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IGNORED

Che Fatica Vendere Le Proprie Monete


Risposte migliori

Inviato

Ciao Maf,

sarebbe interessante stilare una lista, al momento non ho sottomano i vari cataloghi d'asta.

Mi impegno da domani a fare una ricerca tra le varie case d'aste relativa alle commissioni per chi propone il materiale.

Essendo Alberto Varesi e Inasta iscritti al forum possono dare una risposta di persona.

Antonio

Sarebbero delle utili rivelazioni, che tutti gli utenti del forum accoglierebbero con interesse. Ottima idea.


Inviato (modificato)

Che Fatica vendere Le Proprie Monete ...

...

Meglio Regalarle !!!

La battuta è abbastanza scontata e, visto che il topic rimane vivo, alla fine non ho resistito alla tentazione.

---

Più seriamente, impegnare il proprio capitale finanziario in una collezione numismatica è probabilmente una pessima idea, se lo si considera un investimento vero e proprio, e non invece un "investimento" basato su ricchezza "superflua".

Mi spiego meglio: la ricchezza ed il reddito personali ciascuno di noi li spende (se può) per beni a durata pluriennale che utilizza direttamente (auto, casa, arredamento, vestiti...), per consumi ad utilità immediata (viaggi, alimentari, divertimento, sport, vestiario, benessere, cultura...), per investimenti finanziari (conti correnti, azioni, fondi d'investimento, prorietà immobiliari a reddito, fondi pensione, assicurazioni...), e per investimenti "d'arte" (libri, stampe, quadri, statue, orologi, numismatica...).

Il grado di liquidità degli investimenti è decrescente iniziando dal conto corrente per finire alle collezioni d'arte (tra cui quelle numismatiche). Quest'ultime sono molto poco liquide, poiché il mercato dei compratori è ristretto, i prezzi sono molto aleatori anche nel breve termine.

Personalmente ho iniziato a collezionare qualcosa di pregiato e costoso solo quando ho ritenuto di avere un "capitale superfluo", che andasse al oltre ai ragionevoli bisogni di consumo e di risparmio per un futuro adeguato alle mie aspettative.

Impegnando il mio capitale in una collezione numismatica, ho perso, sto perdendo o perderò delle opportunità di consumo e/o d'investimento dalla redditività potenzialmente molto più alta e/o più sicura, però in qualche modo "posso permettermelo", perché la collezione, come dice la pubblicità è per sempre.

Ragionevolmente, a parte poche monete di tipo "bullion" (che non considero strettamente da collezione), per le quali potrebbe sorgere l'opportunità/la necessità di una vendita, spero proprio di non essere nella situazione di dover liquidare anche la mia collezione... significherebbe che le cose vanno veramente male!

Modificato da PiVi1962

Inviato (modificato)

Pivi, ho letto con interesse il tuo intervento, ma di fatto c'è qualcuno che compravende in numismatica e ci guadagna quasi sempre.

Io direi che bisogna scegliere l'acquisto cercando di farlo il meno peggio possibile e soprattutto di considerarlo proprio un investimento a lungo termine, che prevede come risultato quello di recuperare un domani almeno il capitale iniziale aggiornato all'inflazione.

Il bello della numismatica secondo me è anche questo: cercare di fare "l'affare"

Ciao.

Modificato da maf

Inviato (modificato)

Pivi, ho letto con interesse il tuo intervento, ma di fatto c'è qualcuno che compravende in numismatica e ci guadagna quasi sempre.

Io direi che bisogna scegliere l'acquisto cercando di farlo il meno peggio possibile e soprattutto di considerarlo proprio un investimento a lungo termine, che prevede come risultato quello di recuperare un domani almeno il capitale iniziale aggiornato all'inflazione.

Il bello della numismatica secondo me è anche questo: cercare di fare "l'affare"

Ciao.

Per vendere bene una collezione bisogna avere la possibilità di farlo in tempi lunghi, come quelli che il Duca di Sutherland sta concedendo alle gallerie Nazionali di Scozia ed Inghilterra per acquistare i suoi Tiziano. Per quello suggerisco chiunque di impegnare solo una quota di capitale "superfluo", che non gli faccia perdere nessuna vera opportunità economico/finanziaria nella sua vita.

Si noti che la scelta del Duca di Sutherland è stata basata proprio su un ragionamento simile: i suoi amministratori finanziari hanno fatto presente che una quota troppo alta della sua ricchezza personale era concentrata nella vasta collezione pittorica di famiglia, e che era il caso di smobilizzarla almeno in parte per riequilibrare il portafoglio. E lui ha scelto di iniziare le trattative per la vendita dei due quadri più prestigiosi, i due Tiziano. Quindi una scelta di opportunità, e non di necessità.

Ecco, quello che auspico io è di mantenere un equlibrio economico tale per cui l'eventuale decisione di vendere la propria collezione di monete non debba mai diventare una necessità (e quindi una potenziale "fregata").

Modificato da PiVi1962

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