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Caracalla: INDULGENTIA AUGG...


Risposte migliori

Inviato

DE GREGE EPICURI

Questo asse pesa 8,3 g. e misura 24 mm, e dovrebbe proprio essere Caracalla; leggo: PIUS...ANTO...Al R., indubbiamente leone al galoppo che trasporta Cibele (o la personificazione di Cartagine?) come in un aureo e in un denario di Settimio Severo; qui leggo INDULGENTIA AUGG..(e credo che in esergo segua: IN CARTH). Credo sia moneta non comunissima.

Ma la cosa più singolare è che qualcuno sembra aver segato il collo a Caracalla, come per decapitarlo! Non credo che il profondo segno che si vede possa essere casuale. Immagino sia stato fatto come sfregio, siete d'accordo?

post-4948-1256326772,17_thumb.jpg


Inviato

Non penso che il segno sia stato fatto intenzionalmente, ho visto delle monete con l'immagine completamente cancellata o danneggiata in maniera molto più 'efficiente' di quanto possa essere stato fatto qui. In fondo il volto è sempre ben leggibile, la 'damnatio memoriae' era molto più radicale, anche se fatta come ipotizzato in questo caso a livello personale piuttosto che istituzionale...


  • 1 anno dopo...
Inviato

Cari tutti,

mi sembrerebbe di notare una differenza fra la foto postata da gpittini e quella riportata quale confronto da Illyricum65.

Infatti, mentre nella prima moneta la Dea Caelestis sembra portare nella mano destra un fulmine, nella seconda la figura femminile regge nella mano destra un piccolo tamburo.

Siete d'accordo con la mia osservazione?

In secondo luogo, per quanto riguarda la catalogazione, ho trovato sul RIC un sesterzio (418A), sembrerebbe raro, in cui la Dea Caelestis regge il tamburo, per cui l'iconografia sarebbe rispettata, ma non trovo l'asse corrispondente.

Ciao

Emilio Siculo


Inviato

Ciao Emilio Siculo,

al rientro da una settimana... sciistica vedo con piacere, e di ciò ti ringrazio, che una discussione un pò datata è stata ripescata, a conferma della bontà della stessa.

Di seguito aggiungo una nota supplementare sul tema INDVLGENTIAAVGG INCARTH (la legenda può esser tradotta più o meno come “Generosità degli Augusti a Cartagine [CARTHago]). La virtù di cui sopra è riferita al fatto di aver fatto costruire (da Septimius Severus dopo un soggiorno a Carthago) varie infrastruttura tra le quali un monumentale acquedotto lungo ben 141 km, risolvendo il problema dell'approvigionamento idrico della città.

Sulla tipologia del rovescio:

Esistono fondamentalmente due varianti del tipo INDVLGENTIAAVGG INCARTH: una con la faccia della Dea Caelestis frontale, la seconda con il volto di profilo. Né il RIC né l’RSC differenziano il tipo da questo dettaglio, tuttavia analisi effettuate datano le prime al tardo 203 A.D., quelle con testa rivolta a destra al principio del 204 A.D. Altri tipi più rari presentano la dea reggente il tamburo.

Ciao

Illyricum

:)


Inviato

Ciao a tutti,

la moneta in oggetto mi sembra essere una variante del tipo riportato come RIC 471 (Caracalla):

Obv: ANTONINVS PIVS AVG - testa laureata a dx

Rev: INDVLGENTIA AVGG IN CARTH SC - Dea Celeste, che regge tamburo e scettro, su leone in galoppo verso dx su flusso d'acqua che fuoriesce dalla roccia sulla sx.

Appunto, come menzionavo nel mio precedente intervento, mi sembrerebbe di capire che nell'asse in oggetto, al rovescio, la Dea Celeste regga il fulmine al posto del tamburo.

Notavo inoltre che un in sesterzio (Caracalla), in particolare il RIC 418A, viene riportato il fulmine anzichè il tamburo (tuttavia, il leone galoppa verso sx e manca anche la fonte d'acqua). Niente di strano che si tratti di un tipo non censito dal RIC (a meno che non mi sia sfuggito per distrazione).

Soprattutto, è molto interessante notare come la fonte d'acqua illustri quanto riportato da Illyricum circa i lavori intrapresi dagli augusti su un'infrastruttura idrica in Cartagine.

Ciao e grazie

Emilio Siculo


Inviato

Ancora sullo stesso tipo del rovescio aggiungerei la seguente descrizione, molto interessante, tratta dall'illustrazione di un meraviglioso aureo passato in asta (NAC - Auction 49 21.10.2008 - lot 324):

post-14104-0-04143900-1294761705_thumb.j

"This interesting type, INDVLGENTIA AVGG IN CARTH (‘the indulgence of the Augusti towards Carthage’), suggests Septimius Severus and Caracalla made improvements to Carthage, the North African capital to the west of the imperial family’s native Tripolitana. The evidence is slim, but it seems the imperial family and its entourage crossed to Africa in 202, a few months after they had returned to Rome from a five-year absence in the East. The family apparently wintered in Lepcis Magna, Severus’ home town (which he may not have visited for about thirty years) and they returned to Rome in the following year. In addition to touring the region and overseeing building projects, the Severan entourage was in North Africa to deal with military matters, including a campaign against the tribes who raided Roman provinces from the deserts to the south and east. The reverse depicts a towered goddess sitting upon a lion that springs from a rocky outcrop from which water flows. This latter feature has led to the suggestion that aqueducts or waterworks of some kind in Carthage were constructed or repaired at state expense. A similar scene appears on imperial coins struck by Commodus in 191/2, and earlier still on rare imperial bronzes of Faustina Senior, though in both cases without the rocks and flowing water. The goddess riding the lion is Cybele (Mater Deum; ‘mother of the Gods’) or Dea Caelestis (‘celestial goddess’), essentially the Roman identification of Tanit (the patron goddess of Carthage), who may be more precisely understood as a moon-goddess, who the Romans equated with Juno Caelestis or Cybele. On this aureus she holds a scepter and a thunderbolt, though on some other coins from the series she holds a scepter and a musical instrument that is a tympanum (a small drum or tambourine) or a crotalum (castanets or cymbals). Curiously, more than a decade later Elagabalus chose to marry his Emesan sun-god Heliogabalus to the Carthaginian moon-goddess Dea Caelestis, thus uniting sun and moon deities and symbolically linking the Syrian and North African ancestries of the Severan dynasty."

La descrizione della tipologia del rovescio su di un asse simile (con tamburo anzichè fulmine), tratta da un'altra asta (Jean Elsen & ses Fils - Auction 97 13.09.2008 - lot 415), aggiunge quanto segue:

post-14104-0-26249400-1294762177_thumb.j

"Ce type qui apparaît sur des monnaies de Commode représente la statue de Magna Mater, qui ornait le toit de son sanctuaire au cirque Maximus. Le type fut repris en 203 lors d'une émission célébrant une indulgentia à la ville de Carthage, dont Cybèle était la patronne."

Ciao

Emilio Siculo


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