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IGNORED

Un bel gettone


Risposte migliori

Inviato (modificato)

Ho visto, inoltre, numerosi notgeld delle tramvie di Norimberga (versioni differenti) ma non potevo prendere tutto quello, che mi piaceva :D.

Modificato da luke_idk

  • 3 mesi dopo...
Supporter
Inviato

Salve

Torniamo sulla nostra penisola con un gettone dell'azienda funicolari e tranvie di Bergamo preso a Verona

post-703-096051800 1291050920_thumb.jpg

apollonia


Inviato

Salve,

restiamo a BERGAMO, oltre ai 3 di alluminio cent. 80, cent.50, e cent.20, allego questo molto raro di ottone

post-13397-069406600 1291072296_thumb.jp

Esistono senza segno di zecca o con zecca j (Hamburg)

GIANCARLONE


Supporter
Inviato

Salve big Giancarlo,

un 'big' gettone il tuo di ottone, senz'alcun dubbio.

Il diametro è 24 mm come del corrispettivo in alluminio?

I gettoni di taglio inferiore hanno lo stesso diametro? E anche la stessa 'età' (credo del 1944)?

Sarebbe interessante conoscere il motivo delle tre diverse tariffe, 20, 50 e 80 cent.

Due tariffe potrebbero essere giustificate dal diverso tragitto delle funicolari di Bergamo Alta e Bergamo Bassa.

apollonia


Inviato

Salve Apollonia,

il gettone ha lo stesso diametro, ma piu alto di spessore. Misurando il bordo quello di alluminio è mm 1,50 mentre l'ottone mm 1,82.

Per quanto riguarda le tariffe non saprei dirti, proverò a chiedere ad amico di Bergamo se sa darmi qualche informazione.

E sarebbe anche da discutere la J lunga della zecca che Nascia attribuisce ad Hamburg. Su che fonte si era documentato. Anche per i gettoni di Milano del 1944 ha dato 6 zecche, quando dopo anni di ricerche se ne trovano solo tre.

Approfitto di seguire il post 1 con delle curiosità, siccome tutti postano i gettoni col buco, inserisco quelli senza che ho in collezione.

post-13397-061329600 1291115293_thumb.jp

saluti GIANCARLONE


Inviato

E sarebbe anche da discutere la J lunga della zecca che Nascia attribuisce ad Hamburg. Su che fonte si era documentato. Anche per i gettoni di Milano del 1944 ha dato 6 zecche, quando dopo anni di ricerche se ne trovano solo tre.

Ti riferisci ad "A", "J" ed "L" ?

Ho visto passare qualcosa anche SENZA segno di zecca, ma, ne più dei casi, mi pare difetto di conio o segno di zecca particolarmente usurato.


Inviato

Esatto wuby 2007,

proprio quelli. Penso che quelli senza segno di zecca siano difettosi, probabilmente nel conio è rimasto all'interno una parte di alluminio e cosi' non riesce a imprimere il segno, succede spesso anche sulle monete quando ci sono i puntini.

saluti GIANCARLONE


  • 1 mese dopo...
Inviato

Carissimi,

riapro questa discussione relativamente a questo gettone tranviario di Milano:

http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-TRSP/2

forse distratto, non ho trovato nulla di relativo a un paio di domande che mi sono posto:

quale è la tiratutara dei gettoni, se qualcuno lo sa, anche come ordine di grandezza, relativo al totale ed alle varie zecche?

quale è il valore di mercato del gettone stesso? da ciotola?

quest'ultima domanda in funzione del fatto che lo si trova sul noto sito a 5, 10 o 15 euro, ma ho trovato una "proposta" scontata a EUR 63,74

Per correttezza nei confronti del venditore non permetto di mettere il link ma, volendo, non è difficile da trovare la proposta

Vendono a prezzo basso tutti o la proposta è indecente.........???

Già che ci sono vorrei chiedere le stesse cose relativamente al gettone

http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-TRSP/1

che viene venduto dallo stesso inserzionista scontato a EUR 107,10

Nulla contro il venditore che è libero di fare quel che gli pare, ma vorrei sapere, da chi colleziona questi bei gettoni, qual è il reale prezzo di mercato dato che mi sto interessando anch'io a questi tondelli..... :)

Ringrazio anticipatamente chi vorrà intervenire alla discussione per darmi delucidazioni...

...un po' meno chi vende a prezzi che a me sembrano assurdi....ma potrei sbagliarmi...... <_<

Un caro saluto

M.


