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Guest utente3487
Inviato

si tratta di un 2 ribattuto su un 1.

La particolarità di questo 1882 (e quindi anche la maggiore difficoltà ad individuare la variante con immediatezza) è data dal fatto che vi è, oltre alla ribattitura, uno slittamento del conio (limitatamente alla data stessa).

Per questo motivo il 2 copre maggiormente l'1 sottostante, che comunque fuoriesce ugualmente.

Il mistero, ovviamente, rimane per quanto attiene alle ragioni che hanno portato a tutto questo.

Sicuramente una ragione non tanto pulita. Francamente mi sembra alquanto improbabile che si batta una moneta (una!!), ci si accorge del millesimo sbagliato (mah!) e quindi con molto zelo si ribatte la moneta a colpo singolo, utilizzando però un punzone creato ad hoc con il solo millesimo.

Non quadra.

Rispetto il parere di Pastrone e Varesi che conosco, ma oltre all'effetto mi sarebbe piaciuto che avessero fornito anche un loro qualificato parere sulla causa. Che per me continua a sembrare molto ombrosa.

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Inviato

Poco più di un mese fa ci eravamo lasciati con un "nulla di fatto".

Si era parlato di una data quasi "raddoppiata" per via di uno slittamento di conio o di un 2 ribattuto su un altro 2.

Forse solo io, che potevo guardare la moneta dal vivo, continuavo a sospettare che si trattasse di un 2 ribattuto su un 1 (ancorché un po' diverso dalla variante più nota e postata da Sesino, in quanto il 2 pareva anche ribattuto su un altro 2).

Approfittando del Convegno Numismatico che si è tenuto oggi a Torino, ho chiesto un parere a due sicuri esperti del settore: Alberto Varesi e Francesco Pastrone (ed. Gadoury).

Premetto che entrambi sono stati davvero molto gentili e cordiali, e per questo, oltreché per la loro illuminata consulenza, li ringrazio di cuore.

Veniamo al parere, che entrambi mi hanno autorizzato a riferire sul sito:

si tratta di un 2 ribattuto su un 1.

La particolarità di questo 1882 (e quindi anche la maggiore difficoltà ad individuare la variante con immediatezza) è data dal fatto che vi è, oltre alla ribattitura, uno slittamento del conio (limitatamente alla data stessa).

Per questo motivo il 2 copre maggiormente l'1 sottostante, che comunque fuoriesce ugualmente.

Il mistero, ovviamente, rimane per quanto attiene alle ragioni che hanno portato a tutto questo.

Un caro saluto a tutti.

Giulio

Bene, sono contento di essermi sbagliato, ti hanno periziato la moneta?

Sergio


Inviato (modificato)

Ciao Sesino!

Purtroppo né Varesi, né Pastrone avevano con loro l'occorrente per fotografare o sigillare la moneta.

L'occorrente ce l'aveva Bazzoni, che però ha preferito che la moneta la guardasse Pastrone, in quanto, a detta sua, uno dei maggiori esperti di varianti (e credo proprio che abbia ragione, visto che poi ha me le ha elencate tutte).

Conto, comunque, di andare presto a trovare uno dei due.

Ciao e a presto.

Giulio

P.S.

Se ti sei sbagliato è solo perché ti sei dovuto basare necessariamente sulle mie fotografie. In effetti, da una disamina dal vivo ed a luce naturale pare proprio che la cosa diventi assai più chiara.

Modificato da tuttonero

Guest utente3487
Inviato

Perchè non realizzare una foto professionale a fortissimo ingrandimento del particolare ed inviarla all'IPZS per chiedere un confronto con il materiale creatore originale? Sono sicuro che ci sarebbero risposte interessanti. Secondo me le varianti sono tali quando sono reali e non quando create ad hoc, anche se ignoro quale potrebbe essere il fine.

Inviato

Il fatto è che in questo mese e mezzo mi sono rivolto ad amici che disponevano di apparecchiature fotografiche all'avanguardia e mi sono persino comprato un piccolo microscopio della Bresser (questo, in realtà, era un acquisto che avevo già preventivato da tempo). I risultati da me ottenuti, purtroppo, non si sono rivelati esaltanti.

Ieri, peraltro, ho avuto la conferma del fatto che la disamina dal vivo rende la valutazione assai più semplice.

Certo che il confronto con il materiale creatore originario sarebbe interessante...

Caro Elledi, resto a disposizione.

