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Notiziario dell'Accademia Italiana di Studi Numismatici


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Ho letto volentieri questo numero del Notiziario, innanzitutto perchè riferisce la nomina a Presidente del NIP (Numismatici Italiani Professionisti) dell'amico Giulio Bernardi, poi per alcuni interessanti articoli, come quello del prof. Scandale sull'impiego della fluorescenza RX nella scoperta dei falsi, un altro sulle medaglie di Leopoldo II, Granduca di Toscana (di Arnaldo Turricchia) ed infine, di Giuliano Marchetti, uno studio intitolato "Perchè la pantera sulle monete di Lucca".

Il tema della pantera è interessante, perchè apre spiragli sulla monetazione antica e sulla mitologia.

L'autore cita prevalentemente monete romane ma io vorrei aggiungere anche le belle pantere di alcune monete greche, come i grandi bronzi di Centuripe e tante altre...

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Grazie okt per la segnalazione. Potresti sintetizzare brevemente il contenuto dell'articolo sulla fluorescenza RX?

...cercherò, ma devo premettere che, nel periodo in cui la professoressa spiegava questi argomenti al liceo, io ero innamorato e quindi ascoltavo molto poco! :D

Farè comunque un tentativo, sperando di non banalizzare il dotto testo originale:

il metallo o la lega vengono sottoposti a una radiazione X.

Gli elettroni di alcuni strati dell'atomo (strati K, L, M), in tal modo eccitati, si spostano, lasciando un vuoto.

Tale vuoto destabilizza l'equilibrio energetico dell'atomo e quindi un elettrone, proveniente da uno strato superiore (con maggior livello di energia), cade, occupando la spazio lasciato vuoto.

Così avviene tra diversi strati, fino al ristabilimento dell'equilibrio.

L'energia sprigionata da ognuno di tali spostamenti si traduce nell'emissione di un fotone, quindi è misurabile.

L'energia generata dal processo è diversa per ognuno degli elementi della tavola periodica degli elementi, da essa potremmo riconoscere il metallo o i componenti della lega.

Contrariamente al passato tale indagine non è più distruttiva, in quanto non richiede una preparazione preventiva (dimensionale e compositiva) del materiale.

Una società che qui non cito in quanto è una srl, definita spin off dell'Università di Bari (ma io non so cosa significhi spin off e oltrettutto l'uso, oggi molto di moda - e spesso inutile - di termini anglosassoni, mi da molto fastidio), ha realizzato un apparato portatile, che permette l'analisi sul campo.

Sono state effettuate analisi su oggetti del XIV sec. e su un tarì in rame dorato.

La presenza di Hg (mercurio), oltre all'oro, ha dato indicazioni sulla tecnica di doratura, a fuoco.

Leggendo l'articolo ho ripensato a un mio vecchio chiodo, cioè l'attuale impossibilità di distinguere il Mezzo Soldo di Maria Teresa coniato nel 1777 da quello identico, dei medesimi coni, battuto durante l'assedio di Mantova del 1799. Probabilmente, anche se i coni sono gli stessi, sarebbe ora possibile distinguere le emissioni ossidionali mediante l'analisi della lega.

Non solo, potremmo trovare nuove datazioni per le monete arcaiche della Ionia, stabilire in quali periodi Atene utilizzò le miniere del Lavrion, quali stateri macedoni sono anteriori al 361 a.C., quando, con la conquista di Crenide, Filippo ebbe accesso all'oro del Pangeo, e così via...

A conclusione debbo però dire che il metodo RX venne contestato da Suzanne Frey-Kupper e Jean-Noël Barrandon nel loro Analisi metallurgiche di monete antiche in bronzo circolanti nella Sicilia occidentale., Quarte Giornate Internazionali di Studi sull’Area Elima (Erice, 1-4 dicembre 2000), Atti I, Pisa 2003, 507-536, tavv. LXXXIV-LXXXVII.

Essi affermano che il metodo a raggi X non è adatto a leghe scarsamente omogenee, in quanto, prendendo in esame parti molto limitate della moneta, si potrebbero ottenere risultati non applicabili alle parti non esaminate.

La corrosione, inoltre, altera le caratteristiche che la lega aveva al momento del conio.

Anche la fusione del tondello e la colatura possono fornire composizioni diverse tra superficie e nucleo dello stesso.

Il metodo usato dai due ricercatori, peraltro molto costoso, è invece quello dell’attivazione dei neutroni rapidi del ciclotrone...

Ma non chiedermi, Paleologo, di riassumere anche quello: chissà quanti errori ho commesso in questo riassunto e chissà quanti salaci commenti mi attirerò da parte degli esperti.

Colpa di un innamoramento, ma ti assicuro che se avessi conosciuto, nel '61, quella bionda Tiziana, non avresti ascoltato neanche tu le lezioni di Fisica!

:D

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Colpa di un innamoramento, ma ti assicuro che se avessi conosciuto, nel '61, quella bionda Tiziana, non avresti ascoltato neanche tu le lezioni di Fisica!

:D

Per mia fortuna nel 61 non ero neanche nato, così ho potuto dedicarmi alle lezioni di fisica anziché alla bionda Tiziana :lol:

Il tuo riassunto mi pare chiaro e preciso, almeno per quanto riguarda la descrizione della tecnica. Quindi, se non ho capito male, il succo dal punto di vista applicativo è che la fluorescenza X, permettendo di determinare in modo non distruttivo la composizione della lega, dall'analisi degli elementi in tracce permette anche di determinare la provenienza del metallo. Non è la prima volta che ne sento parlare e non mi pare una scoperta rivoluzionaria, visto che solo in pochi casi siamo in grado di determinare con certezza la provenienza del metallo utilizzato per una data serie monetale (ad esempio il caso dell'argento del Laurion che hai citato). Certo che se si cominciasse a costruire un database delle composizioni chimiche delle principali serie monetali, utilizzando pezzi certamente autentici, e queste mostrassero una certa regolarità, nel caso di pezzi dubbi questa analisi potrebbe mettere in evidenza delle discrepanze rispetto alla norma e quindi indicare un possibile falso (per mancanza di elementi caratteristici o piuttosto per la presenza di elementi che tradiscono una lega di origine recente). Ma se questi dati fossero pubblici quanto ci metterebbero i falsari a procurarsi dei tondelli con le giuste caratteristiche di lega? E comunque, quanto siamo lontani dalla disponibilità di una banca dati abbastanza completa? Oppure mi sono perso io qualcosa? L'archeometria comunque è una disciplina veramente affascinante :)

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  • 1 anno dopo...

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