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Inviato

Ciao, non so se esiste già o se qualcuno lo ha già fatto: un elenco delle zecche italiane produttive riconoscibili dalle monete prodotte e se c' è anche una bibliografia completa che racconti la storia di queste zecche..

Non so se mi sono fatto capire ma vorrei raccoglire piu' informazioni possibili sulle zecche ed acquistare una moneta per ciascuna che sia rappresentativa per quella zecca o con il nome impresso.

Ringrazio chiunque mi voglia dare informazioni.

giangi_75it

CNI, scritto da Vittorio Emanuele 3°, rimane la più grande opera nell' ambito

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scritto da Vittorio Emanuele 3°

rimane la più grande opera nell' ambito

Entrambe le affermazioni le considero alquanto discutibili :D


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scritto da Vittorio Emanuele 3°

rimane la più grande opera nell' ambito

Entrambe le affermazioni le considero alquanto discutibili :D

:D

La prima non è del tutto errata, perchè fu scritto anche da Vittorio Emanuele III, mentre la seconda....... rimane un pilastro si, e a livello generale una delle più grandi, ma specificamente, si sono fatti grandi passi avanti ;)


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scritto da Vittorio Emanuele 3°

rimane la più grande opera nell' ambito

Entrambe le affermazioni le considero alquanto discutibili :D

:D

La prima non è del tutto errata, perchè fu scritto anche da Vittorio Emanuele III, mentre la seconda....... rimane un pilastro si, e a livello generale una delle più grandi, ma specificamente, si sono fatti grandi passi avanti ;)

e ti pareva... :D

devo commentare... per la prima annotazione sono costretto ad ammettere che ai ragione, non solo il re... per la seconda, invece, dico che i passi avanti ci sono ma credo non sia affatto superata, tuttaltro... diciamo che sarebbe da ristrutturare ma ancora rimane al centro degli studi delle zecche, basti contare che si usano ancora i riferimenti al corpus per indicare le monete.

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visto che è stato oggetto di lunga e attenta discussione con lorenzo e che questa discussione sembra proprio adatta a nominarlo, ci sarebbe anche il libro della travaini, prodotta in limited edition, parlerebbe proprio delle zecche, del loro funzionamento, delle tecnologie... se è questo che ti interessa, fa al caso tuo, anche se dovrai pazientare fino a marzo per acquistarlo

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Inviato

visto che è stato oggetto di lunga e attenta discussione con lorenzo e che questa discussione sembra proprio adatta a nominarlo, ci sarebbe anche il libro della travaini, prodotta in limited edition, parlerebbe proprio delle zecche, del loro funzionamento, delle tecnologie... se è questo che ti interessa, fa al caso tuo, anche se dovrai pazientare fino a marzo per acquistarlo

E' tutto il giorno che ne parliamo.... :D

Comunque si, come dice Magdi, il libro di Lucia Travaini e co. che uscirà a marzo, elencherà tutte le zecche Italiane (penso del medioevo e dell'evo moderno) ;)


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scritto da Vittorio Emanuele 3°

rimane la più grande opera nell' ambito

Entrambe le affermazioni le considero alquanto discutibili :D

:D

La prima non è del tutto errata, perchè fu scritto anche da Vittorio Emanuele III, mentre la seconda....... rimane un pilastro si, e a livello generale una delle più grandi, ma specificamente, si sono fatti grandi passi avanti ;)

e ti pareva... :D

devo commentare... per la prima annotazione sono costretto ad ammettere che ai ragione, non solo il re... per la seconda, invece, dico che i passi avanti ci sono ma credo non sia affatto superata, tuttaltro... diciamo che sarebbe da ristrutturare ma ancora rimane al centro degli studi delle zecche, basti contare che si usano ancora i riferimenti al corpus per indicare le monete.

Sui pregi e sui difetti del Corpus si è tenuto addirittura un convegno ! (promosso dalla SNI.. e ti pareva. ;) )

Il Corpus è stato riconosciuta come l'opera più completa sulla monetazione di un singolo Paese (riconoscimento giunto da critici esteri , quindi scevro di parzialità e campanilismo). In effetti nessun altro paese può vantare un 'opera di cosi ampio respiro, qualità , estensione e completezza dedicata ad una singola serie monetaria (né Francia, né Gran Bretagna, né Germania - il paese numismaticamente più vicino alla mometazione italiana, possono , incredibilmente, vantare altrettanto).

Allo stesso tempo numerosi sono gli errori, refusi , letture errate, etc.. che , inevitabilmente popolano un'opera di tali dimensioni.

Non tutti infine sanno che con i suoi ben XX volumi formatio enciclopedia l'opera è incompleta :blink:

Infatti non solo manca il volume dedicato alla Sicilia (mai redatto) ma anche una serie di volumi dedicati alle monete battute nei possedimenti italiani (Genova Venezia, etc.) e da italiani all'esetero. Il piano originale era di XXV volumi o giu di li.

