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IGNORED

Napoleone per Milano


Risposte migliori

Non sapevo dell'esistenza di questo progetto (?) per l'insolito taglio da 25 centesimi.

Grazie Picchio.

saluti,

N.

Non è insolito, si tratta dell'equivalente del Quart francese e del 5 soldi del Regno.

Se mai, più che insolito, estrememente raro, credo che se ne conoscano 4 soli esemplari.

ok, ho detto 'na ... :)

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... ma no, anzi qualcosa di insolito il progetto del 25 centesimi lo ha assolutamente, Niko.

Nella Repubblica Italiana con Bonaparte Presidente la lira era di 20 soldi, con la costituzione del Regno d'Italia si è mantenuto lo stesso parametro pur variando nei pesi, infatti la lira repubblicana pesava 3,85 nel progetto dell'anno II e 4,01 nell anno III al titolo di 9/10mi di fino, mentre quella del regno, come ben noto 5,00.

Quindi il 25 centesimi dovrebbe essere un quarto (appunto come il quart francese dell'impero ed il suo equivalente nazionale da 5 soldi) di lira e .... invece no !.

Il 25 Centesimi 1810 al titolo di 9/10mi di fino pesa 2,50 grammi cioè il doppio di un quarto (1,25 grammi) e l'equivalente di 10 soldi (2,50 grammi). Insomma una moneta insolita come ha detto Lei. Trattandosi di un progetto le finalità di peso possono anche non essere corretto, certo è che con questi parametri non sarebbe mai stato emesso, ma quale zecca pazzerella svende le proprie monete ? Sarebbe durato un sol giorno ed immediatamente tesaurizzato e fuso.

Ho controllato i pezzi sono effettivamente dichiarati 4 ma non come andavo a memoria io, 2 passaggi in asta pubblica, una in collezine privata ed un esemplare nelle civiche raccolte di Milano.

Confrontando i cataloghi credo a ragione di poter dire che l'esemplare nella raccolta privata è quello proveniente dalla vendita Gnecchi del maggio 1902 quindi si riducono a soli 3 esemplari al momento conosciuti.

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... ma no, anzi qualcosa di insolito il progetto del 25 centesimi lo ha assolutamente, Niko.

Nella Repubblica Italiana con Bonaparte Presidente la lira era di 20 soldi, con la costituzione del Regno d'Italia si è mantenuto lo stesso parametro pur variando nei pesi, infatti la lira repubblicana pesava 3,85 nel progetto dell'anno II e 4,01 nell anno III al titolo di 9/10mi di fino, mentre quella del regno, come ben noto 5,00.

Quindi il 25 centesimi dovrebbe essere un quarto (appunto come il quart francese dell'impero ed il suo equivalente nazionale da 5 soldi) di lira e .... invece no !.

Il 25 Centesimi 1810 al titolo di 9/10mi di fino pesa 2,50 grammi cioè il doppio di un quarto (1,25 grammi) e l'equivalente di 10 soldi (2,50 grammi). Insomma una moneta insolita come ha detto Lei. Trattandosi di un progetto le finalità di peso possono anche non essere corretto, certo è che con questi parametri non sarebbe mai stato emesso, ma quale zecca pazzerella svende le proprie monete ? Sarebbe durato un sol giorno ed immediatamente tesaurizzato e fuso.

Ho controllato i pezzi sono effettivamente dichiarati 4 ma non come andavo a memoria io, 2 passaggi in asta pubblica, una in collezine privata ed un esemplare nelle civiche raccolte di Milano.

Confrontando i cataloghi credo a ragione di poter dire che l'esemplare nella raccolta privata è quello proveniente dalla vendita Gnecchi del maggio 1902 quindi si riducono a soli 3 esemplari al momento conosciuti.

Diciamo allora che ho avuto fortuna nel dire che sia un taglio insolito.

