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Compravendita monete


Risposte migliori

Quindi, se ho capito bene, se acquisto da un mio amico (privato) una moneta (d'oro, d'argento, euro da collezione, ....) non dobbiamo dichiarare nulla entrambi?

Gianfranco

Infatti.

e quando poi, magari, ti suonano alle sette di mattina, cosa gli racconti : che te l'ha data un'amico e che non essendo un'obbligo non ti sei fatto rilasciare nulla?

ma tu non eri uno di quelli che propugnava il possesso di documentazione cartacea da opporre a pretese non sempre giustificate?

Decidiamoci : o i documenti ci conviene averli o no? non è che una volta ,specialmente tu, puoi dire : ragazzi, mi raccomando, fatevi sempre dare ricevute e atti di vendita perché almeno avete qualcosa da opporre a chi vi indaga o incrimina, e la volta dopo dire : no, non dovete dichiarare nulle se vi cedete le monete tra privati. E se la/le moneta/e che mi ha ceduto un'amico di circolo o di convegno, poi sono di provenienza illecita, io che faccio in caso di controllo? Gli dico che elledi ha scritto sul forum che non dovevo richiedere nulla a l cedente?

Dai, non instighiamo a comportamenti imprudenti, anche se legalmente corretti magari, soprattutto vista l'aria che tira e il modo in cui si muove la magistratura in questi casi. La documentazione è sempre buona norma farsela rilasciare da chiunque ci ceda una moneta che potrebbe un giorno entrare nelle pretese della AG, anche casualmente o a latere. Così come è buona norma rilasciare sempre, a nostra volta, una documentazione di cessione quando scambiamo o vendiamo qualche moneta ad un amico o conoscente. Questo non vuol dire che è un'obbligo legale( anche se in questo sono in disaccordo con elledi : secondo me, per le monete antiche, la dichiarazione è intrinsecamente contemplata dalle normative legali che regolamentano questo tipo di collezionismo e commercio) ma farsi trovare con le mutande abbassate, dopo tanto scrivere e dire e con i tanti esempi letti quì e altrove, è quantomeno da imprudenti.

Quindi, fatevi SEMPRE fare e fate SEMPRE uno scritto in caso di cambio di proprietà di monete da collezione, che non siano al di fuori di ogni ,anche impropria, pretesa di tutela o interesse da parte della AG, date retta....melius abundare quam deficere..è una regola che vale sempre. E anche " carta canta e villan dorme"....

Modificato da numizmo
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Guest utente3487

Quindi, se ho capito bene, se acquisto da un mio amico (privato) una moneta (d'oro, d'argento, euro da collezione, ....) non dobbiamo dichiarare nulla entrambi?

Gianfranco

Infatti.

e quando poi, magari, ti suonano alle sette di mattina, cosa gli racconti : che te l'ha data un'amico e che non essendo un'obbligo non ti sei fatto rilasciare nulla?

ma tu non eri uno di quelli che propugnava il possesso di documentazione cartacea da opporre a pretese non sempre giustificate?

Decidiamoci : o i documenti ci conviene averli o no? non è che una volta ,specialmente tu, puoi dire : ragazzi, mi raccomando, fatevi sempre dare ricevute e atti di vendita perché almeno avete qualcosa da opporre a chi vi indaga o incrimina, e la volta dopo dire : no, non dovete dichiarare nulle se vi cedete le monete tra privati. E se la/le moneta/e che mi ha ceduto un'amico di circolo o di convegno, poi sono di provenienza illecita, io che faccio in caso di controllo? Gli dico che elledi ha scritto sul forum che non dovevo richiedere nulla a l cedente?

