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IGNORED

Come mai San Marino è indipendete?


Risposte migliori

Inviato

Chi di voi saprebbe chiarirmi le motivazioni storiche/politche/economiche per cui sia durante il Risorgimento che portò all'Unità d'Italia, che dopo (ad esempio nel Ventennio Fascista) San Marino fu lasciato indipendente? Eppure la sua forza militare doveva essere irrilevante, come mai non è stato unificato al resto d'Italia? C'erano dei vantaggi economici? Anche nel Ventennio, con tutte le guerre imperialiste che hanno condotto ad invadere paesi africani, come mai San Marino non fu invasa?

Grazie a tutti per il chiarimento.


Inviato

Per fare pagare le monete a un prezzo piu' elevato degli altri paesi ahhahahha


Inviato

Grazie fra crasellame, ma su wiki e altri libri di storia ho già letto qualcosa...però non vengono ben illustrare le motivazioni che spinsero Garibaldi, i vari re, e Mussolini a non invadere San Marino...o almeno, io non le ho comprese appieno.


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Inviato

Grazie fra crasellame, ma su wiki e altri libri di storia ho già letto qualcosa...però non vengono ben illustrare le motivazioni che spinsero Garibaldi, i vari re, e Mussolini a non invadere San Marino...o almeno, io non le ho comprese appieno.

Ma perché questi governanti dovevano per forza invadere questo piccolissimo Stato, irrilevante da un ogni punto di vista (economico, strategico, ecc. ?).

Seguendo questo ragionamento, ogni Stato dovrebbe annettersi quelli più piccoli e facilmente conquistabili....singolare teoria.

Di fatto, quello che conta per uno Stato è imporre, allargare la propria egemonia : oggi soprattutto quella commerciale.


Inviato

Non era uno Stato estero da annettere...faceva parte dell'Italia...abbiamo unito l'italia lasciando fuori un pezzetto...e mi chiedo il perchè...tutto qui...per il Vaticano capisco i patti lateranensi avevano uno scopo per il consenso popolare alla dittatura fascista...ma se non fosse stato per il fascismo avrebbe fatto ancora parte dell'Italia...ma per San Marino proprio non capisco!


Inviato

Per lo stesso motivo per cui Andorra non è stata fagocitata né da Francia né da Spagna, invece l'Inghilterra non ha rinunciato a Gibilterra né alle Falkland. Per lo stesso motivo per cui la Cina si è ripresa Hong Kong,ecc. ecc. ...Intelligenti pauca .


Inviato

Hong Kong secondo il governo cinese è Cina. San Marino per la Repubblica Italiana non è mai stata considerata parte di essa...


Inviato

ciao, secondo me il movimento risorgimentale ha escluso san Marino perchè era già una repubblica libera e indipendente.

C'erano da liberare molti altri Stati soggetti a famiglie straniere (Asburgo). Il risorgimento non si riduce solo a quelle tre guerre di indipendenza. Tra il 1821 e il 1848 ci sono stati continui tentativi di rivolta. Tutti repressi dalle truppe austriache, e i patrioti potevano trovare rifugio in pochi posti. Uno di questi era san Marino. Una volta raggiunta l'unificazione col Regno d'Italia, i Sammarinesi si son ben guardati da chiedere i plebisciti per unirsi al Regno. Regno e Repubblica non vanno d'accordo. Avrebbero dovuto rinunciare al loro status dopo tutti quei secoli.

Se avessimo compiuto un percorso di unificazione, tipo la confederazione svizzera, allora la faccenda sarebbe stata più fattibile, ma con i se...

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Inviato

Grazie bavastro, ora la faccenda mi è più chiara.


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Inviato

Non era uno Stato estero da annettere...faceva parte dell'Italia...abbiamo unito l'italia lasciando fuori un pezzetto...e mi chiedo il perchè...tutto qui...per il Vaticano capisco i patti lateranensi avevano uno scopo per il consenso popolare alla dittatura fascista...ma se non fosse stato per il fascismo avrebbe fatto ancora parte dell'Italia...ma per San Marino proprio non capisco!

Se si parte dal concetto che San Marino "faceva parte dell'Italia", la tua domanda sarebbe più che logica.

Ma proprio questo è il punto, come ha spiegato con chiarezza Bavastro : per la geografia politica NON ne faceva parte (per quella fisica, ovviamente sì).

E' vero, confina con l'Italia, vi si parla italiano, ma questo accade anche nel Canton Ticino. Come, al contrario, le stesse ragioni potrebbero sussistere per la Francia per quanto concerne la Valle d'Aosta.

