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Bibliografia numismatica italiana


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Guest utente3487

Indispensabile volume, molto bello, e che diventerà ancorà più completo con l'inserimento di tutto quello che riguarda le monete italiane del 900. (ecco perchè il mio nome non c'era :( :( ) :D :D :D

Devo dire che ora che lo sto sfogliando, mi pare impossibile farne a meno. Per un patito della ricerca come il sottoscritto costituisce uno strumento di vitale importanza. Ma perchè nessuno ci aveva mai pensato?

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  • 1 mese dopo...

Segnalo la novità editoriale di Varesi:

Bernardino Mirra

"Bibliografia Numismatica Italiana"

Con oltre 12.000 voci si può ben meritare l'appellativo di "Corpus" delle pubblicazioni e degli articoli inerenti la numismatica italiana dal medio evo ai giorni nostri.

Circa 700 pagine in formato 21x29,7 con copertina a colori, cartonata e plastificata.

€ 60,00 + spese di spedizione

Finalmente!!! C'era bisogno di un'opera così. I miei complimenti all'Autore che so persona degnissima e capace

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L'ho acquistato volentieri ed è sicuramente uno dei libri più utili in assoluto. Purtroppo un errore l'ho trovato e l'ho detto ad Alberto a Verona, spero che sia inserito un errata corrige

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Mi sono sempre domandato come si pone il problema dell'aggiornamento di tali opere che, nella loro veste attuale diventano obsolete il giorno dopo la loro stesura. E' il destino di tutti gli elenchi di una materia in continuo divenire.

E' possibile immaginare degli aggiornamenti virtuali, ovvero una sorta di database che venga aggiornato in continuo e stampato dagli utilizzatori ogni qual volta necessita ?

L'autore/editore riceverebbe un compenso (per il lavoro di ricerca ed edizione dell'opera) ogni qualvolta si trovi a mettere a disposizione l'edizione più aggiornata della bibliografia ad un richiedente che riceverebbe il diritto ad accedere al database e alla stampa (oppure gli verrebbe inviata direttamente stampata la versione più aggiornata del database) dietro appunto un compenso pattuito.

L'opera verrebbe aggiornata di continuo dall'autore/editore e non correrebbe più il rischio di restare "congelata" come aggiornamento alla data della sua stesura.

Le possibilità offerteci oggi dalla gestione dei database, internet, etc. permetterebbero di realizzare tali aggiornamenti con uno sforzo tutto sommato contenuto.

numa numa

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  • ADMIN
Staff

Quello suggerito da numa numa è un bel dilemma che si applica ad un sacco di campi e che con l'avvento di internet sta sempre diventando piú di attualità.

Detto in altri termini, come unire le possibilità di ritorno economico che ha la carta stampata che però è statica e invecchia già in tipografia con la superiore facilità di aggiornamento dei siti internet con cui però non si mette la bistecca nel piatto?

La soluzione proposta da numa numa non è male. Un'altra soluzione possibile, che sarei curioso di sapere se gli editori che bazzicano il forum hanno mai preso in considerazione, è il cosiddetto print-on-demand. In pratica esistono servizi (il piú famoso è sicuramente lulu.com) che permettono all'autore o all'autore di caricare il file dell'opera da vendere e questa viene stampata solo a fronte di un acquisto. Basterebbe in questo caso tenere aggiornato il file usato per la stampa per permettere di acquistare sempre la versione piú aggiornata (peraltro a costi assai contenuti). Naturalmente immagino che se in linea teorica la cosa sembra molto interessante, dal punto di vista logistico ci possano essere mille difficoltà di cui non tengo conto :D

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Le idee di numma numma e incuso sono stuzzicanti: io sarei più che felice di pagare un libro "stampato per me", immagino che si riuscirebbero perfino ad abbattere i costi tipografici di volumi oggi costosissimi - ma a parte questo permetterebbe di procurarsi volumi oggi introvabili, pagherei volentieri per avere una copia "vera" del Biaggi per esempio...

