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IGNORED

Obiettore? Adesso No Più


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Inviato

Giusto, mai generalizzare: ogni situazione va esaminata singolarmente.

Ho magari anche rispetto per chi e' obiettore vero e ripudia la violenza, ma deve vincere la ripugnanza per sfamare la famiglia.

Quello che mi da fastidio sono gli obiettori di comodo, come pure tutti quei finti "invalidi". Non avete idea di quanti campioni di lotta libera e arti marziali soffrissero di allergie gravissime. Ci sarebbe da farne uno studio statistico.

Almeno gli obiettori finti dovevano subire l'inconveniente di non poter ottenere il porto d'armi, etc. Ma ora questa legge del piffero che uno dopo 5 anni cambia idea proprio non mi va giu. E come "oltre il danno, la beffa" o "cornuti e mazziati", a vostra scelta.

Se è per quello avevano anche una ferma più lunga o meno licenze e limiti nella ricerca di lavoro, altro che armi (a chi vuoi che freghi qualcosa del porto d'armi?). Chi sarebbe mazziato? Chiunque poteva scegliere, ma avrebbe dovuto subire quei picccoli inconvenienti.


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Inviato

Non capisco bene perche una societa che produce forniture militari non possa impiegare un obiettore. Non credo ci sia mai stata una legge in tal senso, da quando l'obiezione di coscienza e' stata riconosciuta. Si dovrebbe trattare di una scelta "personale" della societa, ma come ne fanno tante (cravatta sbagliata, capello ribelle, etc.)

Ti posso assicurare che era così


Inviato

Un'anziano al mio paese ricordo sempre che a chi non partiva per il militare per motivi diversi usava dire "Chi non è buono per il Re, non è buono nemmeno per la Regina". Frase che mi è sempre rimasta impressa e che forse va fatta risalire alla chiamata alle armi ma non per la leva, ma per andare a combattere al fronte.

Un "in bocca al lupo" a set2hd.

L'ho sentita anch'iolaugh.gif . Ed è anche abbastanza vero, visto come vengono idolatrati certi figuri (credete che gli assassini del Cermis abbiano problemi di "regine"?).

Meno male che sono repubblicano e delle regine non mi frega nulla ed anzi alcune mi fanno pure un po' schifo.biggrin.gif


Inviato

Visto che sono state chieste le motivazioni del mio commento:

A mio parere accanto ad alcuni che dichiaravano l'obiezione perchè portatori di veri principi morali di sano ripudio per le armi (rispettabilissimo) i più lo facevano furbescamente per evitare un anno di "sano" masochismo scaraventati chissà dove, con chissà chi a fare chissà cosa e lontani dalle comodità casalinghe contando magari sul fatto che obiettando non era detto che si venisse assegnati a opere umanitarie in cui ci voleva veramente spirito di abnegazione e sacrificio per assistere persone gravemente disabili o molto bisognose ma si poteva finire a prestare la propria opera anche in qualche comoda biblioteca...

Dunque se lo Stato all'epoca chiedeva ai suoi cittadini maschi di assolvere questo DOVERE per poter aspirare poi al DIRITTO di poter entrare nelle sue fila vuoi anche solo come impiegato vorrei sapere come ora chi all'epoca non ha voluto ottemperare ai propri doveri possa accampare diritti.

La motivazione "tengo famiglia" (seppur comprensibile e molto migliore di gente che ad un certo punto dell vita scopriva che mannaggia non posso nemmeno andare a giocare con gli amichetti al poligono per sport) non regge secondo me... si sapeva perfettamente già all'epoca che quella scelta avrebbe precluso a vario titolo tutto l'ambito della Pubblica Amministrazione. Uomo avvisato mezzo salvato.

Aggiungo che avvalersi poi di certi cavilli odierni per cancellare tutto come una spugna sia anche un grave insulto per tutti quei giovani che:

sono partiti a malincuore lasciando bei lavori che aiutavano il budget familiare

hanno lasciato fidanzate che al ritorno non c'erano più

si sono persi per le difficoltè psicologiche nell'affrontare un'esperienza così alienante

sono morti in esercitazioni, per atti di nonnismo e in incidenti vari sulle strade di tutta Italia per sfruttare fino all'ultimo quella desiderata licenza...

Saluti

Simone

Potevano scegliere anche loro, ma forse doversi sorbire 2 anni di ferma, anzichè 1 era un po' troppo pesante. Magari qualcuno, pur odiando le armi, ha preferito turarsi il naso, rinunciare ai propri ideali e furbescamente evitarsi un anno in più di servizio.

