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Risposte migliori

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Altro 1631 (immagine decisamente di bassa qualità):

quadrupla1631LupaBB.jpg


Inviato

Infine un ultimo particolare riguarda la gorgiera del ritratto. In tutti gli esemplari autentici da me esaminati, essa presentava sempre, anche negli esemplari più belli, qualche "appiattimento" più o meno rilevante. Negli esemplari "dubbi" era sempre molto ben definita, con linee dei risvolti molto sottili. Tutti gli esemplari, indipendentemente dalla data 1626 LX, 1631 LX e 1631 LF, presentavano inoltre nel secondo e terzo ricciolo a destra dell'orecchio lo stesso apparente salto di conio (una doppia linea come bordo del ricciolo).

Spero che dai seguenti particolari ciò possa essere visibile:

post-7879-1263330413,94_thumb.jpg

post-7879-1263330429,35_thumb.jpg

post-7879-1263330455,5_thumb.jpg

Che tale particolare possa essere identico in tre coniazioni diverse di due zecchieri diversi mi sembra alquanto improbabile.


  • ADMIN
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Altro 1626:

DA099D.jpgDA099R.jpg


Inviato

Altri 2 doppie, partiamo con il 1626:

26S51525833376866D.jpg26S51525833376866R.jpg

1556D.jpg1556R.jpg

ma anche il 1631:

1557D.jpg1557R.jpg

Mi sono fatto scrupolo di non fare riferimenti precisi. Ma ho ben presente questi due esemplari: è possibile che lo stesso conio di diritto e gli stessi difetti (segnetti, ecc.) siano presenti in una moneta del 1626 e in una del 1631? Inoltre il rovescio del 1631 presenta la V rovesciata che identifica il conio del 1626.


Inviato

Due esempi del "grumo" sulla R e direi della sua evoluzione (mi sembra che questi esemplari non abbiano le caratteristiche dubbie prima elencate):

2doppiedellalupa_1626_9277.jpg

2doppiedellalupa_1626_11522.jpg

hai ragione


  • ADMIN
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Inviato

È vero, tolgo i riferimenti. Mi scuso peraltro se ho un po' interrotto il filo del discorso ma dopo che uno ha fatto notare i particolari per magia queste cose diventano evidenti. La cosa è inquietante sia per il numero di monete dubbie che per l'evidenza di certe cose.


Inviato

Altro 1626:

DA099D.jpgDA099R.jpg

esemplare decisamente autentico


Inviato

È vero, tolgo i riferimenti. Mi scuso peraltro se ho un po' interrotto il filo del discorso ma dopo che uno ha fatto notare i particolari per magia queste cose diventano evidenti. La cosa è inquietante sia per il numero di monete dubbie che per l'evidenza di certe cose.

Hai perfettamente ragione: la cosa è proprio inquietante. Negli ultimi 3-4 anni ho potuto esaminare almeno 5 o 6 esemplari dubbi (alcuni anche periziati!!!). Inoltre queste monete sono ben riconoscibili con ingrandimenti ed esame al computer ma se le hai in mano (parlo per me, magari altri sono più attenti) sembrano buone.


Inviato

La doppia dell'ultima stack's (invenduta) e segnalata proprio da giollo2:

image00916.jpg

Questa moneta non viene certamente dalla stessa fonte delle altre ma è un tale aborto che mi lascia perplesso.


Inviato (modificato)

Altro 1631 (immagine decisamente di bassa qualità):

quadrupla1631LupaBB.jpg

a mio avviso esemplare autentico con numero 1 (strano che sia orizzontale, forse è un 4) come identificativo del conio

Modificato da giollo2

Inviato

E questa? E' buona?

2mdqnuu.jpg

2zz0snl.jpg


  • ADMIN
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Inviato

Ecco che sbucano le persone preoccupate :lol:

In effetti lo sarei anche io.

Io non trovo altre immagini per ora, metto la discussione in evidenza per un po' che merita.


Inviato

E questa? E' buona?

2mdqnuu.jpg

2zz0snl.jpg

Direi di sì. Per lo meno non mi sembra avere fondati motivi di dubbio. Forse però una foto ad alta definizione aiuterebbe (ma non penso si possa postare, da quello che mi sembra di aver capito c'è un limite di 65K)


Inviato (modificato)

Ho riletto tutta la discussione. Onde evitare equivoci tengo a precisare che non sono un perito e che quanto da me esposto sono solamente opinioni e perplessità di carattere personale. Non ho mai parlato di esemplari falsi (un tale giudizio non può essere espresso dall'esame di una fotografia, per quanto chiara essa possa risultare). Sarebbero auspicabili i commenti e i pareri di alcuni esperti "accreditati" che partecipano al forum.

Modificato da giollo2

Inviato

Comunque complimenti, credo sia una discussione molto interessante che sicuramente avrà degli sviluppi.


