Vai al contenuto
IGNORED

nasce il sito dell'Ist. per la Salvaguardia della Numismatica Italiana


Risposte migliori

Indici finanziari, per beni "da collezione"????blink.gif . E basati su cosa?? Bullion e monete da collezione sono due cose completamente diverse? Come ci può essere oggettività su qualcosa, che racchiude tali elementi soggettivi? La borsa ed il mercato sono tutt'altro che oggettivi e scientifici, ma certo non c'entrano elemnti estetici e/o affettivi.

Posto che già normalmente ritengo le "aspettative razionali" poco più che una velleità (mi scuso se questa parte è rivolta, specificamente a chi mastica di economia) mi spiegate come potrebbe finire un collezionista alle prime armi, o più semplicemente non troppo scafato o privo delle necessarie conoscenze economico-scientifiche? Più o meno come chi ha acquistò, negli anni '70, lotti di terra sulla luna....

Per darti piena soddisfazione passerò il tuo post al nostro consulente in materia, professore alla Bocconi ;)

Link al commento
Condividi su altri siti


  • Risposte 167
  • Iniziato
  • Ultima Risposta

Utenti più attivi in questa discussione

  • luke_idk

    30

  • whiteknight

    14

  • incuso

    9

  • piergi00

    9

Giorni con maggiore attività

Utenti più attivi in questa discussione

Ci voleva anche questa. :rolleyes:

Per gli interessati c'è anche L'Istituto di Numismatica Maffeo.

Profilo della Società:

Comitato d'Onore: Maffeo Ivnior (= il micio di Maffeo)

Comitato Scientifico: Maffeo

Comitato Tecnico: Maffeo

Fondo Monete: Collezione Maffeo

L'Istituto di Numismatica Maffeo ha più di trent'anni di esperienza e segue gli indici finanziari dello monete dello fu Stato Pontificio con grande attenzione.

Gli interessati sono invitati a mettersi in contatto con piccione.

Complimenti, se fosse così facile fare le cose avresti vinto una bambolina! :D

Link al commento
Condividi su altri siti


In effetti trovo anche io la scelta del "white knight" poco italiana, anche i tipi di caratteri scelti e la raffigurazione del cavaliere mi sembrano molto inglesi :lol:

Dopo aver scelto la lingua mi si apre una pagina con il solo link "company profile"; a parte che stona un po' dopo aver scelto l'italiano direi che si potrebbe direttamente saltare alla pagina iniziale vera e propria senza far apparire questa.

Se si dettaglia con precisione il comitato d'onore (a proposito manca il Papa) che di per sé non penso abbia alcuna funzione operativa andrebbero dettaglati anche gli altri due comitati.

La sezione certificazione è carente sotto due aspetti. Trovo bellissima l'idea della foto a 360 ma sarebbe opportuno far vedere un esempio; ci puoi fornire il codice di una certificazione? In maniera simile ci vorrebbe una immagine dell'astuccio in quanto penso che per molti sia un aspetto critico.

La sezione indici numismatici mi sembra un po' fuori luogo dove si trova ora. Andrebbe unita alle informazioni sul Nummus Fund oltre alla rimozione di quel "bid & ask".

La sezione "prossime aste" è smaccatamente copiata da sixbid almeno traducete in italiano; nella sezione "aste passate" c'è un "prezzi" che sarebbe piú appropriato sostituire con "risultati".

Nella sezione "ricerca per moneta" trovo molto dispersivo il fatto che i risultati in asta anche della stessa moneta nella stessa conservazione siano suddivisi su piú pagine. Nelle conservazioni indicate correggerei i fantasiosi BB++ e SPL++.

I dati sono zeppi di errori; mi sembrano nella quasi totalità recuperati da quelli del nostro catalogo ma evidentemente l'importazione è stata un po' approssimativa.

Contrariamente a quanto detto da chi mi ha preceduto, l'aspetto commerciale non mi turba piú di un tanto ma allo stesso tempo sembra in effetti preponderante. Forse lo attenuerei un po', specie alla luce del fatto che mi sembra tutto "lavori in corso".