- 25 centesimi Carlo Felice: eredità Napoleonica o trasformazione decimale del 5 soldi? -

(il 5 soldi era moneta ormai in disuso: né sotto Carlo Emanuele IV né sotto Vittorio Emanuele I era stato più coniato)

saluti,

N.

P.s. Grazie

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E' un quiz ?

Il 5 soldi in argento ha avuto più fortuna del quarto frnacese, infatti il "nostro" è durato sino alla fine del Regno mentre il cugino d'oltralpe ha un'ultima emissione a Parigi nel 1809 per 34.124 esemplari, ma già l'anno prima solo tre zecche delle originali nove, lo avevano battuto. E' una moneta piccola dall'alto valore intrinseco, quindi perderla era estremamente fastidioso e date le dimensioni abbastanza facili.

Volendo vederci una analogia in Francia, il quarto di franco riprende le emissioni non più come Quart ma 1/4 F(ranc) nel 1816 e proseguono per tutto il periodo di Luigi XVIII e Carlo X. Le ultime emissioni nel 1848 sono opera di Luigi Filippo per Parigi e Strasburgo.

Credo, dato il forte legame con la Francia, Carlo Felice ne abbia copiato i tipi (sono assai simili stilisticamente le monete piemontesi a quelle francesi nel periodo compreso tra Carlo Felice e Carlo Alberto).

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Invece Lei ha una qualità eccezionale, mi sbalordisce una volta per intervento: Lei è di Roma ma un USA ne sa molto più di Lei per le monete romane. Oramai ci ha rinunciato. E' una affermazione che mi terrà compagnia tutta la serata sperando di decifrarla, in questo contesto, prima del sorgere del nuovo sole !

Sono un Pigro, forse proprio perche' Romano e quando stanco ancor di più.

Come la penso, credo che l'abbiate capito. Noi abbiamo grandi fortune e potenzialità ma nelle mani sbagliate. Se uno VUOLE davvero riesce ma deve far tutto da solo.

Per sapere delle monete o della storia di Roma rimane più facile ad uno che abita negli USA che ad uno di Roma.

I convegni dove si fanno? Da Rimini Riccione in su!

Ci sono due Musei a Roma ma sono ridicoli come esposizione, per come gestiti.

E' più facile acquistare una riproduzione da 3 euro di un sesterzo che trovare un libricino che ti spiega e magari elenca le monete esposte. Le lenti d'ingradimento con la luce non funzionano e per vedere il bordo di una moneta ho dovuto fare il Geco sul vetro degli espositori.

Ma se uno vuole davvero riesce a trovare e a studiare tutto!

Ci sono dei tombaroli a Roma e dintorni che ne sanno più di tutta la sovraintendenza di tutta Europa messa insiema, Sgarbi ha provato a sfruttare le loro conoscenze ma è stato...... spoltranato e quasi indagato.......

Se vado sotto fiume Tevere a fare una passeggiata, e do un calcio ad un sasso il 90% è una moneta Romana. Io ci ho trovato un Bagattino Veneziano cosi, anche se corroso a morire. Però ti conviene ribbutarlo nel fiune, altrimenti ti danno 30nni di galera; e tutto quello che è sparito a Roma dai Visigoti ad oggi è colpa tua!

Se ti compri un terreno entro 50Km da Roma al 90% ci trova una tomba ma è preferibbile gettarci del cemento e fare finta di nulla altrimenti addio casa e addio a tutto.

Però se davvero vuoi qualcosa la trovi.

Adesso mi è venuto sonno e domani DEVO fare i soliti giri SOLO per campare si dice a Roma, per Vivere, o meglio sopravvire! :P

Voglio sognare di poter andare a 1000 convegni Numismatici: Verona,Rimini,Riccione, Hall,Ginevra,Vicenza, Napoli ah! no Napoli è a sud e non credo nemmeno sappiano cosa sia la Numismatica....alla nuova fiera di Roma.... No nemmeno lì sanno cosa è la Numismatica. Ma forse trova un'edicola senza fare 2000 km che ha Cronaca Numismatica è mi rifaccio gli occhi la medaglia che , almeno me pare, sia stata ideata da un Lamonetiano.

