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IGNORED

Questa è FILOSOFIA


eg1979

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"Tondini di metallo".... per noi collezionisti una moneta è molto molto di più, ma la maggior parte delle persone, mia morosa compresa ;), quando ci vedono girare e rigirare una moneta tra le mani, osservandola con una lente d'ingrandimento in tutti i suoi particolari, ci chiedono "ma cosa ci vedete in quei tondini di metallo li... :blink:
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[quote name='rob' date='21 settembre 2005, 01:38'][quote name='Elisa Euro' date='20 settembre 2005, 16:20']Quando tengo una moneta in mano penso a una donnetta che va a comprare il pane...
:rolleyes:
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Nooo! Pure tu? :D Non sto scherzando! B)
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Ma va? :o :)
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storia, politica, cultura, arte, economia, guerra... insomma d'accordo con Picchio.
Personalmente non mi trovo tanto d'accordo sul "chissà chi l'ha toccata", basta appoggiarsi ad un'antica chiesa per avere la stessa sensazione.
Preferisco leggere una moneta come un insieme di messaggi da un'altra epoca, e mano a mano che la guardi, e fai qualche ricerca, approfondisci, ne scopri sempre di più e sui più diversi argomenti! Modificato da micheleavanzo
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Io non sono molto propenso a mettere monete in raccoglitori, perchè mi piace toccarle e pensare : chissà da chi, dove e e in che circostanze è stata usata questa moneta , in quale situazione economica e culturale e dopo mi piace sentire sulle mani l'odore tipico delle monete, anche se molte volte non è possibile tenerle sempre in mano.
Quando la prendo in mano penso ad esempio che so, a qualche pover uomo che la nasconde gelosamente per un periodo di crisi ....
Detto questo quindi si può concludere che la numismatica non è collezionare soldi, ma storia,cultura, insomma IL MONDO ;) .
Saluti Ciccio 86 Modificato da Ciccio 86
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Secondo me il collezionista di monete non colleziona soldi, xché una volta che una moneta entra a far parte di una collezione essa non è più denaro, ma assume un valore completamente diverso, non quantificabile, a prescindere dal suo valore nominale (se ancora in circolazione).
Non colleziona neppure storia/cultura, xché come è già stato detto in genere le monete collezionabili sono quelle meno circolate e quindi è difficile attribuire loro un valore storico o culturale pensando alle mani tra le quali sono passate.
(Sarebbe molto più affascinante, da questo punto di vista, farsi una passaggeiata nel centro di Roma, calpensando magari le stesse pietre calcate da Cesare, piuttosto che tenere in mano una moneta che ha passato gli ultimi 2000 anni in fondo ad una cantina...)
Semmai, si potrebbe desumere una testimonianza del periodo storico di appartenenza dall'immagine raffigurata e dalla scelta dei metalli, che magari rispecchiano i gusti estetici ed artistici e la ricchezza economica del Paese in quel tempo.

Decisamente, scrivo troppo...
:wacko:
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Qui ognuno dice un pezzo di verità, ma non è che ognuno di noi ha un pò della "sindrome di Paperon de Paperoni" e un pò collezionando monete colleziona sensazioni?
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Collezionbiamo monete
Che poi ci parlino di periodi storici, di durate di regni e di stati, che ci parlino di confini geografici di animali o monumenti, noi collezioniamo monete, dei pezzi di freddo metallo che riescono a farci felici solo a sfiorarle con gli occhi e che ci tengono legati a loro piú di un contratto di matrimonio.
Ogni moneta ha qualcosa da dirci, poi noi la interpretiamo nel modo che piú ci piace.
Ciao
Lino
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[quote name='lino' date='23 settembre 2005, 04:57']Collezionbiamo monete
Che poi ci parlino di periodi storici, di durate di regni e di stati, che ci parlino di confini geografici di animali o monumenti,  noi collezioniamo monete, dei pezzi di freddo metallo che riescono a farci felici solo a sfiorarle con gli occhi e che ci tengono legati a loro piú di un contratto di matrimonio.
Ogni moneta ha qualcosa  da dirci, poi noi la interpretiamo nel modo che piú ci piace.
Ciao
Lino
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Non credo tutto si limiti a questo. Il fascino di una moneta non si esprime subito, così, ad uno schiocco di dita. Mi è capitato di acquistare per curiosità dei pezzi magari messi maluccio, ma di epoche o stati che non conoscevo. Quel che mi capita in questi casi è che mi viene una smania di saperne di più, e inizio a cercare informazioni storiche e geografiche: chi era quel re, cos'è successo in quell'anno, com'era l'economia... insomma, 'sto tondellino di metallo fa da catalizzatore di una piccola ricerca storica. E alla fine riguardo la mia moneta e vedo molto di più del semplice metallo. Non è solo sindrome di Paperon de Paperoni. (anche se fare la talpa in un oceano di monetine mi ha sempre affascinato come idea!!!)
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io personalemnte raccolgo e studio monete perché sento il fascino del passato.
la moneta è poi particolarmente adatta a riassumere il contesto storico in cui è stata emessa, in quanto raccoglie una testimonianza:

