Vai al contenuto
IGNORED

7 Ottobre 1949 - 2009


Saturno

Risposte migliori

Presentazione formidabile, Saturno, con seguire interessante di discussione. È sempre piacevole fare parte di tale azienda.

Non lungo fa ho letto un libro denominato lungo il bordo della foresta. Il libro è stato scritto da Anthony Bailey ed è stato pubblicato in 1983.

A chiunque al corrente del kabuki serio mortale della guerra fredda che è stata giocata fuori lungo che cosa spesso è stato chiamato “il bordo tedesco interno,„ lungo il bordo della foresta, è un titolo del libro perfettamente evocative di quelle data e località.

Ho mantenuto una nota da quel libro per una moneta commemorative tedesca orientale particolare, se ottengo mai uno. Forse qualcuno sulla forum riconoscerà la moneta che è comunicata di qui, in questa conversazione fra l'autore Bailey e un persona della Germania oveste nelle vicinanze di che cosa (in 1983) era il bordo fra i due Germanies:

“Siamo la zona libera della Germania,„ ha detto il Herr Gerlach. “ Dobbiamo parlare per coloro che non può.„ Ha pescato in un cassetto del suo scrittorio, ha trovato una moneta e la ha passata me. “Guardi la loro nuova moneta del dieci-mark! Veda, da un lato, un areo militare, una nave navale e un carro armato del panzer. Il DDR pace-loving! Conoscete che cosa le differenze sono fra le elezioni negli Stati Uniti, la Germania ad ovest e il DDR?„ “No.„ “Negli Stati Uniti, la gente può scegliere fra Carter e Reagan. Qui possono scegliere fra Schmidt e Strauss. Nel DDR possono scegliere fra andare votare presto nel giorno o più tardi.„

:) v.

----------------------------------------------------

Terrific presentation, Saturno, with an interesting discussion following. It is always pleasant to be part of such company.

Not long ago I read a book called Along the Edge of the Forest. The book was written by Anthony Bailey and published in 1983.

To anyone familiar with the deadly serious kabuki of the Cold War that was played out along what was often called “the inner German border,” Along the Edge of the Forest, is a book title perfectly evocative of that time and place.

I have kept a note from that book for a particular East German commemorative coin, if I ever get one. Perhaps someone on the forum will recognize the coin being talked of here, in this conversation between author Bailey and a West German in the vicinity of what (in 1983) was the border between the two Germanies:

“We are the free part of Germany,” said Herr Gerlach. “We must speak for those who cannot.” He fished in a drawer of his desk, found a coin and handed it to me. “Look at their new ten-mark coin! See, on one side, a military aircraft, a naval ship and a panzer tank. The peace-loving DDR! Do you know what the differences are between elections in the United States, West Germany and the DDR?” “No.” “In the United States, people can choose between Carter and Reagan. Here they can choose between Schmidt and Strauss. In the DDR they can choose between going to vote early in the day or later on.”

:) v.

Link al commento
Condividi su altri siti


Grazie.

La moneta del libro dovrebbe essere questa, celebrativa dei 25 anni della NVA (forze armate popolari):

la foto l'ho presa dal world coin gallery.

post-3438-1255011795,31_thumb.jpg

Link al commento
Condividi su altri siti


Per correttezza storica c'è da dire però che il tenore di vita nella DDR non era poi così pessimo.

La DDR era considerata la punta di diamante del sistema sovietico, per loro era la dimostrazione che a livello economico il comunismo se instaurato in un paese avanzato poteva tenere il passo con il sistema capitalista, tra i paesi del patto di Varsavia era sicuramente il paese con il tenore di vita più altro, seguita dalla Cecoslovacchia, basti pensare che negli anni 60 la DDR era la decima potenza industrializzata mondiale e che ancora nel 1987, 2 anni prima del collasso, il PIL pro capite era di 7180$ contro i 6390$ dell'Italia (fonte wikipedia). Ovviamente stiamo parlando di 2 sistemi non paragonabili ed il dato è solo indicativo.

