piastra 1818 ribattuta

[bizerba62]

Buon giorno.

"Bizerba ma sai cosa è una piastra che reca una R?"

Dopo la spiegazione di Picchio, che ringrazio, credo adesso di saperlo con certezza.

Però, caro expo77, il punto che intendevo sottolineare (forse un tantino provocatoriamente..lo ammetto), non è tanto quello suscitato dalla discussione su questa specifica moneta alterata ma, come ha capito Giuseppe, voleva collocarsi nell'ambito più generale dell'argomento "certificazioni di fantasia" o, se volete, del tema "omissioni numismatiche", che ha già trovato una più adeguata collocazione in altra discussione di questo forum dal titolo "i riconi della Zecca di Roma" nella sezione monete contemporanee.

Abbiamo assistito a fatti analoghi o anche peggiori di quello propostoci in questa discussione (qui sembra almeno che la moneta sia autentica, sebbene artatamente deturpata) ma non mi è sembrato che ci sia mai stata una levata di scudi come quella che ho letto nella prima parte di questa discussione.

Su quanto scritto da Picchio nel precedente post non si può che concordare: ma quante case d'Asta, manuali/cataloghi numismatici, periti, riportano nei loro testi/perizie che alcune importanti monete del Regno sono state riconiate abusivamente in zecca in epoche successive? E che le tirature ufficiali, a causa di tali abusi, sono del tutto incerte e comunque diverse da quelle pubblicate? Quanti dei suddetti operatori riportano a chiare lettere che talune "monete", certificate e vendute in aste pubbliche, riferite direttamente o indirettamente ad Umberto II, sono in realtà coniazioni private postume senza alcuna attinenza formale con il suddetto sovrano?

Quanti di costoro lo fanno?

Un ultimo commento, poi vado al mare.

Quando, sempre in tono provocatorio, ho scritto che l'ultima parola spetta al "mercato", intendevo dire che certi "mostri" sono stati comunque "digeriti" da collezionisti forse desiderosi aggiudicarsi chissà quale rarità o variante.

In questi casi "l'abito ha fatto il monaco" o se preferite, il confezionamento adeguato e la presentazione elegante del "mostro" hanno indotto, inducono ed indurranno più di qualcuno a spendere per "monete" la cui importanza dovrebbe quanto meno essere radicalmente ridimensionata.

Ma così, evidentemente, non è, e bisogna essere pragmatici e prendere atto dei segnali che ci provengono dal "mercato" (non tutto, per fortuna, ma almeno una parte di esso).

In questo quadro, fatto di verità sottaciute, di risolini e strizzatine d'occhio (in privato) di fronte a certe "monete" e di tanto altro ancora, qualla "povera" piastra, in fondo, stona solo fino ad un certo punto.

Saluti.

Michele

Modificato 24 Agosto, 2009 da picchio

[picchio]

In tanti anni ho avuto modo di avere pareri fortemente contrastanti con periti che hanno sigillato monete a mio giudizio "manomesse" per non dire false. Io non sono un perito e quindi il mio giudizio è meno probante di quello di un perito.

In questo caso la svista (mettiamola così) è macroscopica e quindi maggiormente visibile ai più.

Argomento chiuso.

Per quanto riguarda altre fantasie in vendita, Lei cita Umberto II ma si potrebbe fare una lunga lista delle più evidenti, senza valore numismatico. Non credo che i collezionisti che acquistano questo tipo di peculiarità non sappiano esattamente cosa stiano facendo.

Le conazioni posteriori della zecca di Roma, poi la situazione è ancora differente, si da per scontata una situazione di fatto che viene accettata da tutti, compilatori di cataloghi, commercianti e collezionisti.