Non è un caso che neppure il regime fascista - decisamente nazionalista al punto da decretare la Libia "territorio metropolitano" - pensò mai ad annettersi San Marino, rispettandone l'antica tradizione di indipendenza.

Forse, se a San Marino ci fosse il petrolio come in un Emirato Arabo, magari le cose sarebbero andate diversamente.....wink.gif


Inviato (modificato)

Il fascismo annulò praticamente l'indipendenza effettiva di San Marino, pur senza mai annetterlo....ma allora nemmeno l'Etiopia e l'Eritrea politicamente erano italiane(e tantomeno fisicamente) eppure l'Italia cercò di conquistarle per avviare la sua (mal riuscita) impresa imperialista...annettere San Marino sarebbe stato molto più semplice, era già lì disponibile...

Modificato da Francesco Petrarca

Inviato (modificato)

Anche io avevo questa curiosità. Cercando sui internet trovai questo articolo:

Napoleone I, nella sua discesa in Italia, non considera la Repubblica di San Marino un frutto del Medioevo, ma una scintilla residuale della libertà antica, frutto della civiltà greco-romana, sopravvissuta fortunosamente attraverso il Medioevo. Tutti gli Stati della penisola italiana vengono travolti, comprese le repubbliche oligarchiche di Lucca, Genova, Venezia. Solo la Repubblica di San Marino si salva, indicata come modello di libertà.

Per San Marino Napoleone I è importante. Infatti lo protegge e lo fa crescere, fino ad elevarlo concretamente a Stato, con scambio di ambasciatori e firma di trattati. Analogo atteggiamento protettivo verso San Marino terrà Napoleone III.

Napoleone III assume la protezione di San Marino in un momento cruciale: quello della unificazione politica della penisola italiana.

Nel 1859 la penisola italiana è un reticolato di piccoli stati: ogni stato con le sue diverse tradizioni, la sua storia, il suo re, il suo duca o granduca.

San Marino è dentro uno di questi, quello Pontificio. La sua sovranità e la sua personalità internazionale sono di dubbio riconoscimento. Insomma San Marino è in una posizione molto debole, di gran lunga più debole di quella di altri, ad esempio, il Granducato di Toscana.

A promuovere l'unificazione sono i liberali. Mazzini, il loro leader, non ha successo. Si trascina per decine d'anni, coi suoi moti rivoluzionari, collezionando, un insuccesso dietro l'altro. Non riesce nella sua impresa perché su quegli staterelli vigilano due supergendarmi dell'ordine europeo, Francia ed Austria: le loro truppe sono pronte ad accorrere in ogni angolo della penisola, al primo accenno di disordine.

E' Cavour che dà una strategia operativa ai liberali, trasferendo parte del gioco in ambito internazionale: attira dalla sua parte la Francia e la lancia contro l'Austria.

Cavour ce la fa ad unificare la penisola, in tre fasi. In ognuna di queste fasi gli è necessario l'assenso di Napoleone III.

Seguiamo in dettaglio il processo di unificazione.

Prima fase. Napoleone III scende in campo a fianco dei Piemontesi contro l'Austria, col programma di sottrarle Lombardia e Veneto. In cambio avrebbe Nizza e la Savoia. Come è noto ci si ferma a metà, alla sola Lombardia. Il passaggio di Nizza e Savoia rimane in sospeso. La guerra dura pochi mesi. Sono sufficienti per provocare il finimondo in altre parti d'Italia. I liberali, appena vedono che le due superpotenze sono intente a scontrarsi fra loro, escono allo scoperto, stendono le loro bandiere, inneggiano all'unità nazionale: basta questo perché in Toscana, in Emilia e in Romagna arciduchi, duchi e legati pontifici lascino i loro posti. Da notare che nelle Marche e in Umbria le milizie pontificie invece fecero fuoco e ripresero in mano la situazione.

San Marino è di nuovo, dopo tanto tempo, a confine fra due realtà diverse.

Seconda fase. Napoleone III ha qualche difficoltà in casa per tutti quei soldati morti e morti senza contropartita. Allora Cavour, intenzionato a mantenerselo comunque dalla sua parte, lo aiuta: gli cede ugualmente Nizza e la Savoia. Come contropartita ottiene il consenso ad annettersi Toscana, Emilia e Romagna. L' annessione di quelle regioni ci fu: fu realizzata attraverso plebisciti indetti nel marzo del 1860. Si vota ovunque, in tutta la Romagna. Si vota anche a Rimini, e negli altri piccoli centri.

