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Inviato

Sicuramente una medaglia. Non vorrei dire cavolate, ma se non erro faceva parte di una serie di medaglie (definiamole così) messe in giro da non so che ditta per celebrare i personaggi famosi...


Inviato

il libro che si nota nel verso è comune a tutte le medaglie di quel tipo. Erano incollate ,non ricordo bene a quale rivista o altro, vendibile nelle edicole negli anni 1960/70.


Inviato

grazie mille! l'avevo confusa per una moneta... :D


Supporter
Inviato

Posso sbagliare, ma credo fossero allegate al Reader Digest....una ciofèca.


Inviato

Posso sbagliare, ma credo fossero allegate al Reader Digest....una ciofèca.

BINGO !! quello era :D


Inviato (modificato)
Posso sbagliare, ma credo fossero allegate al Reader Digest....una ciofèca.

BINGO !! quello era :D

mi sono fatto una cultura con quella rivista..

e mi è servita..

quando c'era Reader Digest, internet non esisteva, c'erano poche riviste che trattavano un po' di tutto..

e se non ricordo male alla tv c'era telemilano

Modificato da micio_68

Inviato

Opinione rispettabile che certo non condivido.

La Reader's Digest è un'azienda editoriale americana che opera nel mondo da decenni.

Personalmente ritengo utile il confronto fra culture diverse ,ma credo che l'omonima rivista ,che sbarca in Italia nel '47/48 assieme alla Coca Cola, abbia costituito un tentativo unilaterale di uniformare la cultura italiana a quella americana e non certo quella di informare obiettivamente ne tantomeno di formare coscienze critiche. Del resto ,dopo l'effetto novità del debutto, nei primi decenni del dopo guerra, gli italiani cominciano snobbarla , tant'è che oggi non è più nemmeno tradotta nella nostra lingua. Oggi il testimone è in mano a un media ben più potente :la televisione commerciale made in USA, che debutta in Italia con Telemilano alla fine degli anni '70. Ma pare che la RAI , pur cambiando inevitabilmente, abbia retto bene al confronto.

Rimpiango carosello


Supporter
Inviato
Opinione rispettabile che certo non condivido.

La Reader's Digest è un'azienda editoriale americana che opera nel mondo da decenni.

Personalmente ritengo utile il confronto fra culture diverse ,ma credo che l'omonima rivista ,che sbarca in Italia nel '47/48 assieme alla Coca Cola, abbia costituito un tentativo unilaterale di uniformare la cultura italiana a quella americana e non certo quella di informare obiettivamente ne tantomeno di formare coscienze critiche. Del resto ,dopo l'effetto novità del debutto, nei primi decenni del dopo guerra, gli italiani cominciano snobbarla , tant'è che oggi non è più nemmeno tradotta nella nostra lingua. Oggi il testimone è in mano a un media ben più potente :la televisione commerciale made in USA, che debutta in Italia con Telemilano alla fine degli anni '70. Ma pare che la RAI , pur cambiando inevitabilmente, abbia retto bene al confronto.

Rimpiango carosello

Completamente d'accordo.

Senza contare la terrificante iniziativa di "condensare" in ogni numero un libro di autori varii..... : letterariamente parlando, roba da galera ! :)


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