Supporter
Inviato

Caro 1000Coins,

avendo io aperto questa discussione più d’un anno fa, esprimo la mia personale opinione in merito.

quale è la tiratutara dei gettoni, se qualcuno lo sa, anche come ordine di grandezza, relativo al totale ed alle varie zecche?

Non so darti una risposta precisa. Ci si può fare un’idea dal numero degli utilizzatori dei gettoni tenendo presente la crescita demografica urbana di Milano (270.000 abitanti nel 1861 che raddoppiano agli inizi del 20° secolo e salgono a 992.000 nel 1931, per superare - penso io - il milione nella prima metà degli Anni ‘40) e dalla occupazione nel settore industriale milanese. Inoltre c’è da tener presente che la coniazione era stata affidata alle zecche di Amburgo (J), di Berlino (A) e di Monaco L, e quindi dovrebbe essere stata di un numero di pezzi consistente anziché no.

quale è il valore di mercato del gettone stesso? da ciotola?

Direi l’ultimo nella generalità dei casi. La stragrande maggioranza dei gettoni d’alluminio internazionali (ricerca ‘aluminium token’ (GB) e ‘aluminum token’ (USA) nel noto sito) ha una quotazione commerciale da 1 a 5 euro e non sempre il prezzo massimo dei venditori è giustificato.

Nel caso specifico di questi gettoni con diversi marchi di zecca, dato che quelli incamerati dal Comune erano generalmente rifusi, può darsi che i ‘sopravvissuti’ di un tipo siano meno numerosi, e quindi più rari, di altri. Inoltre non si può trascurare il grado di conservazione, e difficilmente si trovano dei pezzi che non hanno subìto il logorio della circolazione. Quindi, per fare un esempio, un gettone non circolato della zecca di Monaco L che manca al collezionista potrebbe anche avere offerte fino a 10 euro se non oltre. D’altra parte, un gettone della zecca di Monaco D non ancora reperito (ammesso che esista) potrebbe scatenare un’asta fino a livelli più elevati. A parte questi casi, il valore di mercato rimane di qualche euro.

Già che ci sono vorrei chiedere le stesse cose relativamente al gettone…

E’ il ‘bel gettone’ con cui aprii la discussione, che si trova in asta

scontato a EUR 107,10

Ci dev'essere un errore nella virgola decimale che va spostata di una cifra a sinistra. Pur trattandosi di un gettone di bronzo di valore artistico nonché storico, 10 euro sarebbe a mio avviso il prezzo giusto per un grado di conservazione SPL (altrimenti va dimezzato per quanto, se mi mancasse, oggi 10 euro li metterei anche su un buon BB).

Come osservazione generale, quando si parla in un forum di un ‘nummo’ o di un ‘esonummo’, il valore commerciale dell’articolo cresce come d’incanto. Ma questo non è un buon motivo per non parlarne.

E’ vero che un venditore può fissare il prezzo che gli pare, ma dovrebbe giustificare delle valutazioni abnormi invece di trincerarsi dietro uno ‘scontato’ che trae in inganno un collezionista sprovveduto.

Mi ricorda quel venditore che da un prezzo d’acquisto trattabile di 100 euro, ha poi accettato una proposta di 10 euro comprese le spese di spedizione.

Buon weekend

apollonia


Inviato

Relativamente ai gettoni in ALLUMINIO 1944 c'era un articolo del Corriere della Sera 1944 ove, annunciando l'entrata in vigore di questi tondelli, indicava che l' allora ATM fece un primo ordine di 500.000 pezzi; non ho trovato invece informazioni circa riordini e/o quantitativi totali coniati.

Per quanto riguarda il prezzo di mercato posso indicarti che i gettoni in alluminio erano, fino qualche anno fa, pezzi "da ciotola" con un prezzo tra 0,50 ed 1,00 Euro. Ultimamente, forse per il crescente interesse dei collezionisti, sono quasi spariti dalle ciotole ed il prezzo è lievitato intorno ai 2-3 euro. Questa, almeno, la situazione a Milano ove, però, potrebbe esserci un interesse dei milanesi nel collezionare pezzi legati alla città (come nel mio caso! :P ).

I gettoni in rame invece hanno un valore più elevato intorno ai 7-10 Euro per la Corsa NORMALE; più raro e ricercato il pezzo per la Corsa RIDOTTA che, personalmente, sono riuscito acquistare a 10 Euro contro una richiesta iniziale di 15.

