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Vaticano, 2 euro comm. 2005 "GMG Colonia"


Risposte migliori

ma secondo voi .. chiedo piu che altro agli esperti :

queste quotazioni non sono "fasulle", nel senso che sono solo delle quotazioni o prezzi ad esempio

che mettono i privati su Ebay , cioè derivate da pura speculazione?

Poi andando in negozio oggi, invece, cosa me la fanno pagare realmente la moneta ??

ipotizziamo che voglio comprare la moneta 2 euro della GMG 2005, il negozio di numismatica quanto me la fa pagare?

me la vende a 150 euro ???

certi meccanismi speculativi non li concepisco, o per lo meno , sono molto lontano ancora da carpirne

l'evoluzione nel tempo...

Per i francobolli per fortuna questi eventi speculativi (almeno nel breve periodo) non esistono o sono comuqnue meno frequenti...

ciao

Anche quella ultimamente è salita di prezzo ora si trova a 85-90 euro, fino a 1 mese fa all'incirca a 70-75

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ma secondo voi .. chiedo piu che altro agli esperti :

queste quotazioni non sono "fasulle", nel senso che sono solo delle quotazioni o prezzi ad esempio

che mettono i privati su Ebay , cioè derivate da pura speculazione?

Visto che parli della baia..., ti dico che, per farsi l'idea di come è orietato il mercato su di un deteminato pezzo, è sufficiente monitorare una decina di aste, e alla loro termine calcolare la media dei prezzi con cui si sono chiuse in quel speifico periodo.

Fasulle sono spesso solo i Compralo subito, per ovvi motivi...

Poi andando in negozio oggi, invece, cosa me la fanno pagare realmente la moneta ??

ipotizziamo che voglio comprare la moneta 2 euro della GMG 2005, il negozio di numismatica quanto me la fa pagare?

me la vende a 150 euro ???

Premesso che i 150€ che citi sono i prezzi delle vendite a prezzo fisso ( oggi la moneta l'acquisti tranquillamene intorno ai 110€ max, mentre la busta filnumis non va olte gli 80€ ... ), se entri in uno store la paghi quanto vale in quel momento, anzi qualcosa in più perchè i commercianti hanno spese... che un privato non ha, eccetto quella di pagare la tariffa al sito d'aste...

Nello specifico, in questo momento il 2€ GMG in un negozio la paghersti anche 130-140€. Non meno !

Per i francobolli per fortuna questi eventi speculativi (almeno nel breve periodo) non esistono o sono comuqnue meno frequenti...

Esistono, anche se apparentemente non si notano, ed iniziano sin dalla fonte in modo ancora più incisivo di quando accade con le monete: ad esempio un minifoglio di dieci valori da € 2,50 cad. costa al collezionista 25€, mentre all'ente emittente costa meno di 1 cent ...

Poi, se la tiratura è limitata, inizia inesorabilmente la speculazione..., la quale esiste eccome..., anche se attualmente è meno frequente perchè buona parte dei valori emessi vengono distribuiti ai collezionisti... Le lettere ormai si affrancano con le targhette adesive...

Modificato da Papillon
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grazie Papillon delle risposte, sei stato molto gentile !

credo che i collezionisti di due euro commemorativi sono destinati ancora ad aumentare

nei prossimi anni; inoltre i paesi in area Euro sono in aumento, quindi verranno coniate sempre più

monete commemorative..

in seconda istanza i piccoli stati continueranno a coniare la loro commemorativa, e presumibilmente

mai saliranno di tiratura poichè non è primario interesse dello stato un elevato guadagno

da parte della vendita delle monete.

Sarebbe corretto secondo te partire con questa collezione attualmente (san marino+vaticano)?

immagino che tra 10 anni una collezione del genere potrebbe essere ben quotata e, se uno è

previdente, potrebbe ripagarsela acquistando nel tempo dei doppioni delle euromonete e rivendendole

tra alcuni anni. Questa a mio modo di vedere non sarebbe speculazione a scopo di lucro, ma un

ripagarsi la collezione e poterla tirare avanti nel tempo .

Probabilmente parecchi collezionisti in questo sito fanno cosi

ciao,grazie

Visto che parli della baia..., ti dico che, per farsi l'idea di come è orietato il mercato su di un deteminato pezzo, è sufficiente monitorare una decina di aste, e alla loro termine calcolare la media dei prezzi con cui si sono chiuse in quel speifico periodo.

