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Inviato

DE GREGE EPICURI

Questo sesterzio di Commodo (19,9 g., 29 mm) è piuttosto corroso al D., ma il R. è decisamente ben conservato, ed appartiene alla serie "Herculi Romano". Non è quello con la semplice clava e la scritta su righe orizzontali, ma quello che rappresenta l'imperatore in "nudità eroica", come Ercole, che tende la mano a sin. verso un trofeo. Ora, io trovo questa identificazione con Ercole piuttosto impressionante. C'era, è vero, il precedente di Alessandro Magno, il quale però a mio avviso l'aveva gestita con un pochino di maggiore distacco: le legende parlavano di ALEXANDROS senza l'appellativo "erculeo" (almeno mi pare), e in fondo il suo paragonarsi ad Ercole era allusivo, basato sulla immagine del D., sull' arco, le frecce, la faretra. In Commodo invece c'è qualcosa di più concreto, che deborda nel delirio, o almeno ci va molto vicino. E a quanto sembra era tanto potente da entrare anche nella vita dell'imperatore: allenamenti continui, palestra, lotte gladiatorie, ecc. Forse non è casuale che poi sia stato strangolato dal suo allenatore. Voi che cosa ne pensate? Aggiungo che non ho visto il recente "Gladiatore", non mi piacciono i polpettoni sull'antichità.

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Inviato

Buonasera Pitt...

Mi consento di postare un altro esemplare della moneta oggetto della sua discussione.

Consiglio di goderne attivando l'ingrandimento.

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La foto proviene dalla NAC numismatica, la moneta è stata licitata in una ottima Asta (per qualità e aggiudicazioni) tenutasi la scorsa primavera.

Ha raggiunto un'ottima cifra...credo ben oltre i 20.000 franchi...non vado ad approfondire perchè non è questo l'oggetto che qui ci interessa.

Indubbiamente Commodo appartiene a quel compendio di Imperatori che potremmo definire eccentrici e che hanno caratterizzato l'immagine più colorita di quei personaggi, tali imperatori supposti "mattoidi", sapevano poggiare il loro potere sul favore della popolazione di Roma...con divertimenti ed elargizioni. Erano demagoghi e demagogici.

Commodo preferiva le palestre di Roma agli accampamenti militari e il circo alle battaglie.

A modo suo era un grande gaudente.

Ovviamente, allora, l'imperatore era l'umano più potente nel mondo conosciuto e prossimo.

Facile montarsi la testa se non sussistono autentiche doti etiche e vere capacità.

Tali doti le avevano il padre Aurelio, Antonino detto il PIo e, lo stesso Adriano.

Questi sono stati imperatori cooptati...cioè scelti e chiamati a reggere il potere.

Commodo era un dinasta...un nepote...insomma un ereditario e, come tale, pensò bene di sperperare tale eredità, divertirsi e "montarsi la testa".

Il fatto che Marco Aurelio, servitore di Roma, uomo di rara cultura e filosofo insigne, abbia potuto mettere un tale individuo al suo posto...desta notevoli perplessità.

Probabilmente qualcosa prese un verso sbagliato.

Tali circostanze sono magistralmente descritte da Ridley Scott nel film il Gladiatore...che, a mio sommesso avviso, non è un polpettone e può essere visto con tranquillità. Diciamo che, il rapporto qualità/prezzo è ottimo, cioè la qualtà del film è ottima malgrado sia stato varato dai produttori con il dichiarato scopo d fare soldi.

A riguardo R. Scott, architetto ed ex grafico pubblicitario, da buon inglese: uomo pragmatico, colto e geniale nel contempo, è uno dei pochi cineasti che è in grado di coniugare spettacolo e qualità.

Sinceramnete è un grande regista...sicuramente tra i più grandi in attività...e non lo dico io.

In ogni caso la moneta in argomento è icnograficamente molto bella, capace di riassumere la singolarità del personaggio imperiale.

Peraltro, il buon regista...mentre pensava il film, visionò con interesse tutte le immagini dei medaglioni e dei grandi bronzi di Commodo, qualcuno anche con visione diretta...al British, probabilmente cercava l'animus dell'imperatore protagonista del film.


Supporter
Inviato

E' un bel sesterzio 'vissuto', ma del tutto leggibile, come piacciono a me (e' il RIC 640, vero, Ercole che posa un elmo sul trofeo ?).

Stavo giusto esaminando quest'altro, se non sbaglio dovrebbe essere il RIC 525, IOVI IVVENI.

Ecco il diritto :

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Supporter
Inviato

e il rovescio :

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Inviato

DE GREGE EPICURI

Grazie ai due interventi. Piakos mi ha convinto, alla prima occasione guarderò "Il Gladiatore". Anch'io trovo strano che Marc'Aurelio non sia riuscito ad allontanare dal trono il suo rampollo, che sicuramente anche in giovane età mostrava qualche segno preoccupante; può darsi che l'amore paterno lo abbia fuorviato. Quanto alla bella moneta di Perporius, secondo me è C256, RIC 542 (e non 525), la scritta recita: IOVI IUVENI PM TRP XIIII IMP VIII COS V DES VI SC. La mia è in effetti RIC 640, C 203 (15 Fr.)


Inviato

DE GREGE EPICURI

Grazie ai due interventi. Piakos mi ha convinto, alla prima occasione guarderò "Il Gladiatore".

Un gran bel film da vedere su un televisore grande e magari con un Dolby Surround 'a palla'. Per le due ore circa del film, però, ci si deve dimenticare la storia, è un film solo ispirato alle vicende di Commodo e Marco Aurelio perché le incongruenze sono tante e tali che non si può pensare siano errori, sarebbero troppo marchiani.... In fondo è un western ambientato nell'antica Roma, la classica lotta tra buono e cattivo solo che il cattivo non ha il cappello nero ma la corona d'alloro....


Inviato

Un gran bel film da vedere su un televisore grande e magari con un Dolby Surround 'a palla'. Per le due ore circa del film, però, ci si deve dimenticare la storia, è un film solo ispirato alle vicende di Commodo e Marco Aurelio perché le incongruenze sono tante e tali che non si può pensare siano errori, sarebbero troppo marchiani.... In fondo è un western ambientato nell'antica Roma, la classica lotta tra buono e cattivo solo che il cattivo non ha il cappello nero ma la corona d'alloro....

Bèh...

un film è spesso l'invenzione del suo regista e degli sceneggiatori che collaborano con lui.

Fellini ne sapeva qualcosa.

Altrettanto spesso è un pretesto per rendere un periodo, delle idee...un contesto storico.

Con Commodo...cade la virtus...inizia la caduta dell'impero.

Scott descrive magistralmente tali eventi e tali cadute.

Il film è pieno di suggestioni...comunica sensazioni...racconta.

Lo fa in pompa magna...con dovizia di mezzi.

Il prezzo che deve pagare alla produzione è qualche alloro al posto del cappellone del West...ok!

Ma nel film prevale la grande mano del regista, la sapienza grafica, l'immagine di un grande impero è comunicata a tutti in modo diretto e piacevole, alcuni passaggi sono dei virtuosismi di tecnica, di fantasia, degne del grande visionario che un regista deve essere quando è grande.

A mio avviso gli effetti speciali in quest'opera sono al sevizio dell'arte...non il contrario.

Per tornare alla numismatica possiamo concludere che il film è perfettamente in sintonia con il rovescio della moneta postata da Pittini, dove Commodo Ercole è in bilico tra l'onnipotenza imperiale, la follia ed il carnevale.


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