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buono alimentare


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Inviato

Salve, vorrei delle informazioni su questo buono alimentare da 5 cent del 1937. C'è scritto Verona e sull'altra faccia S. Vincenzo de Paoli

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Inviato

Il diametro è di 1,8 cm. Grazie a tutti


Supporter
Inviato

Buon pomeriggio

Si tratta del buono alimentare in rame emesso a Verona nel 1937 assieme al pezzo da 10 cent. dalla confraternita San Vincenzo De Paoli.

Per ulteriori informazioni vedi Battaglia G., I buoni alimentari delle confraternite "San Vincenzo de' Paoli", La Numismatica aprile '80, pag. 118. Analoghi gettoni vennero emessi anche a Nimes (Gadoury V. - Elie R., Monnaies de nécessité françaises 1789 - 1990, p. 288 10.1, Montecarlo 1990).

Io ho il corrispettivo buono da 10 cent, mentre su quello da 5 cent l’anno 1937 è seguito da XV.

Anche nella coppia di buoni del 1938, che sono però in ottone, l’anno è seguito dal numero romano progressivo (XVI), mentre la scritta che precede l’anno è SAN BONIFACCIO, in quanto questi pezzi sono stati coniati a San Bonifacio (VR).

Per ulteriori informazioni vedi i riff. precedenti e inoltre Bruni R., I buoni ed i gettoni alimentari della S. Vincenzo de' Paoli, Cronaca Numismatica n. 155, settembre 2003, pag. 48 - Artemide Aste 28/12/2004 n. 1753.

Ho trovato anche la documentazione del buono alimentare da 5 cent. in ottone con al rovescio la scritta MONTAGNANA 1939 – XVII, coniato appunto a Montagnana (PD).

Per ulteriori informazioni vedi, oltre ai riff. precedenti, Battaglia G., I buoni alimentari delle confraternite "San Vincenzo de' Paoli di Montagnana", La tribuna del collezionista, pag. 33 n. 4 aprile 1980. Questi pezzi vennero coniati dalla ditta Damiano Colombo di Milano.

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Inviato

Grazie mille Apollonia, non potevo chiedere informazioni più esaurienti


Supporter
Inviato

Non c'è di che, Paolino.

Del resto la tua firma credo si possa tradurre in 'Cercando troverai'.


Inviato

Non c'è di che, Paolino.

Del resto la tua firma credo si possa tradurre in 'Cercando troverai'.

"Cercando troverete" per la precisione. ;)

Scusate, sono pignolo. :P


Supporter
Inviato

@sagida

Apollonia ha scritto

...credo si possa tradurre in...

Cerco di tutelarmi quando vado a memoria nel mio latinorum e non sto a controllare se si tratta della seconda persona singolare o plurale del futuro. :P

Sono prudente ;)


Inviato

Bravo Apollonia, e bravo Sagida, a parte la traduzione il concetto e quello. Buona ricerca a tutti


Supporter
Inviato

Bravo Apollonia, e bravo Sagida, a parte la traduzione il concetto e quello. Buona ricerca a tutti

Tanto per curiosità, esiste anche il motto di senso opposto : "Quaesivi et non inveni", probabilmente vi è già noto wink.gif


Inviato

Tanto per curiosità, esiste anche il motto di senso opposto : "Quaesivi et non inveni", probabilmente vi è già noto wink.gif

Non lo sapevo, ma spero di non dovermene servire, sono fiducioso!


Supporter
Inviato

Non lo sapevo, ma spero di non dovermene servire, sono fiducioso!

Credo che sia una mera parafrasi del precedente : era il titolo dato da uno scrittore ad un saggio sulla ricerca della fede.


Inviato

Vi aggiungo il mio esemplare, anche se l'anno non è noto

post-8351-1258483222,52_thumb.jpg


Inviato (modificato)

1 Cg di pasta. Interessante come per Cg si intendesse 1 hg......rolleyes.gif

2e55u9t.jpg

Modificato da luke_idk

Inviato

E' sicuramente affine, ma diverso dal precedente. Qualche notizia, in merito?


Inviato

1 Cg di pasta. Interessante come per Cg si intendesse 1 hg......rolleyes.gif

2e55u9t.jpg

per luke_idk

Secondo me l'abbreviazione 1 Cg indica 1 Chilogrammo cioè 1000 gr di pasta , 1 hg indicherebbe 1 ettogrammo cioè 100 grammi di pasta.

Se ho detto un'eresia perdonatemi o correggetemi

Grazie


Inviato (modificato)

per luke_idk

Secondo me l'abbreviazione 1 Cg indica 1 Chilogrammo cioè 1000 gr di pasta , 1 hg indicherebbe 1 ettogrammo cioè 100 grammi di pasta.

Se ho detto un'eresia perdonatemi o correggetemi

Grazie

No scusa, l'eresia l'ho detta io. Soltanto che, oggi, cg significa centigrammo, mentre kilogrammo si scrive kg

Modificato da luke_idk

Inviato

Allora si vede che all' epoca la K non si usava. Comunque io non c' ero :P :D ;) :rolleyes:

Awards

Inviato

In effetti, in italiano "classico" si scrive chilogrammo, ma vorrei sapere se c'è ancora qualcuno che non usa la k... almeno in questo caso "K" direi che ci stabiggrin.gif


Supporter
Inviato

Buonasera

Un chiarimento sul grammo, unità di misura di massa, e i suoi multipli e sottomultipli.