Fasulle sono spesso solo i Compralo subito, per ovvi motivi...

Premesso che i 150€ che citi sono i prezzi delle vendite a prezzo fisso ( oggi la moneta l'acquisti tranquillamene intorno ai 110€ max, mentre la busta filnumis non va olte gli 80€ ... ), se entri in uno store la paghi quanto vale in quel momento, anzi qualcosa in più perchè i commercianti hanno spese... che un privato non ha, eccetto quella di pagare la tariffa al sito d'aste...

Nello specifico, in questo momento il 2€ GMG in un negozio la paghersti anche 130-140€. Non meno !

Esistono, anche se apparentemente non si notano, ed iniziano sin dalla fonte in modo ancora più incisivo di quando accade con le monete: ad esempio un minifoglio di dieci valori da € 2,50 cad. costa al collezionista 25€, mentre all'ente emittente costa meno di 1 cent ...

Poi, se la tiratura è limitata, inizia inesorabilmente la speculazione..., la quale esiste eccome..., anche se attualmente è meno frequente perchè buona parte dei valori emessi vengono distribuiti ai collezionisti... Le lettere ormai si affrancano con le targhette adesive...

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Carissimo Andrea Dema

Questa a mio modo di vedere non sarebbe speculazione a scopo di lucro, ma un

ripagarsi la collezione e poterla tirare avanti nel tempo .

ciao,grazie

Ok Andrea

Mi potresti spiegare.. secondo te, il significato di questo termine :speculazione a scopo di lucro? huh.gif

Modificato da Euripe
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Awards

Sicuramente ! B)

Alla fine è sempre solo questione di terminologia... :rolleyes:

Carissimo Andrea Dema

Questa a mio modo di vedere non sarebbe speculazione a scopo di lucro, ma un

ripagarsi la collezione e poterla tirare avanti nel tempo .

ciao,grazie

Ok Andrea

Mi potresti spiegare.. secondo te, il significato di questo termine :speculazione a scopo di lucro? huh.gif

Il problema è tutti parlano di speculazione, tutti puntigliosi sullo spiegare la differenza di terminologia numismatiche, ed essere buoni su questo punto dalla vitale importanza

che cos'è la speculazione?

che cos'è il lucro?

che significa collezionare?

Si definisce speculatore chi si accaparra grosse quantità al fine di alzarne artificialmente il prezzo e quindi lucrare, ovvero di trarre un grande guadagno in breve tempo.

Si definisce commerciante chi compra un bene o piu beni in modeste quantità ad un prezzo piu basso di quello realmente sul mercato, al fine di trarne guadagno (Se la vendita è reiterata, ovvero continuativa nel tempo). Se è occasionale, si parla di compravendita e non di commercio

Si definisce collezionista chi compra un bene per soddisfare un proprio bisogno (ossia il collezionare stesso).

Va da sè che:

- Il collezionista compra spesso e vende sporadicamente

- Il commerciante vende spesso e compra con frequenza variabile (dove la variabile è il prezzo)

- Lo speculatore compra una tantum e rivende una volta "alzato" - artificiosamente - il prezzo.

Non condanno i commercianti o gli operatori del settore (le Aste, ad esempio), anzi, se non ci fossero loro le monete sarebbero più difficili da reperire ... pensate a comprare solo ed esclusivamente dai privati....!!!

Condanno invece gli speculatori, che sono deleteri per il collezionismo. Questi piccoli tiranni spingono a non voler collezionare piu, ed a guadagnare sulla pellaccia di altri malcapitati. Alcune volte le speculazioni si spengono, altre volte, monete solo molto speculate, diventano (dopo decenni!!) rare, non per la reperibilità stessa, ma per il proibitivo costo. Ne è il caso del 5 lire del 1914, con una tiratura di 272.515, che costa migliaia di euro, eppure si vede ai convegni, alle aste, con frequenza abissale. Una moneta che secondo voi è di reperibilità facile tirando fuori solo i soldi, è davvero definibile "rara"? Perchè monete del calibro del 2 lire del 1902, con tiratura simile e simile rarità, ne vedi meno sui banchi? la risposta la lascio a chi legge

Per comprendere meglio l'evento a chi colleziona nel settore in cui vi è la discussione, euro appunto, è il caso di trattare l'esempio del 2 euro Grace Kelly... moneta dal costo vertiginoso di 1.100 euro, salito per volontà di pochi commercianti che ne hanno fatta man bassa, non certo perchè sia rara. Ora, solo i commercianti tengono la speculazione, passandosela di mano in mano, ma alla fine i collezionisti che possono vantarsi di averla in collezione sono pochi. Perchè non la comprano, non perchè non la trovano in giro. Segno che a quel prezzo, non ci sono collezionisti che la desiderano. Ma il prezzo (stranamente) continua a salire... come mai? Speculazione.