- economica, (bontà della lega, argentatura, fourré)
- tecnica del conio
- artistica
- sociale-religiosa- storica (pensate ai denari repubblicani !!)
- mitologica
- politica (autorità emittente)
- storie personali (circolazione, sfregi, tacche, saggi, riportati sulla moneta)
- storia del collezionismo della moneta stessa, qualora abbia un pedigree (monete provenienti da grandi collezioni, con marche di collezioni)

è più adatta una moneta di una statua, ad esempio, a riportare nel contesto storico di un dato periodo, perché la statua, nonostante faccia una scena pazzesca, non raccoglie in sé tutti questi elementi, incentrandosi esclusivamente sull'elemeno figurativo artistico.
Per non parlare delle ceramiche che affollano le vetrine die nostri musei, che io personalmente trovo mute rispetto ad una moneta.
E' chiaro che per un profano tra una statua e una moneta non c'è confronto, troverà la moneta insignificante, ma se si conoscono le monete si hanno soddifazioni enormi....


Caius
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[quote name='rainywinter' date='22 settembre 2005, 10:50']Secondo me il collezionista di monete non colleziona soldi
[right][snapback]52972[/snapback][/right]
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Accordo, vedete la mia firma?
L'avevo scritta prima del 22 settembre :D
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Tutto ciò che è stato espresso nelle risposte di ognuno è esatto. on c'è una regola fissa che stabilisce che il collezionismo di monete si basi su un qualcosa di specifico. Ognuno di noi ha la sua buona ragione per collezionare monete e rivive in esse le sensazioni, le emozioni, le storie e le vicissitudini che con il nostro stato emotivo vogliamo dare loro. Oltre questo la storia, la geografia, la politica, l'arte, la religione..........Ognuno di noi avrà senz'altro un motivo più che valudo per essersi tanto appassionato alla numismatica.