In conclusione, va bene che il sito è appena nato e sicuramente verrà ampliato, ma, allo stato attuale mi sembra molto fumo e poco arrosto. Insomma molto curata la grafica ma contenuto un po' "fuffesco".

Buon lavoro,

Massimo

Potresti avere ragione per quanto riguarda il "White Knight", benchè sia un termine ormai d'uso corrente nella finanza italiana, ma sulla raffigurazione del cavaliere, dovresti sapere che è "ritagliato" da un Tallero di Emanuele Filiberto.

Per il resto...hai ragione, ti ringraziamo per la segnalazione e provvederemo quanto prima a sistemare :)

Link al commento
Condividi su altri siti


Non é possibile, proprio per scelta strategica, conoscere chi fa parte del comitato tecnico (Grading). Su quello scientifico verranno pubblicati i nomi appena lo avremo terminato.

Sicuramente non affiderei mai monete da periziare di alto valore ad illustri sconosciuti ;)

Alla faccia della trasparenza :D

Modificato da piergi00
Link al commento
Condividi su altri siti


In generale vi chiedo scusa se non riesco a rispondere per tempo, ma sono spesso via.

Abbiate pazienza... :rolleyes:

Avevi il tempo per leggere ma non per rispondere visto che in questi giorni eri collegato spesso al forum ;)

Link al commento
Condividi su altri siti


Non é possibile, proprio per scelta strategica, conoscere chi fa parte del comitato tecnico (Grading). Su quello scientifico verranno pubblicati i nomi appena lo avremo terminato.

Mi sembra una scelta autolesionista. La reputazione di un simile sistema si basa tutta sul nome di chi effettua le perizie. E' il nocciolo della faccenda. Tra l'altro i numismatici NIP che conosco hanno tutti gentilmente declinato l'invito.

Link al commento
Condividi su altri siti


"Non é possibile, proprio per scelta strategica, conoscere chi fa parte del comitato tecnico (Grading)."

La cosa francamente mi sorprende.

L'autorevolezza dell'Istituto è direttamente proporzionale al prestigio di chi effettuerà il grading .

Se non si conoscono i nominativi degli esperti chiamati ad esprimere le valutazioni, non credo che il mercato sarà indotto a rivolgersi ad un Istituto che, per "scelta strategica" tiene celata la caratteristica piùi importante del servizio che offre ovvero la caratura e competenza di chi sarà chiamato a giudicare la conservazione delle monete.

A quel punto, meglio rivolgersi ad un perito numismatico o ad un N.I.P. di fama riconosciuta.

Saluti.

Michele

Link al commento
Condividi su altri siti


Non é possibile, per scelta strategica, conoscere chi fa parte del comitato tecnico... anche per non subire indesiderati interventi dai commercianti. wink.gif Ci conoscerete dalle gradazioni che verranno fatte.

Ho detto scientifico, non tecnico, perchè il nome è di per sè altisonante, quindi mi apsetto anche componenti adeguati. Mi pare, comunque, che tu abbia deto che è solo questione di tempo, giusto?

Modificato da luke_idk
Link al commento
Condividi su altri siti


Per darti piena soddisfazione passerò il tuo post al nostro consulente in materia, professore alla Bocconi wink.gif

Benissimo, graziesmile.gif. Sono proprio curioso di sentire una sua risposta, spero non anonima. Ho sempre discusso con i miei di professori, ora potrei farlo con un altrosmile.gif.

PS. Ciò non toglie che anche chi teorizzava modelli a due beni, fosse un economista... le loro teorie sarebbero state perfette, se avessimo acquistato solo pane e latte... e semplici studenti se ne accorgono subito, esattamente come per le suddette aspettative razionali. rolleyes.gif .

Quello che proprio non mi è chiaro è:

Utilizzare indici finanziari esistenti? blink.gif E quali?

Crerane di nuovi? Da cosa deriverebbe la loro autorevolezza?

O intendete indici di redditività?

Ecco pronte altre domande, per luismile.gif .

