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IGNORED

Variante 5Lire 1808 Mi - I tipo -


Risposte migliori

Tanto non dormo ..... tanto vale che glielo dica subito.

La monetazione di Milano subisce una accellerazione tecnica non indifferente con Maria Teresa, e la nuova monetazione del 1777. In quell'anno si passa dalla vetusta tecnica della battitura a martello a quella più moderna del torchio, e per evitare la poco biasimevole abitudine della tosatura viene introdotta la ghiera di contenimento.

Nella ghiera di contenimento incisa è, una legenda che compare in negativo in rilievo sulla moneta.

Abbiamo le legende "austriache" in rilievo con IUSTITIA ET CLEMENTIA, fogliette di lauro in rilievo, poi VIRTUTE ET EXEMPLO, ungiette o crescenti in rilievo, PIETATE ET CONCORDIA; nuovamente elementi decorativi come piccoli gigli, infine IUSITTIA ET FIDE, LEGE ET FIDE per concludere il ciclo austriaco.

Con il costituirsi della Repubblica Cisalpina le macchine di zecca non cambiano, la tecnica produttiva neppure: un bel contorno in rilievo con un giacobino UNIONE E VIRTU' in rilievo tra ornati.

Nulla muta con il costituirsi della Repubblica Italiana; dato che il tempo fugge, e sapevano di dover fare tutto entro i Comizi di Lione, non scrivono nulla ed i contorni sono tutti in rilievo con foglie di lauro etc. etc.

Dal 1777 ad 1804 la zecca non muta nulla in Milano per la produzione di monete .... eeeeh colpo di scena: arriva Napoleone !!! Subito emana un bel decreto per l'introduzione della nuova monetazione parificata sul piede francese, e che ne seguisse anche i rilievi tecnici. Era il 21 marzo 1806 e da Milano si fece prontamente orecchio da mercante. Il 24 maggio 1806 un nuovo decreto ancor più specifico dove si determinavano anche le caratteristiche tecniche, compreso il diametro delle monete. Manfredini & C. si diedero da fare per tenere la capa sul collo, noto al mondo il pessimo carattere del Corso quando non veniva ubbidito all'unisono.

Si approntò la serie del 1806 e poi quella progetto del 1807, tutte con bordo in rilievo.

Ma i macchinari presenti in zecca era prossimi allo sfascio ed il Prina, Ministro del Regno (che fece una gran brutta fine) si occupò di acquistare in Francia torchi più moderni, consoni e produttivi. Nel mentre, in zecca sotto le direttive del Manfredini furono prodotti nuovi bilancieri che Manfredini stesso elaborò progettualmente dopo essersi sparato le vacanze studio nella perfida Albione, qualche anno prima.

Perchè Le ho detto tutto questo ? bho ... ? No scherzo ... lo so.

Nel 1807 parte la produzione definitiva del Regno d'Italia ancora con i vecchi macchinari; l'immancabile decreto sanciva di ritirare tutto il circolante, fonderlo e rimetterlo in giro con le nuove impronte. Una massa incredibile di numerale, che richedono un apari produzione.

Tutte le emisoni del 1807 hanno il bordo in rilievo, filetti circolari o (stella) DIO PROTEGGE IL REGNO (i nuovi macchinari neppure ci sono).

Nel 1808 l'emissione è promiscua in quanto i nuovi macchinari che posso battere molto più velocemente con una nuova virola entrano in funzione, ed infatti assistiamo ad alcune monete per Milano con il bordo in incuso. Si testano i nuovi macchinari ancora nel 1809 (rimanere senza soldi non fa piacere a nessuno - si figuri in zecca !). Nel 1810 il processo a Milano è definitivo e si batte solo con il nuovo macchinario di zecca e sparisce il bordo in rilievo - questo passaggio deve aver generato qualche problema in zecca, infatti è un anno ricco di progetti e varianti sibilline di conio.

Minor numero di macchine nuove viene anche installato nelle zecche periferiche dove Venezia trasferisce la molto limitata produzione già nel 1808 e 1809; Bologna definitivamente nel 1810.

Spero di avere soddisfatto la Sua curiosità, non si faccia altre domande nei prossimi 15 giorni .... posso andare anch'io in vacanza adesso .... ?

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Salve a tutti!

Sempre riguardo a questa monetazione e, più precisamente ai simboli di zecca presenti sulle monete mi incuriosisce in modo particolare quello della zecca di Milano e cioè il melograno (mi sembra che rispetto a quello di Bologna/ramo di quercia e di Venezia/ancora, il melograno abbia un significato particolare).

Da cosa deriva o cosa rappresenta?

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  • 2 settimane dopo...
  • 2 settimane dopo...

Salve a tutti!

Salve Picchio!

Ho ripreso questa discussione sulle 5Lire perchè mi sembrava interessante continuare sulle delucidazioni sui simboli presenti su questa monetazione. L'altra sera quando in chat ci siamo scambiati i pareri su come o in quale senso va letta la leggenda, Lei ha accennato alla melagrana ritenuta gia nell'antica Grecia il simbolo del popolo ( non ricordo più a chi si riferisce la citazione).

Ora sono sempre più incuriosito dal capire il perche la zecca nelle monete napoleoniche ha adottato questo simbolo (mi sembrava di notare che sia nella vecchia monetazione che in quella nuova non è presente, in quella nuova c'è solo la M di Milano).

Ho effetuato delle ricerche, ma con pochi risultati, con l'unica risposta che la melograna per la sua particolare conformazione, la scorza che racchiude una notevole quantità di grani separatamente individuabili e separabili ma, uniti fra loro in un corpo unico cioè il simbolo della fratellanza e solidarietà, nonche la coesione dei fratelli che pur facilmente individuabili nelle loro singole soggettività sono uniti da un vincolo solido e comune, la melograna ha il valore simbolico di rappresentare la massoneria?

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la melagrana è abbastanza ricorrente come simbolo nelle rappresenzazioni della massoneria, rappresenta l'onore ed il popolo, l'unione tra le genti. Probabailment eè questa la ragione per cui è stata scelta a simbolo per la zecca di Milano, capitale del Regno che univa le genti.

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la melagrana è abbastanza ricorrente come simbolo nelle rappresenzazioni della massoneria, rappresenta l'onore ed il popolo, l'unione tra le genti. Probabailment eè questa la ragione per cui è stata scelta a simbolo per la zecca di Milano, capitale del Regno che univa le genti.

Salve a tutti!

Grazie per la Sua risposta di conferma, per me questo è un tassello in più per capire un po più a fondo questa monetazione.

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Salve!

A questo punto per avere ancora un po più chiarezza e notizie sulla monetazione napoleonica (coniata dalla zecca di Milano) servirebbe avere qualche notizia sul simbolo della lucerna o lume adottato dall' incisore G. Manfredini.

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