Quelli dobbiamo rispettarli?

Io non mi sento di definirli ipocriti o furbi, voi probabilmente sì, per coerenza e mi sa che non siano proprio pochissimi...


Inviato

Potevano scegliere anche loro, ma forse doversi sorbire 2 anni di ferma, anzichè 1 era un po' troppo pesante.

Scusate, ma in che periodo l'obiezione di coscienza comportava un servizio di un anno più lungo rispetto alla ferma militare? Su Wikipedia si parla sin dall'inizio di un servizio di 8 mesi superiore alla durata del servizio che si sarebbe dovuto svolgere. Nell'ultimo periodo dell'obbligo di leva invece la differenza tra servizio civile e militare era scesa a 1,1 volte il periodo massimo previsto per il servizio militare, quindi parliamo di 11 mesi. I due anni di ferma civile di cui parli probabilmente si riferiscono al periodo in cui la ferma militare era di 15 mesi (quindi il servizio civile durava in realtà 23 mesi)


Inviato

A metà degli anni '90, se non ricordo male, il servizio civile durava 12 mesi, come quello militare, nel quale, però, gli utlimi 2 avevano uno statu particolare (licenza? pregongedo? boh? e chi si ricorda?). In precedenza ricordo esercito 12 mesi; marina 18; civile 24. Dovrei chiedere ad un mio ex-vicino di casa, che assolse l'obbligo, negli anni '80, ma dove lo ritrovo più?biggrin.gif


Inviato

Dovrei chiedere ad un mio ex-vicino di casa, che assolse l'obbligo, negli anni '80, ma dove lo ritrovo più?biggrin.gif

Su facebook? :lol:


Inviato (modificato)

Quando il servizio nell' EI era 12 mesi, lo era anche nella Marina. I miei amici che hanno scelto il civile negli anni '90 hanno fatto 12 mesi pure loro.

all' epoca del servizio militare da 15 mesi credo che l'obiezione non fosse riconosciuta e si era considerati renitenti. Ancora non sono convinto che ci fosse nessuna legge che proibisse ad un obiettore di essere assunto mettiamo a Selenia o Contraves. Quella poteva essere una scelta autonoma dell' azienda, ma niente di scritto nel marmo.

E alla fine mi avete smascherato: sono uno di quei pacifisti che per evitare le durezze del servizio civile ha simulato spirito guerriero e si e' fatto un po' di camping in Somalia. Eterna vergogna su di me ed i miei discendenti maschi fino alla quinta generazione!

Che mi tocca sentire... :rolleyes:

Modificato da ersanto

Inviato

Quando il servizio nell' EI era 12 mesi, lo era anche nella Marina. I miei amici che hanno scelto il civile negli anni '90 hanno fatto 12 mesi pure loro.

all' epoca del servizio militare da 15 mesi credo che l'obiezione non fosse riconosciuta e si era considerati renitenti. Ancora non sono convinto che ci fosse nessuna legge che proibisse ad un obiettore di essere assunto mettiamo a Selenia o Contraves. Quella poteva essere una scelta autonoma dell' azienda, ma niente di scritto nel marmo.

E alla fine mi avete smascherato: sono uno di quei pacifisti che per evitare le durezze del servizio civile ha simulato spirito guerriero e si e' fatto un po' di camping in Somalia. Eterna vergogna su di me ed i miei discendenti maschi fino alla quinta generazione!

Che mi tocca sentire... rolleyes.gif

Prima di tutto, nessuno ti ha accusato proprio di nulla.

In secondo luogo, è evidente che non ricordi bene o meglio non sai quanto accadeva prima: c'è stato un lungo periodo, nel quale il servizio militare in marina era più lungo, che nell'esercito ed il servizio civile era ancora più lungo. L'obiezione di coscienza non era un'opzione, come alla fine degli anni '90, ma doveva essere approvato dal distretto, dopo colloquio con i carabinieri.

La marina, invece, all'atto della richiesta, ti espelleva con disonore dal corpo e passava la competenza al distretto.

A chi la vergogna? E da parte di un ente statale, quindi con valenza ufficiale? E' un po' diverso, no?

Cosa tocca sentire a merolleyes.gif .

PS. Peccato non essere stato di marina...biggrin.gif


Inviato

quando io ho fatto l'obbiettore non esisteva ancora la legge di poter rinnegare il mio status. quindi la mia fù una scelta ben consapevole.

io tutt'ora non voglio fare nessun concorso per entrare in nessun arma, non voglio prendermi nessun porto d'armi.

ma la legge parla chiaro se hai fatto l'obbiettore non puoi lavorare in nessuna azienda in cui progettano, costruisco e commercializzano armi e sistemi d'armi.

ho solo una proposta da un'azienda che produce anche mezzi militari e con il mio status attuale non mi possono assumere.

devo solo gestire la produzione tutto qua.