Bello sarebbe riprendere il Corpus oggi, con le moderne tecnologie digitali, correggere gli errori, integrarlo con le monete acquistate dal Re successivamente alla redazione dei vari volumi, completare le parti mai realizzate, e naturalmente fare tutto questo in formato digitale.

Un sogno ? Si almeno sin quando i funzionari preposti alla conservazione della collezione non apriranno le porte al privato intelligente cje potrebbe portare le risorse (non parlo solo di soldi) e le competenze giuste (non parlo solo di quelle numismatiche) necessarie per realizzare il progetto.


Inviato

Il CNI rimane a tutt'oggi un testo di riferimento estremamente valido, fondamentale. Nel CNI va cosiderato l'aspetto collezionistico che manca a tante opere, per ogni moneta, c'è peso, conservazione e collezione dove è sito l'esemplare e questo è di grande aiuto. Come fatto da Numa Numa ha errori, omissioni, e falsi, probabilmente ci si rende conto di quale maestosa opera sia vedendo i XX volumi in fila.

Per alcuni tipi monetali ci sono pagine e pagine di varianti, monete oggi considerate RRR e forse più compaiono nel CNI una tale quantità di conii che forse sarebbe bene essere più cauti con le contemporanee affermazoni di rarità.

Ci sono zecche per le quali è stato superato, ma non di molto, resta il testo base per tutti gli studi successivi, e tante volte gli studi successivi sono stati così ben fatti che riportato gli stessi errori del CNI.

L'opera si presenta come AA VV quindi autori vari, è certo che senza il patrocinio di V.E. III l'opera non sarebbe mai nata.

Sulla possibilità che il CNI possa essere digitalizzato ed aperto al contributo privato, non vorrei aizzare una inutile polemica.


Inviato (modificato)

scritto da Vittorio Emanuele 3°

rimane la più grande opera nell' ambito

Entrambe le affermazioni le considero alquanto discutibili :D

:D

La prima non è del tutto errata, perchè fu scritto anche da Vittorio Emanuele III, mentre la seconda....... rimane un pilastro si, e a livello generale una delle più grandi, ma specificamente, si sono fatti grandi passi avanti ;)

e ti pareva... :D

devo commentare... per la prima annotazione sono costretto ad ammettere che ai ragione, non solo il re... per la seconda, invece, dico che i passi avanti ci sono ma credo non sia affatto superata, tuttaltro... diciamo che sarebbe da ristrutturare ma ancora rimane al centro degli studi delle zecche, basti contare che si usano ancora i riferimenti al corpus per indicare le monete.

Sui pregi e sui difetti del Corpus si è tenuto addirittura un convegno ! (promosso dalla SNI.. e ti pareva. ;) )

Il Corpus è stato riconosciuta come l'opera più completa sulla monetazione di un singolo Paese (riconoscimento giunto da critici esteri , quindi scevro di parzialità e campanilismo). In effetti nessun altro paese può vantare un 'opera di cosi ampio respiro, qualità , estensione e completezza dedicata ad una singola serie monetaria (né Francia, né Gran Bretagna, né Germania - il paese numismaticamente più vicino alla mometazione italiana, possono , incredibilmente, vantare altrettanto).

Allo stesso tempo numerosi sono gli errori, refusi , letture errate, etc.. che , inevitabilmente popolano un'opera di tali dimensioni.

Non tutti infine sanno che con i suoi ben XX volumi formatio enciclopedia l'opera è incompleta :blink:

Infatti non solo manca il volume dedicato alla Sicilia (mai redatto) ma anche una serie di volumi dedicati alle monete battute nei possedimenti italiani (Genova Venezia, etc.) e da italiani all'esetero. Il piano originale era di XXV volumi o giu di li.

Bello sarebbe riprendere il Corpus oggi, con le moderne tecnologie digitali, correggere gli errori, integrarlo con le monete acquistate dal Re successivamente alla redazione dei vari volumi, completare le parti mai realizzate, e naturalmente fare tutto questo in formato digitale.

Un sogno ? Si almeno sin quando i funzionari preposti alla conservazione della collezione non apriranno le porte al privato intelligente cje potrebbe portare le risorse (non parlo solo di soldi) e le competenze giuste (non parlo solo di quelle numismatiche) necessarie per realizzare il progetto.

sarebbe qualcosa di bello ma non credo proprio che qualcuno spenderebbe soldi per digitalizzare il tutto e metterlo a disposizione gratuita dei numismatici... magari potrebbe nascere un' opera a volumi che esce mensilmente in edicola per dire... a prezzi moderati e volume per volume, si finisce il CNI come funziona per le enciclopedie...

Modificato da magdi
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