Dai, non instighiamo a comportamenti imprudenti, anche se legalmente corretti magari, soprattutto vista l'aria che tira e il modo in cui si muove la magistratura in questi casi. La documentazione è sempre buona norma farsela rilasciare da chiunque ci ceda una moneta che potrebbe un giorno entrare nelle pretese della AG, anche casualmente o a latere. Così come è buona norma rilasciare sempre, a nostra volta, una documentazione di cessione quando scambiamo o vendiamo qualche moneta ad un amico o conoscente. Questo non vuol dire che è un'obbligo legale( anche se in questo sono in disaccordo con elledi : secondo me, per le monete antiche, la dichiarazione è intrinsecamente contemplata dalle normative legali che regolamentano questo tipo di collezionismo e commercio) ma farsi trovare con le mutande abbassate, dopo tanto scrivere e dire e con i tanti esempi letti quì e altrove, è quantomeno da imprudenti.

Quindi, fatevi SEMPRE fare e fate SEMPRE uno scritto in caso di cambio di proprietà di monete da collezione, che non siano al di fuori di ogni ,anche impropria, pretesa di tutela o interesse da parte della AG, date retta....melius abundare quam deficere..è una regola che vale sempre. E anche " carta canta e villan dorme"....

Guarda che stavamo parlando, mi sembra, a meno che mi sia rinco...degli aspetti FISCALI. le dichiarazioni di cessione per altre questioni le abbiamo già affrontate.

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Guest utente3487

Quindi, se ho capito bene, se acquisto da un mio amico (privato) una moneta (d'oro, d'argento, euro da collezione, ....) non dobbiamo dichiarare nulla entrambi?

Gianfranco

Infatti.

Ciao Elledi, scusa ma questo ragionamento vale anche per le monete d'oro di borsa e per quantitativi di molti pezzi ? :huh:

Domani sarò essere preciso.

Le monete da investimento in oro devono avere una purezza pari a superiore a 900/1000, essere coniate dopo il 1800. Tutto qui.

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  • 1 mese dopo...

Domandina ina ina.

Ma se una comunissima oreficeria volesse vendere una sterlina di oro ad un cliente che gliela chiede, puo' farlo?

Sia singolarmente, sia un paio, sia eventualmente abbinata ad un bracciale portasterline.

Che documento dovrebbe richiedere al venditore? E che documento dovrebbe emettere al cliente?

Modificato da filonide
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  • 7 mesi dopo...
  • 3 settimane dopo...
  • 7 mesi dopo...

Caro Elledi, leggo solo adesso questo post dopo due anni dall'inizio e mi dispiace molto che non abbia portato a temrine tutta la trattazione in materia fiscale a riguardo la vendita di beni usati, da colleizone e d'antiquariato. Ho aperto un'attività da alcuni anni e anch'io mi sono dovuto leggere e rileggere decine di leggi,a rticoli, norme etc. Se ben ricordo la legge di commercio dei beni usati si riferisce ancora agli anni '30 e obbliga ad effettuare tale commercio con persone munite di documento e cioè deve essere risportato non solo il nome e cognome ma anche numero di documento e codice fiscele di ogni persona che abbia ceduto o acquistato d anoi un bene. Beh questo è fattibile per un negozio tradizionale, ma molto più di fficile per chi opera on.line sopratutto sul noto sito di aste, dove le identità sono segrete ed appare solo il nik ed indirizzo per la spedizione. Quindi mi chiedo se vendo e acquisto on-line e quindi i pagamenti sono tutti tracciati devo sempre registrare tutti con documento e codice fiscale???? Grazie

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  • 1 mese dopo...

Mi sono accorto da poco di questa discussione e oggi sono arrivato alle battute finali, perchè è abortita? Mi sembrava che tutto filasse liscio e sul più bello che si dovevano dare nozioni sulle transazioni fra privati si è fermata. Mi sono sobbarcato decine di articoli e cavilli e arzigogoli che non mi interessavano essendo un privato e adesso che c'eravamo............... non c'è più un c...o :crazy:

Maurizio

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  • 3 mesi dopo...

Ma si puo acquistare o vendere monete in questa pagina??

no, non si può, c'è una sezione scambi e compravendite :http://www.lamoneta.it/forum/45-annunci-numismatici-vendocerco/.

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  • 3 settimane dopo...
Buongiorno a tutti,

ho aperto questa discussione per chiedere un chiarimento a proposito di un aspetto che mi è sempre rimasto oscuro, vale a dire il regime fiscale relativo alle transazioni con oggetto le monete, in particolare quelle antiche.

