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Risposte migliori

Inviato

Salve a tutti ,

oggi stavo guardando un vecchio album con qualche monetina Romana ,e ho trovato una sorpresina.....

Uno dei miei bronzetti ,quello che mi venne regalato ed è una caro ricordo,ha,penso,il cancro del bronzo sul bordo della moneta.

Ora per motivi tecnici (non ritrovo la scheda della fotocamera..)non posso postare le foto.

Non ho il benzotriazolo e non so come procurarmelo e preferirei un metodo meno invasivo e più semplice.

Ho letto moltissime vecchie discussione da cui risulta che è possibile eliminarlo immergendo la moneta in acqua per un lungo periodo,è vero?

Cosa mi consigliate?

Rispondete numerosi con le vostre opinioni e sono gradite anche le esperienze personali ;)

Saluti

Piacentine


Inviato

Scheda trovata! Ecco le foto:

2rpz6ea.jpg

34ninv8.jpg

98rfq9.jpg

Che dite? è cancro oppure è soltanto la patina nera di sporco che pian piano si scrosta???


Inviato

??Che dite??


Inviato

dalla foto non riesco a capire se si tratta davvero di cancro del bronzo... ma se dici che una volta non c'era ed ora sì... allora temo che non ci sia scampo.

Comunque puoi fare una prova: passa la punta di uno stuzzicadenti sulla parte verde, se vedi che la "polverina" si stacca e resta sullo stuzzicadenti allora è cancro, se invece il verde è duro e inattaccabile, non dovrebbero esserci problemi.

Per quanto riguarda il tipo di intervento, il benzotriazolo dovrebbe essere quello più veloce ed efficace, dico dovrebbe perchè non l'ho mai provato... personalmente ho sempre usato l'acqua distillata (non minerale, ma distillata!) prima asportavo accuratamente la polverina verde con l'aiuto di uno spillo, una lente molto potente (meglio se un microscopio) e tanta tanta delicatezza... poi immergevo la moneta in un contenitore di plastica con dell'acqua distillata... quotidianamente cambiavo l'acqua, e ogni tanto verificavo che la moneta non presentasse nuovi affioramenti di cancro, che eventualmente rimuovevo sempre con lo spillo.

Il tutto per un paio di mesi, dopo di chè non rimettevo la moneta assieme alle altre ma la tenevo in "quarantena" per un certo periodo controllando che il problema fosse risolto.

In genere ho sempre avuto ottimi risultati, migliori quando sono intervenuto subito, sui casi più disperato ho dovuto ripetere l'operazione a distanza di molti mesi ma in maniera più blanda... comunque è fondamentale tenere sempre la situazione sotto controllo.

ciao


Inviato

alla fine del 2007 si era diffusa la notizia di un trattamento diverso studiato emesso a punto dal CNR

che utilizzava un prodotto organico meno pericoloso (DM02)

non ho più avuto modo di avere notizie.

riguardo all'immagine, non ho molta esperienza, ma temo che le preoccupazioni siano fondate.

riguardo al trattamento, basta rispettare le più elementari norme di sicurezza,

principalmente locale ben aerato ed evitare di inalare esalazioni.

anche la cappa della cucina può bastare.

buon lavoro

cordialità

(avevo risposto per errore in un altra discussione chiedo venia )


Inviato

Grazie mille per aver risposto,

Ho osservato la moneta più attentamente e in effetti c'è questa polvere verde ma sembra che la patina nera si stia "scrostando" io non sono un esperto in questo tipo di monetazione quindi aspetto altri pareri comunque osservate la guancia di Costante : è come se si fosse scrostata.

:( Aiuto :(


Inviato

mi sa che allora c'è poco da fare... se la patina si stacca e sotto è tutto verde e sfarinoso, credo che l'unica possibilità sia intervenire col benzotriazolo... e chissà se basta, perchè probabilmente sotto il sottile strato di patina la corrosione sta avanzando inesorabile... ma ne vale la pena? è una moneta da pochi euro... vedi tu!