Ancora oggi non pochi ex-cittadini della DDR, delusi sia da come è stata gestita la riunificazione che dal brusco passaggio ad un economia di mercato rimpiangono la loro vecchia nazione, è nato un neologismo a riguardo l'Ostalgie, la nostalgia dell'Est, alle elezioni del mese scorso il partito di sinistra Dlienke che raccoglie anche i vecchi comunisti della DDR ha raggiunto il 12%, con percenutali da plebiscito in alcuni lander della vecchia DDR.

Una mia cara amica di Berlino è un caso emblematico di questo passaggio, la famiglia Baumann era una dignitosa famiglia della DDR, avevano anche ottenuto una nuova Trabant dopo soli 7 anni di lista d'attesa :P , il padre era un architetto urbanista della municipalità di Berlino Est, ora invece sono un famiglia mediamente povera della Germania riunificata, il babbo è in pensione e prende la metà di un collega architetto del comune di Berlino Ovest anch'esso in pensione, i soldi che si riuscivano a mettere da parte nella DDR erano davvero pochi, ed anche con il vantaggioso tasso di cambio applicato dopo la caduta del muro le cose per la famiglia Baumann a 20 anni dalla caduta del muro non vanno granchè bene.

"Con l'introduzione del marco tedesco nella Repubblica democratica tedesca il 1 luglio 1990, il marco Rdt fu convertito alla pari per salari prezzi e depositi bancari, fino a 4000 marchi esclusi i bambini (meno) ed i pensionati (più)). Somme superiori di depositi, debiti aziendali ed affitti di case furono convertiti da un tasso 2:1 mentre il cosiddetto "denaro speculativo", acquistato poco prima dell'unificazione fu convertito con un tasso di 3:1. Questo tasso di cambio aumentato fu considerato un massiccio sussidio per la Germania orientale dal governo della Repubblica Federale Tedesca, e fu giudicato in modo controverso dagli economisti, con qualcuno che sosteneva che il cambio della moneta è stato il modo pratico per unificare rapidamente l'economia tedesca ed altri che sostenevano che questo cambio aveva aumentato ulteriormente il disagio della riunificazione tedesca rendendo le aziende della Germania orientale non competitive."

(fonte wikipedia)

Consiglio a chi è interessato all'argomento la visione di questo bel documentario de "La storia siamo noi" intitolato "Ostalgie"

http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntata.aspx?id=438

donax

Link al commento
Condividi su altri siti


Sostanzialmente, l'economia pianificata della DDR aveva eliminato alcune falle strutturali sovietiche (non mi dilungo, qui, su dissertazioni strettamente economiche) riuscendo a reggere il confronto con l'occidente, meglio di altri paesei del blocco orientale.

Non possiamo, infatti, dimenticare l'emorragia iniziale di capitali, volti a pagare danni di guerra e spese di occupazione, che ne rallentarono lo sviluppo, per anni.

Il tracollo eocnomico sopraggiunse in seguito all'impossibilità della pianificazioni di adeguarsi rapidamente alle mutate necessità tecnologico-industriali (anche qui, semplifico molto).

Posso confermare, peraltro, che il tenore di vita per le popolazioni dell'ex DDR non ha ricevuto benefici apprezzabili, dall'unificazione, anzi, almeno a sentire i racconti della famiglia della mia ultima ragazza, nata a Berlino Est e che si è "salvata" proprio grazie ai massicci aiuti iniziali, che hanno consentito loro di acquistare a basso prezzo e poi rivendere la loro abitazione, sita in un quartiere popolare che, col tempo è divenuto un'elegante zona residenziale.

Link al commento
Condividi su altri siti


Diciamo più semplicemente che, per un disoccupato, si stava meglio quando lo stipendio a fine mese arrivava...

Immediatamente dopo l'unificazione, il tasso di disoccupazione nei lander orientali era del 30%; un po' di malumore glielo concediamo?

Come'era prevedibile, la situazione è andata progressivamente migliorando, ma ora la disoccupazione a berlino è al 15% e in crescita; diciamo che qualcuno "irritato" ci sarà pure.

Link al commento
Condividi su altri siti


Diciamo più semplicemente che, per un disoccupato, si stava meglio quando lo stipendio a fine mese arrivava...