Vorrei capire, in particolare, se le plusvalenze realizzate dalla compravendita delle monete siano equiparabili, per esempio, a quelle di tipo finanziario e se esiste una qualche normativa fiscale che le rende passibili di tassazione.

Grazie a tutti per la collaborazione, saluti

brozzi

Per il regime fiscale italiano qualsiasi plusvalenza è da indicare in sede di dichiarazione dei redditi per il calcolo delle tasse da versare all'erario.

Le plusvalenze derivanti da cessione totale o parziale di collezioni non fanno eccezione.I commercianti dichiarano gli incassi dell'attività e i privati le plusvalenze,almeno questa è la teoria. Poi che un privato sia in grado di calcolare effettivamente quali siano le sue plusvalenze è un'altro discorso.

Ma a questo punto mi sorge una domanda : se le plusvalenze le devo dichiarare ai fini della tassazione,perché le minusvalenze perché non posso portarle in detrazione?

hai fatto un discorso troppo superficiale e quasi totalmente falso

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Buongiorno a tutti,

ho aperto questa discussione per chiedere un chiarimento a proposito di un aspetto che mi è sempre rimasto oscuro, vale a dire il regime fiscale relativo alle transazioni con oggetto le monete, in particolare quelle antiche.

Vorrei capire, in particolare, se le plusvalenze realizzate dalla compravendita delle monete siano equiparabili, per esempio, a quelle di tipo finanziario e se esiste una qualche normativa fiscale che le rende passibili di tassazione.

Grazie a tutti per la collaborazione, saluti

brozzi

Per il regime fiscale italiano qualsiasi plusvalenza è da indicare in sede di dichiarazione dei redditi per il calcolo delle tasse da versare all'erario.

Le plusvalenze derivanti da cessione totale o parziale di collezioni non fanno eccezione.I commercianti dichiarano gli incassi dell'attività e i privati le plusvalenze,almeno questa è la teoria. Poi che un privato sia in grado di calcolare effettivamente quali siano le sue plusvalenze è un'altro discorso.

Ma a questo punto mi sorge una domanda : se le plusvalenze le devo dichiarare ai fini della tassazione,perché le minusvalenze perché non posso portarle in detrazione?

hai fatto un discorso troppo superficiale e quasi totalmente falso

bene..allora, visto che hai informazioni più sicure e dettagliate, spiegaci come è in realtà..siam quì apposta per sapere di più...dire solo :

hai fatto un discorso troppo superficiale e quasi totalmente falso..

non è che serve a molto, non trovi?

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mah... ho studiato tributario... le plusvalenze da tassare sono quelle derivanti da immobili acquistati e rivenduti entro 5 anni, per i terreni non c'e' limite di tempo. Poi le plusvalenze da strumenti finanziari. Riguardo alle monete, se come dici tu sono soggette a tassazione le plusvalenze, non vedo come sia possibile l'applicazione della norma, perche' l'acquisto non e' soggetto a registrazione come gli immobili, per cui non e' possibile seguire nel tempo chi sono i proprietari e i prezzi di vendita, per cui che plusvalenze dichiariamo.... ce le inventiamo....?

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Riguardo alle monete, se come dici tu sono soggette a tassazione le plusvalenze, non vedo come sia possibile l'applicazione della norma, perche' l'acquisto non e' soggetto a registrazione come gli immobili, per cui non e' possibile seguire nel tempo chi sono i proprietari e i prezzi di vendita, per cui che plusvalenze dichiariamo.... ce le inventiamo....?

...da questo tuo intervento si prende atto che hai "sempre" acquistato monete nella piena osservanza delle normative vigenti.

Tutte quelle ricevute d'acquisto che "conservi con grande perizia" e dove sono annotati gli estremi di provenienza e di cessione del bene...sono solo cose messe così a caso per passare il tempo. :)

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Riguardo alle monete, se come dici tu sono soggette a tassazione le plusvalenze, non vedo come sia possibile l'applicazione della norma, perche' l'acquisto non e' soggetto a registrazione come gli immobili, per cui non e' possibile seguire nel tempo chi sono i proprietari e i prezzi di vendita, per cui che plusvalenze dichiariamo.... ce le inventiamo....?