Mi concentro solo su questi argomenti, perchè di grading numismatico, etc ne mastico ben poco e perchè sono notoriamente curioso.

Modificato da luke_idk
Link al commento
Condividi su altri siti


Avevi il tempo per leggere ma non per rispondere visto che in questi giorni eri collegato spesso al forum wink.gif

Visto lo sproloquio di domande , che gli abbiamo posto, concediamogli il tempo di ponderare le rispostebiggrin.gif .

Ora, però, aspettiamo qualche risposta più concreta, soprattutto ad alcune questioni tecniche, che abbiamo sollevato.

Per quanto riguarda errori e problemi del sito, riconosciamo, però, il fatto che è ancora tutto in costruzione.

Link al commento
Condividi su altri siti


fra il comitato d'onore ( !!!! ) vedo per la Toscana:

Granducato di Toscana:

Principe Gian Battista De' Medici

Ma la Toscana fino all'ingresso nel Regno d'Italia non era sotto gli Asburgo-Lorena? :D

La famiglia Medici non è estinta con Gian Gastone???? :o

Io aspetto sempre una risposta a questo....

Link al commento
Condividi su altri siti


Questa ammirevole iniziativa rimane ancora poco trasparente.

Ad esempio, quali saranno le tariffe per l'incapsulazione ( :( ) delle monete ed il rilascio della ampollosa certificazione da parte degli illustri (ma anonimi :rolleyes: ) periti?

Perché, in fin dei conti, qui non stiamo parlando di tariffe piuttosto che di salvaguardare quel che sia? :lol:

Link al commento
Condividi su altri siti


Avevi il tempo per leggere ma non per rispondere visto che in questi giorni eri collegato spesso al forum ;)

Piergi, perdona la franchezza ma non ti devo spiegazioni per la vita che faccio o il lavoro che svolgo, cmq sono spesso senza possibilità di connettermi :(

Se hai notato che qualcuno è connesso, sicuramente farà parte dello staff e mi aggiorna sui "movimenti" del forum ;)

Stiamo provvedendo a risolvere anche questa mancanza.

Link al commento
Condividi su altri siti


Piergi, perdona la franchezza ma non ti devo spiegazioni per la vita che faccio o il lavoro che svolgo, cmq sono spesso senza possibilità di connettermi :(

Se hai notato che qualcuno è connesso, sicuramente farà parte dello staff e mi aggiorna sui "movimenti" del forum ;)

Stiamo provvedendo a risolvere anche questa mancanza.

Approfitto della presenza di w.k. per chiedere lumi circa il nome: "salvaguardia". Ritiene quindi che ci sia il bisogno di salvaguardare qualcosa ? Se sì, cosa e da chi ?

Grazie per la risposta

Link al commento
Condividi su altri siti


Per luke_idk...inoltro la risposta del nostro consulente che per policy della Bocconi non può rendere pubblico il suo nome sul forum :

La storia economica insegna che l’utilizzo di indicatori di mercato ha sempre favorito la diffusione di informazioni, il potenziamento del livello di trasparenza e dunque il progresso delle stesso settore.

Per quanto riguarda il mercato della numismatica, a oggi non sono presenti indicatori sintetici di performance di mercato e dunque risulta particolarmente complessa la crescita di interesse e l’accesso all’investimento per diverse tipologie di soggetti (quali investitori pubblici, privati, istituzioni finanziarie fino a fondi diretti nella numismatica) che potrebbero incrementare non solo il livello di liquidità di questo settore ma anche implementare un sistema di regole capace di rendere più efficiente l’intero sistema.

E questa è la risposta all'altro quesito:

Sono state raccolte al momento circa 17.000 osservazioni riguardanti stime e battute d’asta su un campione significativo di monete.

Questi dati sono stati purificati attraverso l’utilizzo di coefficienti di sensibilità in grado di ridurre l’errore e normalizzare le informazioni.

Attraverso queste operazioni è possibile costruire un indicatore di performance sul mercato della numismatica.

