Friuli Venezia Giulia denari frisacensi

[chievolan]

Innanzitutto complimenti per la vostra competenza in materia ma tornando all'inizio della discussione, visto che su questo argomento personalmente ne sapete veramente molto e disponete di tutto il materiale bibliografico disponibile su questo dritto particolare e ben diverso del solito mi sapreste dire qualcosa? è catalogato ed esiste una foto di un esemplare simile su qualche libro o catalogo?

Grazie 1000!!!!

Il volto del denaro di cui parli ha qualcosa di diverso, è meno schematico, ha un aspetto più reale, .... ma non pensare a qualcosa di strano, il conio era preparato con pochi e semplici colpi. Se "metti in fila" un po' di monete del tipo con PA e tempio, di quello con croce e globi e di quello anepigrafo con le tre torri, vedi che i busti al dritto sono tutti un po' simili e un po' diversi.

[chievolan]

La frase di Saccocci è diplomatica, ma significativa. Anche qui sto aspettando di vedere il MEC. Personalmente ho forti dubbi anche sull'emissione con P - A... Non ne ho, invece, sulle emissioni classificate dal Bernardi al numero 5.

Sono d'accordo .....Sembra così facile sciogliere quel PA con Patriarcha Aquilegensis e poi hanno quell'aspetto così "diverso"....Boh.

D'altra parte mi sembra impossibile che in Friuli non si coniassero ancora monete quando nei territori confinanti lo si faceva senza problemi, in zecche autorizzate o no.

[Arka]

Sul libro della Travaini ci sono le mappe delle zecche funzionanti in Italia in vari periodi durante il medioevo. Se ben ricordo, il numero più alto di zecche si ha nel trecento. Quindi relativamente tardi. Tornando ai frisacensi bisogna tener conto di alcuni fattori. Le miniere erano sotto la giurisdizione dei potentissimi vescovi di Salisburgo. Da quel che so, e non è molto, le coniazioni di Friesach venivano fatte da molti e in grandissima quantità ed è per questo che erano poco curate. Forse l'argento monetato era l'unico modo per portare via l'argento. Ritengo possibile che i Patriarchi ''comprassero'' l'argento monetato a Friesach e lo immettessero in circolazione in Friuli. Il diritto di battere moneta era molto difficile da ottenere e ritengo che solo Pellegrino I avesse potere sufficiente per averlo (resta da risolvere il mistero del denaro di Popone). Ma le mie sono solo supposizioni...

[chievolan]

Si sicuramente le prime monete frisacensi avevano lo scopo di mettere in circolazione in modo semplice l'argento estratto dalle miniere; lo Stato che non aveva miniere acquistava questo argento monetato e lo usava per i suoi scambi. Se una moneta non era di buon titolo non era ben accetta sia negli scambi interni sia soprattutto negli scambi esterni. Con monete in circolazione di buon titolo gli Stati "senza materia prima" che coniavano monete lo facevano forse solo per una questione di prestigio (e se avevano l'autorizzazione imperiale).

Può quindi essere sicuramente possibile che Aquileia in quei tempi non abbia coniato monete.

Sicuramente le cose sono cambiate quando il titolo d'argento delle monete ha cominciato a calare e queste sono diventate monete fiduciarie, da imporre per la circolazione per più del loro valore d'intrinseco, con ovvio guadagno per l'autorità emittente.

Alla fine del XII secolo doveva esserci una bella confusione se l'arcivescovo di Salisburgo Adalberto III ha dovuto promuovere un processo presso la Dieta Imperiale per regolarizzare la questione ed ottenere (1195) di essere l'unica autorità a coniare le sue monete nel suo territorio. Probabile quindi che anche i Patriarchi abbiano cercato di quadagnarci qualcosa, con Pellegrino I (1132-1161) e Ulrico II (1161-1182). Di certo, e i suoi primi denari erano anonimi, l'ha fatto Gotifredo (1182-1194).

[chievolan]

Arka, visto che si parla di denari frisacensi, che ne pensi di questo?

Il R/ è sul tipo dei denari frisacensi con leggenda retrograda; con doppio cerchio perlinato.

PS:posso citare l'asta in cui era apparso?

[Arka]

Mi sembra l'esemplare di Ghiglione, o sbaglio?

[chievolan]

Si. Ghiglione 42 Lotto178. Che ne pensi?

[hyster]

stupenda la moneta che hai postato! complimenti

[chievolan]

Ho postato la foto del catalogo. E' una moneta che mi sarebbe piaciuto vedere e studiare.

[hyster]

Ho postato la foto del catalogo. E' una moneta che mi sarebbe piaciuto vedere e studiare.

credevo facesse parte della tua collezione. Quanto "sparavano" per quella moneta?

[Arka]

Aveva fatto 1000 più i diritti. Ho avuto modo di vederla al convegno di Verona. Alcuni particolari, soprattutto le lettere, risultano incerti. Credo che sia stata restituita.

[hyster]

Ciao a tutti, dopo parecchi mesi rimetto in essere questa discussione perchè a forza di guardare questa moneta mi sto sempre convincendo di più che non sia solo una difformità di conio. Certo tutte queste monete sono uguali ma diverse nello stesso tempo ma in questo caso mi sembra un qualcosa di sostanziale. Come scriveva chievolan l'aspetto è più umano, viso allungato come anche il naso, non "cuoriforme" e anche sopra la testa invece di esserci una stella si vede una specie di copricapo con 3 o 4 gobbette (stile cappello da cuoco) alla sx il bastone non s'intravede ma si vede un qualcosa di non ben definito con alla base una sorta di frastagliatura.

Qualcosa non mi torna.

Ribadisco l'ipotesi, non potrebbe essere un dritto non noto a tutti gli effetti??

Non perchè non è citato da nessuna parte deve essere per forza una difformità di conio secondo me.

Vedo variazioni troppo sostanziali che non si vedono mai in nessun altro esemplare poi non so

Modificato 28 Settembre, 2010 da hyster

[chievolan]

Io sinceramente non ci vedo niente di strano; sopra il capo del vescovo non c'è un copricapo ma una croce a quadrifoglio; il lituo si vede, anche se "sfumato", anche perchè è probabilmente vi è legato un sudarium.

Effettivamente il volto, nelle schematiche linee che lo definiscono, è un po' diverso dal solito, ma nulla di particolare.....

E' un normale denaro frisacense anepigrafo con croce e globetti, con croce sottile e globetti piccoli, con ogni probabilità non coniato ad Aquileia ma a Frisach.

In ogni caso è una moneta molto bella.