Il grammo (simbolo g) è una delle sette unità di base del Sistema Internazionale delle unità di misura.

Le unità hanno dei prefissi che servono a rendere più maneggevoli grandi e piccole misure. Ad es., il prefisso k (kilo o chilo) è l’equivalente decimale di 1000, h (etto) di 100, da (deca) di 10, d (deci) di decimo (0,1), c (centi) di centesimo (0,01) m (milli) di millesimo (0,001), ecc. Quindi 1 kg = 1000 g, 1 dag = 10 g, 1 dg = 0,1 g, 1 cg = 0,01 g, ecc.

Ai tempi di san Vincenzo de Paoli (Pouy 1581 – Parigi 1660), fondatore dei Lazzaristi e delle figlie della Carità nonché patrono di schiavi, carcerati, orfani e trovatelli, più di due secoli prima che nascesse il sistema di grandezze fisiche e unità di misura (1889), la C maiuscola era usata come abbreviazione di chilogrammo.

Quindi 1 Cg = 1 chilogrammo = 1000 grammi.


Inviato

Cosa intendi, dicendo che il grammo è una delle "sette unità di base del Sistema Internazionale delle unità di misura"?

Se non erro, il sistema CGS (Centimetri; Grammi; Secondi) è stato sostituito dal MKS (Metri; Kilogrammi; Secondi) o almeno quando ho studiato fisica, negli annio '80, era così.


Supporter
Inviato

Allora si vede che all' epoca la K non si usava. Comunque io non c' ero tongue.gifbiggrin.gifwink.gifrolleyes.gif

Quando frequentai la prima classe delle elementari, sul sillabario l'alfabeto era composto solo da 21 lettere : mancavano la J, la K, la X, la Y, la W, nonostante alcune di queste fossero in uso anche allora, soprattutto nei toponimi (la X in Sardegna, es. Arbatax, la J usata in vari nomi di citta, ad esempio Jesi).

Non è strano pertanto l'uso della sigla Cg per indicare un Chilogrammo wink.gif


Inviato

Vicino Assisi c'è un paesino che si chiama Costa di Trex


Inviato (modificato)

Cosa intendi, dicendo che il grammo è una delle "sette unità di base del Sistema Internazionale delle unità di misura"?

Se non erro, il sistema CGS (Centimetri; Grammi; Secondi) è stato sostituito dal MKS (Metri; Kilogrammi; Secondi) o almeno quando ho studiato fisica, negli annio '80, era così.

Il metodo CGS non si usa più da circa 50 anni, il SI (sistema internazionale di unità di misura) è quello seguito dalla comunità scientifica oggi

http://it.wikipedia.org/wiki/Sistema_internazionale_di_unit%C3%A0_di_misura

Modificato da Paolino87

Supporter
Inviato

Buondì

Perfettamente d’accordo che l’unità SI è il grammo moltiplicato per mille, cioè il kg. Per voler meglio definire il significato dei prefissi SI, ho preso come base il grammo e sono stato impreciso (ma a fin di bene!).

Piuttosto, rileggendo mi è venuto qualche dubbio sul significato dell’abbreviazione C g., che potrebbe anche stare per ‘Cento grammi’ dato che la C maiuscola è proprio l’abbreviazione di 100 (Centum romano). Certo, un etto di pasta è pochino, ma forse potrebbe trattarsi della razione per una persona. Chissà poi com’era la produzione (e la disponibilità) della pasta ai tempi.

O ancora C potrebbe stare per ‘cinquecento’, e allora la quantità andrebbe bene.

Il fatto però che l’abbreviazione sia preceduta da 1. fa propendere per un ‘Chilo grammo’ piuttosto che un ‘Cento grammi’ o un ‘Cinquecento grammi’ di pasta. Mah!

Per farmi perdonare l’imprecisione, posto questo pezzo (2 g; 25,8 mm) tratto dal sito di Paolo Pitotto

post-703-1258970577,18_thumb.jpg

D/: Bordo circolare rilevato con appiccagnolo complanare - SANCTE VINCENTI DE PAULO, ORA PRO NOBIS - Busto del Santo nimbato stante

R/: Bordo circolare rilevato con appiccagnolo complanare - STA LVDOVICA DE MARILLAC O. P. N. - Busto della Santa stante con il capo velato e cinto con un serto di rose.

Santa Ludovica o Luisa de Marillac (Parigi 1591 – ivi 1660) è la cofondatrice delle Figlie della carità. Rimasta vedova, si dedicò alla vita religiosa e fondò nel 1629 con san Vincenzo de’ Paoli, suo rettore spirituale, le Figlie della carità (riconoscimento vescovile, 1655). Fu canonizzata da Pio XI nel 1934.

Chissà mai che la Santa ci dia un segno sul significato di quell’abbreviazione.


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