiale di Roma.

post-3754-0-41383900-1353658422_thumb.jppost-3754-0-37394800-1353658434_thumb.jp

Macrinus AV Aureus. Struck 218 AD. IMP C M OPEL SEV MACRINVS AVG, laureate, draped, & cuirassed bust right, in long beard, seen from behind / LIBERALITAS AVG, Diadumenian, bare-headed & togate, & Macrinus, laureate & togate, seated left on curule chairs set on low daïs, extending their right hands to figure climbing stairs, Liberalitas standing left holding coin counter & cornucopiae, lictor behind holding fasces. Cohen 43.

(Wildwinds.com)

Quindi mi pare di poter affermare che almeno per gli Aurei venne utilizzata la zecca di Roma e non altre.

Ciao

Illyricum

:)


Inviato

il primo donativo di Tacito è in oro ed è a Lione (discussione su Tacito)

quindi si può dire che veniva concesso un donativum ai soldati in momenti che per l'imperatore erano molto importanti:

- la sua elezione --> ricompensa la fiducia delle truppe che lo hanno eletto

- decennalia --> ricompensa la fedeltà delle truppe

Fufieno dice anche per evitare ribellioni: potrebbe essere il donativo concesso da Marciano alla morte di Gallieno per tacitare le truppe balcaniche (Gallieni Duo 15,2)? che in pratica corrisponderebbe al donativo di Claudio, deciso prima della sua elezione dal concilium principis.

il donativo è composto da Aurei (ma serve una zecca ufficiale, vista l'accuratezza dei ritratti), ma non sempre. sicuramente sono presenti monete d'argento e bronzo come sesterzi e antoniniani (è sufficiente anche una zecca itinerante che, come dicono giusto Druso e Fufieno, riutilizzi monete di altri impeatori cambiando solo la legenda).

sono solo miei pensieri


Inviato (modificato)

Ciao,

ho fatto una breve e sintetica ricerca usando Wiky che si avvale dei testi degli storici latini di cui sotto.

Gli Imperatori che hanno emesso (o promesso) donativa sono i seguenti

(legenda: Au aureum, Ar denario se non diversamente specificato, S sesterzio, ? incerto come materiale)

Giulio Cesare, S.

Il donativum attribuito effettuato da Cesare viene computato in sesterzi, in quanto tale è la misura monetaria che egli adotta nei suoi Commentarii, ma non era quasi sicuramente composto da sesterzi. I sesterzi in argento, infatti, non si coniavano più da anni mentre quelli in bronzo dovevano ancora apparire (i primi saranno coniati in Oriente, con la famosa serie navale di Marc'Antonio).

Si ritiene che il donativum di cesare fosse compostod ai denarii RRC 467/1a, su cui appunto compare una lettera D[onativum] e che, quindi, sarebbero stati coniati per l'occasione, ovvero il quadruplice trionfo del 46.

Si ritiene anche che sia stata fatta una distribuzione alla popolazione in occasione del trionfo del 45 per la vittoria di Munda, e che sia consistita in bronzi (appositamente coniati) del tipo RRC 476/1. Questi ultimi si ignora quale nominale rappresentino, ma visto che pesano mezza oncia (pesi effettivi riscontrati 11,5-17,5 g circa) e che era formalmente in vigore lo standard ponderale semionciale, se ne deve dedurre che sono assi oppure, più probabilmente (essendo la prima emissione in oricalco), che anticipino la riforma augustea e siano quindi dupondi.

Modificato da L. Licinio Lucullo

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