Quindi, abbiate la cura di distinguere speculazione e lucro: nessuno di noi si sottrae al lucro (l'investimento lo è, l'affare rivenduto a prezzo maggiorato lo è), ma certo la gran parte di noi NON è speculatore, dato che non avrà mai la forza (ne la voglia, spero) di comprare tutti i pezzi di un certo nominale raro, per farlo salire di prezzo.... :rolleyes:

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Quindi, abbiate la cura di distinguere speculazione e lucro: nessuno di noi si sottrae al lucro (l'investimento lo è, l'affare rivenduto a prezzo maggiorato lo è), ma certo la gran parte di noi NON è speculatore, dato che non avrà mai la forza (ne la voglia, spero) di comprare tutti i pezzi di un certo nominale raro, per farlo salire di prezzo.... :rolleyes:

A mio modo divedere speculazione e lucro sono in questi casi poco più che sinonimi. L'uno fa il gioco dell'altro.

E se la gran parte di noi non ha la forza di acquistare tutti i pezzi di un certo nominale raro (cosa che ritengo assai complicata per un privato, altrimenti sai quanti di quelli che possono permetterselo lo farebbero ?) ritengo che ogni goccia insieme alle altre faccia un mare, e quindi ognuno di coloro che opera anche solo per "ripagarsi" la propria monetina o divisionale che sia, contribuisce nel suo piccolo a fare lo sporco gioco dei pesci grossi.

Modificato da cig
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A mio modo divedere speculazione e lucro sono in questi casi poco più che sinonimi. L'uno fa il gioco dell'altro.

E se la gran parte di noi non ha la forza di acquistare tutti i pezzi di un certo nominale raro (cosa che ritengo assai complicata per un privato, altrimenti sai quanti di quelli che possono permetterselo lo farebbero ?) ritengo che ogni goccia insieme alle altre faccia un mare, e quindi ognuno di coloro che opera anche solo per "ripagarsi" la propria monetina o divisionale che sia, contribuisce nel suo piccolo a fare lo sporco gioco dei pesci grossi.

Non so se è Cig che la pensa come me, o se sono io che la penso come lui, fatto stà che mi trovo in perfetta sintonia con quanto sopra espresso dall'amico Cig.wink.gif

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Awards

Sarebbe corretto secondo te partire con questa collezione attualmente (san marino+vaticano)?

immagino che tra 10 anni una collezione del genere potrebbe essere ben quotata e, se uno è

previdente, potrebbe ripagarsela acquistando nel tempo dei doppioni delle euromonete e rivendendole

tra alcuni anni. Questa a mio modo di vedere non sarebbe speculazione a scopo di lucro, ma un

ripagarsi la collezione e poterla tirare avanti nel tempo .

Probabilmente parecchi collezionisti in questo sito fanno cosi

ciao,grazie

Se sei un cultore della numismatica..., sarebbe corretto partire sempre, e non solo dai stati che citi tu... L'importante è che dal punto di partenza sino alla fine la collezione venga aggiornata con logicità e dunque secondo una linea arganica di continuità!

Se invece hai altre intenzioni..., come mi sembra di capire..., allora ti consiglio, per il momento, di stare alla finestra, e attendere cosa accadrà con le prossime emissioni sanpietrine...

Se per caso acquisti alla fonte..., c'è poco da pensare...

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ciao ti ringrazio molto per la risposta è molto dettagliata e mi trova d'accordo quasi

su tutto.

soprattutto c'è da dire che però come dicevi te spesso sono direttamente i commercianti

che sottraggono grosse quantità di monete nel momento della prima vendita. Questo secondo

me è sbagliato, poiche se la moneta viene diffusa con certe regole,

non vedo perche non debbano valere per tutti (ad esempio massimo 3 a testa).