A San Marino non si vota. Da qualche parte dovrà essere stato deciso che a San Marino non si voti.

Terza fase. Nel maggio del 1860, Garibaldi con i suoi Mille sbarca in Sicilia, libera l'isola. Ma non si ferma qui. Attraversa lo stretto e prosegue la sua marcia, successo dopo successo, decisissimo ad arrivare a Roma. Napoleone III non può a questo punto non opporsi. Si è assunto l'onere e l'onore di difendere il papa di fronte ai cattolici del suo paese e di tutto il mondo: farà di tutto per mantenere il suo impegno.

Di fronte all'offerta di Cavour di fermare Garibaldi, Napoleone non ha alternative: è costretto a dire di sì, ma nello stesso tempo deve pure acconsentire che Cavour si prenda, strada facendo, le Marche e l'Umbria. Non può proprio sottrarsi. Pure San Marino avrebbe potuto seguire la sorte di queste regioni, invece viene lasciato indietro.

E' vero che i Piemontesi hanno fretta: passano giù di corsa. E' vero che non possono permettersi di irritare Garibaldi, in vista di Teano. Ma non basta a spiegare perchè Cavour non occupi anche San Marino. In realtà, se Cavour avesse inserito anche San Marino nel suo piano di occupazione, nemmeno Garibaldi avrebbe più potuto farci niente.

Il fatto è che Cavour passa di qui proprio quando si accinge a dare inizio ad una operazione delicatissima. Di fronte alla prospettiva di una mezza penisola, San Marino è una inezia. I rapporti con Napoleone III sono troppo importanti in questo momento, per essere messi a repentaglio per quell'inezia. Cavour probabilmente vuole solo rimandare la questione.

La protezione di Napoleone III non termina con la creazione del Regno d' Italia e la morte del Cavour. Prosegue fino a favorire, sia pure indirettamente, la stipula della prima convenzione Italo-Sammarinese. Infatti la firma avviene quando al governo c'è Rattazzi, il quale, d'accordo col Re, vuol riprendere il discorso dell'unità nazionale (mancano Roma e Veneto). Cioè quando, ancora una volta, si ha bisogno di Napoleone III.

Conclusione. L'apporto di Napoleone durante il Risorgimento italiano è notevole in ogni fase. San Marino sotto la sua protezione, sopravvive alla unificazione della penisola italiana ed ottiene il primo vero timbro sulla sua sovranità con la Convenzione del 1862.

La protezione è chiesta dalla comunità sammarinese nel 1549 al Duca di Urbino, perché la aiuti a difendersi dagli attacchi provenienti dallo Stato Pontificio. Passa nel 1603 allo Stato Pontificio come impegno da parte dei papi a non sopprimere l'autonomia sammarinese. Nel 1862 il concetto di protezione è acquisito dal Regno d 'Italia come vincolo alle prerogative della sovranità dello Stato sammarinese, nel momento stesso in cui se ne riconosceva l'esistenza.

Il Prof. Federico Bigi spezza tale catena e toglie dalla nostra libertà quell'ombra residuale, con l'accordo italo-sammarinese del 10 settembre del 1971, che così riformula l'articolo in questione rimasto invariato dal 1862: Le relazioni fra la Repubblica Italiana e la Repubblica di San Marino saranno ispirate a sentimenti di perpetua amicizia e di buon vicinato. La Repubblica di San Marino riconferma la sua neutralità ed esprime la certezza che non le verranno mai meno la più viva amicizia e la più ampia cooperazione della Repubblica Italiana per la conservazione della sua antichissima libertà e indipendenza. In questo intento il Governo Italiano ed il Governo sammarinese procederanno a regolari consultazioni sui problemi di comune interesse.

Tale riformulazione, facendo di San Marino uno Stato di pieno diritto, apre la strada ai rapporti diplomatici con gli Stati d'oltralpe e consente l'ingresso nel Consiglio d'Europa, nella CSCE e poi, il 2 marzo 1992, nell'ONU.

Ed è proprio l'ingresso della repubblica nell'ONU, accolta dall'Assemblea Generale per acclamazione, il più alto riconoscimento del suo diritto alla piena indipendenza, frutto del cammino della comunità del Titano, iniziato nell'antico Medioevo Cristiano, all'ombra di un Santo.