Inviato

Scusate, ma non sono pratico....dove rimane scritto se hai fatto il militare o l'obiettore? oppure te lo chiede l'azienda? e, nel caso, dove possono controllare (c'è la privacy) e/o tu non puoi mentire?


Inviato (modificato)

ognuno di noi ha la propria cartellina al distretto con la propria posizione. se tu vai al distretto e chiedi il foglio matricolare vedrai che sono scritte tutte le informazioni sul tuo servizio di leva. a me hanno chiesto se l'avevo fatto ed ho risposto sinceramente e loro mi hanno fatto notare il problema e sono stati loro stessi ad indicarmi la legge per la rinuncia al mio status. infatti fino a pochi giorni fa io non ne sapevo neanche l'esistenza.

non so se vi ricordate ma quando il servizio era ancora obbligatorio di solito una delle prime domande era se l'avevi fatto. ancora oggi nei moduli che ti fanno compilare vogliono sapere se l'hai fatto.

avrei potuto mentire, è vero ma poi sarei andato ogni giorno a lavoro con la paura di essere scoperto.

Modificato da set2hd

Inviato

ognuno di noi ha la propria cartellina al distretto con la propria posizione. se tu vai al distretto e chiedi il foglio matricolare vedrai che sono scritte tutte le informazioni sul tuo servizio di leva. a me hanno chiesto se l'avevo fatto ed ho risposto sinceramente e loro mi hanno fatto notare il problema e sono stati loro stessi ad indicarmi la legge per la rinuncia al mio status. infatti fino a pochi giorni fa io non ne sapevo neanche l'esistenza.

non so se vi ricordate ma quando il servizio era ancora obbligatorio di solito una delle prime domande era se l'avevi fatto. ancora oggi nei moduli che ti fanno compilare vogliono sapere se l'hai fatto.

avrei potuto mentire, è vero ma poi sarei andato ogni giorno a lavoro con la paura di essere scoperto.

Credo che una volta venisse chiesto, soprattutto ai più giovani di età, per non assumere qualcuno che, se non assolto o milite esente, sarebbe stato assente per un anno per svolgere il servizio militare......credo che a nessuno, se non a qualche esaltato, possa realmente interessare se l'hai fatto o meno la naja!

Non sapevo della cartellina del distretto militare (due volte i tre giorni e un mese all'ospedale di Baggio/Milano mi sono AMPIAMENTE bastati!), ma credo che, anche se riuscissi a cambiare il tuo status attuale grazie alla legge sopra citata, rimarrebbe traccia dell'obiezione di coscienza. Se cmq a loro sta bene e se risolto questo problema verresti assunto.....fallo! ;)


Inviato

Il servizio di leva per la Marina Militare fino al 1986 era di 18 mesi. Poi c'è la riduzione:

nel 1987 era di 16 mesi

nel 1988 era di 14 mesi

nel 1989 era di 12 mesi

Già nel 1986 l'obiezione di coscenza era riconosciuto.

http://www.isidata.i...L958_241286.htm

art. 2 comma 1

Grazie. Mi pare di ricordare che ci fosse questa differenza, fra esercito e marina. Per l'obiezione, forse, mi sono spiegato male. Era una possibilità, ma dovevi presentare domanda e attendere l'accettazione, mentre negli ultimi anni mi pare (ma non sono sicuro) che si trattasse fondamentalmente di una semplice scelta fra due opzioni.


Inviato

Una curiosita: visto che l'appartenenza alla leva di mare o di terra non era a domanda, ma ad assegnazione, come giustificavano il fatto che alcuni dovevano fare 12 mesi ed altri 18 ?

A me sembra crei due classi di cittadini soggetti a differenti obblighi di leva.


Inviato

Una curiosita: visto che l'appartenenza alla leva di mare o di terra non era a domanda, ma ad assegnazione, come giustificavano il fatto che alcuni dovevano fare 12 mesi ed altri 18 ?

A me sembra crei due classi di cittadini soggetti a differenti obblighi di leva.

Mi pare che la Marina chiamava ragazzi provenienti da città costiere.

Probabilmente perchè più abituate al mare: parliamo degli anni '70-'80 (quindi nati degli anni '50 - '60) e poche persone sapevano nuotare o "avevano familiarità con l'acqua" (ricordiamoci che fino a quarant'anni fa non c'era questa facilità di spostamento che i giovani di oggi hanno).

