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Inviato

DE GREGE EPICURI

Questo bronzo di Gordiano, purtroppo molto usurato, pesa 23 g. e misura 34,5 mm. Al D. riesco a leggere: AUT KAI (G)ORDIANOS..., trascritto in lettere latine. Al R. una Nike a sin. e la scritta TARSOY ME-T-ROPOL... Ma la cosa che volevo segnalare sono le lettere nel campo sul D.; a destra una pi greca, ma a sinistra..? a me pareva una M o una N, ma forse anche quella è una pi greca. In una discussione su altra moneta di Tarso (8 giugno) Tacrolimus aveva segnalato che P-P probabilmente significa Padre della Patria (Pater Patridis, o sim.) Siete d'accordo, e qualcuno riesce a classificare la moneta?

post-4948-1252179275_thumb.jpg


Inviato (modificato)

Rovescio. Ci sono nel campo almeno 5 lettere che non so come interpretare!

post-4948-1252179328_thumb.jpg

Modificato da gpittini

Inviato

D/ AVT K M ANT GORDIANOC CEB, busto radiato, corazzato e drappeggiato a destra; P P ai lati

R/ TAPCOV MHTPOPOLEWC AMK/GB, Nike su globo a sinistra, tiene una corona ed un ramo di palma

SNG Levante 1124 (nella descrizione busto laureato, ma sulla moneta illustrata nella tavola la testa è chiaramente radiata)

Le 3 lettere del rovescio AMK sono le abbreviazioni delle titolature di Tarsos; esse stanno per PRWTH MEGISTH KALLICTH: la prima, la più grande e la più bella, conferito alla città da Caracalla nel 215 dopo la sua visita.

La G indica che Tarsos era a capo di tre province.

La B indica il secondo neocorato

Secondo una vecchia interpretazione esse indicavano "per decreto del consiglio", ma su monete successive si ritrova GG, ossia dopo che la città ottenne il terzo neocorato.

Luigi


Inviato

DE GREGE EPICURI

Grazie Luigi per le abbondantissime notizie. E' la prima volta che ho una moneta provinciale in cui compaiono le iniziali di "caratteristiche qualitative" della città. Che tu sappia, è una caratteristica esclusiva di Tarso o esiste anche in altri casi?


Inviato

Tarso non è l’unico caso di titolature volte ad esaltare l’importanza della città; per rimanere in Cilicia anche Anazarbo si fregiava di titoli simili in forma abbreviata.

Ma quando lo spazio lo permetteva i titoli erano espressi in forme più o meno estese.

A volte i titoli erano conferiti dall’imperatore (ad esempio quello di neocorato), a volte erano auto attribuiti. In Bitinia ad esempio la diatriba tra Nicea e Nicomedia per stabilire quale fosse la città più importante si riflette su alcune legende che esaltano la prima come “la più importante della provincia” e la seconda come “metropoli” pari a Roma.

Nicea si definiva inoltre “ricca e grande”. Eraclea, sempre in Bitinia” si fregiava del titolo di “madre delle colonie”, Aspendo “onorabile”, Side “illustre”. E cosi Germanicopoli, Siedra, Tiro, etc.

Abbondano inoltre nelle legende di rovescio di diverse emissioni provinciali epiteti che ricollegano le origini della città ad un personaggio/divinità da cui si rivendicava la discendenza. Anche questi posso essere letti in una ottica “pubblicitaria”.

Luigi


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