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Litre repubblicane


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Inviato

Non si desume molto dai sacri testi sul significato delle piccole litre emesse dalle città alleate (o da Roma stessa) in concomitnza con le emissioni dei didrammi, di cui ripetono la tipologia. Mi riferisco a Cr 17 / 1a-h; 25/3 26/3 e 27/2 e 27/4. In teoria questo bronzo di pochi grammi (3-3,5 gr) dovrebbe essere coevo all'aes grave librale, che senso ha questa coesistenza, non è un po' assurda??

aggiungo a titolo di esempio un'immagine di Cr 25/3. 3 gr, venduta da Gorny e Mosh quest'anno

post-705-1258973967,94_thumb.jpg


Inviato

la monetazione romano-campana con buona probabilita' era ad uso e consumo del mercato estero,quello dei greci dell'italia del meridione,per intenderci.

i didrammi soprattutto,ma a questo punto,anche le piccole litre avevano sicuramente questo compito.complementariamente a roma cominciava la produzione dei lingotti e poi delle monete.....una moneta locale e una,quindi,didrammi e litre,piu' adatte al mercato oltre confine.....


  • 4 settimane dopo...
Supporter
Inviato

Caius, un quesito molto interessante. Direi che il collegamento con le didracme è immediato e ovvio. Ma mentre per le didracme in metallo nobile è ipotizzabile un "uso per commercio con l'estero" questo non credo possa essere una interpretazione così immediata per le litre che erano moneta fiduciaria.

Se fossi un commerciante greco avrei accettato volentieri una didracma che aveva stesso peso e fino delle monete circolanti nella propria città, ma una monetina di bronzo senza reale valore intrinseco? Penso che l'avrebbe accettata solo se ci fosse stata una qualche forma di trattato monetario tra Roma e la città di provenienza per la (almeno potenziale) conversione del bronzo in argento.

Altra ipotesi: l'uso in colonie romane in Magna Grecia. A Terracina ad esempio, vi fu dedotta una colonia romana nel 329 a.C., una data compatibile con il periodo delle didracme/litre....


  • 3 settimane dopo...
Inviato

Domanda n. 1: come si colloca (daun ppunto di vista ponderale e/o cronologico) il quadrigato, nel sistema romano-campano?

Domanda n. 2: è vero che il primo vittoriato aveva il peso di una dracma?


Inviato (modificato)

Rispondo in generale sui sistemi ponderali esistenti e coesistenti nel mediterrano magno-greco ed italico durante i secoli V-IV sec. AC.: caso paradigmatico per comprendere la situazione ponderale e metrologica è il sistema della litra a Siracusa. La città conosce, nel periodo suddetto, un progressivo adeguamento del sistema della litra (ovvero la libbra, di origine e uso delle popolazioni italiche e avente come metallo monetato il bronzo) a quello greco che invece si basa sull'argento. In particolare, prima il sistema di riferimento è quello ateniese (con uno statere didramma di 8,72 g.) a cui succede, dopo vicende politiche che determinano la perdita di potere della città attica, il sistema corinzio (con uno statere tridramma dello stesso peso di quello ateniese). Cambiano gli scenari politici, ma non cambia la necessità di creare un legame con economie differenti e con il mondo italico, in cui Roma cominciava già ad affacciarsi.

Si tenga presente che il sistema della litra, ossia del bronzo, si presentava sia decimale che duodecimale: Siracusa ha uno statere/litra di 10 oncie, Roma ha un asse/libbra di 12 once ma un denario (la moneta in argento) che torna al sistema decimale, avendo come sottomultipli il quinario (5 assi) ed il sesterzio (due assi e 1/2).

Mi scuso per le semplificazioni, ma la tematica è vasta.

Saluti,

L.E.

Modificato da ivnomoneta

Inviato

Ivno, ciò che dici è saggissimo. La cosa però che io stento a credere è la presenza di monetazioni parallele per genti diverse, questa faccenda ritorna ciclicamente quando non ci si sa spiegare le cose:

il vittoriato prodotto per gli alleati italici (??) .

Le didracme d'argento prodotte per i commerci con le città della costa, dove circolava moneta greca (come se i romani fossero dei deficienti, loro dovevano accontentarsi dei quadrilatei e del rame a peso.... :blink: ).

Le litre, minuscole e graziosissime, con chi e con cosa andrebbero a collocarsi? secondo Crawford sono contemporanee all'aes grave e ditemi voi cosa ci azzecca una moneta da 300 grammi con una di 3 grammi...

I romani erano gente molto concreta, non avrebbero tanto facilmente sbattuto via prezioso danaro per compiacere commercialmente genti che nel frattempo si preparavano a stroncare senza nessuna pietà....

La verità è che la cronologia di tutte le emissioni del III e II secolo aC andrebbe rivista, ci sono troppe incongruenze e troppe datazioni inammissibili dal punto di vista storico.


Inviato (modificato)

Le didracme d'argento prodotte per i commerci con le città della costa, dove circolava moneta greca (come se i romani fossero dei deficienti, loro dovevano accontentarsi dei quadrilatei e del rame a peso.... :blink: ).

Le litre, minuscole e graziosissime, con chi e con cosa andrebbero a collocarsi? secondo Crawford sono contemporanee all'aes grave e ditemi voi cosa ci azzecca una moneta da 300 grammi con una di 3 grammi...

I Romani sono concreti ma si affacciano su un mondo che non conoscono e, d'altra parte, si trovano nella necessità di apprendere gradualmente tecniche (la coniazione a Roma era sconosciuta) ed una sintassi metrologica che ignorano. Inoltre sappiamo bene che Roma ha sempre cercato di carpire gli elementi funzionanti delle civiltà che andava a sottomettere e quella greca, in quanto ad esperienza monetaria e a traffici commerciali, era piuttosto avanzata. Anche la monetazione romano-campana rappresenta un modello di adeguamento per passi al sistema dell'argento: da popolo avveduto, i Romani non distruggono ma plasmano su quello che c'è, sostituendo quando i tempi sono diventati giusti e non li facciano apparire invasivi. Il "poema" di questa filosofia è la straordinaria riforma di Augusto!

La verità è che la cronologia di tutte le emissioni del III e II secolo aC andrebbe rivista, ci sono troppe incongruenze e troppe datazioni inammissibili dal punto di vista storico.

Verissimo, andrebbe ristudiato tutto alla luce delle nuove scoperte archeologiche e numismatiche. M'insegni però che molti studiosi non hanno voglia di essere messi in discussione e quindi i conti continuano a non tornare... se pensi che ancora non è stato messo il punto sulla data della introduzione del denario comprendi tutto il resto.

Saluti,

L.E.

Modificato da ivnomoneta

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