buono alimentare

[sandokan]

Buondì

Perfettamente d'accordo che l'unità SI è il grammo moltiplicato per mille, cioè il kg. Per voler meglio definire il significato dei prefissi SI, ho preso come base il grammo e sono stato impreciso (ma a fin di bene!).

Piuttosto, rileggendo mi è venuto qualche dubbio sul significato dell'abbreviazione C g., che potrebbe anche stare per 'Cento grammi' dato che la C maiuscola è proprio l'abbreviazione di 100 (Centum romano). Certo, un etto di pasta è pochino, ma forse potrebbe trattarsi della razione per una persona. Chissà poi com'era la produzione (e la disponibilità) della pasta ai tempi.

O ancora C potrebbe stare per 'cinquecento', e allora la quantità andrebbe bene.

Il fatto però che l'abbreviazione sia preceduta da 1. fa propendere per un 'Chilo grammo' piuttosto che un 'Cento grammi' o un 'Cinquecento grammi' di pasta. Mah!

Per farmi perdonare l'imprecisione, posto questo pezzo (2 g; 25,8 mm) tratto dal sito di Paolo Pitotto

D/: Bordo circolare rilevato con appiccagnolo complanare - SANCTE VINCENTI DE PAULO, ORA PRO NOBIS - Busto del Santo nimbato stante

R/: Bordo circolare rilevato con appiccagnolo complanare - S^TA LVDOVICA DE MARILLAC O. P. N. - Busto della Santa stante con il capo velato e cinto con un serto di rose.

Santa Ludovica o Luisa de Marillac (Parigi 1591 – ivi 1660) è la cofondatrice delle Figlie della carità. Rimasta vedova, si dedicò alla vita religiosa e fondò nel 1629 con san Vincenzo de' Paoli, suo rettore spirituale, le Figlie della carità (riconoscimento vescovile, 1655). Fu canonizzata da Pio XI nel 1934.

Chissà mai che la Santa ci dia un segno sul significato di quell'abbreviazione.

Pane e pasta erano allora alla base dell'alimentazione per le classi meno abbienti : mi sembra strano che potesse venire coniato un gettone con il quale si aveva diritto a ritirare solamente un etto di pasta.

Poi, tutto è possibile : ma a mio avviso si tratta proprio di un chilo di pasta.....

[apollonia]

Ciao sandokan,

posso confermare che il tuo parere, come del resto la mia prima impressione, è corretto.

Questo è un trafiletto trovato in rete a proposito delle antiche unità di misura italiane:

"Il comitato internazionale di pesi e misure, sedente in Parigi, invitò i Governi che sottoscrissero la convenzione del 20 maggio 1875 a diffondere nei loro rispettivi paesi l'uso di una serie di segni abbreviativi per le indicazioni delle misure metriche. Avendo il Governo Italiano aderito all'invito crediamo di dover assecondare le sue intenzioni col pubblicare la serie dei segni proposti dal prefato Comitato"

Nel testo si legge Cm al posto di Km e Cg invece di Kg. Per le misure agrarie: "si prende per unità di misura il decametro quadrato, a cui si dà il nome di aro".

[luke_idk]

Nel testo si legge Cm al posto di Km e Cg invece di Kg. Per le misure agrarie: "si prende per unità di misura il decametro quadrato, a cui si dà il nome di aro".

Sarei curioso di sapere come abbreviavano centimetro e centigrammo....

[apollonia]

@luke_idk

Con la c minuscola.

1 cg = 1/100 g = 0,01 g = 10^-2 g (vedi post #20)

1 cm = 1/100 m, ecc.

Alcuni prefissi SI hanno diverso significato al maiuscolo (es., M = mega) e al minuscolo (es., m = milli).

1 Mg = 1.000.000 g = 10⁶ g

1 mg = 1/1000 g = 10^-3 g

[apollonia]

Pardon, luke_idk,

ho scambiato il tuo imperfetto terza persona plurale (abbreviavano) con il presente prima persona plurale (abbreviamo).

Alla sera devo avere un calo di vitsa... :blink:

[sandokan]

Ciao sandokan,

posso confermare che il tuo parere, come del resto la mia prima impressione, è corretto.

Questo è un trafiletto trovato in rete a proposito delle antiche unità di misura italiane:

"Il comitato internazionale di pesi e misure, sedente in Parigi, invitò i Governi che sottoscrissero la convenzione del 20 maggio 1875 a diffondere nei loro rispettivi paesi l'uso di una serie di segni abbreviativi per le indicazioni delle misure metriche. Avendo il Governo Italiano aderito all'invito crediamo di dover assecondare le sue intenzioni col pubblicare la serie dei segni proposti dal prefato Comitato"

Nel testo si legge Cm al posto di Km e Cg invece di Kg. Per le misure agrarie: "si prende per unità di misura il decametro quadrato, a cui si dà il nome di aro".