Mi sembra, ma non sono sicuro, che venivano presi quelli nati negli ultimi 4 - 6 mesi dell'anno richiesto. Naturalmente dopo le selezioni, se non eri abile per la Marina, venivi "scartato" e destinato all'Esercito.

Sono sicuro del fatto che fino ai primi anni '90 arrivavano ai datori di lavoro delle notifiche da parte della Marina Militare (o dalla Capitaneria di Porto del luogo) nella quale avevi l'obbligo di segnalare gli assunti nati in un determinato anno di leva. Un mio amico di Varese che lavorava a San Benedetto e nato proprio nel millesimo richiesto dalle notifiche, ha fatto poi il servizio militare nella Marina.


Inviato

Buongiorno, in merito all'argomento in discussione vorrei portare la mia esperienza:

ho fatto il servizio militare nel 1984 -85 ed ero sottotenente di complemento in una caserma di CAR, dove arrivavano le reclute direttamente da casa. A quell'epoca credo che esistesse già il discorso di "obiezione di coscienza" ma era un privilegio riservato a pochissimi.

Ricordo che a ogni scaglione di reclute che arrivava alla mia compagnia, c'era sempre uno o due obiettori a cui non avevano riconosciuto , appunto l'obiezione. Questi mi dicevano chiaramente che l'uniforme non la indossavano, non volevano toccare armi e che non volevano fare addestramento.

A quel punto facevo partire la segnalazione al Comando carabinieri: dopo un paio di giorni veniva un maresciallo con un appuntato e se li portavano via per "renitenza alla leva". Questi giovani finivano al carcere militare dove si facevano quei famosi dodici mesi di naja.

Io pensavo che probabilmente era meglio per loro fare il militare, datosi che l'incarico loro assegnato era "cucinieri" e praticamente il fucile lo avrebbero visto solo al CAR (stavo nel Corpo del Commissariato, ruolo Sussistenza).

Se poi vogliamo dire che il militare a quell'epoca oltre che obbligatorio, fosse anche poco utile, sono d'accordo, ma comunque andava fatto (confesso che in alcuni momenti mi sono anche divertito...)

Riguardo le aziende militari, attualmente lavoro per una azienda importante del settore della difesa e posso garantirvi che qua dentro ci sono molti miei colleghi che il militare non l'hanno fatto per i più svariati motivi (compresa l'obiezione).

All'azienda interessa poco se hai fatto o non fatto il soldato, basta che sai lavorare e che sei ligio alle disposizioni.

Saluti a tutti

Saturno


Inviato

sinceramente io sono uno di quelli che non lo ha fatto ( il militare)

ha visita fatta o fatto domanda x il corpo alpino , come tutti o quasi i miei amici

pochi anni prima della visita ho avuto un incidente la quale sono stato operato ben 2 volte alla gamba

possedevo un chiodo al femore con 4 giunture

visita rimandata al anno successivo

visita successiva ,risultato idoneo alla leva.....sinceramente non mi interessava ma´avrei preferito stare a casa

dopo sei mesi dalla seconda visita mi arriva una cartolina

dove cera il mio concedo militare .....riformato x esuberanza di classe.......

questa non lho mai capita ,ma lo accettata senza fare commenti in proposito.... :P


Inviato

Buongiorno, qualche anno prima ho fatto la stessa esperienza di Saturno in un reparto più o meno operativo, ho sempre

avuto modo di verificare come una soluzione si sia sempre trovata anche nei casi più problematici, è sempre una questione

di ragionevolezza e di rispetto reciproco legata alla persone, confermo la difficoltà ai tempi

di farsi riconoscere lo status di obiettore, in merito a strascichi in ambito lavorativo non ho notizie, ho avuto modo di

vedere nulla osta rilasciati per effettuare lavori in aree militari a soggetti che avevano espresso la loro obiezione.

rispetto ad allora sono cambiate molte cose, oggi come allora, sono gli atteggiamenti intransigenti da entrambe le parti il problema.

cordialità


Inviato

Mi pare che la Marina chiamava ragazzi provenienti da città costiere.

Probabilmente perchè più abituate al mare: parliamo degli anni '70-'80 (quindi nati degli anni '50 - '60) e poche persone sapevano nuotare o "avevano familiarità con l'acqua" (ricordiamoci che fino a quarant'anni fa non c'era questa facilità di spostamento che i giovani di oggi hanno).

