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Serpenti.


gpittini

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DE GREGE EPICURI

Cari amici, stuzzicato dalle osservazioni di Valeria/Medusa voglio mostrarvi alcuni serpentelli, che piacciono molto anche a me. Come notazione generale, osservo che (almeno per quanto mi riguarda) questi non hanno nulla di spaventoso, pur avendo a volte le fauci spalancate ed una lingua biforcuta saettante...Devo dire che mi fanno pensare ai serpenti "inebriati", quelli che gli incantatori, col suono suadente del flauto, fanno danzare. Infatti, questi serpenti sono mostrati per lo più mentre sorgono dalla loro cesta, a volte usciti quasi del tutto (come nell'avatar di MEDUSA). Altre volte sono invece eretti fuori dalla cesta, e intrecciati, o annodati su se stessi in maniera molto elegante ed estetica...Ma ecco la prima moneta. Piccola (2,3 g. e 13 mm), al D. ha una testa, forse maschile ma per me irriconoscibile; leggo solo ..TON.., penso ad uno dei Severi.

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Sul rovescio, il serpentello sta giusto alzandosi dalla sua cesta, con fare danzante. Forse prima la cesta era chiusa, e lui dormiva, o stava tranquillo; appena aperta, eccolo che esce.

Dimenticavo: si si legge PROC IC, quindi Nicopoli ad Istrum.

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Questa invece è di Caracalla (Serdica) e, per essere una coloniale, mi è costata un occhio.Pesa 15,7 g. e misura 28-29 mm. Caracalla è visto un po' di sbieco, di spalle; indossa una corazza ed è laureato. L'espressione del volto è particolarmente cattiva, quasi un ghigno. La titolatura è la solita: AUTKMAUP CEV ANTONEINOC. Al R. il serpente è un po' esile rispetto ad altri, molto meno aggressivo dell'imperatore!

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Concludo per oggi con un Gordiano, moneta di 13,3 g. e 25 mm. Al D. ritratto a dx (e certo Gordiano non ha un'aria cattiva!), con la legenda: AUTK MANT GOPDIAN(OC). Al R. il serpe intrecciato ha le fauci aperte, e sembra, in questo caso, pronto a mordere. Leggo: YPCAENON...POL..OCICTRO, quindi anche qui siamo a Nicopoli sul Danubio (che abbondassero i serpenti fluviali?)

Ma concludendo, riprenderei la frase di Valeria/Medusa: il serpente esprime quel che c'è nel profondo, quel che non si conosce e che ci inquieta. Insomma, i serpenti si annidano nell'inconscio. Ma questo lo pensiamo noi moderni. E gli antichi?

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DE GREGE EPICURI

Cari amici, stuzzicato dalle osservazioni di Valeria/Medusa voglio mostrarvi alcuni serpentelli, che piacciono molto anche a me. Come notazione generale, osservo che (almeno per quanto mi riguarda) questi non hanno nulla di spaventoso, pur avendo a volte le fauci spalancate ed una lingua biforcuta saettante...Devo dire che mi fanno pensare ai serpenti "inebriati", quelli che gli incantatori, col suono suadente del flauto, fanno danzare. Infatti, questi serpenti sono mostrati per lo più mentre sorgono dalla loro cesta, a volte usciti quasi del tutto (come nell'avatar di MEDUSA). Altre volte sono invece eretti fuori dalla cesta, e intrecciati, o annodati su se stessi in maniera molto elegante ed estetica...Ma ecco la prima moneta. Piccola (2,3 g. e 13 mm), al D. ha una testa, forse maschile ma per me irriconoscibile; leggo solo ..TON.., penso ad uno dei Severi.

Grazie Gianfranco :)!!! Che stupenda carrellata di serpenti dalle code intrecciate nel cosiddetto nodo erculeo o che fuoriescono dalla cista mystica .... :wub:

La cista mystica, la cesta chiusa da un coperchio, è simbolo dei culti misterici in onore di Demetra-Kore e di Dionysos: solo l'iniziato ne conosceva il contenuto…. Il serpente, che si attorciglia attorno ad essa o ne esce, era segno di "indicibile terrore".

I culti misterici erano fortemente caratterizzati dall'elemento iniziatico nonchè dal segreto dell'indicibile che vincolava i partecipanti; c'era minaccia di morte per chi avesse divulgato tale segreto. Solo gli scrittori cristiani hanno violato queste regole, a scopo a volte denigratorio.