Attenzione : voglio precisare, il fatto che possano avvenire questi fatti, è solo una ipotesi.

comunque è un bel mistero....

per analizzare bene la situazione della moneta G.K sarebbe bello avere dei dati reali

su cui ragionare. ad esempio:

nomi e cognomi degli acquirenti delle 20 mila monete Grace Kelly e quantità

acquistate a testa.

ciao

Ok Andrea

Mi potresti spiegare.. secondo te, il significato di questo termine :speculazione a scopo di lucro? huh.gif

Il problema è tutti parlano di speculazione, tutti puntigliosi sullo spiegare la differenza di terminologia numismatiche, ed essere buoni su questo punto dalla vitale importanza

che cos'è la speculazione?

che cos'è il lucro?

che significa collezionare?

Si definisce speculatore chi si accaparra grosse quantità al fine di alzarne artificialmente il prezzo e quindi lucrare, ovvero di trarre un grande guadagno in breve tempo.

Si definisce commerciante chi compra un bene o piu beni in modeste quantità ad un prezzo piu basso di quello realmente sul mercato, al fine di trarne guadagno (Se la vendita è reiterata, ovvero continuativa nel tempo). Se è occasionale, si parla di compravendita e non di commercio

Si definisce collezionista chi compra un bene per soddisfare un proprio bisogno (ossia il collezionare stesso).

Va da sè che:

- Il collezionista compra spesso e vende sporadicamente

- Il commerciante vende spesso e compra con frequenza variabile (dove la variabile è il prezzo)

- Lo speculatore compra una tantum e rivende una volta "alzato" - artificiosamente - il prezzo.

Non condanno i commercianti o gli operatori del settore (le Aste, ad esempio), anzi, se non ci fossero loro le monete sarebbero più difficili da reperire ... pensate a comprare solo ed esclusivamente dai privati....!!!

Condanno invece gli speculatori, che sono deleteri per il collezionismo. Questi piccoli tiranni spingono a non voler collezionare piu, ed a guadagnare sulla pellaccia di altri malcapitati. Alcune volte le speculazioni si spengono, altre volte, monete solo molto speculate, diventano (dopo decenni!!) rare, non per la reperibilità stessa, ma per il proibitivo costo. Ne è il caso del 5 lire del 1914, con una tiratura di 272.515, che costa migliaia di euro, eppure si vede ai convegni, alle aste, con frequenza abissale. Una moneta che secondo voi è di reperibilità facile tirando fuori solo i soldi, è davvero definibile "rara"? Perchè monete del calibro del 2 lire del 1902, con tiratura simile e simile rarità, ne vedi meno sui banchi? la risposta la lascio a chi legge

Per comprendere meglio l'evento a chi colleziona nel settore in cui vi è la discussione, euro appunto, è il caso di trattare l'esempio del 2 euro Grace Kelly... moneta dal costo vertiginoso di 1.100 euro, salito per volontà di pochi commercianti che ne hanno fatta man bassa, non certo perchè sia rara. Ora, solo i commercianti tengono la speculazione, passandosela di mano in mano, ma alla fine i collezionisti che possono vantarsi di averla in collezione sono pochi. Perchè non la comprano, non perchè non la trovano in giro. Segno che a quel prezzo, non ci sono collezionisti che la desiderano. Ma il prezzo (stranamente) continua a salire... come mai? Speculazione.

Quindi, abbiate la cura di distinguere speculazione e lucro: nessuno di noi si sottrae al lucro (l'investimento lo è, l'affare rivenduto a prezzo maggiorato lo è), ma certo la gran parte di noi NON è speculatore, dato che non avrà mai la forza (ne la voglia, spero) di comprare tutti i pezzi di un certo nominale raro, per farlo salire di prezzo.... :rolleyes:

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Condanno invece gli speculatori, che sono deleteri per il collezionismo. Questi piccoli tiranni spingono a non voler collezionare piu, ed a guadagnare sulla pellaccia di altri malcapitati. Alcune volte le speculazioni si spengono, altre volte, monete solo molto speculate, diventano (dopo decenni!!) rare, non per la reperibilità stessa, ma per il proibitivo costo. Ne è il caso del 5 lire del 1914, con una tiratura di 272.515, che costa migliaia di euro, eppure si vede ai convegni, alle aste, con frequenza abissale. Una moneta che secondo voi è di reperibilità facile tirando fuori solo i soldi, è davvero definibile "rara"? Perchè monete del calibro del 2 lire del 1902, con tiratura simile e simile rarità, ne vedi meno sui banchi? la risposta la lascio a chi legge