...da questo tuo intervento si prende atto che hai "sempre" acquistato monete nella piena osservanza delle normative vigenti.

Tutte quelle ricevute d'acquisto che "conservi con grande perizia" e dove sono annotati gli estremi di provenienza e di cessione del bene...sono solo cose messe così a caso per passare il tempo. :)

non mi risulta che i negozi di numismatica rilascino un certificato di provenienza allegato alla moneta.... se poi su ogni moneta acquistata ci devo allegare lo scontrino (dove non c'e' scritto cosa ho comprato, quindi non e' automatico associarlo alla moneta)... tu fai cosi'? cioe'... dentro il raccoglitore ci metti lo scontrino :lol:

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, non vedo come sia possibile l'applicazione della norma, perche' l'acquisto non e' soggetto a registrazione come gli immobili, per cui non e' possibile seguire nel tempo chi sono i proprietari e i prezzi di vendita, per cui che plusvalenze dichiariamo.... ce le inventiamo....?

Bene..e allora abbiamo parlato a vuoto per qualche anno..meno male che è arrivato il chiarimento finale...

registrazione in senso di redazione di atto notorio con oneri e accessori,come le case, no...ma siccome invece , per gli acquisti da commerciante o aste,la fattura e/o la ricevuta fiscale ( con tanto di fotografia della moneta come mi pare reciti il codice) sono OBBLIGATORIE , da richiedere e da rilasciare e da conservare almeno dieci anni e,per le trasazioni tra privati, in ogni caso c'è sempre la forca della legittima provenienza che "consiglia" di scrivere qualcosa quando si fa una cessione, non fosse altro per evitarsi ulteriori possibili future noie , non mi pare che sia così impossibile risalire alle plusvalenze eventuali..

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, non vedo come sia possibile l'applicazione della norma, perche' l'acquisto non e' soggetto a registrazione come gli immobili, per cui non e' possibile seguire nel tempo chi sono i proprietari e i prezzi di vendita, per cui che plusvalenze dichiariamo.... ce le inventiamo....?

Bene..e allora abbiamo parlato a vuoto per qualche anno..meno male che è arrivato il chiarimento finale...

registrazione in senso di redazione di atto notorio con oneri e accessori,come le case, no...ma siccome invece , per gli acquisti da commerciante o aste,la fattura e/o la ricevuta fiscale ( con tanto di fotografia della moneta come mi pare reciti il codice) sono OBBLIGATORIE , da richiedere e da rilasciare e da conservare almeno dieci anni e,per le trasazioni tra privati, in ogni caso c'è sempre la forca della legittima provenienza che "consiglia" di scrivere qualcosa quando si fa una cessione, non fosse altro per evitarsi ulteriori possibili future noie , non mi pare che sia così impossibile risalire alle plusvalenze eventuali..

mah... allora io cado dalle nuvole... quindi i negozianti dovrebbero farti la foto alla moneta quando la vendono... quindi nessuno rispetta la legge perche' a me sinceramente non e' mai capitato..

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, non vedo come sia possibile l'applicazione della norma, perche' l'acquisto non e' soggetto a registrazione come gli immobili, per cui non e' possibile seguire nel tempo chi sono i proprietari e i prezzi di vendita, per cui che plusvalenze dichiariamo.... ce le inventiamo....?

