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IGNORED

Moneta veneziana?


Risposte migliori

Vi chiedo cortesemente di aiutarmi a classificare questa moneta, probabilmente veneziana:

- metallo rame
- diametro 13 mm
- peso gr 0,3

nel lato con croce patente leggo ...LANDO...
nell'altro lato leggo SMARCUS.....

Spero di aver indicato tutto.
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Direi un tornesello del doge Pietro Lando, 1539-1545:
secondo il Montenegro è in mistura, dia. 14 mm, peso gr. 0,34-0,35, raro, valore (in migliaia di lire) BB 70, SPL 150, FDC 300.
Dato lo stato di conservazione della tua moneta azzarderei un valore sui 15 euro, da verificare con quotazioni di pezzi analoghi.
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ciao a tutti. Sapevo dei bagattini ma non dei torneselli. La monetazione veneta non l'ho ancora approfondita. Che moneta sarebbe il tornesello? Denaro , frazione, multiplo? Copia del tornese napoletano? Avrei piacere di saperlo.
:rolleyes:
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Awards

Qualche informazione dal Paolucci.
Il tornesello viene introdotto a Venezia sotto Andrea Dandolo con deliberazione del 29 luglio 1353.
Moneta in lega rame:argento 8:1 (con contenuto di argento dell'11%) e del valore di 3 piccoli (4 torneselli = 1 soldino).
Il nome deriverebbe dai denari tornesi francesi.
Durante il periodo che va da Pasquale Malipiero (1457-1482) ad Agostino Barbarigo (1486-1501) la sua coniazione è pressocchè sospesa (solo Cristoforo Moro ne emette).
Barbarigo nel 1486 delibera la riconiazione del tornesello destinato ai possedimenti del Levante.
La sua coniazione continua fino alla metà del 1500.

Luigi
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Ciao Luigi, più o meno intorno a quegli anni, una moneta in mistura del peso di 0,35 grammi veniva battuta a Genova e chiamata Obolo o Medaglia. Il suo valore era di mezzo denaro. Potrei dedurre che mezzo denaro genovese, avesse lo stesso potere d'acquisto di tre piccoli veneziani. Vedrò di procurarmi il Paolucci.
Grazie per le informazioni. ;)
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Awards

Rob,

il testo di Raffaele Paolucci al quale facevo riferimento è "Le monete dei dogi di Venezia", Padova (1990). Conosco un altro lavoro dello stesso autore sulle oselle, ma non lo posseggo.

Il catalogo tratta le emissioni dei dogi da Vitale II Michiel (1156-1172) fino ad Alvise IV Mocenigo (1763-1768) con "brevi introduzioni di carattere storico-numismatico". In appendice sono descritte le emissioni degli imperatori.

Il testo ha un discreto numero di illustrazioni (in bianco e nero) di buon livello, ma non tutti gli esemplari sono fotografati (spesso Paolucci illustra il prototipo e per i dogi successivi la moneta è riportato solo nell'elenco).

Di tutte le monete viene dato il metallo, il peso e la rarità. Sono fornite informazioni sul titolo in metallo. In appendice è riportata anche una loro valutazione economica (ma come puoi immaginare oggi è praticamente superata e solo indicativa).

Purtroppo non copre le emissioni anonime, non sono riportate le varianti ed infine un'altra pecca, grave a mio avviso, è la mancanza delle legende (riportate solo per gli esemplari illustrati).

Spero di essere stato sufficientemente esauriente, ma se hai delle domande, sono a disposizione per qualsiasi chiarimento.

Luigi
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