Mi sembra, ma non sono sicuro, che venivano presi quelli nati negli ultimi 4 - 6 mesi dell'anno richiesto. Naturalmente dopo le selezioni, se non eri abile per la Marina, venivi "scartato" e destinato all'Esercito.

Sono sicuro del fatto che fino ai primi anni '90 arrivavano ai datori di lavoro delle notifiche da parte della Marina Militare (o dalla Capitaneria di Porto del luogo) nella quale avevi l'obbligo di segnalare gli assunti nati in un determinato anno di leva. Un mio amico di Varese che lavorava a San Benedetto e nato proprio nel millesimo richiesto dalle notifiche, ha fatto poi il servizio militare nella Marina.

Erano gli utlimi 4 mesi, se non erro, oltre a chi lavorava in aziende fornitrici della marina o gli iscritti ai club velici, etc


  • 3 mesi dopo...
Inviato

L'ipocrisa per definizione è il simulare comportamenti virtuosi quando di fatto si è tutt'altro. Mi sembra che il dichiarare di essere contrario all'uso delle armi per motivi di coscienza quando in realtà lo si fa solo per evitare il servizio militare rientri perfettamente nella definizione ;)

Il fatto che il servizio militare fosse inutile mi trova comunque d'accordo!

Pienamente d'accordo.


Inviato (modificato)

Essere contrari di per se all'uso delle armi (o violenza in genere) mi pare una sostanziale follia, umanamente parlando. Troppo comodo, per esempio, pensare di mangiare carne però io non ammazzo niente e nessuno. La natura penso sia insidacabilmente violenta, a suo modo.

Diciamo che invece decidere di "non essere buoni per il Re" può essere una scelta comprensibile, anche se magari non da tutti condivisibile.

D'altro canto il "morire per la Patria", ovvero imbracciare armi ed adnare ad ammazzare o essere ammazzati per un concetto inventato, aleatorio e completamente astratto come "La Patria" lo trovo quanto meno ironico. Come se nella sostanza al popolo mandato al macello (o preparato a questo) cambiasse chissà quanto se a comandarlo fosse pinco piuttosto che pallo. E come se si fosse potuto scegliere la Patria a cui appartenere.

Ecco da questo punto di vista preferisco il mercenario piuttosto che l'esaltato che 9 su 10 non é nemmeno in grado di dare una definizione corretta di Patria per la quale dicesi essere "pronto a morire".

Imbracciare armi a proprio uso/consumo e/o interesse mi parrebbe invece più logico, nel caso. Ma, casualmente, non solo non é permesso, ma pare sia considerato sempre più "diabolico" :) .

Modificato da Monetaio
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Inviato

Pienamente d'accordo.

Definizione perfetta, infatti. Esattamente come per chi si è sempre riempito la bocca di difesa della patria, andando a occupare (o sarebbe meglio dire conquistare) paesi stranieri , bombardare, uccidere e stuprare... cosa che hanno fatto sempre e sottolineo sempre gli eserciti di occupazione (a partire da quelli che ammantavano di moralità la propria azione).


Inviato

Essere contrari di per se all'uso delle armi (o violenza in genere) mi pare una sostanziale follia, umanamente parlando. Troppo comodo, per esempio, pensare di mangiare carne però io non ammazzo niente e nessuno. La natura penso sia insidacabilmente violenta, a suo modo.

Diciamo che invece decidere di "non essere buoni per il Re" può essere una scelta comprensibile, anche se magari non da tutti condivisibile.

D'altro canto il "morire per la Patria", ovvero imbracciare armi ed adnare ad ammazzare o essere ammazzati per un concetto inventato, aleatorio e completamente astratto come "La Patria" lo trovo quanto meno ironico. Come se nella sostanza al popolo mandato al macello (o preparato a questo) cambiasse chissà quanto se a comandarlo fosse pinco piuttosto che pallo. E come se si fosse potuto scegliere la Patria a cui appartenere.

Ecco da questo punto di vista preferisco il mercenario piuttosto che l'esaltato che 9 su 10 non é nemmeno in grado di dare una definizione corretta di Patria per la quale dicesi essere "pronto a morire".

Imbracciare armi a proprio uso/consumo e/o interesse mi parrebbe invece più logico, nel caso. Ma, casualmente, non solo non é permesso, ma pare sia considerato sempre più "diabolico" :) .

Io sono contrario di per sè all'uso delle armi e alla violenza in genere, non mangio neanche carne perchè sono vegetariano. Non vedo perchè dovrebbe essere una follia essere contrario all'uso delle armi (evidentemente intendo con scopi violenti, non per poligono di tiro, tiro al piattello, etc).


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