Io sono dell'idea che il prezzo delle monete, come per gli altri beni, è il risultato tra domanda e offerta. I prezzi di alcune monete sono alti non perchè sono rare ma perchè un maggior numero di persone le colleziona ed è quindi facile trovare monete rarissime che costano poco e monete comuni che costano tanto. Più che la rarità quello che conta è la disponibilità sul mercato. Per le monete del Regno d'Italia le tirature lasciano molto a desiderare. Nel caso del 5 lire del 1914, il numero che tu riporti era quello stabilito ma effettivamente nessuno sa se furono coniate: se quello fosse il numero, ogni collezionista dovrebbe possederla ma se vado in giro per i negozi di numismatica la trovo raramente, inoltre nelle aste è facile ritovare le stesse poche monete che girano. Ci sono altri esempi paradossali: il 2 lire del 1941 è stato coniato in 1.865.000 pezzi ed è comune con una quotazione FDC di qualche decina di euro mentre il 2 lire del 1942, stesso tipo monetale, è stato coniato in 2.450.000 pezzi, risulta raro e ha una quotazione di diverse centinaia di euro. Trovatemi una spiegazione se siete capaci!

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Leggendo l'intervento di rufis..., mi viene in mente il caso del 5 cent 2003 e del 2€ Dante...

Secondo me per trovare una spiegazione... bisognerebbe partire dalle tirature della nostra zecca, che sono assolutamente fasulle... Tra l'altro, almeno nel caso della monetazione in euro, che io sappia non le ha mai ufficializzate...

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Dal mio punto di vista un aumento così elevato di una moneta "bruttina" coniata in quantità così notevole non ha ragione di esistere.

Non si tratta di una prima emissione come può essere il 2 euro cc del 2004 Vaticano, oppure il due euro Bartolomeo Borghesi della Repubblica di San Marino:

ho trovato molto più giusitifato l'aumento del 2 euro Grace Kelly, prima emissione, tiratura bassa, moneta Monegasca ed unica commemorativa emessa.ecc ecc.

Confermo che il mercato numismatico rionale (non online) guarda le quotazioni ebay come riferimento. (almeno per le euro monete)

Quindi per giustificare l'ingiustificato prezzo del 2 euro 2005 Vaticano, dobbiamo pensare ad una bolla speculativa creata ad och da grossi commercianti on line tedeschi, con l'aiuto di altri commercianti transfrontalieri.

Sicuramente nel futuro questa moneta perderà valore, come perderà valore la Sede Vacante. (per via della alta coniatura)

Altrettanto sicuramente, la prima emissione Vaticana sia FDC che fondo specchio si rivaluteranno parecchio, come farà il 2 euro Grace kelly e le prime emissioni Monegasche

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Sicuramente nel futuro questa moneta perderà valore, come perderà valore la Sede Vacante. (per via della alta coniatura)

Altrettanto sicuramente, la prima emissione Vaticana sia FDC che fondo specchio si rivaluteranno parecchio, come farà il 2 euro Grace kelly e le prime emissioni Monegasche

Mi sembra tu abbia un pò troppe sicurezze ma anche un pò troppe contraddizioni. La Sede Vacante sicuramente perderà valore per via dell'alta tiratura (60mila pezzi), mentre la divisionale 2002 si rivaluterà tantissimo (67mila pezzi). L'importante nella vita è avere le idee chiare. Per l'intanto la SV continua lentamente ma inesorabilmente ad apprezzarsi, mentre la 2002 non aumenta di 1€ ormai da 5 anni. Per non parlare della FS (tipologia di divisionale che non ha praticamente più alcun mercato), il cui valore dopo le follie dei primi anni è crollato di brutto. Credo si faccia un pò troppo affidamento al fattore "primo anno di emissione". Si dà per scontato che le serie del primo anno di emissione valgano tanto perchè più richieste, la realtà è ben diversa, valgono tanto solo perchè sono state ampiamente speculate sin dall'inizio, vedi anche la divisionale italiana 1968, che ad un occhio poco attento potrebbe sembrare oggi di grande valore (rispetto alle altre annate) perchè più richiesta essendo la prima emissione, mentre la realtà è che oggi vale meno di quanto non valesse un anno dopo l'emissione.

