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Inviato

I Fenici: che popolo misterioso e affascinante, diffuso e operoso non solo nel Mediterraneo, come quasi sempre siamo portati a pensare.

Ho trovato un sito che mi sembra interessante, sull'attività mineraria dei Fenici; si parla di Cipro, di Thasos, della Sardegna e della Spagna ovviamente...

Ma anche, come ipotesi, delle isole britanniche, e persino dello Zimbabwe!

Se qualcuno è interessato all'argomento mi piacerebbe sentire altre opinioni o avere altre informazioni, soprattutto considerando quanto l'attività mineraria sia strettamente connessa alla monetazione.


Inviato

Per quanto riguarda l'espansione, ancora oggi esiste una disputa se i Fenici siano arrivati anche in Brasile ! C'è un'iscrizione in lingua fenicia che lo afferma, ma potrebbe anche essere un clamoroso falso.

post-1738-1250677780_thumb.jpg

La traduzione è la seguente (sec. Gordon) :

"Noi siamo figli di Canaan, (provenienti) da Sidone, la città del Re. Il commercio ci ha gettati su questa costa lontana, un paese di montagne. Abbiamo sacrificato un giovane agli (dei) altissimi e alle (dee) altissime, nell'anno diciannovesimo di Hiram, il nostro Re potente. Ci siamo imbarcati da Ezion Geber, nel Mar Rosso ed abbiamo viaggiato con dieci navi. Fummo in mare insieme per due anni intorno al paese di Cam (l'Africa), ma fummo separati dalla tempesta (letteralmente: dalla mano di Baal) e non fummo più con i nostri compagni. Così siamo giunti qui, dodici uomini e tre donne. su questa costa ... che io, l'Ammiraglio, controllo. Possano gli (dei) altissimi e le (dee) altissime favorirci."

roth37


Inviato

Ciao!

Avevo sentito anche io che i fenici erano arrivati fino in britannia, se non sbaglio per le miniere di stagno.


  • 2 settimane dopo...
Inviato

leggendo questa discussione e guardando quelle lettere, indipendentemente se siano state vergate in età antica o moderna, se quelle sono lettere fenicie, allora la tesi di un amico Yemenita che il popolo di axum possa avere origini fenicie non mi sembra più tanto lontana dal vero, molte lettere di quella lettera sono infatti simili alcune più e altre un pò di meno a lettere ge-ez, facendo leggerle a mia moglie ho notato che ha proprio cominciato la frase come se fosse scritto NOI SIAMO........e mia moglie non ha mai studiato il fenicio ma l'alfabeto tigrignà che non si pronuncia proprio in maniera identica al GE-EZ.....

che ne pensate? i fenici erano grandi viaggiatori e nel mar rosso ci passavano certamente ma .........potrebbero essere loro gli antesignani della civiltà axumita?


  • 2 settimane dopo...
Inviato

Non credo che potessero essere antesignani di quel popolo...peraltro erano in concorrenza. Gli axumiti erano commercianti...l'incenso era la loro ricchezza e ne curavano direttamente il trasporto verso nord, poi lo smercio.

I Fenici sono stati dei grandi navigatori, commercianti abilissimi, come è noto.

Ma avevano un problema...erano eccessivamente pragmatici e, ripegati sui loro interessi.

Di più non ambivano.

La resistenza di Tiro ad Alessandro non fu un'eccezione, ma una conferma di cocciuta conservazione.

La città fu distrutta.

Non si riprese più.

In sintesi non volavano...poca fantasia, scarso sentimento, nessuna voglia di mettere in gioco la vita oltre i propri venali interessi.

Insomma...Saffo, Pericle, Alessandro, Cesare...non avrebbero potuto nascere tra i Fenici e...tanto meno tra i Cartaginesi.

Annibale, epigono di quel mondo, in qualche modo è stato un'eccezione, tanto che in pochi erano d'accordo e...alla fine non lo hanno aiutato, sperando ancora in una pragmatica pace con Roma.

Ma Roma, pur nel proprio analogo pragmatismo aveva un'altra grandezza e sapeva rischiare...diventò grande anche sul mare, mentre i fenici non seppero o non vollero mai diventare grandi sulla terra che circondava le loro città.


  • 3 mesi dopo...
Inviato

L'iscrizione di Parahyba, trovata in una località (oggi Joao Pessoa) posta nella costa più orientale del Sud America, era stata inviata nel 1872 all'Istituto Storico e Geografico Brasiliano, da qualcuno rimasto sconosciuto (cosa un po' strana direi). Fu pubblicata due anni dopo. Riconosciuta come falsa dai maggiori semitisti dell'epoca cadde nel dimenticatoio, per essere finalmente ristudiata dal semitista americano C.H. Gordon che la dichiarò autentica, soprattutto per il fatto che secondo lui alcuni vocaboli ed alcune costruzioni lessicali sarebbero stati riconosciuti in scoperte fatte ad Ugarit ed in altri siti posteriomente all'anno di pubblicazione dell'iscrizione di Parahyba.

Attualmente l'iscrizione non è ritenuta autentica.

La tipologia grafica, le costruzioni sintattiche, il lessico, la rivelano come falsa, scritta da qualcuno (forse per compiacere il re (imperatore?)del Brasile Pedro II, che era appassionato di lingue semitiche), che conosceva i ritrovamenti epigrafici fenici e conosceva l'ebraico biblico (i vocaboli utilizzati nel testo hanno tutti coincidenza con l'ebraico, tanto che l'iscrizione fu subito compresa, cosa impossibile per un vero testo fenicio).

L'iscrizione, dopo che erano state fatte delle copie, era subito scomparsa (se mai sia effettivamente esistita su pietra) ed anche L.Neto, l'allora direttore del Museo Nazionale di Rio, e che per primo la pubblicò nel 1874, non aveva mai visto l'originale.


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