Link al commento
Condividi su altri siti


Chiarimenti tecnici provenienti direttamente dal webmaster del sito Isni:

"Buonasera, grazie a tutti per gli interventi fatti fino ad oggi. Abbiamo aspettato a rispondere per avere una serie di argomenti da discutere .

Iniziamo con i problemi tecnici riscontrati dal sig. Massimo Incuso, che ringraziamo della disponibità che ci ha offerto e che verrà contattato nei prossimi giorni.

Spero che ora abbiamo risolto il problema di caricamento parziale della homepage, dico spero in quanto non abbiamo rilevato errori nel codice e abbiamo avuto solo la sua segnalazione a proposito. Comunque abbiamo ricompilato da capo tutta la homepage.

Per quanto riguarda la demo della scheda moneta con relativa foto a 360 sarà on line nei prossimi giorni..

La sezione Calendario Aste è stata ripresa nei contenuti da sixbid ma stiamo gia implementando nuove date e nuove case d’aste e gli errori sui link sono stati corretti.

Riguardo gli errori sui passaggi in asta, molti dei quali ripresi dai risultati pubblici on-line, abbiamo avuto dei problemi sui passaggi di ebay (che comunque sono una piccola parte) in quanto il nostro algoritmo per eliminare le commissioni d’asta con ebay non ha funzionato bene.

Per altre segnalazioni saremo disponibili a risolvere tempestivamente gli errori evidenziati.

Link al commento
Condividi su altri siti


Per luke_idk...inoltro la risposta del nostro consulente che per policy della Bocconi non può rendere pubblico il suo nome sul forum :

La storia economica insegna che l’utilizzo di indicatori di mercato ha sempre favorito la diffusione di informazioni, il potenziamento del livello di trasparenza e dunque il progresso delle stesso settore.

Per quanto riguarda il mercato della numismatica, a oggi non sono presenti indicatori sintetici di performance di mercato e dunque risulta particolarmente complessa la crescita di interesse e l’accesso all’investimento per diverse tipologie di soggetti (quali investitori pubblici, privati, istituzioni finanziarie fino a fondi diretti nella numismatica) che potrebbero incrementare non solo il livello di liquidità di questo settore ma anche implementare un sistema di regole capace di rendere più efficiente l’intero sistema.

E questa è la risposta all'altro quesito:

Sono state raccolte al momento circa 17.000 osservazioni riguardanti stime e battute d’asta su un campione significativo di monete.

Questi dati sono stati purificati attraverso l’utilizzo di coefficienti di sensibilità in grado di ridurre l’errore e normalizzare le informazioni.

Attraverso queste operazioni è possibile costruire un indicatore di performance sul mercato della numismatica.

Mi perdoni Witheknight, lei ha ragione a chiamarmi lo scettico blu (appellativo che tra l'altro mi piace), ma non posso non far osservare a lei, come al suo consulente della Bocconi, due circostanze per le quali non è possibile assimilare il mercato della numismatica ad un mercato finanziario o di commodity,regolati da precise disposizioni e ove l'introduzione di indici e indicatori volti a facilitare le transazioni appare di difficile applicazione.

1) Il mercato delle monete da collezione, che comprende quello delle monete antiche, per sua natura non può assimilarsi a mercati che trattano e regolano scambi di beni tra loro fungibili:

un'azione di una società o di una banca è esattamente eguale ad un'altra azione della med. categoria della stessa società o banca

un barile di petrolio è esattamente eguale (a parità di categoria) di un altro barile di petrolio

una sterlina bullion è eguale ad un'altra sterlina bullion (indipendentemente dall'anno di emissione)

questo per le monete da collezione non vale, in quanto ogni moneta verrà differenziata da quello che possiamo chiamare, nel linguaggio economico, esternalità:

differenze di conservazione

differenze di provenienza degli esemplari

la maggiore competizione in un'asta tra due collezionisti che porta i prezzi a subire rialzi altrimenti non giustificati

al contrario, l'assenza di interesse per una moneta in un particolare momento

etc. etc.

sono tutti fattori che concorrono a "distorcere" la formazione di un prezzo e soprattutto a distorcere l'uniformazione dei prezzi come invece vediamo accadere nei mercati di scambio dei beni fungibili di cui parlavo sopra.