Inviato

Ho ricevuto stamattina da Inasta il seguente messaggio che ritengo importante trascrivere:

" Penso di aver individuato 2 monete provenienti dalla nostra asta 28: 1556 e 1557. Dall'elenco delle aggiudicazioni si evince che le monete in oggetto erano state ritirate. Le confermo che questo avvenne proprio perchè anche grazie all'aiuto di altri colleghi, ci eravamo accorti della non autenticità delle stesse. Le sarei grato se facesse questa precisazione. Se avesse bisogno di altre infirmazioni non esiti a contattarmi: [email protected]

Cordiali saluti

Dott. Simone Rocco di Torrepadula

Inasta sa "

Preciso che ho un'ottima opinione di INASTA dalla quale ho anche effettuato in passato diversi acquisti.

Inoltre è forse l'unica ditta che offre gratuitamente l'archivio completo di TUTTE le monete passate nelle proprie aste, strumento utilissimo per il collezionista.


Inviato

Non so bene se può essere utile, ma rovistando nel database del mio libro, ho trovato questo articolo:

L. Bellesia, La numerazione dei coni nelle doppie da 2 di Odoardo Farnese per Piacenza, in «Schweizer Münzblatter», 1998, n. 192, pp. 91-95.


Inviato

Non so bene se può essere utile, ma rovistando nel database del mio libro, ho trovato questo articolo:

L. Bellesia, La numerazione dei coni nelle doppie da 2 di Odoardo Farnese per Piacenza, in «Schweizer Münzblatter», 1998, n. 192, pp. 91-95.

Scusa la curiosità, ma qual è il tuo libro? Probabilmente lo conosco ma non si sa mai.

Altra curiosità, visto il tuo nome ti interessi per caso di monetazione longobarda?


Inviato

Scusa la curiosità, ma qual è il tuo libro? Probabilmente lo conosco ma non si sa mai.

Altra curiosità, visto il tuo nome ti interessi per caso di monetazione longobarda?

Anticipo in parte la risposta dell' amico Liutprand

MIRRA Bernardino, Bibliografia Numismatica Italiana. Varesi, Pavia 2009


Inviato

Anticipo in parte la risposta dell' amico Liutprand

MIRRA Bernardino, Bibliografia Numismatica Italiana. Varesi, Pavia 2009

Grazie. Utile informazione


Inviato

Scusa la curiosità, ma qual è il tuo libro? Probabilmente lo conosco ma non si sa mai.

Altra curiosità, visto il tuo nome ti interessi per caso di monetazione longobarda?

Sono molto interessato alla monetazione longobarda, ma come ti ha anticipato l'amico Pier, il mio vero campo è la bibliografia numismatica.


Inviato

Credo di essermi appassionato di questo forum proprio grazie a discussioni di questo tipo.

Grazie a tutti i partecipanti.

Giangi_75it


Inviato

messaggio n. 1Per cominciare alcune premesse:“Dal 1625 la zecca di Piacenza diventò stabile e fu dotata di "torchietti" azionati dall'acqua che facevano ruotare dei coni cilindrici in grado di produrre una grande quantità di monete di modulo regolare e perfettamente impresse. Piacenza, per merito dello Xell, fu tra le prime zecche d'Italia ad abbandonare l'uso della coniazione a martello” (Crocicchio-Fusconi (di seguito abbreviato in CF) p. 379)Per intenderci i coni cilindrici sono questi (è possibile notare l’accuratezza dell’incisione e la regolarità dei particolari e delle lettere):post-7879-1263327891,3_thumb.jpgpost-7879-1263327906,32_thumb.jpg

Sig. giollo 2 buon giorno,

potrebbe dirmi da quale pubblicazione ha preso le immagini dei conii o dove sono conservati (forse al Museo Archeologico Nazionale di Parma?)? Non è che può inserire nel forum un'immagine a più alta risoluzione?

Grazie, Teofrasto


Inviato

Le immagini dei coni che ho riportato sono inedite.

I coni appartengono al Museo Archeologico di Parma presso il quale li avevo fotografati una decina di anni. Purtroppo non ho avuto l'autorizzazione a pubblicarli e quindi non posso fornire immagini in buona risoluzione.

Da rilevare il fatto che in tale Museo è conservato un insieme molto rilevante di coni e punzoni farnesiani (un intero armadio!!). La motivazione del rifiuto all'autorizzazione era stata che una nota studiosa di numismatica si era riservata il diritto di pubblicarli (oltre 10 anni fa!). Non aggiungo altro.


Inviato

Da rilevare il fatto che in tale Museo è conservato un insieme molto rilevante di coni e punzoni farnesiani (un intero armadio!!). La motivazione del rifiuto all'autorizzazione era stata che una nota studiosa di numismatica si era riservata il diritto di pubblicarli (oltre 10 anni fa!). Non aggiungo altro.

Non voglio dirti di fregartene e pubblicarle, visto che l'eventuale problema sarebbe tuo, ma trovo inconcepibili questi vincoli in saecula saeculorum. Forse una nuova richiesta fatta oggi al museo, magari opportunamente supportata, potrebbe avere esito diverso (l'associazione Phalantos è stata creata anche per questo) ... Elledi, Bizerba, potete dirci qualcosa al riguardo? Come ci si dovrebbe comportare? Esiste un copyright preventivo? :(


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