Per il libro grazie in anticipo,anche se non dovesse mai arrivare. L'ho capito che in fondo Lei o Tu è di CUORE purtroppo la socetà di oggi (a Roma se chiama la Socetà dei magnaccioni) indurisce e ci fa essere diffidenti nei confronti dell'essere umano. Io preferisco far dono di una cosa che non posso tenere per il sapere di tutti ma anche di uno solo, sempre meglio che vada persa. Cosi dovrebbero ragionare le istituzioni, forse saremmo tutti più felice ed istruiti.

Notte d'oro (un bel progetto napoleonico da mezza doppia) a tutti!

B)

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E' un quiz ?

Il 5 soldi in argento ha avuto più fortuna del quarto frnacese, infatti il "nostro" è durato sino alla fine del Regno mentre il cugino d'oltralpe ha un'ultima emissione a Parigi nel 1809 per 34.124 esemplari, ma già l'anno prima solo tre zecche delle originali nove, lo avevano battuto. E' una moneta piccola dall'alto valore intrinseco, quindi perderla era estremamente fastidioso e date le dimensioni abbastanza facili.

Volendo vederci una analogia in Francia, il quarto di franco riprende le emissioni non più come Quart ma 1/4 F(ranc) nel 1816 e proseguono per tutto il periodo di Luigi XVIII e Carlo X. Le ultime emissioni nel 1848 sono opera di Luigi Filippo per Parigi e Strasburgo.

Credo, dato il forte legame con la Francia, Carlo Felice ne abbia copiato i tipi (sono assai simili stilisticamente le monete piemontesi a quelle francesi nel periodo compreso tra Carlo Felice e Carlo Alberto).

No, solamente una tra le mille domande di un curioso. ;) (Mi scuso per aver portato questo post lontano dal suo tema originario).

Quindi - molto probabilmente - Carlo Felice e Carlo Alberto hanno copiato dai tipi francesi.

Grazie.

Saluti,

N.

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Niko, non c'è che dire: mi tiene in allenamento numismatico !.

Diciamo che la moneta Piemontese ne ha sicuramente subito l'influenza, forse furono le prime avvisaglie della necessità di generare un sistema di libera circolazione delle valute, operazione poi in parte concretizzata nel 23 dicembre 1865 tra Francia, Belgio, Italia e Svizzera che formarono l'unione monetaria latina e si accordarono a scambiare le loro monete nazionali su uno standard di 4,5 g di argento o 0,29 grammi di oro (un rapporto di 15,5 ad 1). (Poi ognuno tendeva a farsi ... gli affari suoi e rispettare le regole solo in caso di necessità).

All'accordo in vigore dall'agosto 1866 aderirono in seguito Spagna e Grecia nel 1868 e da Romania, Austria-Ungheria, Bulgaria, Venezuela, Serbia, Montenegro e San Marino nel 1889.

Una sorta di Euro indipendente.

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Trascrivendo la leggenda della monetazione del Regno d'Italia di Napoleone si suole descrivere così al D/ NAPOLEONE IMPERATORE E RE testa nuda a destra, sotto melagrana (data) coppa rovesciata / M

seguendo però l'evoluzione della leggenda sarebbe più opportuno:

D/ melagrana NAPOLEONE IMPERATORE E RE coppa, testa nuda a destra, sotto (data) / M

Infatti anche l'orientamento dalla melagrana segue il giro della leggenda, con il fiore girato all'esterno ed il piccolo gambo all'interno, pertanto non è rovesciata (particolare sempre omesso) come apparirebbe affianco alla data. Identica osservazione va fatta anche per la coppa o lanterna rovesciata, in realtà seguendo il giro della leggenda, e chiudendola, è perfettamente verticale e non capovolta. Mentre il corpo data/M è palesemente a se stante.