Spero di aver scritto in maniera comprensibile. :P :P
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[quote name='Elisa Euro' date='23 settembre 2005, 14:21'][quote name='rainywinter' date='22 settembre 2005, 10:50']Secondo me il collezionista di monete non colleziona soldi
[right][snapback]52972[/snapback][/right]
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Accordo, vedete la mia firma?
L'avevo scritta prima del 22 settembre :D
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Scusa Elisa, non volevo copiare la tua firma, ma se la pensiamo nello stesso modo mica è colpa mia... :rolleyes:
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Colleziono monete per il loro valore di testimonianza storica. Questa è la prima motivazione che più o meno tutti sentiamo alla base della nostra piccola mania. Ma non posso negare di essere affascinato dal fatto che si tratta di una testimonianza [b]incisa nel metallo[/b]. Quindi [b]duratura[/b], molto più di quello che non si possa dire dei francobolli, della cartamoneta, delle cartoline, che costituiscono spesso testimonianza storica estremamente più ampia e dettagliata (è alle volte innegabile). Inoltre, come molti tra noi, prima ancora di iniziare a collezionare monete non più in circolazione le ho raccolte tra quelle che mi davano di resto. Vedo che ora anche i più giovani tra noi lo fanno con l’euro (magari sperando di ricevere in resto i mitici 2 EURO della FAO:-)). Testimonianza incisa nel metallo e quindi duratura, vuol dire che in me, ma forse anche in molti di voi, c’è un (magari inconfessato) desiderio di fermare (o esorcizzare) il tempo che scorre… Io lo ammetto, il fatto che il tempo passa e non torna più non mi è mai piaciuto molto… Come diceva Vittorio Gassman, la vita dovrebbe essere almeno come a teatro: prima si fanno le prove, e solo poi si va in scena… A me piacerebbe!… A voi no?…
Poi c’è anche quello che dice karnescim, che non è del tutto campato in aria. Non bisogna vergognarsi di quelle possibili motivazioni al livello di subconscio, che poi non sarebbero così vergognose neanche a livello cosciente. Moneta vuol dire anche valore: nominale, di potenziale accumulo, ricchezza insomma… anche se le monete che collezioniamo non circolano più sappiamo che hanno una [b]quatazione[/b]. Le monete sono spesso e a ragione considerate un bene rifugio a tutti gli effetti, come l'oro, i diamanti, e gli altri metalli e pietre preziose. Perché vergognarsi che la nostra piccola collezione ha anche un modesto valore. Non dovremmo vergonarci. Io non sono ricco, ma non mi vergogno di preferire il benessere alla povertà… In molte religioni il benessere è segno di una benedizione divina particolare. Nella mia, io sono cattolico, non è così e ho piacere che non sia così. Ma il benessere non è mai una maledizione. Tutt’altro. Quando si fa del bene al prossimo, a chi ha più bisogno di noi, il nostro benessere diventa una cosa assolutamente santa anche nella mia religione. Se nel sollevare la nostra collazione associassimo (a livello inconscio, ma forse anche un po’ a quello cosciente) al suo certo peso il piacere di [b]poter dare[/b] alle nostre famiglie, ai nostri figli, ai nostri fratelli tutti, carnali e non; [b]allora[/b], secondo me, [b]non dovremmo vergognarci[/b]. Questa! è FILOSOFIA...
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[quote name='toto' date='23 settembre 2005, 18:08']Colleziono monete per il loro valore di testimonianza storica. Questa è la prima motivazione che più o meno tutti sentiamo alla base della nostra piccola mania. Ma non posso negare di essere affascinato dal fatto che si tratta di una testimonianza [b]incisa nel metallo[/b]. Quindi [b]duratura[/b], molto più di quello che non si possa dire dei francobolli, della cartamoneta, delle cartoline, che costituiscono spesso testimonianza storica estremamente più ampia e dettagliata (è alle volte innegabile). Inoltre, come molti tra noi, prima ancora di iniziare a collezionare monete non più in circolazione le ho raccolte tra quelle che mi davano di resto. Vedo che ora anche i più giovani tra noi lo fanno con l’euro (magari sperando di ricevere in resto i mitici 2 EURO della FAO:-)). Testimonianza incisa nel metallo e quindi duratura, vuol dire che in me, ma forse anche in molti di voi, c’è un (magari inconfessato) desiderio di fermare (o esorcizzare) il tempo che scorre… Io lo ammetto, il fatto che il tempo passa e non torna più non mi è mai piaciuto molto… Come diceva Vittorio Gassman, la vita dovrebbe essere almeno come a teatro: prima si fanno le prove, e solo poi si va in scena… A me piacerebbe!… A voi no?…
Poi c’è anche quello che dice karnescim, che non è del tutto campato in aria. Non bisogna vergognarsi di quelle possibili motivazioni al livello di subconscio, che poi non sarebbero così vergognose neanche a livello cosciente. Moneta vuol dire anche valore: nominale, di potenziale accumulo, ricchezza insomma… anche se le monete che collezioniamo non circolano più sappiamo che hanno una [b]quatazione[/b]. Le monete sono spesso e a ragione considerate un bene rifugio a tutti gli effetti, come l'oro, i diamanti, e gli altri metalli e pietre preziose. Perché vergognarsi che la nostra piccola collezione ha anche un modesto valore. Non dovremmo vergonarci. Io non sono ricco, ma non mi vergogno di preferire il benessere alla povertà… In molte religioni il benessere è segno di una benedizione divina particolare. Nella mia, io sono cattolico, non è così e ho piacere che non sia così. Ma il benessere non è mai una maledizione. Tutt’altro. Quando si fa del bene al prossimo, a chi ha più bisogno di noi, il nostro benessere diventa una cosa assolutamente santa anche nella mia religione. Se nel sollevare la nostra collazione associassimo (a livello inconscio, ma forse anche un po’ a quello cosciente) al suo certo peso il piacere di [b]poter dare[/b] alle nostre famiglie, ai nostri figli, ai nostri fratelli tutti, carnali e non; [b]allora[/b], secondo me, [b]non dovremmo vergognarci[/b]. Questa! è FILOSOFIA...
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quoto, sopratutto l'ultima frase!!