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... Sicuramente nel futuro questa moneta perderà valore, come perderà valore la Sede Vacante. (per via della alta coniatura) ...

Io, da assiduo sostenitore della Sede vacante, come ho già detto in passato, non sono pienamente d'accordo con queste teorie.

60.000 esemplari è indubbiamente una tiratura alta, ma non certo comune.

Non dico che quella Divisionale sbancherà il mercato, ma secondo me avrà un aumento negli anni di sicuro o, nella peggiore ipotesi, il prezzo resterà stabile.

Ci sono vari fattori: appunto tiratura (relativamente) bassa, è una serie bella esteticamente, è un'emissione vaticana (quindi non facilissima da possedere al prezzo di emissione), se le voci sono vere sarà l'unica e ultima Divisionale di Sede vacante (sarà in futuro emesso solo un commemorativo al riguardo, si dice) e commemora un evento di portata mondiale (la scomparsa di un Pontefice importantissimo per la storia).

Scusate, bieca speculazione a parte, ma vi pare poco per la storia numismatica contemporanea?

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Mi sembra tu abbia un pò troppe sicurezze ma anche un pò troppe contraddizioni. La Sede Vacante sicuramente perderà valore per via dell'alta tiratura (60mila pezzi), mentre la divisionale 2002 si rivaluterà tantissimo (67mila pezzi). L'importante nella vita è avere le idee chiare. Per l'intanto la SV continua lentamente ma inesorabilmente ad apprezzarsi, mentre la 2002 non aumenta di 1€ ormai da 5 anni. Per non parlare della FS (tipologia di divisionale che non ha praticamente più alcun mercato), il cui valore dopo le follie dei primi anni è crollato di brutto. Credo si faccia un pò troppo affidamento al fattore "primo anno di emissione". Si dà per scontato che le serie del primo anno di emissione valgano tanto perchè più richieste, la realtà è ben diversa, valgono tanto solo perchè sono state ampiamente speculate sin dall'inizio, vedi anche la divisionale italiana 1968, che ad un occhio poco attento potrebbe sembrare oggi di grande valore (rispetto alle altre annate) perchè più richiesta essendo la prima emissione, mentre la realtà è che oggi vale meno di quanto non valesse un anno dopo l'emissione.

D'accordo con te

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Io, da assiduo sostenitore della Sede vacante, come ho già detto in passato, non sono pienamente d'accordo con queste teorie.

60.000 esemplari è indubbiamente una tiratura alta, ma non certo comune.

Non dico che quella Divisionale sbancherà il mercato, ma secondo me avrà un aumento negli anni di sicuro o, nella peggiore ipotesi, il prezzo resterà stabile.

Ci sono vari fattori: appunto tiratura (relativamente) bassa, è una serie bella esteticamente, è un'emissione vaticana (quindi non facilissima da possedere al prezzo di emissione), se le voci sono vere sarà l'unica e ultima Divisionale di Sede vacante (sarà in futuro emesso solo un commemorativo al riguardo, si dice) e commemora un evento di portata mondiale (la scomparsa di un Pontefice importantissimo per la storia).

Scusate, bieca speculazione a parte, ma vi pare poco per la storia numismatica contemporanea?

Sono del deciso parere che 60.000 esemplari siano indubbiamente una tiratura alta e dunque "comune". Il motivo dell'ascesa delle quotazioni va invece ricercato nelle modalità di distribuzione che all'epoca dei fatti l'UFN introdusse per la prima volta: la preassegnazione dei pezzi. Ciò comportò che ogni abbonato potesse averne solo 1 esemplare, a prescindere dalla quantità che era solito acquistare con la normale serie annuale ! Non fu certo una bella notizia per chi poteva vantarsi di un assegnazione consolidata di 5 - 10 serie per emissione..., ma ciò consentì anche ai neo-abbonati di prenotarla ( ricordo che nella primavera del 2005 ci fu l'ultima grande infornata... ).

Non andò bene neanche ai commercianti, che si videro ridurre drasticamente le assegnazioni: preciso che si trattò solo di un taglo temporaneo legato all'emissione della SV, poi rientrò tutto nella norma, anche se di fatto il criterio della preassegnazione non fu più abolito ... Intanto ci furono molte lamentele ( vedi CN di quel periodo...): l'UFN fu accusata di voltare le spalle ai commercianti e strizzare l'occhio ai collezionisti...