Inviato

Ho letto attentamente la guida scritta dal caro centurione amico e ho notato che probabilmente non è cancro.....infatti la moneta al 90%è stata rinvenuta sotto terra quindi penso che sia soltanto uno strato sottile di incrostazione di terra causato da secoli di sepoltura e che pian piano venga via da solo .

Comunque ora l'ho immerso nell'acqua demineralizzata e aspetto un po di giorni poi vi faccio sapere se si è staccata del tutto o se si tratta di cancro. :ph34r:


Inviato

forse prima di far cessare le sofferenze con un pio colpo di pistola/maglio

almeno a fine di apprendimento della tecnica è opportuno provare

se anche la moneta fosse persa si potrebbero verificare quali risultati si ottengono

la spesa necessaria non è elevata

se anche il valore venale non è elevato ci possono essere anche altre motivazioni

buon lavoro

cordialità


Inviato

guarda che la parte nera esterna non è assolutamente incrostazione di terra ma patina, viste le condizioni della moneta, se la rimuovi ti ritroverai in mano un tondello verde e sfarinoso con i rilievi illeggibili.

Hai fatto bene a metterla a bagno nell'acqua distillata, ricordati di cambiare acqua tutti i giorni e continua per un mese e più a me è capitata una situazione simile e la parte malata si è come indurita e stabilizzata. Poi a distanza di tempo (un paio di anni) in alcuni punti il problema si è ripresentato... intanto però...


Inviato

forse prima di far cessare le sofferenze con un pio colpo di pistola/maglio

almeno a fine di apprendimento della tecnica è opportuno provare

se anche la moneta fosse persa si potrebbero verificare quali risultati si ottengono

la spesa necessaria non è elevata

se anche il valore venale non è elevato ci possono essere anche altre motivazioni

buon lavoro

cordialità

Come ho gia detto non penso più che sia cancro e comunque essendo un caro ricordo me la tengo così anziché farci esperimenti...


Inviato

Dalla foto direi che la moneta presenta la classica patina che in genere si riscontra su quelle monete rimaste molto tempo in luoghi sedimentosi come ad esmpio le foci dei fiumi. Quello visibile sulla moneta sembra essere proprio un sedimento di questo genere e sotto si trova la patina verde che è andata a sostituire completamente il metallo. Questo tipo di patina è piuttosto fragile e delicata e come tale si rischia di rovinarla se si tenta di eliminare lo strato nero superiore. Non credo che si tratti dunque di cancro ma piuttosto di porzioni di patina che si sono sgretolate (basta anche solo che la moneta abbia ricevuto accidentalmente un colpo). Attenzione che l'acqua potrebbe contribuire ad indebolire la patina (molto porosa) dunque non usare spazzolini onde evitare di aggredire lo strato superficiale. In realtà la moneta sarebbe da consolidare.


Inviato

Dalla foto direi che la moneta presenta la classica patina che in genere si riscontra su quelle monete rimaste molto tempo in luoghi sedimentosi come ad esmpio le foci dei fiumi. Quello visibile sulla moneta sembra essere proprio un sedimento di questo genere e sotto si trova la patina verde che è andata a sostituire completamente il metallo. Questo tipo di patina è piuttosto fragile e delicata e come tale si rischia di rovinarla se si tenta di eliminare lo strato nero superiore. Non credo che si tratti dunque di cancro ma piuttosto di porzioni di patina che si sono sgretolate (basta anche solo che la moneta abbia ricevuto accidentalmente un colpo). Attenzione che l'acqua potrebbe contribuire ad indebolire la patina (molto porosa) dunque non usare spazzolini onde evitare di aggredire lo strato superficiale. In realtà la moneta sarebbe da consolidare.

Grazie mille per aver risposto ,

ieri dopo un piccolo bagnetto con olio di gomito e microscopio ho rimosso con l'aiuto di un ago tutti i sedimenti che rimanevano sulla moneta,

Che indendi per consolidare?come posso farlo ?

