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Risposte migliori

Inviato
13 ore fa, scacchi dice:

ecco uno deigli ultimi arrivati, seguirà peso e dimensioni , ma gia credo sia bello che identificabile 

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Diametro 16 mm

Peso 0.8 gr

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  • 1 mese dopo...
Inviato

Salve a tutti! Grazie agli animatori di questa discussione lunga e ricchissima di spunti di “metodologia numismatica” (come/cosa guardare delle monete per ottenere informazioni sulla seriazione e sul contesto storico che le ha prodotte).

Posto anch’io a chiosa il mio denarino, per allargare ulteriormente la galleria iconografica...

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...peso 1,00 g, diametro 16 mm, di buon argento, con tondello rotondo e discreta cura nell’impressione delle lettere... seguendo i vostri consigli, dalla “R” con trattino staccato, dall’inizio della legenda ad ore 12 al dritto, dalla forma tonda e dall’aspetto generale discretamente curato lo classificherei come denaro emesso sotto Enrico IV.

Ne approfitto poi per segnalare il secondo denaro di Lucca emesso sotto Enrico II in passaggio in asta quest’anno... quale abbondanza!😅

 

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Inviato

Asta Ranieri del 4-5 novembre 2023, lotto 342: peso 0,85 g... (anche mi lascia un po’ perplesso questo peso così inferiore al precedente passato in Asta Picena ad aprile scorso... che pesava ben 1,18 g, decisamente più in linea con gli standard dell’emissione...)


Inviato (modificato)

Concludo infine portando alla vostra attenzione un articolo che mi ha molto incuriosito... ho pensato un po’ se inserirlo in questa discussione o in quella dei denari di Pisa, ma visto l’ampio spazio dedicato in questa discussione al rapporto tra i denari di Lucca ed i primi denari pisani (ed alla difficoltà, spesso, di distinguerli correttamente!😅) ho la sensazione che questo sia il posto più adatto!

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https://www.academia.edu/95223026/La_zecca_di_Napoli_al_culmine_del_Ducato_normanno_in_Rassegna_del_Centro_di_Cultura_e_Storia_Amalfitana_61_62_2021_pp_63_92

È un articolo relativamente recente (risale al 2021): partendo da una rilettura critica di una fonte documentaria, il Chronicon beneventanum di Falcone Beneventano, dimostrerebbe come pisani avrebbero iniziato a coniare denari lucchesi già nel 1134 (ben 15 anni prima di quando finora ritenuto!!!) e per giunta non a Pisa, ma a Napoli, approfittando del diritto di zecca detenuto dal Ducato napoletano ma allora ancora non posseduto dalla città di Pisa... denari che avrebbero poi preso la via del Nord, per rientrare in patria pisana come “pagamento“ per l’appoggio militare alla causa di Roberto di Napoli e Rainulfo di Alife contro Ruggero II d’Altavilla...

Nell’articolo sono presentate anche le immagini di alcuni denari “lucchesi” rinvenuti in ripostigli dell’Italia Meridionale (quello di Alife in particolare, e quello di Montescaglioso), considerabili come di verosimile produzione napoletana, per suggerire l’aspetto dei conî dei denari “lucchesi napoletani”...

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Modificato da Ulpianensis
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  • Grazie 1

Inviato

A corredo dell'argomento Pisa/Lucca non si può prescindere da quello Pisa/Siena, con questo studio:

Agnolo Morosini de Senis, un retaggio dell’età sveva. Un contributo al catalogo della monetazione medievale senese

https://www.academia.edu/106322139/Agnolo_Morosini_de_Senis_un_retaggio_dell_età_sveva_Un_contributo_al_catalogo_della_monetazione_medievale_senese_Collana_di_Storia_del_diritto_e_delle_istituzioni_III_diretta_da_Mario_Ascheri

Sul punto è da dire che anche i Senesi produssero moneta a Napoli nel1238, almeno i grossi da 12 denari, ricavati dai conii pisani (p. 31). Inoltre l'analisi delle fonti fa pervenire a un risultato clamoroso rispetto all'apertura delle zecche (p. 36): "Siamo insomma di fronte al sovvertimento delle concezioni note, che vogliono la nascita della moneta come fatto avvenuto esclusivamente tra le mura cittadine. Evidentemente, per le grandi Repubbliche, l’esigenza della moneta era nata in seno alle piazze commerciali e, solo in seguito a concessione papale o imperiale, la moneta poteva tornare o esordire in città".

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  • 2 settimane dopo...
Supporter
Inviato

Io leggerei bene cosa dicono le fonti...

saluti MB

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Inviato

Sì concordo.

Per risalire la china, ripartirei dal doc. 11 del Primo nucleo di fonti sulla zecca sveva di Napoli, un buon punto di partenza sia per tornare indietro nel tempo, sia per comprendere le possibili sorti della moneta toscana in genere, in uscita a giorni.

Saluti


Inviato
8 ore fa, mero mixtoque imperio dice:

Sì concordo.

Per risalire la china, ripartirei dal doc. 11 del Primo nucleo di fonti sulla zecca sveva di Napoli, un buon punto di partenza sia per tornare indietro nel tempo, sia per comprendere le possibili sorti della moneta toscana in genere, in uscita a giorni.

Saluti

 

Ma a parte i dati relativi al periodo svevo (50-100 anni successivo a quello della presa di potere di Ruggero II), sono state identificate altre fonti relative ad una coniazione pisana a Napoli prima del 1140?


Inviato

Buona domanda da furbetto, ci sto lavorando al culmine del secondo decennio di ricerca.

Per ora accontentiamoci di aver confutato alcuni luoghi comuni:

1. La moneta locale e la moneta forestiera;

2. L’analisi critica alla circolazione monetaria classica;

3. L’operatività delle zecche toscane e meridionali;

4. La produzione dell’oro;

5. L’azione degli zecchieri toscani in altre città con la propria moneta;

6.etc., etc.

Continuano a persistere alcuni testi divulgativi, mascherati da scientificità, ma evidentemente si superano da soli prima del “visto si stampi”.

Tornando alla domanda, direi che con calma ci arriveremo in un senso o nell’altro.

 


  • 1 mese dopo...
Inviato

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Buonasera a tutti! Mi sono imbattuto in questo denarino, che ha attratto la mia attenzione se non altro perché non sono ben sicuro di leggere “LV•CA” nel campo del rovescio... ho preso un abbaglio? voi cosa ci leggete? grazie a chi vorrà rispondere!


Inviato
15 minuti fa, Ulpianensis dice:

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Buonasera a tutti! Mi sono imbattuto in questo denarino, che ha attratto la mia attenzione se non altro perché non sono ben sicuro di leggere “LV•CA” nel campo del rovescio... ho preso un abbaglio? voi cosa ci leggete? grazie a chi vorrà rispondere!

 

Lucca, secondo me Enrico IV di Franconia Matz. H2a n. 25, ma aspettiamo gli esperti.

Fabio 

  • Mi piace 1

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