In buona sostanza anche la raccolta di statistiche inerenti questi prezzi rischierebbero di venire falsate da questi prezzi "irregolari" che il mercato esprime in conseguenza della non uniformità dei beni sottostanti.

2) il secondo elemento è la scarsità del bene numismatico che si presterebbe facilmente a speculazioni. Qualcuno ribatterà ma anche con le azioni di una società a scarso o medio flottante ciò è possibile.. sicuro, però nella grande o anche stragrande maggioranza degli scambi su un titolo questo non avviene. Il prezzo, che naturalmente puo essere ingfluenzato da "n" fattori (risultati dell'azienda, andamento del mercato, cambio del management, lancio di nuovi prodotti importnati, azioni legali in corso, nuovi investimenti, etc. etc.) è per lo più l'incntro tra la domanda e offerta. Nel caso delle monete quasi mai si avrebbe uno stock di materiale sufficiente a non creare possibili distorsioni se si arrivasse a quotare, ad esempio dei fondi di investimento che avessero come sottostante monete da collezione invece di azioni di società quotate alla Borsa.

Non a caso, e qui concludo, in tutti questi anni che esistono mercati azionari, mercati delle commodities e che le monete bullion stesse, assieme all'oro, sono scambiate daily sui mercati, nessuno ha pensato di creare dei fondi di investimento in monete da collezione.

I maldestri tentativi finora realizzati sono tutti finiti dopo breve tempo e non sono veramente mai decollati.

Allo stesso modo, ricordo, non si hanno fondi di investimento in quadri (antichi o moderni) , libri antichi, porcellane, mobili antichi e di pregio, nonostante tali beni siano oggetto di un floridissimo mercato con operatori riconosciuti e numerosi (case d'asta) che danno origine ad un ingente numero di scambi e di vendite ogni anno sulle piazze finanziarie più importanti, NY, Londra, Parigi, Zurigo, Milano, etc.

Non è un caso se solo, parlando dell'investimento "atipico" per le bottiglie di vino di pregio (di nuovo beni che sono tra loro fungibili : stessa produttore/stesso tipo di vino/stessa annata e cru) sono stati creati dei certificati di investimento che poi, mi pare però abbiano accusato molto male la recente crisi finanziaria, sia intermini di prezzo che in termini di liquidabilità. Altro esperimento non proprio felice è quello dei fondi immobiliari mai veramente decollati e dove non mi pare siano mai state realizzate delle plusvalenze consistenti e continuate nel tempo.

Non per essere iper-critico ma seguo assai da vicino tutti questi mercati (in primis quello finanziario) , approfondendo questa tematica specifica, per questo mi permetto di esprimere queste opinioni, che naturalmente riflettono la mia percezione personale, che però finora non è stata contraddetta dalle risultanze di mercato.

numa numa

Link al commento
Condividi su altri siti


Aggiungerei anche che non è raro il ritrovamento di quantità a volte anche grandi di monete che improvvisamente appaiono in asta o in vendita su listini in gran numero,e da rare che erano diventano comuni,anche se la tendenza è di tenere comunque abbastanza alti i prezzi.

Ad esempio le monete ritrovate a Odessos o Kallatis, lo statere con i littori attribuito a Koson.

Link al commento
Condividi su altri siti

  • ADMIN
Staff

Spero che ora abbiamo risolto il problema di caricamento parziale della homepage, dico spero in quanto non abbiamo rilevato errori nel codice e abbiamo avuto solo la sua segnalazione a proposito. Comunque abbiamo ricompilato da capo tutta la homepage.

Per quanto riguarda la demo della scheda moneta con relativa foto a 360 sarà on line nei prossimi giorni..

La sezione Calendario Aste è stata ripresa nei contenuti da sixbid ma stiamo gia implementando nuove date e nuove case d’aste e gli errori sui link sono stati corretti.

In effetti ora la pagina iniziale funziona correttamente e anche i link alle case d'asta mi sembrano corretti.