Immediatamente dopo l'unificazione, il tasso di disoccupazione nei lander orientali era del 30%; un po' di malumore glielo concediamo?

Come'era prevedibile, la situazione è andata progressivamente migliorando, ma ora la disoccupazione a berlino è al 15% e in crescita; diciamo che qualcuno "irritato" ci sarà pure.

Esatto, ci sono poi alcune categorie che credo che non vedranno mai la luce, vedi i pensionati, in Germania la situazione è grossomodo sotto controllo ma in alcuni paesi dell'Est sta davvero diventando un emergenza.

Link al commento
Condividi su altri siti


Diciamo che le sorti della DDR, furono condizionate nel bene e nel male, dall'essere una "parte" di una nazione più grande e quindi dal confrontarsi con l'altra Germania.

Semplificando,

fu un bene, perché la DDR è stata la "vetrina del negozio" del blocco comunista : è vero che il livello di vita era nettamente superiore agli altri " Paesi fratelli", lo Stato ti negava la libertà, ma si accollava tutte le tue necessità, ma è anche vero che le statistiche economiche non tenevano conto dell'effettivo valore del Marco orientale (assai inferiore rispetto ai Marchi occidentali) e della reale efficienza dell'industria, per cui la storia del decimo Paese più industrializzato ha avuto le gambe corte dopo l'unificazione.

Fu un male, perchè la popolazione fu abbagliata dalle mirabilie dell'occidente e dal marco federale. La riunificazione avvenne in modo troppo accelerato, si diceva "se il marco (dell'ovest) non viene da noi, noi andremo dov'é il marco", c'era il rischio di svuotare uno Stato dalla sua popolazione.

Non fu una riunificazione, ma una "annessione". Le strutture della DDR, politiche economiche e sociali, furono completamente smantellate. La Germania dell'Est si dissolveva nel nulla.

Se posso esprimere il mio parere, quel Muro non doveva cadere. Nel senso che la transizione verso la riunificazione doveva essere più lunga.

Non tutto era da buttare nella DDR e nel sistema socialista. Certo, il sistema si reggeva sulla coercizione (non dimentichiamo le vittime del Muro), ma garantiva a tutti una vita stabile, forse non appagante e una sorta di stabilità mondiale.

La colpa di Gorbaciov ( perché fu lui il responsabile ) è stata quella di credere che i regimi comunisti potessero vivere autonomamente, cioè svincolati dal grande vicino sovietico.

Quando disse che l'Unione Sovietica non sarebbe più intervenuta a sostenerli, fu la fine.

Link al commento
Condividi su altri siti


  • 3 settimane dopo...

In vista del ventesimo anniversario della caduta del Muro di Berlino, presento altri esemplari della mia raccolta.

20 mark 1972 Von Schiller, famoso poeta e drammaturgo tedesco nato a Marbach am Neckar nel Baden-Wurttemberg ( nella Germania Occidentale, però)

post-3438-1257404366,56_thumb.jpg

post-3438-1257404372,77_thumb.jpg

Link al commento
Condividi su altri siti


Moneta da 20 marchi dedicata a Otto Grotewohl, segretario del SED (Partito Socialista Unificato Tedesco, al potere nella DDR) dal 1946 al 1950 e Presidente del Consiglio dei Ministri dal 1949 al 1954.

post-3438-1257404550,99_thumb.jpg

post-3438-1257404555,45_thumb.jpg

Link al commento
Condividi su altri siti


Moneta da 20 marchi del 1971 dedicata a Ernst Thalmann, segretario generale del KPD (Prtito Comunista Tedesco) politico e attivista, assassinato a Buchenwald nel 1944.

post-3438-1257404722,99_thumb.jpg

post-3438-1257404729,21_thumb.jpg

Link al commento
Condividi su altri siti


Unisciti alla discussione

Puoi iniziare a scrivere subito, e completare la registrazione in un secondo momento. Se hai già un account, accedi al Forum con il tuo profilo utente..

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Only 75 emoji are allowed.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato..   Cancella editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.