Bene..e allora abbiamo parlato a vuoto per qualche anno..meno male che è arrivato il chiarimento finale...

registrazione in senso di redazione di atto notorio con oneri e accessori,come le case, no...ma siccome invece , per gli acquisti da commerciante o aste,la fattura e/o la ricevuta fiscale ( con tanto di fotografia della moneta come mi pare reciti il codice) sono OBBLIGATORIE , da richiedere e da rilasciare e da conservare almeno dieci anni e,per le trasazioni tra privati, in ogni caso c'è sempre la forca della legittima provenienza che "consiglia" di scrivere qualcosa quando si fa una cessione, non fosse altro per evitarsi ulteriori possibili future noie , non mi pare che sia così impossibile risalire alle plusvalenze eventuali..

mah... allora io cado dalle nuvole... quindi i negozianti dovrebbero farti la foto alla moneta quando la vendono... quindi nessuno rispetta la legge perche' a me sinceramente non e' mai capitato..

cmq... ritornando alla discussione iniziale... per quanto sapevo io, la tassazione in generale e' applicabile solo se la vendita rientra in un'attivita' economica esercitata professionalmente e abitualmente, e si presume tale se il volume di affari supera un certo volume di fatturato annuo, non so quanto...

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Riguardo alle monete, se come dici tu sono soggette a tassazione le plusvalenze, non vedo come sia possibile l'applicazione della norma, perche' l'acquisto non e' soggetto a registrazione come gli immobili, per cui non e' possibile seguire nel tempo chi sono i proprietari e i prezzi di vendita, per cui che plusvalenze dichiariamo.... ce le inventiamo....?

...da questo tuo intervento si prende atto che hai "sempre" acquistato monete nella piena osservanza delle normative vigenti.

Tutte quelle ricevute d'acquisto che "conservi con grande perizia" e dove sono annotati gli estremi di provenienza e di cessione del bene...sono solo cose messe così a caso per passare il tempo. :)

non mi risulta che i negozi di numismatica rilascino un certificato di provenienza allegato alla moneta. :lol:

dovrebbero...

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, non vedo come sia possibile l'applicazione della norma, perche' l'acquisto non e' soggetto a registrazione come gli immobili, per cui non e' possibile seguire nel tempo chi sono i proprietari e i prezzi di vendita, per cui che plusvalenze dichiariamo.... ce le inventiamo....?

Bene..e allora abbiamo parlato a vuoto per qualche anno..meno male che è arrivato il chiarimento finale...

registrazione in senso di redazione di atto notorio con oneri e accessori,come le case, no...ma siccome invece , per gli acquisti da commerciante o aste,la fattura e/o la ricevuta fiscale ( con tanto di fotografia della moneta come mi pare reciti il codice) sono OBBLIGATORIE , da richiedere e da rilasciare e da conservare almeno dieci anni e,per le trasazioni tra privati, in ogni caso c'è sempre la forca della legittima provenienza che "consiglia" di scrivere qualcosa quando si fa una cessione, non fosse altro per evitarsi ulteriori possibili future noie , non mi pare che sia così impossibile risalire alle plusvalenze eventuali..

mah... allora io cado dalle nuvole... quindi i negozianti dovrebbero farti la foto alla moneta quando la vendono... quindi nessuno rispetta la legge perche' a me sinceramente non e' mai capitato..

cmq... ritornando alla discussione iniziale... per quanto sapevo io, la tassazione in generale e' applicabile solo se la vendita rientra in un'attivita' economica esercitata professionalmente e abitualmente, e si presume tale se il volume di affari supera un certo volume di fatturato annuo, non so quanto...

non lo sò neanche io, è per questo che ti avevo chiesto di spiegarcelo, dato che sembravi saperlo..

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non mi risulta che i negozi di numismatica rilascino un certificato di provenienza allegato alla moneta.... se poi su ogni moneta acquistata ci devo allegare lo scontrino (dove non c'e' scritto cosa ho comprato, quindi non e' automatico associarlo alla moneta)... tu fai cosi'? cioe'... dentro il raccoglitore ci metti lo scontrino :lol:

Vorrà dire che sei nuovo del forum e probabilmente prima collezionavi figurine che, contrariamente alle monete, si possono vendere con lo scontrino.

Le monete invece sono vendute accompagnate da una documentazione descrittiva che, oltre al prezzo di cessione, riporta anche gli estremi di provenienza del bene.

Quindi, ricapitolando, nei plateaux tengo le monete, nei raccoglitori le fatture o ricevute fiscali relative ai miei acquisti, mentre lo scontrino lo richiedo quando vado in pizzeria.

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