Link al commento
Condividi su altri siti


Per luke_idk...inoltro la risposta del nostro consulente che per policy della Bocconi non può rendere pubblico il suo nome sul forum :

La storia economica insegna che l'utilizzo di indicatori di mercato ha sempre favorito la diffusione di informazioni, il potenziamento del livello di trasparenza e dunque il progresso delle stesso settore.

Per quanto riguarda il mercato della numismatica, a oggi non sono presenti indicatori sintetici di performance di mercato e dunque risulta particolarmente complessa la crescita di interesse e l'accesso all'investimento per diverse tipologie di soggetti (quali investitori pubblici, privati, istituzioni finanziarie fino a fondi diretti nella numismatica) che potrebbero incrementare non solo il livello di liquidità di questo settore ma anche implementare un sistema di regole capace di rendere più efficiente l'intero sistema.

E questa è la risposta all'altro quesito:

Sono state raccolte al momento circa 17.000 osservazioni riguardanti stime e battute d'asta su un campione significativo di monete.

Questi dati sono stati purificati attraverso l'utilizzo di coefficienti di sensibilità in grado di ridurre l'errore e normalizzare le informazioni.

Attraverso queste operazioni è possibile costruire un indicatore di performance sul mercato della numismatica.

Premetto di non avere alcun intento polemico: non sono un commerciante, non colleziono monete di valore, quindi non richiedo neppure perizie. Tutto questo solo per chiarire, che mi preme soltanto capire.

In questo senso, mi spiace rilevare che la risposta non mi soddisfa particolarmente.

La prima parte della risposta, semplicemente, non è una risposta. Dice che non esistono, al momento attuale, indicatori finanziari per la numismatica e che, invece, sarebbero utlili e favorirebbero il mercato numismatico. Che non esistano l'abbiamo detto, che sarebbero utili al mercato è lapalissiano; se così non fosse non sarebbero indici finanizari.

Per quanto riguarda la sedonda parte, speravo in qualcosa di più tecnico-matematico, ma ammetto che potrebbe non essere questa la sede più consona, giusto per non tediare, chi non fosse interessato.

Almeno un elemento, però, è strattamente necessario per una valutazione generale. Il valore assoluto di un'osservazione non è assolutamente esaustivo, purtroppo. Quello che conta è la frequenza dell'osservazione stessa. Mi spiego meglio: 17.000 osservazioni? Su quanti passaggi d'asta complessivi (intendo in prcentuale fra pezzi osservati e pezzi battuti)? E su quante monete (intendo per tipologia e per grado di conservazione). Se consideriamo i differenti gradi di conservazione e tutte le monete contemporanee di area italiana, ci sarà un ammontare di monete "non sufficientemente osservate" estremamente rilevante. E per i canali di vendita diversi dalle aste?

Peccato, comunque, per l'anonimato: avrebbe dato al parere un'autorevolezza che, così, non può avere, posto che, comunque, è ancora troppo discorsivo, almeno per me.

Link al commento
Condividi su altri siti


Mi perdoni Witheknight, lei ha ragione a chiamarmi lo scettico blu (appellativo che tra l'altro mi piace), ma non posso non far osservare a lei, come al suo consulente della Bocconi, due circostanze per le quali non è possibile assimilare il mercato della numismatica ad un mercato finanziario o di commodity,regolati da precise disposizioni e ove l'introduzione di indici e indicatori volti a facilitare le transazioni appare di difficile applicazione.

1) Il mercato delle monete da collezione, che comprende quello delle monete antiche, per sua natura non può assimilarsi a mercati che trattano e regolano scambi di beni tra loro fungibili:

un'azione di una società o di una banca è esattamente eguale ad un'altra azione della med. categoria della stessa società o banca

un barile di petrolio è esattamente eguale (a parità di categoria) di un altro barile di petrolio

una sterlina bullion è eguale ad un'altra sterlina bullion (indipendentemente dall'anno di emissione)

questo per le monete da collezione non vale, in quanto ogni moneta verrà differenziata da quello che possiamo chiamare, nel linguaggio economico, esternalità:

differenze di conservazione

differenze di provenienza degli esemplari

la maggiore competizione in un'asta tra due collezionisti che porta i prezzi a subire rialzi altrimenti non giustificati

al contrario, l'assenza di interesse per una moneta in un particolare momento

etc. etc.

sono tutti fattori che concorrono a "distorcere" la formazione di un prezzo e soprattutto a distorcere l'uniformazione dei prezzi come invece vediamo accadere nei mercati di scambio dei beni fungibili di cui parlavo sopra.