Uno di essi, Clemente Alessandrino, svela la parola d'ordine (synthema) degli iniziati ai Misteri Eleusini, in onore di Demetra-Kore:

"Ho digiunato, ho bevuto il ciceone, ho preso dalla cista;

dopo aver compiuto l'atto, ho deposto nel canestro,

e dal canestro nella cista"

Adoro questi rovesci sui bronzi provinciali !!! Grazie ancora per averli condivisi con noi !!!

Valeria

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DE GREGE EPICURI

Grazie Valeria per l'intervento su tutto l'aspetto misterico legato alla cista ed al serpente. Due parole su altri spunti mitologici, che volutamente avevo tralasciato per dare spazio alle monete. Anzitutto: nell'antichità greca, i serpenti non erano affatto innocui, ma anzi spaventosi, e spesso utilizzati per punizioni divine. Le più famose sono il tentativo fallito di Era contro Ercole appena nato, il quale invece strozzò i due serpenti mentre era nella culla (non mi pare ci siano immagini monetali al riguardo, voi ne conoscete? La serie delle "fatiche d'Ercole" rappresentate...non so più per quale imperatore, si riferisce all'eroe già adulto). L'altro episodio è quello di Laocoonte, sacerdote troiano che stava sacrificando a Poseidone, strozzato assieme ai figli da due serpenti usciti dal mare per ordine di Atena; questi serpenti sono descritti come giganteschi da Omero, quasi dei draghi...Drago era in effetti il Pitone (Python) di Delfi, ucciso da Apollo, dio solare e nemico per definizione dei serpenti e dei draghi, divinità queste ultime di tipo sotterraneo ( o "ctonio").

Ma la vicenda di Delfi è molto complicata: pare ci fosse un drago maschio (Pitone o Tifone) ma anche una dragonessa (drakaina) chiamata Delphine; forse la cattiva era quest'ultima, fatto sta che Pitone in seguito viene raffigurato accanto alla Pizia, sacerdotessa oracolare di Apollo a Delfi, mentre fa la guardia all'Onfalo, la sacra pietra ombelicale. Cito da C. Kerény, "Gli Dei e gli Eroi della Grecia".

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Una raffigurazione alquanto particolare è quella che compare al rovescio di questo esemplare di Elagabalo, emesso dalla zecca di Pautalia in Tracia (Ruzicka 679, Carcalla per Ruzicka) .

Il serpente è infatti nimbato ed ha la coda a forma di tridente.

Quale significato può avere?

Luigi

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DE GREGE EPICURI

Il serpente nimbato credo che abbia un significato sacrale, ma di più non saprei dire; forse un segno specifico di immortalità, visto che esiste anche per la Fenice sui bronzi di Costante e Costanzo. Per la coda tripartita, occorrono ricerche di "antichistica" di cui non mi sento capace. In cambio ho fotografato questo ulteriore serpentello su un piccolo bronzo di Nicopoli. Al D. Settimio Severo, e: AVT CE..- CEVEPOC

Al R. un serpente che si attorciglia alla gamba di un tripode, e poi si erge in alto. Intorno: NIKOPOLIT..ON.La moneta pesa 2,8 g. e misura 16-18 mm, è piuttosto malconcia ma leggibile.

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Una raffigurazione alquanto particolare è quella che compare al rovescio di questo esemplare di Elagabalo, emesso dalla zecca di Pautalia in Tracia (Ruzicka 679, Carcalla per Ruzicka) .

Il serpente è infatti nimbato ed ha la coda a forma di tridente.

Quale significato può avere?

Luigi

Stupendo esemplare, Luigi!!! Il serpentone nimbato e radiato potrebbe essere il Glykon or Glycon: dio serpente guaritore dalla coda di pesce ...

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Nelle province dell'impero romano (in Asia e in Romania) il culto del dio serpente Glykon rimase vivo fino al II-III secolo. A partire dal racconto della sua introduzione nel II secolo ad opera del profeta greco Alexander di Abonoteichus, il culto del dio serpente Glykon presentava molte affinità con quello di Asklepios, tanto che uno dei suoi epiteti era appunto "Neos Asklepios".