Grazie mille

Piacentine


Inviato

Grazie mille per aver risposto ,

ieri dopo un piccolo bagnetto con olio di gomito e microscopio ho rimosso con l'aiuto di un ago tutti i sedimenti che rimanevano sulla moneta,

Che indendi per consolidare?come posso farlo ?

Grazie mille

Piacentine

Come posso consolidarla????


  • 2 settimane dopo...
Inviato (modificato)

Io userei l'INCRALAC .

L'INCRALAC forma un film trasparente, brillante, elastico, con proprietà consolidanti e fissative. I metalli trattati risultano inoltre resistenti alle variazioni termo-igrometiche e protetti dal processo di ossidazione.

Il suo contenuto di inibitori di corrosione, derivati dal benzotriazolo, permettono inoltre un' azione passivante di protezione dalla corrosione.

Il prodotto è pronto all'uso ed applicabile a pennello, a spruzzo o ad immersione. Secondo necessità può essere diluito con toluene, xilolo, acetone, diluente nitro, ecc.

Per l'applicazione a spruzzo, si consiglia una pressione di 3 atmosfere con una pistola dotata di ugello da 1-1,5 m di diametro. Si consiglia di stendere una successione di due o tre mani, intervallate di 10-15 minuti, dello spessore finale di almeno 25 microns.

Per opacizzare il film brillante lasciato dall'INCRALAC, sarà sufficiente stendere della cera microcristallina sulla superficie trattata.

Lo puoi trovare a [EDIT]

Modificato da Paleologo
rimosso link commerciale

Inviato

Io userei l'INCRALAC .

L'INCRALAC forma un film trasparente, brillante, elastico, con proprietà consolidanti e fissative. I metalli trattati risultano inoltre resistenti alle variazioni termo-igrometiche e protetti dal processo di ossidazione.

Il suo contenuto di inibitori di corrosione, derivati dal benzotriazolo, permettono inoltre un' azione passivante di protezione dalla corrosione.

Il prodotto è pronto all'uso ed applicabile a pennello, a spruzzo o ad immersione. Secondo necessità può essere diluito con toluene, xilolo, acetone, diluente nitro, ecc.

Per l'applicazione a spruzzo, si consiglia una pressione di 3 atmosfere con una pistola dotata di ugello da 1-1,5 m di diametro. Si consiglia di stendere una successione di due o tre mani, intervallate di 10-15 minuti, dello spessore finale di almeno 25 microns.

Per opacizzare il film brillante lasciato dall'INCRALAC , sarà sufficiente stendere della cera microcristallina sulla superficie trattata.

Lo puoi trovare a [EDIT]

Grazie mille per il consiglio!


Inviato

Come posso consolidarla????

Dai un'occhiata al manuale di restauro, voce "consolidamento": Manuale di Restauro monete di bronzo

Prima di consolidare con prodotti isolanti come quello suggerito (INCRALAC ma anche altri tipi di materiali isolanti) che contiene del benzotriazolo, grazie al quale può proteggere la moneta da futuri attacchi esterni, accertarsi che la moneta non abbia in atto già un processo di corrosione poichè altrimenti la moneta sarà protetta dall'esterno verso l'interno ma sotto al velo protettivo offerto dal consolidante il cancro potrà tranquillamente operare rischiando di rovinare comunque la moneta.


Inviato

Dai un'occhiata al manuale di restauro, voce "consolidamento": Manuale di Restauro monete di bronzo

Prima di consolidare con prodotti isolanti come quello suggerito (INCRALAC ma anche altri tipi di materiali isolanti) che contiene del benzotriazolo, grazie al quale può proteggere la moneta da futuri attacchi esterni, accertarsi che la moneta non abbia in atto già un processo di corrosione poichè altrimenti la moneta sarà protetta dall'esterno verso l'interno ma sotto al velo protettivo offerto dal consolidante il cancro potrà tranquillamente operare rischiando di rovinare comunque la moneta.

Grazie mille per il consiglio Centurione;mi consigli l'INCRALAC? oppure mi suggerisci qualcosa di più pratico o più efficace?