Scusate, un'informazione...

si suol dire "TESTA NUDA", o può anche andar bene "TESTA SPOGLIA"?

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Scusate, un'informazione...

si suol dire "TESTA NUDA", o può anche andar bene "TESTA SPOGLIA"?

non è un albero!

sinceramente non l'ho mai sentito.

saluti,

N.

Rimane comunque sinonimo di "nuda"...

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Niko, non c'è che dire: mi tiene in allenamento numismatico !.

Diciamo che la moneta Piemontese ne ha sicuramente subito l'influenza, forse furono le prime avvisaglie della necessità di generare un sistema di libera circolazione delle valute, operazione poi in parte concretizzata nel 23 dicembre 1865 tra Francia, Belgio, Italia e Svizzera che formarono l'unione monetaria latina e si accordarono a scambiare le loro monete nazionali su uno standard di 4,5 g di argento o 0,29 grammi di oro (un rapporto di 15,5 ad 1). (Poi ognuno tendeva a farsi ... gli affari suoi e rispettare le regole solo in caso di necessità).

All'accordo in vigore dall'agosto 1866 aderirono in seguito Spagna e Grecia nel 1868 e da Romania, Austria-Ungheria, Bulgaria, Venezuela, Serbia, Montenegro e San Marino nel 1889.

Una sorta di Euro indipendente.

Contento di tenerla in allenamento! :)

Mi viene in mente mio nonno che ancora oggi parla in 'franc'!

(un rapporto di 15,5 ad 1)

per quanto riguarda il neonato Regno d'Italia - Vittorio Emanuele era stato incoronato Re il 17 marzo 1861 - si decise di prediligere il sistema bimetallico (Ag-Au) in cui il rapporto era stato fissato in 1:15,5.

Arrivato poi a 1:15, si pensò poi di mantenere il precedente rapporto (ovvero 15,5 a 1) abbassando il titolo delle monete in argento da 1 e 2 lire e da 50 e 20 cent. - riforma attuata dal 1863 -

[v. Lanfranco, pag. 5]

saluti,

N.

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Guest utente3487
Favaldar, ha ragione ci vorrebba qualcosa di nuovo, e chi lo fa ?

Ci vanno ore ed ore, giorni di ricerca per studiare a volte solo qualche pezzo, figuriamoci rimettere mano al Pagani Prove e Progetti.

Temo che per molto tempo lo terremo ancora come unico riferimento alla numismatica progettuale, con le immense lacune che ha, dato il tempo intercorso dalla prima edizione.

Io mi interesso, come noto, di numismatica napoleonica, credo di aver visto non meno di una 50na di prove e progetti solo di questo periodo inediti al Pagani, e sono solo uno dei tanti collezionisti.

Grazie alla gentile intercessione di un "sapiente e stimato" lamonetiano sono entrato in possesso di una moneta che nei miei studi sulla monetazione di Milano napoleonica è fondamentale, ecco forse partendo da queste piccole cose e pubblicandole si possono mettere le basi per un lavoro futuro.

A parte il Crippa **** volume che è oggettivamente costoso, gli altri libri si trovano: Chiaravalli e Civiche hanno prezzi in tutta Italia, più che ragionevoli; anzi proprio Lei che ha tanta passione per il periodo napoleonico dovrebbe trovarne una copia nel bazzicare E-bay etc. etc.

Vero è che se una persona non sa cosa cercare difficilmente la trova - spero di averle dato un buon indizio :). Tempo fa Lei mi ha regalato un libro, bhe se mi capita a mano una di queste due edizioni, sarà l'occasione buona per sdebitarmi !.

