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Inviato

Mi spiace deluderti Max, ma si tratta di un falso, fratello dei due già visti e discussi qualche mese fa in questo topic:

http://www.lamoneta.it/index.php?//topic/39779-testoni-pio-iv-ancona-falsi/

La porosità e l'assenza di particolari minuti denuncia la fattura per fusione, e il peso è quasi 3 grammi sotto quello standard per queste monete...<_<

Per curiosità, da dove proviene ??

Ciao, RCAMIL.


Inviato

Sicuramente trattasi di un falso d'epoca per speculare sul minor peso del metallo.

Avendone visti diversi (questo testone + altre papali del periodo) sul banco di un venditore a Veronafil qualche anno fa, propenderei per l'ipotesi che sia un falso moderno, fuso a partire da una matrice ricavata da moneta originale.

Anche i bordi così "vivi" credo possano dipendere dall'aver limato il contorno per eliminare le tracce dello stampo di fusione, difficilmente li avremmo così netti se avessero circolato.

Quindi unico scopo la truffa, numismatica...<_<

Ciao, RCAMIL.


Inviato

Se così fosse, comunque, visto che il diametro è di 28 mm (appena sotto la norma di 29-30 mm),

anche lo spessore della moneta dovrebbe essere molto ridotto, considerato che il peso è inferiore

alla media di circa 3 grammi.

D'altro canto, una truffa numismatica per una moneta che non ha neppure un così alto valore non so se si giustifichi, anche se oramai non possiamo stupirci più di niente.


Inviato

Ciao Max

se mi autorizzi, aggiumgo nella scheda del ns. catalogo una riga per il "Falso" così che tu possa inserire le foto della moneta "falsa", o le inserisco io per tuo conto.

http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-PIOIVA/4

Sicuramente trattasi di un falso d'epoca per speculare sul minor peso del metallo.

Ciao Miro,

ok,inserisci pure il falso sul ns.catalogo.Grazie.


Inviato

Se così fosse, comunque, visto che il diametro è di 28 mm (appena sotto la norma di 29-30 mm),

anche lo spessore della moneta dovrebbe essere molto ridotto, considerato che il peso è inferiore

alla media di circa 3 grammi.

Il diametro inferiore è normale per un derivato di fusione da uno stampo che venga da una moneta originale; per il peso, non è detto che si tratti di argento (anzi, fossi un falsario perchè mai dovrei farla d'argento ? :rolleyes:), per cui un metallo o lega a più basso peso specifico può portare una variazione di peso consistente anche con una differenza di spessore non rilevabile (ad occhio, per chi acquista in un mercatino o simile) da una moneta originale.

Ciao, RCAMIL.


  • 3 anni dopo...
Inviato

Riprendo questa vecchia discussione, anche se di questo argomento se ne è parlato più volte anche in altre discussioni (più e meno recenti di questa)

per allegare alcune immagini:

1)

post-11314-0-19172900-1374499400_thumb.j

post-11314-0-14617100-1374499422_thumb.j


Inviato (modificato)

la 1) ha un peso di gr. 6,92 ed un diametro di 29,20 mm.

la 2) ha un peso di gr. 6,16 ed un diametro di 29,14 mm.

la 3) ha un peso di gr. 6,62 ed un diametro di 29,24 mm.

Tranquilli sono tutte e tre "FALSE"

Un testone originale ha un peso di circo 9 - 9,5 gr ed un diametro di circa 29 - 30 mm.

Vedi scheda

A diametro, siamo praticamente in linea, ma quanto al peso siamo decisamente sotto, tra i 2,5 e i 3 gr.

Sono molto sottili.

Sono fatte per fusione, con una materiale che sembra una lega simile al "duralluminio".

Sono fatte tutte e tre con lo stesso stampo, anche se ognuna presenta una diversa colorazione e macchiatura fatta ad arte.

in alcune (in particolare il R/ della 1) ed il R/ della 2)) si possono notare dei puntini di metallo che fuoriescono, fastidiosi anche al tatto.

Probabilmente sono state rielaborate da coni originali, ma la loro lavorazione è molto scadente.

Il suono è morto, non è dolce e squillante come quello dell'argento.

Che dire di più. Fare molta attenzione a questi testoni di Pio IV . Ogni tanto qualcuno ci casca e li acquista pagandoli per buoni.

La differenza di prezzo è veramente notevole. ATTENZIONE !!! Visto quanti falsi !!!

Va a finire che di questo testone di Pio IV è più facile trovarne uno falso di uno vero.

Modificato da miroita
  • Mi piace 1

Inviato

Io più che altro mi domando che senso abbia falsificare questo tipo di moneta.

I collezionisti di pontificie ci sono ma non sono certo in numero paragonabile a quelli della monetazione classica e poi sono monete con un valore relativo. Bo!


Inviato

E' una strategia molto semplice, le monete di poco conto spesso sono anche le meno osservate. Nel secondo esemplare si vedono molto bene le bolle di fusione, che già avevo notato su una moneta genovese postata in altra discussione, probabilmente la tecnica è la stessa e questo mi porta a pensare che la lega con cui è fusa è particolarmente leggera.

Mi spiego meglio, perdonatemi, sono pensieri buttati giù che vi esterno con poca riflessione.

Lo scudo e mezzo di Genova nella mente del falsario era un doppio scudo, è stato battezzato uno scudo e mezzo sul forum, tanto è vero che chi lo presentato lo considerava un doppio scudo (sia chiaro che non metto assolutamente in dubbio la buona fede del topic). Ora in fase di fusione la moneta ha "perso" il 25% del suo peso ipotetico, che non è molto diverso dalla diminuzione di peso di questo testone che perde circa il 27%, che sia la stessa mano ??

Il punto è, a mio giudizio, inquietante: quanti falsi stanno uscendo e con che ampio spettro di tipologie monetali.

Non parliamo più di una zecca bersagliata, come lo fu per Genova, Venezia o Parma anni addietro, ora è un continuo che non conosce frontiera o limite. Ogni moneta è buona per la duplicazione. E questo è male, molto male perchè significherà un progressivo allontanamento di nuovi collezionisti non i dalla numismatica.

  • Mi piace 1

Inviato

Be.. per ora sono falsi pacchiani. Però bisogna cominciare a denunciare i commercianti che li spacciano per buoni. E non mi dicano che non se ne sono accorti.


Inviato

@@Veridio

Non deve vedere il falso dai suoi anni di esperienza e dalla facilità con cui Lei è in grado di identificarli. I falsi pacchiani lo sono per Lei ma non per tutti purtroppo. Sulla conoscenza di numismatica di alcuni operatori commerciali del settore non sempre è così approfondita come si presupporrebbe.


Inviato

@@Veridio

Non deve vedere il falso dai suoi anni di esperienza e dalla facilità con cui Lei è in grado di identificarli. I falsi pacchiani lo sono per Lei ma non per tutti purtroppo. Sulla conoscenza di numismatica di alcuni operatori commerciali del settore non sempre è così approfondita come si presupporrebbe.

Concordo pienamente con entrambe le affermazioni.

A riguardo della seconda, addirittura, posso segnalare che qualche tempo fa mi capitò di acquistare un grosso agontano (tra l'altro anche carino) che un commerciante aveva messo in vendita come denaro di Ancona del XIII-XIV sec. O di un bolognino romano di Bonifacio IX, zecca di Roma, (passato anche in asta pubblica) ceduto come bolognino di Pio II.


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