GRANDE TOTO!
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[quote name='toto' date='23 settembre 2005, 19:08']Colleziono monete per il loro valore di testimonianza storica. Questa è la prima motivazione che più o meno tutti sentiamo alla base della nostra piccola mania. Ma non posso negare di essere affascinato dal fatto che si tratta di una testimonianza [b]incisa nel metallo[/b]. Quindi [b]duratura[/b], molto più di quello che non si possa dire dei francobolli, della cartamoneta, delle cartoline, che costituiscono spesso testimonianza storica estremamente più ampia e dettagliata (è alle volte innegabile). Inoltre, come molti tra noi, prima ancora di iniziare a collezionare monete non più in circolazione le ho raccolte tra quelle che mi davano di resto. Vedo che ora anche i più giovani tra noi lo fanno con l’euro (magari sperando di ricevere in resto i mitici 2 EURO della FAO:-)). Testimonianza incisa nel metallo e quindi duratura, vuol dire che in me, ma forse anche in molti di voi, c’è un (magari inconfessato) desiderio di fermare (o esorcizzare) il tempo che scorre… Io lo ammetto, il fatto che il tempo passa e non torna più non mi è mai piaciuto molto… Come diceva Vittorio Gassman, la vita dovrebbe essere almeno come a teatro: prima si fanno le prove, e solo poi si va in scena… A me piacerebbe!… A voi no?…
Poi c’è anche quello che dice karnescim, che non è del tutto campato in aria. Non bisogna vergognarsi di quelle possibili motivazioni al livello di subconscio, che poi non sarebbero così vergognose neanche a livello cosciente. Moneta vuol dire anche valore: nominale, di potenziale accumulo, ricchezza insomma… anche se le monete che collezioniamo non circolano più sappiamo che hanno una [b]quatazione[/b]. Le monete sono spesso e a ragione considerate un bene rifugio a tutti gli effetti, come l'oro, i diamanti, e gli altri metalli e pietre preziose. Perché vergognarsi che la nostra piccola collezione ha anche un modesto valore. Non dovremmo vergonarci. Io non sono ricco, ma non mi vergogno di preferire il benessere alla povertà… In molte religioni il benessere è segno di una benedizione divina particolare. Nella mia, io sono cattolico, non è così e ho piacere che non sia così. Ma il benessere non è mai una maledizione. Tutt’altro. Quando si fa del bene al prossimo, a chi ha più bisogno di noi, il nostro benessere diventa una cosa assolutamente santa anche nella mia religione. Se nel sollevare la nostra collazione associassimo (a livello inconscio, ma forse anche un po’ a quello cosciente) al suo certo peso il piacere di [b]poter dare[/b] alle nostre famiglie, ai nostri figli, ai nostri fratelli tutti, carnali e non; [b]allora[/b], secondo me, [b]non dovremmo vergognarci[/b]. Questa! è FILOSOFIA...
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Non avrei saputo esprimere tutto questo meglio di toto. Amen. :D
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[quote name='rainywinter' date='23 settembre 2005, 15:52']Scusa Elisa, non volevo copiare la tua firma, ma se la pensiamo nello stesso modo mica è colpa mia...  :rolleyes:
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Ma figurati :) anzi sono contenta che tu sia d'accordo con me :) :) :)
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L'atteggiamento rimemorante nei confronti delle monete antiche non scaturisce da un sentimento nostalgico, ma dalla pietas nei riguardi del passato, cioè dall'amore per chi ci ha preceduto e per le sue tracce. Quando guardo un nummo imperiale ripenso dunque che noi siamo legati al passato da una sorta di cordone ombelicale, Cordone che possiamo attenuare o distorcere, ma non annullare.
il collezionare queste monete contiene un aspetto di vagabondaggio e di indeterminato «lasciarsi andare» alle suggestioni dei ritratti, delle legende, dei segni di zecca....
Facendo collezione.......il pensiero rammemora l'essere e forse nient'altro
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Bene Apostata72, sono d'accordo. Ma in fondo quando dici [quote]Quando guardo un nummo imperiale ripenso dunque che noi siamo legati al passato da una sorta di cordone ombelicale, Cordone che possiamo attenuare o distorcere, ma non annullare.
[/quote]
anche tu condividi un amore forte per il passato. Il termine "nostalgico" poi è ormai una brutta parola, usata troppo spesso con un senso negativo. Ma se per nostalgico intendi legato (anche culturalmente, ma non solo) al passato, allora sono perfettamente d'accordo con te.
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[quote name='Elisa Euro' date='23 settembre 2005, 19:21'][quote name='rainywinter' date='23 settembre 2005, 15:52']Scusa Elisa, non volevo copiare la tua firma, ma se la pensiamo nello stesso modo mica è colpa mia...  :rolleyes:
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Ma figurati :) anzi sono contenta che tu sia d'accordo con me :) :) :)
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Beh, collezionare monete secondo me [b]è[/b] collezionare soldi, perchè:
in genere le monete sono sinonimo di soldi (italiano - grammatica)
i soldi sono monete medievali, ma erano anche nominate così le monete d'oro romane imperiali (correggetemi se sbaglio: [b]solidum nummum[/b]?) (storia)
quando collezioniamo monete fuoricorso, paghiamo la moneta (economia)
quando collezioniamo monete in corso e da circolazione, sottraiamo dei soldi dal normale circolo, privandoci anche di un possibile bene da acquistare (economia/sociologia)

vedi, sotto tutti i punti di vista ho ragione :lol:


concordo però, che collezionare non vuol dire arricchirsi economicamente e non è detto che bisogni ingrassare i portafogli dei commercianti strapagando tante volte un pezzo che non vale una cippa (leggasi euri vaticano!?)
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