Su cosa faccia Montenegro nel suo catalogo e del perchè francamente lo ignoro, senza nulla togliere alle indubbie capacità commerciali dell'editore ho meno attenzione per la parte numismatica. Montenegro ha sempre creduto nella buona redditività commerciale delle prove, ed oggi che la buriana si direbbe passata, chi le ha tenute via ne rivede la rivalutazione a breve, quindi più che logico che un attento operatore del mercato come Montenegro ne abbia immediatamente vista l'opportunità commerciale, anche se non ci vedo nulla di nuovo.

Invece Lei ha una qualità eccezionale, mi sbalordisce una volta per intervento: Lei è di Roma ma un USA ne sa molto più di Lei per le monete romane. Oramai ci ha rinunciato. E' una affermazione che mi terrà compagnia tutta la serata sperando di decifrarla, in questo contesto, prima del sorgere del nuovo sole ! :)

CI sto lavorando. Se tutto andrà bene uscirà nel 2012. Non prima. Hai ragione nel dire che ci vuole moltissimo tempo per la ricerca. Sarà comunque un omaggio ad Antonio Pagani.

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Guest utente3487
Favaldar, ha ragione ci vorrebba qualcosa di nuovo, e chi lo fa ?

Ci vanno ore ed ore, giorni di ricerca per studiare a volte solo qualche pezzo, figuriamoci rimettere mano al Pagani Prove e Progetti.

Temo che per molto tempo lo terremo ancora come unico riferimento alla numismatica progettuale, con le immense lacune che ha, dato il tempo intercorso dalla prima edizione.

Io mi interesso, come noto, di numismatica napoleonica, credo di aver visto non meno di una 50na di prove e progetti solo di questo periodo inediti al Pagani, e sono solo uno dei tanti collezionisti.

Grazie alla gentile intercessione di un "sapiente e stimato" lamonetiano sono entrato in possesso di una moneta che nei miei studi sulla monetazione di Milano napoleonica è fondamentale, ecco forse partendo da queste piccole cose e pubblicandole si possono mettere le basi per un lavoro futuro.

A parte il Crippa **** volume che è oggettivamente costoso, gli altri libri si trovano: Chiaravalli e Civiche hanno prezzi in tutta Italia, più che ragionevoli; anzi proprio Lei che ha tanta passione per il periodo napoleonico dovrebbe trovarne una copia nel bazzicare E-bay etc. etc.

Vero è che se una persona non sa cosa cercare difficilmente la trova - spero di averle dato un buon indizio :). Tempo fa Lei mi ha regalato un libro, bhe se mi capita a mano una di queste due edizioni, sarà l'occasione buona per sdebitarmi !.

Su cosa faccia Montenegro nel suo catalogo e del perchè francamente lo ignoro, senza nulla togliere alle indubbie capacità commerciali dell'editore ho meno attenzione per la parte numismatica. Montenegro ha sempre creduto nella buona redditività commerciale delle prove, ed oggi che la buriana si direbbe passata, chi le ha tenute via ne rivede la rivalutazione a breve, quindi più che logico che un attento operatore del mercato come Montenegro ne abbia immediatamente vista l'opportunità commerciale, anche se non ci vedo nulla di nuovo.

Invece Lei ha una qualità eccezionale, mi sbalordisce una volta per intervento: Lei è di Roma ma un USA ne sa molto più di Lei per le monete romane. Oramai ci ha rinunciato. E' una affermazione che mi terrà compagnia tutta la serata sperando di decifrarla, in questo contesto, prima del sorgere del nuovo sole ! :)

CI sto lavorando. Se tutto andrà bene uscirà nel 2012. Non prima. Hai ragione nel dire che ci vuole moltissimo tempo per la ricerca. Sarà comunque un omaggio ad Antonio Pagani.

Ovviamente non potrà essere completo. Inoltre rispetto al Pagani avrà la fortuna di aver potuto usufruire delle tecnologie dei nostri tempi e delle ricerche andate molte volte a buon fine grazie ai poteri della Magistratura che il Pagani non ha avuto.

