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Inviato

Salve

vi posto l'immagine di questo follis di Diocleziano "Concordia Militum", sapete dirmi da che zecca proviene?

A me sembra una H ma potrebbe essere anche una A la lettera posta tra zeus e l'imperatore, inoltre il XXI all'esergo sta ad indicare il 21° anno di regno di Diocleziano, cioè il 305 d.c.?

Grazie e ciao

post-9868-1248686688_thumb.jpg


Inviato

Personalmente penserei più ad un Antoniniano che ad un Follis, vista la corona radiata. Per la Zecca la vedo più difficile, così a naso direi Orientale ma non ho elementi precisi, vista la notevole quantità di Zecche utilizzate da questo Imperatore e i numerosissimi segni che si trovano nei rovesci. Qualcun altro potrà esserti certamente più utile.

Saluti


Inviato

... IMPCCVALDIOCLETIANVSAVG sul dritto, CONCORDIA MILITVM (non vedo dot alla fine...), A/XXI (senza dot prima o dopo):

direi Cyzicus 306, rated "C", escludendo le altre possibilità (Siscia ad esempio) perchè non contemplanti la A.

Ciao

Illyricum

;)


Inviato

Per completare l'idetificazione corretta di Illyricum65, il volume del RIC è il V parte seconda. La moneta è effettivamente un antoniniano e la cifra XXI ha lostesso significato che sugli antoniniani di Aureliano che fece la riforma. Vennero coniati dalla prime tetrarchia fino alla riforma del 294 che istituì i follis, oltre ad altri cambiamenti.


Inviato

Grazie ArkaPd,

in effetti per precipitazione non ho trascritto il Volume del RIC, risultando incompleta la classificazione.

Sono comunque contento che avvalli la mia analisi, tra "C" o "CC", PF o meno nella nella legenda del diritto e la caterva di CONCORDIAMILITVM disponibili si può facilmente incorrere in errori...

Ciao

Illyricum

:P


Inviato

Grazie mille

ma non mi è chiaro cos'è il volume del RIC?


Inviato

Il libro (volume) del Roman Imperial Coinage dov'è descritta la moneta che viene analizzata.

Si tratta in totale 10 volumi, il IV è suddivisodiviso in 3 ed il V in due.

Ciao

Illyricum


Inviato

A ecco grazie:)

cmq su vcoins.com lo definiscono un follis non un antoniano, Diocleziano infatti aveva coniato una tipologia differente dall'antoniano che presentava al dritto un busto con corona radiata, facente parte della serie del laurato grande e quello piccolo, sto aspettando la bilancia elettroniaca per definirne il peso esatto.


Inviato

Nel 294 Diocleziano fa partire la riforma monetaria che fra le altre istituiva il follis e le sue frazioni. Fra queste il radiato che aveva la corona radiata, ma la moneta è diversa da quella postata che fa ancora parte della riforma di Aureliano. I radiati hanno il segno di zecca, non hanno la cifra XXI, si standardizzano le tipologie del rovescio e i ritratti rispecchiano quelli dei fillis (testa grande, collo largo, ecc..).


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