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IGNORED

Quattrino papale (Leone X?), ma di quale zecca?


rob

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Da tempo ho questa monetina evidentemente papale per via delle chiavi decussate: descrivendolo giusto ieri a Verona Paleologo e Rcamil mi hanno dato la dritta che si dovrebbe trattare di un quattrino, se non mi ricordo male di Leone X. A questo punto la mia curiosità è ancora grande, quindi posto un paio di scansioni per vedere se riesco ad arrivare ad una attribuzione certa.

post-1118-1260738912,08_thumb.jpg

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D/: chiavi decussate, sopra tiara; [...]N

R/: Leone andante a sinistra, zampa sopra ad una sfera, in esergo . P

Peso: 0,5 grammi

Diametro: 15 mm

Metallo: rame

Se ho ben capito sono possibili diverse zecche, purtroppo la legenda al dritto è veramente poco leggibile. Una lista delle zecche e la loro abbreviazione sui conii probabilmente aiuterebbero nell'identificazione.

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Grazie per l'identificazione, non avevo pensato ad Ancona. La variante non è facile da capire, vedo M[...]C[...], credo sia un MACC.

Immagino che "MARC" e varianti stiano per la "Marca di Ancona", giusto?

Con piacere sono riuscito a trovare un collegamento di questa monetina con la mia collezione principale, Venezia.

Leggendo la pagina di Wikipedia su Leone X, ho scoperto che nel conclave del 4-9 marzo 1513 che elesse questo papa partecipò anche un tale Marco Cornaro, o meglio Corner. Costui era un veneziano appena ventottenne, che molti anni dopo divenne il cinquantanovesimo doge di Venezia. La mia sorpresa è stata grande: in primo luogo pensavo che solo un conclave di cardinali potesse eleggere un papa. La voce di Wikipedia "conclave" riporta che

- Nicola II nel 1059 con la bolla in Nomine Domini riservò l'elezione ai soli cardinali vescovi.

- Durante i secoli spesso ci fu anche l'ingerenza di re e imperatori che imponevano alcuni candidati o imponevano il veto su altri. Ottone I nel 964 si fece attribuire da Leone VIII il diritto di nominare il papa. Ancora nel 1903, quando si trattò di eleggere il successore di Leone XIII, l'imperatore d'Austria pronunciò il suo veto contro il cardinale Mariano Rampolla del Tindaro. Il collegio cardinalizio respinse il veto ma elesse comunque un diverso candidato, il patriarca di Venezia Giuseppe Sarto, che divenne Pio X. Il neo eletto, nel 1904, finalmente stabilì che i futuri elettori non avrebbero dovuto accettare mai più alcun "veto".

Marco Corner era certamente laico, sicuramente non un cardinale, e tutt'al più ambasciatore di, questo è vero, una potenza commerciale e militare. Era lì per assistere ed eventualmente porre il veto di Venezia, prese parte anch'egli alla elezione del primo papa Medici? Non conosco la risposta. E' certo che nel 1513 Venezia era nel pieno della guerra della Lega di Cambrai. Questa lunga guerra era iniziata disastrosamente per Venezia nel 1508 quando Papa Alessandro VI non accettò la dedizione alla Serenissima di varie città della Romagna e si accordò con Francia, Spagna e Sacro Romano Impero per distruggere la repubblica lagunare. Nel 1513 però la situazione era ben diversa: Venezia era riuscita a riconquistare la maggior parte della terraferma perduta, il nuovo Papa Giulio II era addirittura passato dalla parte di Venezia contro la Francia in seno alla Lega Santa.

La notte tra il 20 e il 21 febbraio 1513 Giulio II si spense. Gli successe l'11 marzo Giovanni de' Medici, papa Leone X, il quale cercò immediatamente di svincolarsi dalla guerra. Venezia rovesciò nuovamente le alleanze unendosi ai Francesi, con l'intenzione di cacciare i Tedeschi dai propri territori ed entrando quindi in conflitto con la Lega Santa.

Mi viene da pensare che la presenza di un veneziano nel conclave che doveva eleggere il capo di uno stato in quel momento alleato fosse una garanzia dello svolgimento nella direzione più favorevole dell'elezione, ma questa è solo una mia supposizione. Il periodo storico in questione è certamente molto interessante, anche se infinitamente complicato!

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Aggiungo solo, ed è un collegamento del tutto collaterale, che il periodo storico è lo stesso di Enrico VIII d'Inghilterra... giusto per aggiungere altro pepe ad un piatto già molto speziato! :)

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Si MARC è una delle varianti che identificano la Marca di Ancona.

Le altre varianto posono essere (non tutte in questa tipologia dfi moneta)

MARCHIO, MARCHIA, MARCHA, MARCHI, MARCA, MARCI, MARC;

comne errori di conio si possono trovare anche MAR, MACC, MARA.

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Grazie di nuovo per la risposta. Noto che la scheda di catalogo non riporta la rarità della moneta ed eventualmente quella delle singole varianti: è possibile avere qualche ragguaglio (e magari integrare il catalogo)?

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