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CI sto lavorando. Se tutto andrà bene uscirà nel 2012. Non prima. Hai ragione nel dire che ci vuole moltissimo tempo per la ricerca. Sarà comunque un omaggio ad Antonio Pagani.

Perfetto, mi prenoto sin da ora per una copia. ;)

saluti,

N.

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Scusate, un'informazione...

si suol dire "TESTA NUDA", o può anche andar bene "TESTA SPOGLIA"?

non è un albero!

sinceramente non l'ho mai sentito.

saluti,

N.

Rimane comunque sinonimo di "nuda"...

anche svestita è sinonimo di nuda, Lei lo direbbe mai ? La nunismatica riflette il comune parlare, a parte qualche termine tecnico non si discosta molto dall'uso della lingua quotidiana.

Le teste solitamente sono:

testa radiata se cinta di una corona aperta radiata con base sottile e lunghe punte

testa coronata se cinta di una corona regale chiusa o nobiliare aperta ma non radiata

testa laureata se cinta di foglie di lauro o di alloro

tete de negre altrimenti detta testa di negro, presente nella monetazione francese del 1807

testa nuda se priva di ogni orpello in capo

Ho letto di testa parruccata, per definire il sovrano che porta una parrucca, ma non mi pare ortodossa come descrizione.

Di testa spoglia, onestamente non ne ho mai sentito parlare.

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Ovviamente non potrà essere completo. Inoltre rispetto al Pagani avrà la fortuna di aver potuto usufruire delle tecnologie dei nostri tempi e delle ricerche andate molte volte a buon fine grazie ai poteri della Magistratura che il Pagani non ha avuto.

Cosa si intende per potere della Magistratura ?

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Guest utente3487
Ovviamente non potrà essere completo. Inoltre rispetto al Pagani avrà la fortuna di aver potuto usufruire delle tecnologie dei nostri tempi e delle ricerche andate molte volte a buon fine grazie ai poteri della Magistratura che il Pagani non ha avuto.

Cosa si intende per potere della Magistratura ?

Il Potere di poter accedere nei santuari della P.A. dove è stato possibile reperire importante documentazione inerente le zecche attive in Italia. Senza quella "famigerata" indagine molti di questi documenti (ivi compreso il materiale creatore originale) difficilmente sarebbero stati messi a disposizione degli studiosi. Lo stesso Pagani, per alcuni progetti di monete della RI ebbe un rifiuto da parte dei funzionari dell'IPZS e non riuscì ad inserire le foto sul suo prezioso libro. E che dire poi della monete della Collezione Reale? Pensate forse che Pinco Pallino, studente numismatico riuscirebbe a visionare le preziose monete presenti nella CR? Ma non voglio tornare a fare polemica, tanto poi nessuno mi risponde.

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Ovviamente non potrà essere completo. Inoltre rispetto al Pagani avrà la fortuna di aver potuto usufruire delle tecnologie dei nostri tempi e delle ricerche andate molte volte a buon fine grazie ai poteri della Magistratura che il Pagani non ha avuto.

Cosa si intende per potere della Magistratura ?

Il Potere di poter accedere nei santuari della P.A. dove è stato possibile reperire importante documentazione inerente le zecche attive in Italia. Senza quella "famigerata" indagine molti di questi documenti (ivi compreso il materiale creatore originale) difficilmente sarebbero stati messi a disposizione degli studiosi. Lo stesso Pagani, per alcuni progetti di monete della RI ebbe un rifiuto da parte dei funzionari dell'IPZS e non riuscì ad inserire le foto sul suo prezioso libro. E che dire poi della monete della Collezione Reale? Pensate forse che Pinco Pallino, studente numismatico riuscirebbe a visionare le preziose monete presenti nella CR? Ma non voglio tornare a fare polemica, tanto poi nessuno mi risponde.

In me trovi un alleato per queste cose.