Un database sarebbe una meraviglia, chissà solo chi lo terrebbe aggiornato... gli editori e/o gli autori forse?

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Finalmente!!! C'era bisogno di un'opera così. I miei complimenti all'Autore che so persona degnissima e capace

Completamente d'accordo con te Repen, l'ho comprato anche io e lo trovo utilissimo, soprattutto per una persona poco esperta come me.

Ho l'elenco completo di tutto ciò che serve a completare una ricerca ora ed ho anche ........qualcosa che voi non avete :lol: :lol: :

Una bella dedica scritta direttamente dall'autore :P :P

Un grazie a Liutprand per il suo enorme lavoro, che pazienza ha avuto :)

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Awards

...

Detto in altri termini, come unire le possibilità di ritorno economico che ha la carta stampata che però è statica e invecchia già in tipografia con la superiore facilità di aggiornamento dei siti internet con cui però non si mette la bistecca nel piatto?

..

Preciso solo che il mio riferimento all'invecchiamento del testo era riferito specificamente ad opere come le bibliografie e simili, ove l'aggiornamento è in pratica costante.

Altri testi (esempi estremi sono i classici..) non necessitano di tale trattamento. E anche testi di riferimento come monografie di zecca, manuali di particolari monetazione, etc. non necessariamente debbono essere rivisti con una frequenza cosi assidua, salvo l'eventualità che documenti o ritrovamenti inediti (direi abbastanza infrequenti) non intervengano a sconvolgere le ipotesi esplicitate.

numa numa

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  • ADMIN
Staff

Messa in questa maniera probabilmente sì, ma si può anche usare la tua premessa per sostenere tesi differenti.

Mi spiego, ogni anno usciranno qualche centinaio tra articoli e libri con cui integrare la bibliografia (ho buttato un numero a caso ma mi sembra ragionevole); questa velocità di evoluzione giustifica una ristampa del volume con una certa cadenza.

Viceversa hai ragione a dire che altri tipi di volumi non avranno praticamente mai necessità di essere rivisti nella loro interezza. Insomma, giusto per fare un esempio, l'individuazione di una nuova variante minore ma anche la scoperta di qualche nuovo tipo monetale non giustifica una ristampa di una monografia di zecca. Però, non pensi che questo meccanismo alla lunga non sia ancora piú deleterio? Infatti il rischio è che, una volta che si è raggiunto un "corpus" sufficientemente "stabile", tutte le scoperte successive si perdano di fatto; in quanto non pubblicate o pubblicate in una miriade di posti differenti che poi è abbastanza equivalente. Insomma per alcune zecche italiane siamo ancora fermi a delle monografie dell'ottocento (se va bene ;().

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Messa in questa maniera probabilmente sì, ma si può anche usare la tua premessa per sostenere tesi differenti.

Mi spiego, ogni anno usciranno qualche centinaio tra articoli e libri con cui integrare la bibliografia (ho buttato un numero a caso ma mi sembra ragionevole); questa velocità di evoluzione giustifica una ristampa del volume con una certa cadenza.

Viceversa hai ragione a dire che altri tipi di volumi non avranno praticamente mai necessità di essere rivisti nella loro interezza. Insomma, giusto per fare un esempio, l'individuazione di una nuova variante minore ma anche la scoperta di qualche nuovo tipo monetale non giustifica una ristampa di una monografia di zecca. Però, non pensi che questo meccanismo alla lunga non sia ancora piú deleterio? Infatti il rischio è che, una volta che si è raggiunto un "corpus" sufficientemente "stabile", tutte le scoperte successive si perdano di fatto; in quanto non pubblicate o pubblicate in una miriade di posti differenti che poi è abbastanza equivalente. Insomma per alcune zecche italiane siamo ancora fermi a delle monografie dell'ottocento (se va bene ;().

che le monografie dell'Ottocento vengano (e debbano) essere riviste è un dato di fatto.