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Affinità esistevano anche con Serapide (rappresentato pure come dio serpente) e con il greco Agathodaimon (primigenio serpente creatore).

post-6487-1258494585,74_thumb.jpg : Nota il kalathos in testa del quale abbiamo discusso qui con Gianfranco :P http://www.lamoneta....post__p__551262

Ricordiamo come il nome stesso di "Pautalia" (città delle sorgenti) richiamerebbe alla presenza nel suo territorio di sorgenti termali presso le quali i Romani edificarono edifici termali e un famoso Asclepeion, tempio dedicato ad Asclepio, il dio serpente Guaritore, legato al culto delle acque……

Riguardo al nimbo radiato, sicuro è un richiamo ai culti solari.... Questo serpentone potrebbe anche connettersi allora all'Ureo... simbolo solare e di regalità ... :unsure:

Un caro saluto

Valeria

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il serpente esprime quel che c'è nel profondo, quel che non si conosce e che ci inquieta. Insomma, i serpenti si annidano nell'inconscio. Ma questo lo pensiamo noi moderni. E gli antichi?

Il serpente rappresenta un simbolo polivalente, universalmente presente in tutte le culture.

Vi invito a leggere questo link:

Il Serpente

petronius B)

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Riguardo al nimbo radiato, sicuro è un richiamo ai culti solari....

Questo non sorprenderebbe visto che l'emissione è attribuibile a Elagabalo.

L'adorazione dalla pietra di Emesa (El-Gabal) venne infatti trasferita a Roma, amplificandone gli aspetti legati al culto del dio Sole, ed è proprio con Elagabalo che tale culto acquista una importanza maggiore che nel passato (Deus Sol Invictus), fino all'esasperazione maniacale.

Luigi

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  • 4 anni dopo...

Salve gpittini. Stavo per aprire una discussione su questa mia moneta per ricevere da voi, più informazioni di quante ne ho già. Ma poi ho visto questa discussione e praticamente non più bisogno di chiedere altro.

La foto la posto ugualmente.

29,5mm 17,5gr

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posto l'ultima monetina mia per caracalla con cista mistica e serpente che stà per uscire, per la città di pautalia.

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interessantissima la storia del serpente Glicone! ho letto proprio da poco l'operetta di Luciano di Samosata "Alessandro o il falso profeta" in cui e' narrato il modo in cui questo sedicente santone riusci',con trucchi e mistificazioni, a creare un culto oracolare basato su un serpente dalla testa umana.

Se vi interessa il tema, ve lo consiglio!

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DE GREGE EPICURI

@@stefano108: effettivamente, la tua moneta è quella di Caracalla/Serdica che avevo mostrato nei post 3 e 4.

@DrusoGalerio: sono anch'io un appassionato lettore di Luciano, che mi sembra uno dei più gustosi e moderni autori dell'antichità. Consiglio tutte le sue opere! Purtroppo per ora non sono riuscito a trovare i "Dialoghi delle prostitute".

Tornando invece ai serpenti, devo correggermi un po': nei primi post avevo parlato di serpenti e di draghi, ma ora ho scoperto (Prof. P.Arrigoni) che i greci con "drakainis" riferito a Pitone intendevano un semplice serpente.

In diversi templi eistevano serpenti più o meno addomesticati, e nutriti dai sacerdoti o sacerdotesse. Un po' come si vede fare dalla dea Hygeia, figlia di Asclepio, sulle monete; ed equivale alla SALUS latina.

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  • 4 settimane dopo...

DE GREGE EPICURI

Ne ho trovato un altro, davvero belloccio, con aureola radiata, e ve lo mostro. L'emissione è di Caracalla e Julia Domna, con i due busti affrontati. Al D leggo: ANTWNINOC AVGOVTOC..DOMNA.Al rovescio il suddetto serpente aureolato, legato prevalentemente, mi pare, al culto di Apollo Python. La legenda: YPKVHTILIANON (nome del magistrato)- MARKIANOPOLITON. Nel campo E, pentassaria. Pesa 13,2 g. e misura 27 mm. Non ho la classificazione Varbanov.

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C'è solo un esemplare nel Varbanov che mi sembra perfettamente uguale al tuo ed è il numero 1036.

La legenda del rovescio è quella che tu hai postato.

Al dritto mi da una legenda che dovrebbe corrispondere: ANTWNINOC AUGOVCTOC IOVLIA DOMNA.

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