In buona sostanza anche la raccolta di statistiche inerenti questi prezzi rischierebbero di venire falsate da questi prezzi "irregolari" che il mercato esprime in conseguenza della non uniformità dei beni sottostanti.

2) il secondo elemento è la scarsità del bene numismatico che si presterebbe facilmente a speculazioni. Qualcuno ribatterà ma anche con le azioni di una società a scarso o medio flottante ciò è possibile.. sicuro, però nella grande o anche stragrande maggioranza degli scambi su un titolo questo non avviene. Il prezzo, che naturalmente puo essere ingfluenzato da "n" fattori (risultati dell'azienda, andamento del mercato, cambio del management, lancio di nuovi prodotti importnati, azioni legali in corso, nuovi investimenti, etc. etc.) è per lo più l'incntro tra la domanda e offerta. Nel caso delle monete quasi mai si avrebbe uno stock di materiale sufficiente a non creare possibili distorsioni se si arrivasse a quotare, ad esempio dei fondi di investimento che avessero come sottostante monete da collezione invece di azioni di società quotate alla Borsa.

Non a caso, e qui concludo, in tutti questi anni che esistono mercati azionari, mercati delle commodities e che le monete bullion stesse, assieme all'oro, sono scambiate daily sui mercati, nessuno ha pensato di creare dei fondi di investimento in monete da collezione.

I maldestri tentativi finora realizzati sono tutti finiti dopo breve tempo e non sono veramente mai decollati.

Allo stesso modo, ricordo, non si hanno fondi di investimento in quadri (antichi o moderni) , libri antichi, porcellane, mobili antichi e di pregio, nonostante tali beni siano oggetto di un floridissimo mercato con operatori riconosciuti e numerosi (case d'asta) che danno origine ad un ingente numero di scambi e di vendite ogni anno sulle piazze finanziarie più importanti, NY, Londra, Parigi, Zurigo, Milano, etc.

Non è un caso se solo, parlando dell'investimento "atipico" per le bottiglie di vino di pregio (di nuovo beni che sono tra loro fungibili : stessa produttore/stesso tipo di vino/stessa annata e cru) sono stati creati dei certificati di investimento che poi, mi pare però abbiano accusato molto male la recente crisi finanziaria, sia intermini di prezzo che in termini di liquidabilità. Altro esperimento non proprio felice è quello dei fondi immobiliari mai veramente decollati e dove non mi pare siano mai state realizzate delle plusvalenze consistenti e continuate nel tempo.

Non per essere iper-critico ma seguo assai da vicino tutti questi mercati (in primis quello finanziario) , approfondendo questa tematica specifica, per questo mi permetto di esprimere queste opinioni, che naturalmente riflettono la mia percezione personale, che però finora non è stata contraddetta dalle risultanze di mercato.

numa numa

Ho risposto, prima di leggere il tuo intervento, che condivido in toto. In particolare, mi sembra azzeccato l'esempio, relativo ai vini di pregio: in ogni caso, i gradi di conservazione (che un mercato finanziario considererebbe sempre soggettivi). Alle argomentazioni finanziarie, che avevamo (soprattutto tu) già avanzate, ho provato a sottolineare qualche elemento strettamente statistico-matematico; mi piacerebbe un tuo parere anche a questo riguardo.

Link al commento
Condividi su altri siti


Unisciti alla discussione

Puoi iniziare a scrivere subito, e completare la registrazione in un secondo momento. Se hai già un account, accedi al Forum con il tuo profilo utente..

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Only 75 emoji are allowed.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato..   Cancella editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...

×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.