Nell'89 la guerra si riaccese. Mitridate disponeva di un esercito che, secondo Appiano, ammontava a 250.000 uomini, 40.000 cavalli e 300 navi pontate. L'esercito di Aquilio venne distrutto e la flotta romana, di stanza a Bisanzio, venne in parte distrutta ed in parte catturata. Mitridate spostò le sue forze nell'Egeo e in Grecia. Molte città insorsero contro Roma. Mitridate ordinò il massacro di tutti i cittadini romani od italici. Furono uccise 80.000 persone. Atene passò dalla parte di Mitrida