Modificato da Saturno

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Inviato

Il fascismo annulò praticamente l'indipendenza effettiva di San Marino, pur senza mai annetterlo....ma allora nemmeno l'Etiopia e l'Eritrea politicamente erano italiane(e tantomeno fisicamente) eppure l'Italia cercò di conquistarle per avviare la sua (mal riuscita) impresa imperialista...annettere San Marino sarebbe stato molto più semplice, era già lì disponibile...

Un accostamento di San Marino all'Etiopia non è possibile : le annessioni sono un conto, la conquista di colonie un altro.

Nel secolo scorso l'Italia cercò di ampliare quelle che già possedeva conquistando anche l'Etiopia, modificando il nostro Stato da Regno ad Impero.

Quella di San Marino sarebbe stata una annessione, cosa diversissima da un punto di vista giuridico.

Anche per il regime di allora, un conto era "portare la civiltà" in terra d'Africa con la prospettiva di trarne in futuro tangibili vantaggi, cosa diversissima invece era azzerare un minuscolo Paese europeo indipendente , atto che non avrebbe portato il minimo vantaggio all'Italia né da un punto di vista politico, né tanto meno da quello economico.

E infatti San Marino rimase.


Inviato

trovo tutto giusto e sacrosanto. la storia è andata così e non la possiamo cambiare. e poi chi ci perderebbe sarebbero solo i collezionisti di monete di san Marino e chi a san Marino ci porta la residenza per non pagare le tasse (ma sono due categorie molto diverse).

io tutto questo distacco con san Marino non lo riscontro nei fatti. si passa una striscia, un cartello e ti dicono: benvenuto sei a.....san Marino, oppure in san Pietro, di qua sei in Italia e un metro più in là sei nella città del Vaticano, io insomma, per farla breve, mi sento sempre e comunque a casa mia perché sono un girovago, un giramondo, un cittadino "del mondo".

il nocerino


  • 2 settimane dopo...
Inviato

Eppure mi sembra di ricordare che Garibaldi offrì a San Marino l'accesso al mare e loro rifiutarono... me lo sarò sognato?


Inviato

San Marino fa parte dell' Italia, non c'e' bisogno di nessuna invasione. L'indipendenza e' solo un questione di facciata e poi fa comodo a tutti di avere un posto con regolamenti bancari piu laschi a portata di mano.

E' solo una curiosita turistica tipo l'Isola di Mann


Inviato

Ersanto, penso che se hai deciso di renderti persona non grata nella RSM sei sulla strada buona :D

Lo statuto dell'Isola di Man è completamente diverso, non è uno stato indipendente ma un possedimento diretto della corona britannica.

San Marino è membro a pieno titolo dell'ONU. Come operazione di facciata mi pare complessa e ben congegnata ;)


Inviato

San Marno è nella lista bianca, non credo che l'isola di Mann sia altrettanto, come un'altra ventina di isolette di comodo britanniche.

Oggi è probabilmente uno degli stati più attento al riciclaggio di denaro, e non va sottovalutato il fatto che è chi esporta capitale a San Marino a perpetrare un reato, non lo stato di San Marino. E' membro e riconosciuto all'ONU e questo implica, sebbene di recente, una trasparenza totale. E' uno stato sovrano, con leggi proprie codici e statuti autonomi, parlano "romagnolo" ? So what ??

Sono quanto mai fieri della loro identità nazionale, è un monte o poco di più, organizzato, con manifatture ed industrie reali (cosa che non si vede nelle isole britanniche di comodo). Orgogliosi come lo siamo noi, gli svizzeri o chiunque altro su questo pianeta. Sarebbe d'uopo domandarsi allora dell'autonomia di Andorra, del Lichtestein, delle Far Oer, della Groenlandia (per definirsi di qualcosa almeno visibile sulla carta geografica) del Vaticano (che una volta era mezza Italia), e via discorrendo. L'Italia ha numerose convenzioni con San Marino e non ha esitato ad intervenire tutte le volte che l'autonomia del piccolo stato metteva a rischio la "rettitudine fiscale" dei nostri concittadini. San Marino non è una curiosità turistica, è qualche centinaio d'anni di storia, probabilmente è più semplice definirlo un paese dei balocchi.