Ti sono grato per le informazioni, davvero interessanti. Saluti.

[apollonia]

Ciao sandokan,

se vuoi approfondire l'argomento, questa è la copertina del testo delle antiche unità di misura italiane

TRATTATO ELEMENTARE DI ARITMETICA, ad uso dei Corsi Tecnici, Ginnasiali, Liceali e delle Scuole Militari, Pubblicato per cura di A.C., APPROVATO dal Consiglio Superiore di Pubblica Istruzione il 26 luglio 1849 - 26° edizione,1880 - Presso G. B. Paravia e Compagnia.

Questa è una tabella del testo nella quale si vede la corrispondenza della misura locale (Lombardia in questo caso) con le misure metriche abbreviate (es., Cm per chilometro e Cg per chilogrammo).

La C maiuscola era quindi assunta come abbreviazione di chilo come prefisso che, anteposto al nome di un’unità di misura, indica quella ‘mille volte più grande’ prima che venisse preferita la grafia kilo, secondo le indicazioni del Sistema Internazionale.

Teniamo presente che kilo, forma francese (e inglese, tedesca, ecc.) dell’elemento compositivo chilo-, è usata talvolta anche in italiano nei composti kilociclo, kilogrammo, kilowatt, ecc., varianti grafiche rispettivamente di chilociclo, chilogrammo, chilowatt, ecc. Quindi la ‘C’ è più… nazionale della ‘k’.

[euenigma]

E' sicuramente affine, ma diverso dal precedente. Qualche notizia, in merito?

qui qualche info http://xoomer.virgilio.it/vannigor/unitadimisura.htm

[Maffeisbasilio]

5cent come sopra 1937 xv...trovata ...valore comune o rara!!!!! Grazie alla prossima

[nando12]

Ti conviene aprire una discussione nella sezione giusta e con un paio di foto.

[Oppiano]

Il 9/11/2009 alle 17:00, apollonia dice:

Buon pomeriggio

Si tratta del buono alimentare in rame emesso a Verona nel 1937 assieme al pezzo da 10 cent. dalla confraternita San Vincenzo De Paoli.

Per ulteriori informazioni vedi Battaglia G., I buoni alimentari delle confraternite "San Vincenzo de' Paoli", La Numismatica aprile '80, pag. 118. Analoghi gettoni vennero emessi anche a Nimes (Gadoury V. - Elie R., Monnaies de nécessité françaises 1789 - 1990, p. 288 10.1, Montecarlo 1990).

Io ho il corrispettivo buono da 10 cent, mentre su quello da 5 cent l’anno 1937 è seguito da XV.

Anche nella coppia di buoni del 1938, che sono però in ottone, l’anno è seguito dal numero romano progressivo (XVI), mentre la scritta che precede l’anno è SAN BONIFACCIO, in quanto questi pezzi sono stati coniati a San Bonifacio (VR).

Per ulteriori informazioni vedi i riff. precedenti e inoltre Bruni R., I buoni ed i gettoni alimentari della S. Vincenzo de' Paoli, Cronaca Numismatica n. 155, settembre 2003, pag. 48 - Artemide Aste 28/12/2004 n. 1753.

Ho trovato anche la documentazione del buono alimentare da 5 cent. in ottone con al rovescio la scritta MONTAGNANA 1939 – XVII, coniato appunto a Montagnana (PD).

Per ulteriori informazioni vedi, oltre ai riff. precedenti, Battaglia G., I buoni alimentari delle confraternite "San Vincenzo de' Paoli di Montagnana", La tribuna del collezionista, pag. 33 n. 4 aprile 1980. Questi pezzi vennero coniati dalla ditta Damiano Colombo di Milano.

 

Ciao,

approfitto per postare i due esemplari di San Bonifacio, da 5 e 10 cent del 1938.

Saluti.

[Oppiano]

4 minuti fa, Oppiano dice:

Ciao,

approfitto per postare i due esemplari di San Bonifacio, da 5 e 10 cent del 1938.

Saluti.

 

Anche nel mio da 10 cent il riferimento a San Bonifaccio, con le due CC rispetto al nome della cittadina veronese, San Bonifacio.

[piergi00]

[Oppiano]

12 ore fa, piergi00 dice:

 

Grazie mille. Interessante.