Nel caso specifico di questi gettoni con diversi marchi di zecca, dato che quelli incamerati dal Comune erano generalmente rifusi, può darsi che i ‘sopravvissuti’ di un tipo siano meno numerosi, e quindi più rari, di altri. Inoltre non si può trascurare il grado di conservazione, e difficilmente si trovano dei pezzi che non hanno subìto il logorio della circolazione. Quindi, per fare un esempio, un gettone non circolato della zecca di Monaco L che manca al collezionista potrebbe anche avere offerte fino a 10 euro se non oltre. D’altra parte, un gettone della zecca di Monaco D non ancora reperito (ammesso che esista) potrebbe scatenare un’asta fino a livelli più elevati. A parte questi casi, il valore di mercato rimane di qualche euro.

E qui quoto! ;)


Inviato

Grazie ad apollonia e wuby2007 per le competenti ed esaurienti risposte.

Alla fine, a parte qualche raro caso, il valore commerciale di questi gettoni si aggira intorno a pochi euro (a parte il valore affettivo di chi vive a Milano e dintorni)

scontato a EUR 107,10

Ci dev'essere un errore nella virgola decimale che va spostata di una cifra a sinistra

Purtroppo no, anche perchè l'errore di 10 volte in più del prezzo reale si trova non solo su una inserzione

Ci "sta provando"......ma sul noto sito penso che tutti abbiamo visto anche di peggio...........

Grazie ancora per le risposte

Un saluto

M.


  • 4 settimane dopo...
Supporter
Inviato

Salve

Sempre in tema di trasporti urbani, posto questo gettone già documentato da sandokan al post #15.

iwk6mu.jpg

Il diametro è nella norma (24 mm) ma lo spessore è di ben 2,20 mm (al calibro). Infatti il peso supera 8 g.

apollonia


  • 2 mesi dopo...
Inviato (modificato)

Finalmente ho trovato anche il riconio.....si fa quasi più fatica a reperire questo pezzo che quelli del 1944! <_<

Coniato nel 2006 per celebrare il 75° di attività dell' ATM (Azienda Tramviaria Milanese), a differenza del gettone originale del 1944 presenta le seguenti caratteristiche:

- Cupronikel anzichè Alluminio

- Diametro 24,20mm contro 25,00mm

- Spessore 2,20mm contro 1,50mm

- Peso 5,50gr contro 1,30-1,35gr

6hpz10.jpg

Modificato da wuby2007

  • 3 settimane dopo...
Supporter
Inviato

Salve

Questo gettone (6,59 g, diametro 24 mm) di recente acquisizione serviva per il trasporto pubblico locale autofilotranviario a Brescia.

post-703-0-58280300-1304508463_thumb.jpg

A quanto mi risulta, si usava alla fine degli Anni Sessanta per salire sui famosi autobus di color verdone. Nei primi anni, quando gli autobus avevano le paratie metalliche che arrivavano fino a terra, si metteva il gettone e si passava. Poi sono stati introdotti dei tornelli alla Brunetta con tre bracci e il passeggero doveva inserire il gettone (se non l'aveva poteva procurarselo introducendo la moneta nella macchinetta distributrice) per sbloccare il tornello e passare. Se non aveva la moneta ed era abbastanza agile, poteva passare sotto il tornello.

In una variante del gettone è raffigurato un autobus stilizzato al posto dell'incavo circolare tra SS/MM e BS.

apollonia


Supporter
Inviato

Ciao giancarlone

Ho ricevuto proprio ora la collezione di ‘biglietti metallici’ in argento della CAP di Prato disegnati da Bino Bini, dei quali avevo diffusamente parlato ai post # 72, 81, 82 e 85 di questa discussione.

Per il momento posto l’immagine del cofanetto che contiene i 12 pezzi in Ag 999 di peso unitario ca 10,3 g e diametro 28 mm

post-703-0-33733900-1304517913_thumb.jpg

Successivamente posterò le immagini dei gettoni non ancora illustrati nei post citati sopra e in quelli precedenti di questa discussione.

apollonia


Inviato

Complimenti Apollonia,

non sapevo che esistessero in argento. Io ho i 12 in vilmetallo.

Saluti Giancarlone


Inviato (modificato)

Complimenti Apollonia,

non sapevo che esistessero in argento. Io ho i 12 in vilmetallo.

Ahi, ahi, ahi! Per te qualcosa di nuovo da cercare! :lol: :lol:

Modificato da wuby2007

Supporter
Inviato

Ciao Giancarlone e grazie dei complimenti.

Oltre alla serie completa in argento nel relativo cofanetto di colore verde, vi sono anche mini cofanetti in pelle rossa e decorazioni in oro contenenti due pezzi in argento, anch’essi rari (vi sono pure quelli con i pezzi in oro, rarissimi).