Inviato (modificato)

e vabbe, la prossima volta che ci vado dovro usare un passaporto falso :)

Non volevo mancare di rispetto a San Marino, ma la domanda iniziale era perche sono ancora indipendenti e la mia risposta e' che la loro indipendenza e' protetta dal fatto stesso di essere insignificante. Ed e' insignificante primo per le dimensioni del territorio, poi perche anche le dimensioni della loro economia sono praticamente zero, ed infine perche non gli e' riconosciuta alcuna speciale autorita morale (tipo Vaticano). Nemmeno si puo ipotizzare una giustificazione sulla base del prestigio nazionale (tipo l'invasione argentina delle Falklands), perche se si annette San Marino nessuno se ne accorge, ne la sua "indipendenza" ha mai precluso alcuna azione ai vari poteri che si sono succeduti in Italia.

Modificato da ersanto

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Inviato

Il fatto che San Marino sia, per la sue ridotte dimensioni e popolazioni, fosse facilmente "annettibile" non implica anche automaticamente che fosse vantaggioso il farlo. Il guadagno territoriale e di richezze sarebbe stato modesto a fronte di una sicura caduta di prestigio a livello internazionale. Inoltre, sebbene indipendente, data la posizione è comunque un territorio su cui lo stato italiano ha una forte influenza; influenza ratificata da numerosi accordi bilaterali. Quindi a maggior ragione perché annetterselo?

Insomma sarebbe un po' come se l'Italia del fascismo si fosse annessa l'Albania :lol:


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Inviato

Se non ricordo male, una sorta di annessione il Regime la fece con la Libia, concedendo a Tripoli, Bengasi, Derna e Misurata lo status di Province italiane.

Era prevista - e in parte fu attuata - una notevole emigrazione di contadini italiani nelle regioni più fertili della Libia e forse anche per questo motivo fu attuata questa annessione, mentre Somalia, Eritrea e poi l'Etiopia rimasero colonie.

La "quarta sponda", insomma...


Inviato

San Marno è nella lista bianca, non credo che l'isola di Mann sia altrettanto, come un'altra ventina di isolette di comodo britanniche.

Oggi è probabilmente uno degli stati più attento al riciclaggio di denaro, e non va sottovalutato il fatto che è chi esporta capitale a San Marino a perpetrare un reato, non lo stato di San Marino. E' membro e riconosciuto all'ONU e questo implica, sebbene di recente, una trasparenza totale. E' uno stato sovrano, con leggi proprie codici e statuti autonomi, parlano "romagnolo" ? So what ??

Sono quanto mai fieri della loro identità nazionale, è un monte o poco di più, organizzato, con manifatture ed industrie reali (cosa che non si vede nelle isole britanniche di comodo). Orgogliosi come lo siamo noi, gli svizzeri o chiunque altro su questo pianeta. Sarebbe d'uopo domandarsi allora dell'autonomia di Andorra, del Lichtestein, delle Far Oer, della Groenlandia (per definirsi di qualcosa almeno visibile sulla carta geografica) del Vaticano (che una volta era mezza Italia), e via discorrendo. L'Italia ha numerose convenzioni con San Marino e non ha esitato ad intervenire tutte le volte che l'autonomia del piccolo stato metteva a rischio la "rettitudine fiscale" dei nostri concittadini. San Marino non è una curiosità turistica, è qualche centinaio d'anni di storia, probabilmente è più semplice definirlo un paese dei balocchi.

Sulla trasparenza di alcune istituzioni finanziarie sammarinesi, però, avrei qualche dubbio, ma esattamente come per altri paesi, altrettanto indipendenti. Fra gli altri paesi e territori, però, occorrerebbe fare un certo distinguo. Il Liechtensten è indipendente quanto San Marino, le Faer Oer no, tanto per citarne due. In quanto a quelle che definisci isolette di comodo, invece, non sono d'accorso. I territori esterni del regno unito hanno, di solito, governi totalmente autonomi, tanto che possono dichiarare l'indipendenza in qualsiasi momento, unilateralmente, al contrario di quanto avviene per i DOM-TOM francesi, per Ceuta, etc. Isola di Man ed isole del canale, poi, hanno peculiarità storiche, assolutamente proprie. le Isole del Canale, a rigore, sono l'ultimo residuo del Ducato di Normandia, poco assimilabili al resto dell'UK.


Inviato

Se non ricordo male, una sorta di annessione il Regime la fece con la Libia, concedendo a Tripoli, Bengasi, Derna e Misurata lo status di Province italiane.

Era prevista - e in parte fu attuata - una notevole emigrazione di contadini italiani nelle regioni più fertili della Libia e forse anche per questo motivo fu attuata questa annessione, mentre Somalia, Eritrea e poi l'Etiopia rimasero colonie.

La "quarta sponda", insomma...

Peccato per i governanti, che la maggioranza preferisse emigrare negli USA ed in Sudamerica :D


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