Ad esempio Bellesia ha prodotto, inetgrando vecchie (ma non del tutto superate) pubblicazioni per le zecche emiliane.

Monografie recenti dedicate a singole zecche costituiscono punti di riferimento sicuri.

Vero altrettanto è che la ricerca va avanti e che nuove fonti, monete documenti, vengano alla luce portando (a volte) nuove interpretazioni.

Per questo non occorre dover riscrivere le opere di riferimento ogni 4 anni, ma basta integrarle con gli articoli pubblicati nelle riviste scientifiche (sono molto poche quelle pubblicate in italiano e su quelle estere sono comunque pochi gli articoli dedicati a zecche italiane).

Non vi è scorciatoia , per lo studioso serio, se si vuole approfondire lo studio di una zecca che il consultare analiticamente tutto il pubblicato su di essa (non esistono "bigini" sostituitvi).

Diverso è il discorso per elenchi di pubblicazioni (come le bibliografie) che invece possono essere aggiornate on-line settimanalmente e stampate alla bisogna.

La produzione odierna di articoli, libri, studi, ricerche, etc. è oggi molto maggiore che nel passato e per questo si impone un aggiornamento on-line specialmente di opere bibliografiche

numa numa

numa numa

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Credo che abbiate toccato un argomento molto interessante. Quando chiusi l'opera, cioè terminai di inserire articoli che continuavano ad essere pubblicati, sapevo bene che il giorno dopo l'opera non avrebbe compreso tali articoli. Purtroppo, come sapete, un'opera simile, prima o poi, andava chiusa. Credo che un aggiornamento periodico non sia una cosa così difficile da fare. Per le monografie e gli articoli contemporanei di numismatica è fattibile l'inserimento nel database del libro, il difficile è stato recuperare tutto ciò che era stato scritta "prima".

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Credo che abbiate toccato un argomento molto interessante. Quando chiusi l'opera, cioè terminai di inserire articoli che continuavano ad essere pubblicati, sapevo bene che il giorno dopo l'opera non avrebbe compreso tali articoli. Purtroppo, come sapete, un'opera simile, prima o poi, andava chiusa. Credo che un aggiornamento periodico non sia una cosa così difficile da fare. Per le monografie e gli articoli contemporanei di numismatica è fattibile l'inserimento nel database del libro, il difficile è stato recuperare tutto ciò che era stato scritta "prima".

Concordo pienamente.

Il "grosso" era colmare il gap rispetto alle precedenti bibliografie.

Se ora si volesse, un aggiornamento annuale on-line, o disponibile in formato digitale, non sarebbe un'impresa impossibile.

Considerando anche che viene pubblicata sotto gli auspici della CIN (Commissione Internazionale di Numismatica) e a cura

dell'ANS (American Numismatic Society) un quarterly con tutte le opere pubblicate nell'anno o nel trimestre.

numa numa

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  • 7 anni dopo...

Ho acquistato una copia dall'Editore e non posso fare che i complimenti all'autore.

Come scrive il Mirra, questo lavoro deve essere stato molto impegnativo, faticoso e quasi sovrumano; insomma, non alla portata di tutti.

L'omissione di alcuni studi è inevitabile per un lavoro di questa portata e il non aver selezionato contributi di prima e seconda scelta ma di averli considerati tutti di degna menzione, non fa che onore all'autore.

Chiudo dicendo che la promessa espressa nelle ultime righe dell'introduzione è stata (per fortuna) mantenuta.

Ottimo lavoro @Liutprand!

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Troppo buono, grazie. Come avrai visto, e' appena uscito l'aggiornamento 2009-2015 tramite i Quaderni di LaMoneta su Amazon.

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10 ore fa, Liutprand dice:

Troppo buono, grazie. Come avrai visto, e' appena uscito l'aggiornamento 2009-2015 tramite i Quaderni di LaMoneta su Amazon.

Già ordinato?

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