Questo è il pezzo del segno zodiacale dei Pesci

a13i4h.jpg

E’ un appello dell’artista a salvare la natura attraverso immagini di desolata tragicità: l’ape distrutta in una pianura deserta, con un albero scheletrito che si stacca sull’orizzonte ad esprimere la desolazione del paesaggio; i pesci lische per coinvolgere nella distruzione ecologica, oltre alla Terra rappresentata sul diritto, anche il mare (i pesci) e il cielo (lo Zodiaco).

Il mio commento, come pure quello dei ‘biglietti’ successivi, è tratto liberamente dal libro ‘I biglietti metallici CAP di Bino Bini’ citato al post # 81.

apollonia

  • Mi piace 1

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Inviato

Proseguo con il pezzo del segno zodiacale del Sagittario

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Nell’anno di coniazione dei biglietti metallici cadeva il centenario della nascita di un illustre pratese, Sem Benelli. Le sue opere avevano suscitato nei primi decenni del XX sec. consensi di pubblico così larghi che certe frasi pronunciate dai suoi personaggi erano entrate nell’uso popolare, come ad es.: “Preparati la bara, Giannettaccio” o “Chi non beve con me peste lo colga”.

L’effige è stata presa dalla vecchiezza dello scrittore e drammaturgo: doveva rimanere nel metallo così, come i più vecchi pratesi lo avevano salutato nelle vie della loro città o applaudito dalla platea del suo famoso teatro.

A sinistra di CAP, sul rovescio, è impressa in un rettangolo arrotondato ai vertici la sigla FI 11 preceduta da una stella a cinque punte, che rappresenta la certificazione dell’orafo. E a sinistra di questa, in ovale, il numero 999 che rappresenta il titolo dell’argento.

apollonia

  • Mi piace 1

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Inviato

Penultimo pezzo quello del segno dall'Ariete

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Il Palazzo Pretorio è una delle più belle armonie architettoniche medievali da cui è passata la storia di Prato: le glorie, le ribellioni, le decisioni cruente, il potere assoluto, la sottomissione, la superbia, il buono e il cattivo governo.

apollonia


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Inviato

Questo del segno del Toro è l’ultimo biglietto che descrivo, e anche l’ultimo in ordine temporale della serie prodotta da Bino Bini.

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E’ stato dedicato alla scuola in quanto il Collegio Cicognini rappresenta per Prato il vivaio di educazione e di preparazione culturale per la maggior parte dei giovani. Il collegio è il simbolo di qualcosa veramente importante, non perché vi studiarono e si formarono alla cultura uomini divenuti grandissimi, ma perché in quelle mura la maggior parte dei pratesi trascorsero gli anni più spensierati. E i ricordi della giovinezza, quando non sono troppo amari, maggiormente avvincono, se non addirittura condizionano per sempre la nostra vita.

Il segno zodiacale del Toro si adatta alla giovinezza: forte, impetuosa, caparbia.

apollonia


Supporter
Inviato

Buondì

Mi è appena arrivata questa medaglia (Ag 925, 10,51 g) di Bino Bini, coniata nel 1985 in occasione del decimo anniversario di pubblicazione del periodico bimestrale di costume, cultura, economia "Progress" (ora non più esistente), da parte della Cassa di Risparmi e Depositi di Prato per gli abbonati del periodico.

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Sul diritto, nella parte bassa della clessidra, si può notare uno scorcio della piazza del Comune di Prato e la statua del famoso mercante Francesco di Marco Datini (1335-1410).

In evidenza anche nome e cognome dell’incisore, 925 in ovale come titolo dell’argento e la sigla FI 11 preceduta da una stella a cinque punte in un rettangolo arrotondato ai vertici che rappresenta la certificazione dell’orafo, come già visto nei ‘biglietti’ d’argento.

La medaglia non ha nulla a che vedere con i gettoni per il trasporto pubblico, per quanto l’effigie di Francesco Datini, che ha lasciato un ricchissimo archivio di lettere e registri il cui ritrovamento ha permesso di analizzare compiutamente la vita e gli affari di un mercante operante nel XIV secolo, si trova sul biglietto autolinee CAP dello Scorpione illustrato da sandokan nel post #65.

Tuttavia, come ammiratore di Bino Bini, ho voluto descriverla qui.

Dello stesso incisore posseggo anche una coppia di medaglie con lo stesso soggetto ma di diverso materiale (bronzo e argento) che posterò a seguire, dopo averle ripescate.

apollonia


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