Inviato

Comunque il benzotriazolo si può trovare comodamente in vendita via web, basta cercare con un motore di ricerca "vendita benzotriazolo"...

Io non l'ho acquistato ancora ma al bisogno ...

Ad esempio qui:

http://www.[editato]

Auguri per il bronzetto...

Ciao

illyricum


Inviato

Grazie mille per il consiglio Centurione;mi consigli l'INCRALAC? oppure mi suggerisci qualcosa di più pratico o più efficace?

Non conosco bene l'Incralac non avendolo mai utilizzato ma leggendone le specifiche: " L'INCRALAC forma un film trasparente, brillante, elastico, con proprietà consolidanti e fissative.

" immagino che il risultato finale sia piuttosto "lucido" come se l'oggetto trattato fosse appena stato estratto dall'acqua. A mio gusto, un trattamento simile, essendo molto vistoso, non è adeguato alle monete antiche.

Io ti suggerisco di provare con una resina epossidica bicomponente (esempio UHU) composta dunque da due tubetti (resina+indurente) il cui contenuto va miscelato in parti uguali. La resina così amalgamata deve essere stesa su tutta la moneta in maniera uniforme e in una quantità piccolissima, giusto quanto occorre per "ungerla" facendo attenzione a rimuovere le eccedenze che finiscono tra i dettagli del modellato. Per stenderla puoi utilizzare uno straccio o un panno di carta che non lascia residui. Dopo aver steso lo strato devi quasi "rimuoverlo" con lo straccio in maniera che il film protettivo sia molto sottile. Successivamente puoi fare indurire all'aria oppure in forno ad una temperatura non superiore di 180° e per pochi minuti (vedi la specifica della resina). Per un semplice consolidamento può andar bene l'asciugatura all'aria mentre, per le stuccature più o meno profonde, devi ricorrere al forno; la difefrenza stà nella durezza che la resina ottiene con i due diversi metodi di asciugatura.

Come ti ho già scritto devi però sempre essere certo che la moneta non presenti un cancro attivo.

Prima di provare direttamente su una moneta alla quale tieni particolarmente ti consiglio di fare un tentativo su un'altra di scarso valore, anche una moderna.


Inviato

Non conosco bene l'Incralac non avendolo mai utilizzato ma leggendone le specifiche: " L'INCRALAC forma un film trasparente, brillante, elastico, con proprietà consolidanti e fissative.

" immagino che il risultato finale sia piuttosto "lucido" come se l'oggetto trattato fosse appena stato estratto dall'acqua. A mio gusto, un trattamento simile, essendo molto vistoso, non è adeguato alle monete antiche.

Io ti suggerisco di provare con una resina epossidica bicomponente (esempio UHU) composta dunque da due tubetti (resina+indurente) il cui contenuto va miscelato in parti uguali. La resina così amalgamata deve essere stesa su tutta la moneta in maniera uniforme e in una quantità piccolissima, giusto quanto occorre per "ungerla" facendo attenzione a rimuovere le eccedenze che finiscono tra i dettagli del modellato. Per stenderla puoi utilizzare uno straccio o un panno di carta che non lascia residui. Dopo aver steso lo strato devi quasi "rimuoverlo" con lo straccio in maniera che il film protettivo sia molto sottile. Successivamente puoi fare indurire all'aria oppure in forno ad una temperatura non superiore di 180° e per pochi minuti (vedi la specifica della resina). Per un semplice consolidamento può andar bene l'asciugatura all'aria mentre, per le stuccature più o meno profonde, devi ricorrere al forno; la difefrenza stà nella durezza che la resina ottiene con i due diversi metodi di asciugatura.

Come ti ho già scritto devi però sempre essere certo che la moneta non presenti un cancro attivo.