Lei, comunque, esclude radicalmente la possibilità che, nel coniare questi 6 milioni di pezzi - tutti, a quanto pare, proprio nel 1882 - il personale della zecca abbia riutilizzato, magari per fare più in fretta, qualche moneta residua del 1881, ribattendoci sopra la data del 1882?

Tenga presente che, ad oggi, io ho contato almeno 5 o 6 esemplari di 20 lire del 1882 con il 2 sull'1 e quindi l'operazione non è stata posta in essere una sola volta.


Guest utente3487
Inviato

Lei, comunque, esclude radicalmente la possibilità che, nel coniare questi 6 milioni di pezzi - tutti, a quanto pare, proprio nel 1882 - il personale della zecca abbia riutilizzato, magari per fare più in fretta, qualche moneta residua del 1881, ribattendoci sopra la data del 1882?

Tenga presente che, ad oggi, io ho contato almeno 5 o 6 esemplari di 20 lire del 1882 con il 2 sull'1 e quindi l'operazione non è stata posta in essere una sola volta.

In questo campo non si può escludere nulla, ma dobbiamo convenire che una operazione del genere non è così semplice da realizzare, tecnicamente. Si perderebbe meno tempo a fare la moneta ex novo. No, non mi convince. A meno che si tratti di un esperimento di ribattitura. Ma mi fermo qui con le mie ipotesi, non avendo ulteriori elementi.

Inviato

Lei, comunque, esclude radicalmente la possibilità che, nel coniare questi 6 milioni di pezzi - tutti, a quanto pare, proprio nel 1882 - il personale della zecca abbia riutilizzato, magari per fare più in fretta, qualche moneta residua del 1881, ribattendoci sopra la data del 1882?

Tenga presente che, ad oggi, io ho contato almeno 5 o 6 esemplari di 20 lire del 1882 con il 2 sull'1 e quindi l'operazione non è stata posta in essere una sola volta.

In questo campo non si può escludere nulla, ma dobbiamo convenire che una operazione del genere non è così semplice da realizzare, tecnicamente. Si perderebbe meno tempo a fare la moneta ex novo. No, non mi convince. A meno che si tratti di un esperimento di ribattitura. Ma mi fermo qui con le mie ipotesi, non avendo ulteriori elementi.

Scusate la mia ignoranza. Ma come è possibile ribattere una moneta? Intendo dire che è necessario mettere la moneta in posizione perfetta per evitare sbavature. Infatti basterebbe spostarla di un solo grado rispetto al conio per avere un risultato disastroso.

Secondo me più che ribattiture si tratta di conio danneggiato, usurato, oppure con impurità/sposrcizia lasciate dai tondelli coniati precedentemente.

Gli esperti cosa ne pensano?


Inviato

Premetto che non sono un esperto.

Posso però dire che, se sotto il numero della data ce n'è un altro, non possiamo parlare di conio danneggiato o usurato, ma di un vero e proprio intervento - voluto e consapevole - di sovrabattitura, posto in essere da un addetto della zecca.

Non a caso, Elledi - lui sì che è un esperto - parla di intervento umano, ancorché finalizzato ad uno scopo non chiaro.

Trovo comunque la sua tesi "dell'esperimento" molto interessante e tutt'altro che illogica.


Guest utente3487
Inviato

Premetto che non sono un esperto.

Posso però dire che, se sotto il numero della data ce n'è un altro, non possiamo parlare di conio danneggiato o usurato, ma di un vero e proprio intervento - voluto e consapevole - di sovrabattitura, posto in essere da un addetto della zecca.

Non a caso, Elledi - lui sì che è un esperto - parla di intervento umano, ancorché finalizzato ad uno scopo non chiaro.

Trovo comunque la sua tesi "dell'esperimento" molto interessante e tutt'altro che illogica.

Non sono un esperto, sono altri gli esperti. Sono solo un poliziotto.Tecnicamente però ritengo di essere vicino al vero e dunque la tesi dell'esperimento potrebbe infatti non essere tanto peregrina.

  • 2 anni dopo...
Inviato

@@elledi riporto in evidenza questa discussione perchè vorrei sapere se a distanza di due anni si è scoperto qualcosa di nuovo. inoltre vorrei sapere se lo stesso discorso fatto per i marenghi di UMBI valgono anche per VEII. mi riferisco al 20 lire 1878 con l'1 ribattuto su un 1 rovesciato


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