Concludendo, il collezionista di euro, avendone 1 solo pezzo, difficilmente se ne priverebbe..., mentre il restante, rappresentato da un numero esiguo di piccoli speculatori ( sia privati che non hanno nulla a che fare con il collezionismo numismatico che veri collezionisti, i quali sono soliti acquistare alla fonte per poi rivendere, allo scopo di finanziarsi gli acquisti di altre tipologie numismatiche...), lo ha solo in parte già fatto, in attesa di momenti ancora più propizi... Io noto infatti un'aumento vertiginoso delle quotazioni a partire dalla famosa decisione ECOFIN ( 10 Febbraio 2009)...

I commercianti, invece, sono rimasti a secco..., e chi la possiede, per mostrartela, te la estrae dalla cassaforte..., cossichè se la stanno passando tra di loro, ed il prezzo sale ancora..., anche perchè una nutrita schiera di nuovi collezionisti la richiede insistentemente...

Concludo quì astenendomi dall'eplicitare il mio pensiero circa il futuro che questa serie, unitamente alle altre emissioni sanpietrine, è destinato ad avere...

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Sono del deciso parere che 60.000 esemplari siano indubbiamente una tiratura alta e dunque "comune". Il motivo dell'ascesa delle quotazioni va invece ricercato nelle modalità di distribuzione che all'epoca dei fatti l'UFN introdusse per la prima volta: la preassegnazione dei pezzi. Ciò comportò che ogni abbonato potesse averne solo 1 esemplare, a prescindere dalla quantità che era solito acquistare con la normale serie annuale ! Non fu certo una bella notizia per chi poteva vantarsi di un assegnazione consolidata di 5 - 10 serie per emissione..., ma ciò consentì anche ai neo-abbonati di prenotarla ( ricordo che nella primavera del 2005 ci fu l'ultima grande infornata... ).

Non andò bene neanche ai commercianti, che si videro ridurre drasticamente le assegnazioni: preciso che si trattò solo di un taglo temporaneo legato all'emissione della SV, poi rientrò tutto nella norma, anche se di fatto il criterio della preassegnazione non fu più abolito ... Intanto ci furono molte lamentele ( vedi CN di quel periodo...): l'UFN fu accusata di voltare le spalle ai commercianti e strizzare l'occhio ai collezionisti...

Concludendo, il collezionista di euro, avendone 1 solo pezzo, difficilmente se ne priverebbe..., mentre il restante, rappresentato da un numero esiguo di piccoli speculatori ( sia privati che non hanno nulla a che fare con il collezionismo numismatico che veri collezionisti, i quali sono soliti acquistare alla fonte per poi rivendere, allo scopo di finanziarsi gli acquisti di altre tipologie numismatiche...), lo ha solo in parte già fatto, in attesa di momenti ancora più propizi... Io noto infatti un'aumento vertiginoso delle quotazioni a partire dalla famosa decisione ECOFIN ( 10 Febbraio 2009)...

I commercianti, invece, sono rimasti a secco..., e chi la possiede, per mostrartela, te la estrae dalla cassaforte..., cossichè se la stanno passando tra di loro, ed il prezzo sale ancora..., anche perchè una nutrita schiera di nuovi collezionisti la richiede insistentemente...

Concludo quì astenendomi dall'eplicitare il mio pensiero circa il futuro che questa serie, unitamente alle altre emissioni sanpietrine, è destinato ad avere...

Qui si notano le mie lacune in "storia delle emissioni dell'UFN" (che purtroppo sono cose che non so, non essendo mai stato abbonato e perchè all'epoca non collezionavo...) :D

Ho capito finalmente perchè quella è una serie difficilmente reperibile anche da commercianti... un grazie all'amico Papillon che mi ha illuminato in materia :D

Penso però, seppure in minima parte, che anche i motivi che ho elencato io concorrano ad un discreto successo della Divisionale.

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  • 2 anni dopo...

Su questa moneta si è ormai innescato un meccanismo di speculazione difficilissimo da estirpare...

intanto in tempi non sospetti io ne acquistai alcune a prezzo decisamente normale ( 30 € ), oltre le pnc a prezzo sottoscosto..., e quelle assegnatomi dall'UFN. Quando decisi di venderne una buona parte ( x acquistare gli ori ), nessuno mi offrì più del doppio di una normale commemorativa del Vaticano...

Da lì a poco l'impennata dei prezzi ...

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