Prima di provare direttamente su una moneta alla quale tieni particolarmente ti consiglio di fare un tentativo su un'altra di scarso valore, anche una moderna.

hai un mp


Inviato

buon giorno

è necessario prima di procedere alla protezione della moneta "curarla" bloccando il processo di degrado

che si autoalimenta e non si arresta (in genere) completamente neppure "sigillando" la moneta.

ho fatto un intervento utilizzando alcool e benzotriazolo in autoclave (si fa il vuoto, si introduce il prodotto coprendo il pezzo da trattare e si mette in pressione (azoto XX bar)) con tempi ridotti, molto pericoloso e sconsigliabile a chi non sa quello che fa oltre che costoso come impianto, anche il processo a pressione atmosferica porta a risultati buoni (meno buoni) ed è praticabile da chiunque con un minimo di attenzione. il metodo è descritto in modo chiaro nel forum. qualsiasi intervento protettivo non può che essere successivo alla "cura"

l'uso dei prodotti a base di benzotriazolo e resine da risultati ottimi su materiali sicuramente "non porosi" in quanto difficilmente riesce a raggiungere e a bloccare i processi in corso nelle microporosità interne alla moneta

sono poco favorevole alle "vernici" preferisco la cera (naturale)

cordialità


Inviato

buon giorno

è necessario prima di procedere alla protezione della moneta "curarla" bloccando il processo di degrado

che si autoalimenta e non si arresta (in genere) completamente neppure "sigillando" la moneta.

ho fatto un intervento utilizzando alcool e benzotriazolo in autoclave (si fa il vuoto, si introduce il prodotto coprendo il pezzo da trattare e si mette in pressione (azoto XX bar)) con tempi ridotti, molto pericoloso e sconsigliabile a chi non sa quello che fa oltre che costoso come impianto, anche il processo a pressione atmosferica porta a risultati buoni (meno buoni) ed è praticabile da chiunque con un minimo di attenzione. il metodo è descritto in modo chiaro nel forum. qualsiasi intervento protettivo non può che essere successivo alla "cura"

l'uso dei prodotti a base di benzotriazolo e resine da risultati ottimi su materiali sicuramente "non porosi" in quanto difficilmente riesce a raggiungere e a bloccare i processi in corso nelle microporosità interne alla moneta

sono poco favorevole alle "vernici" preferisco la cera (naturale)

cordialità

Non ho ben capito... al contenitore contenente moneta+benzotriazolo in etanolo fa il vuoto (per togliere l'aria) e poi mette sotto pressione lo stesso contenitore con azoto (suppongo per far penetrare il benzotriazolo nelle microcavità)? Ad ogni modo concordo assolutamente con lei circa l'importanza della cura prima di ogni trattamento di finitura.

sono poco favorevole alle "vernici" preferisco la cera (naturale)
indubbiamente sarebbe sempre meglio utilizzare il più possibile materiali naturali come la cera ma nel caso in cui si renda necessario consolidare una patina fragile che si sfalda la cera è aimè inefficace.

Inviato

buon giorno

prima si fa il vuoto, poi si fa aspirare nel recipiente la miscela quindi si mette il recipiente in pressione.

ripeto, non si improvvisano nè l'apparecchiatura nè i necessari sistemi di sicurezza e le protezioni.

se si cerca di fare il vuoto in presenza della miscela questa evapora e danneggia la pompa per il vuoto

(almeno il modello da me usato)(il pistone inox che ho usato era collaudato a 400 bar)

cordialità


Inviato

buon giorno

prima si fa il vuoto, poi si fa aspirare nel recipiente la miscela quindi si mette il recipiente in pressione.

ripeto, non si improvvisano nè l'apparecchiatura nè i necessari sistemi di sicurezza e le protezioni.

se si cerca di fare il vuoto in presenza della miscela questa evapora e danneggia la pompa per il vuoto

(almeno il modello da me usato)(il pistone inox che ho usato era collaudato a 400 bar)

cordialità

Ora mi è più chiaro il processo :rolleyes:

Sottolineo quanto già evidenziato da ghezzi60: non si improvvisano nè l'apparecchiatura nè i necessari sistemi di sicurezza e le protezioni.


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