Mia madre ha lavorato come volontaria nei Musei Romani all'EUR,una volta sono entrato nei sotteranei per curiosità e non potete pensare quante cose ci sono lasciate in un angolo come se fossero delle cose senza valore storico o monetario.

Non esagero se vi dico che molti libri di storia dovrebbero essere corretti ma io non sono nessuno,solo un povero disgraziato che troppo spesso fa funzionare il cervello,gli occhi e l'orecchie. E questo oggi non va bene se lo si fa per gli altri, lo si deve fare solo per Noi stessi.

Apposta se riesco me ne ritorno alle origini.

Elledi ti auguro di Cuore di riuscire a portare a termine il tuo progetto,per fortuna ancora c'è gente che spera e combatte anche per gli altri e non solo per se stesso.

Per quel che posso e se dovesse servire sono a tua disposizione,abitando anch'io a Roma magari posso servirti.

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Guest utente3487
Ovviamente non potrà essere completo. Inoltre rispetto al Pagani avrà la fortuna di aver potuto usufruire delle tecnologie dei nostri tempi e delle ricerche andate molte volte a buon fine grazie ai poteri della Magistratura che il Pagani non ha avuto.

Cosa si intende per potere della Magistratura ?

Il Potere di poter accedere nei santuari della P.A. dove è stato possibile reperire importante documentazione inerente le zecche attive in Italia. Senza quella "famigerata" indagine molti di questi documenti (ivi compreso il materiale creatore originale) difficilmente sarebbero stati messi a disposizione degli studiosi. Lo stesso Pagani, per alcuni progetti di monete della RI ebbe un rifiuto da parte dei funzionari dell'IPZS e non riuscì ad inserire le foto sul suo prezioso libro. E che dire poi della monete della Collezione Reale? Pensate forse che Pinco Pallino, studente numismatico riuscirebbe a visionare le preziose monete presenti nella CR? Ma non voglio tornare a fare polemica, tanto poi nessuno mi risponde.

In me trovi un alleato per queste cose.

Mia madre ha lavorato come volontaria nei Musei Romani all'EUR,una volta sono entrato nei sotteranei per curiosità e non potete pensare quante cose ci sono lasciate in un angolo come se fossero delle cose senza valore storico o monetario.

Non esagero se vi dico che molti libri di storia dovrebbero essere corretti ma io non sono nessuno,solo un povero disgraziato che troppo spesso fa funzionare il cervello,gli occhi e l'orecchie. E questo oggi non va bene se lo si fa per gli altri, lo si deve fare solo per Noi stessi.

Apposta se riesco me ne ritorno alle origini.

Elledi ti auguro di Cuore di riuscire a portare a termine il tuo progetto,per fortuna ancora c'è gente che spera e combatte anche per gli altri e non solo per se stesso.

Per quel che posso e se dovesse servire sono a tua disposizione,abitando anch'io a Roma magari posso servirti.

Andiamo avanti.Vediamo che succede.L'importante è non arrendersi mai.

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E' una crociata ?

Elledì ho pieno rispetto del lavoro che stai portando avanti anche se personalmente non posso dirmi contento della piega che la "famigerata" indagine prese.

Con tutti i modi (e di questo te ne rendo atto e merito, almeno nei miei confronti, e non credo di essere stato una mosca bianca) ed attenzioni del caso, mi sono sentito peggio di un delinquente, e credimi; da questa parte dello scranno, sapendo di essere nel giusto, non è una cosa piacevole.

Spero finalmente la cosa si sia chiarita; abbiamo certamente una visione differente dei fatti, e con il dovuto rispetto reciproco, abbiamo la stessa visione della "Giustizia" che deve essere giusta con i giusti. Ti auguro un in bocca al lupo per il tuo libro, magari lo riesci a pubblicare prima del 2012, non vivo a Roma, ma sai che ti serve una "consulenza" ben volentieri.

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